ANEDDOTO:
appena ho cominciato a nuotare, cercando di capire cosa fare, ho subito pensato di levarmi gli occhialini, ma poi mi è venuto vagamente in mente il fatto della simmetria nel regolamento, e allora mi son detto "Devo farlo con entrambe le mani; forse ce la posso fare intanto che recupero le braccia."
E in effetti sono riuscito a sistemarli quasi perfettamente.
Senonché erano pieni d'acqua...
FATTO:
era una gara FIN (per altro, la prima della mia "carriera"), e mi è parso che i giudici siano stati particolarmente ligi e attenti: diversi atleti sono stati squalificati per vari motivi.
Un amico che osservava la mia prova dalla tribuna ha detto che ha visto benissimo quando ho cercato di sistemare l'occhialino; di sicuro l'avrà vista anche quella specie di ciclope nazista che seguiva la gara, e credo che se avesse ravvisato un'infrazione, probabilmente avrebbe invalso la mia gara.
Di sicuro se succede ancora me li tolgo e buonanotte, perché ho nuotato completamente alla cieca, non riuscivo manco a vedere il muretto quando arrivavo alla virata.
Sai che divertimento nuotare così...
MORALE (consentitemi la sviolinata):
appena partito mi ha preso lo sconforto e mi sono agitato, e ovviamente metro dopo metro ha cominciato a infierire anche la fatica. Poi a un certo punto ho razionalizzato e mi sono detto che dovevo riuscire a mantenere la calma e gestire la situazione.
E quindi in questi frangenti realizzi che in una situazione di emergenza, è possibile e sensato sforzarsi di non perdere il controllo: questo è un esercizio di vita, io direi.
In sostanza, sebbene appena uscito dall'acqua mi sentissi un po' frustrato, ho pensato che tanto la medaglia (per quello che vale) non l'avrei incassata in ogni caso.
E invece ho portato a casa una piccola esperienza che forse ha un valore molto maggiore.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.