Argomento: CANDIDA E NUOTO
Ciao Ragazzi!
Ho deciso di iscrivermi perché vorrei condividere un problema che purtroppo ha bruscamente interrotto il mio percorso in piscina, sport al quale mi sono avvicinata da 2 anni, che adoro e che mi si spezza il cuore lasciare.
“Esagerata!” di certo state pensando, e voglio sentirmelo dire per non infrangere il desiderio di non lasciare.
Vivo a circa 20 km da Palermo e 2 anni fa ho deciso di iscrivermi nell’unica struttura privata del paese. Struttura discreta, che conta molti iscritti, dispone di una piscina con 5 corsie da 25 metri, espletando attività di nuoto bimbi, adulti, agonistico, master, correttivo, riabilitativo, acquagym. Quindi potete immaginare più o meno l’affluenza di persone che nuotano.
Ho iniziato con grande entusiasmo, impegnandomi al massimo anche perché ho imparato a nuotare a 30 anni! A marzo scorso, e già da diversi giorni, nuotando, cominciai a notare sul fondo della piscina, “galoppanti batuffoli di polvere cotonata avvolti da peli da capello”, residui bianchi, che facendo dorso, ho collegato al calcinaccio che viene giù dal tetto per effetto del vapore acqueo che va su… ci sta no?! …O no?? Denuncio il tutto sia al personale che alla direzione che conferma quanto da me constatato (acqua sporca) e mi spiega di avere il “robottino” in assistenza e che probabilmente occorre prenderne uno nuovo, intanto utilizzano il retino… vabò, attendiamo.
Io ho comunque continuato la mia attività sportiva; considerate che io frequentavo 4-5 volte la settimana la piscina per circa 1,5 h. ma tutto notavo tranne che un miglioramento dell’acqua, anzi solo nuovi iscritti.
Lo sappiamo tutti: la piscina è uno dei luoghi ad alta concentrazione di germi, ambiente privilegiato per la crescita e la propagazione dei microrganismi. E ne sono stata sempre consapevole.
Questa premessa perchè immersione dopo immersione in un’acqua che a mio modesto avviso peggiorava dopo giorno, dove i batuffolini di polvere cotonata si riproducevano come pesci, ho cominciato ad accusare dei problemi di salute che giorno dopo giorno sono solo peggiorati: tra esami e visite, dopo 2 mesi di costanti fastidi e continuo allenamento, ho scoperto di avere la candida, che i medici (ne ho consultato più di uno) tutti hanno attribuito alla piscina, che mi hanno imposto di abbandonare per il prossimi mesi e per la vita che verrà, bandita.
Durante l’ultimo confronto con l’istruttore che mi seguiva, evidenzio il problema con dati agli occhi, invitandolo a guardare bene il fondo dell’acqua: conviene con me che l’acqua è sporca.
Da ricerche che continuo ad effettuare su internet, c’è connessione tra candida e acqua trattata con agenti chimici in dosi esagerate per portare l’acqua a livelli consentiti, e che alterano il ph delle mucose.
Premesso ciò e che secondo i medici quindi la causa è la piscina, ragazzi vi chiedo:
- pur trovando un’altra struttura, sono davvero così sfortunata da non poter più praticare questo meraviglioso sport?
- avete mai attraversato un’esperienza del genere? Soprattutto coloro che di certo si allena per ore ed ore in modo agonistico in acque frequentate da un’utenza che immagino più alta rispetto a quella della piscina che ho frequentato?
Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione e la comprensione
NinaBls