Argomento: dubbi prima esperienza allenatore

Salve, dopo aver lavorato per diversi anni come istruttore mi trovo ad affrontare una nuova esperienza lavorativa come allenatore.
Mi sono state affidate due squadre: i propaganda e gli esordienti C.
Fermo restando che non si tratta di agonismo non sono un tipo a cui piace improvvisare volevo quindi chiedervi alcuni consigli.

Il gruppo dei propaganda è formato poco più di 10 ragazzi per lo più ex agonisti, dai 13 ai 18 anni di livello medio alto che si allenano 3 volte a settimana e gareggiano 1 volta al mese. Come organizzereste la lezione nel medio/lungo periodo. Sarebbe meglio fare una pianificazione come gli agonisti o meglio evitare? Come contenuti bisogna lavorare su tutti gli ambiti metabolici o sarebbe meglio evitarne alcuni ( ad esempio evitare B2 o C1 )?

Per quanto riguarda gli esordienti c, sono 16 bambini di livello molto eterogeneo divisi in 2 corsie. Secondo voi sarebbe meglio dividerli in base al livello (quindi i più forti in una corsia e i più lenti in un altra) in modo da fargli fare lavori diversi oppure sarebbe meglio mischiarli?
So bene che gli esordienti c non devono "allenarsi" bensì imparare la tecnica e fare tanti esercizi. Il problema è che se non li dividessi in corsia veloci e corsia lenti sarebbero molto difficili da gestire. Mi spiego meglio: se non li dividessi in base al livello il tempo che arriverebbe il bambino più lento i primi starebbero davvero troppo tempo fermi ad aspettare gli altri, quindi si annoierebbero e inizierebbero a fare casino.   

Grazie in anticipo per i chiarimenti.

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Re: dubbi prima esperienza allenatore

Per i propaganda ex agonisti dipende da come è composto il gruppo e dalle loro motivazioni (da non scordare mai).
Prima di tutto le motivazioni:
perchè hanno smesso e perchè hanno ripreso ?
E' verosimile che abbiano smesso per mancanza di stimoli e non più disposti a sorbirsi un impegno del generre, poi dopo un periodo di disintossicazione ritornano per rimettersi in forma o per ritrovare un pò di autostima che magari nel frattempo è diminuita.
In questo caso potrebbe essere controproducente rischiare di saturarli di nuoco con periodizzazioni rigide da prendere come un lavoro,e io preferirei lavorare su microcicli di durata limitata e calcolata su un numero fisso di allenamento invece che sulle settimane.
Poi i singoli microcicli li differenzierei quanto a obiettivi principali, da stabilire sulla base di eventuali carenze fisiche che probabilmente non hanno ma mai dare troppe cose per scontate, e sulla base del diverso rango e tipologia delle gare in calendario.
Poi se vedi che le loro motivazioni sono differenti allora ragiona su quelle e come soddisfarle in modo alternativo.

Il secondo gruppo sono bambini quindi devi ragionare in una maniera differente, sempre tenendo conto delle motivazioni, che essendo bambini potrebbero essere anche molto differenti dall'uno all'altro.
Quindi qualsiasi soluzione decidi di applicare, devi prevedere un certo grado di elasticità e di dover cambiare qualcosa in corsa.
La prima cosa da garantire è che nuotino in modo comodo e senza disturbi che potrebbero distrarli e fartene perdere qualcuno su un muretto qualcuno sull'altro e altri che si stufano di venire sorpassati.
Quindi io più che la bravura che in base all'età produce andature differenti, preferirei appunto le andature che soo in grado di tenere,quindi una corsia più lenta e una più veloce.
Questa sarebbe la cosa migliore.
Però dici che sono un gruppo eterogeneo,e questa soluzione potrenne non essere applicabile.
Bisogna capire quale sia la reale portata di queste differenze.
Se sono limitate al punto che il lavoro viene alterato in modo marginale, per esempio stessi esercizi ma diversi punti focali per ottenere effetti di rango differente, allora puoi mantenere la suddivisione per andature e da quello che ho intuito mi pare il tuo caso.
Ma se le differenze sono tali che un gruppo fa una cosa e un gruppo ne fa una diversa allora non hai alternative, devi dividerli come gruppo A e gruppo B.
Una terza via sarebbe quella di modificare l'assegnazione delle corsie nel corso della lezione sulla base del diverso lavoro svolto.
Esempo quando fanno tutti la stessa cosa li dividi per andatura,quando invece hai un obiettivo particolare li dividi in base a quello,in modo che metti in una corsia quelli con obiettivo tecnico che controlli da vicino,e gli altri intanto nuotano; poi fai la stessa cosa quando l'obiettivo tecnico lo hanno gli altri,e stavolta sono quelli di prima a nuotare sereni.
Ragionaci su e non dare per scontato che la tua scelta debba essere immutabile ed eterna.
Sii elastico e non dare mai niente per scontato.
Già il fatto che ti sei posto queste domande quando altri se ne sbattono, significa che sai ragionare ed è un ottimo segno.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: dubbi prima esperienza allenatore

Intanto grazie mille per aver risposto. Mi hai dato tanti spunti interessanti sui quali riflettere.

Per quanto riguarda il primo gruppo ( ovvero i propaganda ) non ho bene capito cosa intendi per lavorare su microbici di durata limitata. Potresti farmi un esempio? supponendo che oggi è il 15 marzo e il 15 aprile ci sarà la gara. Quindi ci sono circa 15 giorni di allenamento ( 3 allenamenti a settimana). Come potrei organizzare queste sedute? Va detto inoltre che le gare sono tutte su distanze di 50m e con tempi abbastanza modesti ( in questo campionato raramente qualcuno scende sotto i 30s nel 50 stile)

Per quanto riguarda gli esordienti C volevo chiederti quali sono gli obiettivi tecnici sui quali bisognerebbe lavorare in questa categoria? Ipotizzando che io abbia un gruppo di bambini che nuotino i 4 stili in maniera molto grezza, come potrei organizzare il lavoro con loro sul medio-lungo periodo?

Grazie

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Re: dubbi prima esperienza allenatore

Esempio di microcili limitati a numero di sedute invece che a tempo potrebbe essere che fissi un numero minimo di sedute di cui hai bisogno per poter inserire tutti gli obiettivi metabolici e il numero di volte che intendi eseguirli in un determinato periodo e tutte le sedute di scarico o tecniche.
Esempio decidi che vuoi fare ics volte il B1 ypsilon volte il B2 zeta il C1 e cosi via per ogni cosa comprese le sedute aerobiche o gli obiettivi di tecnica su cui ritieni di doverti concentrare, poi fai la somma e trovi che ti servono ipotizziamo una quindicina o una ventina di sedute.
Poi prendi il calendario degli allenamenti e inserisci i tuoi obiettivi in modo razionale in base a quanto tempo passa da una seduta all'altra.

Finito il periodo fai la stessa cosa in base a quello che avfendoli osservati nel periodo precedente, ti pare abbiano più bisogno i tuoi atleti.


Quanto alla gara da preparare in 15 giorni è troppo vicina per ottenere frutti concreti da qualsiasi lavoro tu faccia.
Le uniche cose che puoi finalizzare in cosi breve tempo sono la velocità e la forza esplosiva, e un piccolo aiutino dagli effetti immediati del carico ottenibili se inserisci una seduta di B2 72 ore prima della gara, oppure una di C1 48 ore prima della gara (per sfruttare gli eterocronismi).
Sotto questo punto di vista il fatto che le distanze di gara siano brevissime è un vantaggio.
Lavora principalmente sulla forza in acqua, sulla velocità pura e sulle partenze che non ti sbagli.

Gli esordienti C hanno solo una necessità: non devi dimenticarti che non sono ad un allenamento ma in un corso di scuola nuoto dove si lavora "a vista".
Non devi programmare niente nel medio e lungo periodo ma solo osservarli e decidere li per li di cosa hanno bisogno.
Tutto il resto ti verrà da solo.
"Obiettivi tecnici" è un termine convenzionale che in realtà non rende bene l'idea.
In realtà non devi specificizzare la loro tecnica come faresti con i ragazzi più grandi, ma lavorare solo sulla struttura di base delle esercitazioni (le nuotate ma anche le virate e le partenze) e sulla coordinazione di base.
Anzi se vedi che tendono a standardizzare una tecnica significa che stai lavorando troppo poco sulla coordinazione e sulla variazione dei modelli di nuotata.
Devi imparare a valutarli non in termini "spaziali" (dove e come mettono mani gomiti etc) bensì in termini "dinamici e cinematici".
Quello che importa non è il modo specifico in cui fanno qualcosa,ma il senso di quello che fanno,il modo in cui applicano le forze e il modo con cui gestiscono i loro equilibri e le loro variazioni.
Se devi farli nuotare non dargli mai 10 x 50 a stile tutti uguali, è una follia, devi dargli invece 10 x 50 ma uno in un modo uno in un altro e cosi via, oppure una vasca in un modo e una in un altro,a lterna esrcizi a nuotate complete e\o con variazioni,in modo che ogni tanto siano costretti a ragionare per chè devono modificare qualcosa.
Usa la fantasia e inventa nuove forme per far si che il solo muscolo che lavora sempre nella stessa maniera sia il cuore,ma per il resto debba sempre venire disturbato il loro sistema nervo in modo che cresca di continuo invece che standardizzarsi.
Tra l'altro si stuferanno di meno e si divertiranno di più, migliorando anche la risposta alla fatica e il numero di vasche fatte prima di dire basta.
Da inserire subito le virate e le partenze.

PS
Giochino per sviluppare le virate che i miei ci andavano pazzi.
Prima gli insegni l'azione grazza arrivo a crawl e riparto a dorso con subacquea lunga e braccia ferme
Poi li metti lungo la corsia con il bordo,tutti appaiati con la schena appoggiata alla corsia e fronte al piano vasca.
Al via devono arrivare il prima possibile al muretto (con un paio di bracciate o con obbligo di battere solo le gambe) poi senza fermarsi per respirare devono fare la capriola velocissima e ripartire in sub a dorso e braccia distese in alto.
Vince chi passa primo con la faccia sotto alla corsia da cui sono partiti.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: dubbi prima esperienza allenatore

Grazie infinite per le risposte. Mi sei stato molto utile e mi hai dato molti spunti sui quali riflettere.

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Re: dubbi prima esperienza allenatore

Salve a tutti, riprendo questa discussione per non aprirne una nuova simile a questa.
Mi è sorto un dubbio che spero mi possiate risolvere.

Mi chiedevo se con gli esordienti C o con un semplice gruppo di scuola nuoto debba essere fatta una programmazione e se si di che tipo.

Grazie

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