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Re: Le gambe a Rana

ahhahahahahaah pure io voglio una ranaaaaaa!

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Re: Le gambe a Rana

Il problema è questo: non sento la spinta delle gambe, non ho ancora individuato la gambata giusta che mi permetta di sentire l'appoggio sotto la pianta dei piedi........risultato: POCO AVANZAMENTO.

Attualmente 200 mt a giorni alternati solo gambe senza tavoletta e braccia in avanti li eseguo e con costanza da 2 mesi, ma con scarsi risultati (anche se chi mi vede dice che un miglioramento c'è stato, ma non ne sono convinto).

E se facessi un passo indietro, lavorando con la tavoletta ma concentrandomi più sul movimento anche più lento?

Ciao e grazie

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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128

Re: Le gambe a Rana

Quoto per il movimento lento! Daltronde la forza delle gambe rana non si può migliorare anche a secco con gli squat (fatti con gambe molto larghe e punte dei piedi in fuori)?

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129

Re: Le gambe a Rana

Ho un rapporto di amore odio con la rana, per via della mia coxalgia non spingo quasi mai...
oggi nella seduta c'era 10*75 (25 st 50 ra) e 200 gambe ra senza tavola, ti dirò non volevo farli o cambiarli in 25 st 50 do che prefersico, ma li ho fatti e non mi sono pentito, pensa ho fatto meglio le ultime ripetute che le prime cercando di scivolare il + possibile e non pensando alla gambata (che trascino) alla fine ho fatto solo gambe (senza tavola) con piacere probabilmente mi ero adeguato al tipo di sforzo e sono andato via senza troppa fatica. Insomma Mario, insisti insisti e insisti la tecnica è ok ma non troppo lenta (a mio modesto parere e aspetto lumi dai + bravi) e poi ad un certo punto spingi e se l'automatismo lo hai assimilato vedrai i risultati (come hanno notato i tuoi compagni d'acqua).

PS e poi non hai mica il 46 di piede !!!
Ciaooooo

Buona bracciata a tutti -__-

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130

Re: Le gambe a Rana

qual'è l'esercizio (o gli esercizi) che permettono di lavorare al meglio e al massimo sulla sensibilità della parte interna della pianta del piede?

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Re: Le gambe a Rana

Gambe rana con pool buoy.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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132

Re: Le gambe a Rana

mai fatto col pull. ci proverò smile

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133

Re: Le gambe a Rana

esercizio ancora più semplice simula la gambata rana alzato con un piede poggiato sul pavimento della piscina e l'altro che fa la gambata rana, mani poggiate sul bordo, guarda (feedback visivo) ciò che fai e allo steso tempo cerca di concentrarti su ciò che senti....poi provi a riprodurre quelle sensazioni durante la nuotata... il più delle volte anche se eseguito bene il gesto si applica maggiormente la forza verso  l'esterno  invece che dietro, è li che bisogna concentrare tutti gli sforzi...

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134

Re: Le gambe a Rana

uh, che bell'esercizio, grazie mille thorpe lo proverò in piscinetta il primo possibile smile

ho introdotto una variante per affinare l'esercizio della rana sul dorso: anziché mettere le braccia laterali, ho provato a mettere le braccia lunghe dietro il corpo con le mani leggermente distanziate dalle chiappe.
secondo me fatto così è un ottimo esercizio di tecnica e sensibilità perché costringe a tenere le ginocchia ferme, a spingere verso dietro (infatti si sposta acqua in direzione delle mani che stanno stanno sotto le chiappe) permettendo di pescare l'acqua più in profondità con notevole miglioramento dellla velocità di crociera.

ottimo esercizio anche quello di legarsi le ginocchia (ovviamente tenedole leggermente divaricate prima della legatura).

invece l'esercizio col pull consigliatomi da stefano non mi viene perché l'effetto galleggiante fa sì che i piedi escano dall'acqua e per tenerli dentro sono costretto a flettere volontariamente le ginocchia. come mai??

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135

Re: Le gambe a Rana

Basta sollevare di più il capo e farlo con la tavoletta, il peso si sposta dietro e le ginocchia si immergono facilmente wink

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136

Re: Le gambe a Rana

due giorni fà ho riprovato tenendo le braccia lungo i fianchi anziché unite di fronte alla testa e regolando lo sguardo leggermente più avanti.
bé, mi è sembrato l'esercizio è riuscito molto più della prima volta: i piedi ogni tanto tendevano ancora ad uscire, però il numero di gambate andate a buon fine erano decisamente superiori mentre una settimana andavo costantemente a vuoto.

provato anche a pancia in su: eccellente, lo consiglio.

quanto al consiglio di thorpe........con la tavoletta? ma la tavoletta non costringere a tenere una postura diversa da quella della nuotata? non andrebbe evitata sempre e comunque se si fanno esercizi di tecnica come accade nello stile libero e nel delfino?

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137

Re: Le gambe a Rana

No... gambe rana si impara tranquillamente con la tavoletta in realtà  l'eccezione va fatta con chi sta messo male a livello di sensibilità e in pratica scalcia a vuoto, in quel caso si dovrebbe puntare di più a esercizi, tipo quello che ti ho proposto io prima che mirano ad aumentare la sensibilità della gambata, esercizi a secco con manipolazioni da sopra,  per poi cominciare ad usare la tavoletta... partire subito senza tavoletta per qualcuno potrebbe essere traumatico, e sinceramente ho sempre ottenuto pessimi risultati provando senza, tranne in chi era naturalmente predisposto, ma in quei casi si può addirittura azzardare la nuotata completa, nn è raro trovare individui che in 2 giorni la nuotano meglio di chi ci prova da 2 mesi... la rana come un pò in tutte le sue caratteristiche fa un pò da eccezione pure in questo...

il consiglio con la tavoletta nel tuo caso te lo davo per fare affondare di più il bacino che per via del pull galleggiava troppo, per quanto mi riguarda quando scendo in acqua gli esercizi che adoro per la gambata sono sempre scivolamento dorso gambe rana, magari punto a chiudere la vasca con 6/7 gambate sul dorso.... oppure braccia/gambe con le fasi completamente slegate tra di loro, prima bracciata, gambe immobili, dopo 2 secondi parte la gambata e scivolo per altri 5 secondi, e ripeto fino a fine vasca, poi i classici  1 braccia 2 gambate/3 gambate ecc....

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138

Re: Le gambe a Rana

scusate il semi OT.

A noi ogni tanto ci fanno fare questo:  http://www.youtube.com/watch?v=qR_DdpGSO7Q

L'avete mai provato?

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139

Re: Le gambe a Rana

Ecco.. questo qua sarebbe la rana "delfinata"? Io ancora non ho quella gambata, i piedi non riesco a girarli in quel modo. Ma.. così tanto bisognerebbe muovere la testa? io cerco di mantere il collo più rilassato e fermo.. e di conseguenza pure la testa, ma non tanto da immergerla totalmente..

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140

Re: Le gambe a Rana

nn cercate di imitare i "mostri" piuttosto soprattutto chi impara deve cercare di concentrarsi sulle basi, che poi vi permetteranno di raggiungere livelli più alti...

quell'oscillazione è dovuta appunto alla rotazione e spinta verso il basso della gambata simile al delfino, che produce quell'oscillazione data dal bacino che viene spinto in alto dalla gambata, ovviamente è molto personalizzata la cosa, la testa  deve restare più ferma possibile e non fare il "piccione" spero di aver reso l'idea..

dato che hai problemi alla gambata concentrati su quella, mi raccomando.

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141

Re: Le gambe a Rana

@ piscis
magari è un esercizo che può avere certe finalità che mi sfuggono, ma, se lo assumiamo come propeduetico a migliorare la nuotata completa, allora l'esercizio non mi piace per nulla perché costringe a spingere la testa sott'acqua (altrimenti prendi una capocciata).
invece nella rana più la testa sta fuori dall'acqua e meglio è
e quella del video è tutt'altro che rana delfinata

@ thorpe
grazie.
addirittura il primo approccio con chi non sa fare le gambe consiste nel dargli una tavoletta in mano? giuro che non l'avrei mai detto yikes
ritenevo che l'esercizio migliore fosse rana sul dorso, che in questi giorni sto facendo a iosa col pull.
l'uso del pull nella rana sul dorso (braccia unite alte) è micidiale perché costringe a tenere le ginocchia ferme e, per viaggiare più velocemente, a dare una gambata decisa e violenta, che è quanto di più simile alla nuotata completa.

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142

Re: Le gambe a Rana

@ piscis
i"nvece nella rana più la testa sta fuori dall'acqua e meglio è"


le nuotate più veloci sono quelle subacquee dove la resistenza superficiale dell'acqua è valore nullo... diciamo che la fase più veloce nella rana è la scivolata subacquea; meno tempo esci per fare la bracciata e respirare e meglio è

L'esercizio serve ad assimilare la posizione della testa in scivolata (e non solo).

Quì spiegano l'esercizio insieme ad atri http://breaststrokezone.com/breaststroke-drills

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143

Re: Le gambe a Rana

chiedo venia per essermi spiegato così male da essere frainteso.

non mi riferivo alla respirazione che effettivamente, così come in tutti gli stili, deve essere più rapida possibile.
invece io intendevo dire che una rana evoluta richiede che una porzione della testa sia fuori, sempre e comunque, anche mentre si scivola.

per questo l'esercizio del primo video non mi piace, perché per sorpassare le corsie il nuotatore è costretto a fare cavalluccio il che è lontano dall'assioma a cui facevo riferimento pocanzi.
e personalmente non mi piace neanche il tizio del secondo video sia perché muove la testa durante la respirazione (bleah) sia perché si protende eccessivamente verso l'alto anziché scattare in avanti sia perché fa "sparire" la testa sott'acqua durante lo scivolo.


ps.
attenzione, non è sempre sbagliato mettere tutta la testa sott'acqua durante lo scivolo.
può essere una soluzione se e solo se la testa rimane immobile durante la respirazione e cambia di orientamento solo dopo che è sostenuta dall'acqua cioè solo quando è ritornata in acqua.

per me tenere la testa sempre ferma, direzionata su un punto fisso, con una porzione che costantemente rompe la sperficie rimane la soluzione migliore  e non solo perché l'altra è tecnicamente molto più complessa

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144

Re: Le gambe a Rana

ciao thorpe, avrei bisogno di chiederti due consigli visto che di rana ne sai molto smile

1) ho notato che, durante le ripetute, eseguire una gambata con più o meno forza, più o meno violenza fa una bella differenza in termini di percezione dell'acqua.
se applico molta forza e violenza nella gambata sposto più acqua, ma non tanto per la semplice applicazione della forza, ma perché riscontro nettamente degli appoggi migliori, più solidi e consistenti.
è un caso che senta l'acqua più dura?

2) più i piedi agganciano all'indietro (ovvimente tenendo bene le ginocchia all'interno) e meglio è?

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145 (modificato da Thorpe 06-07-2013 13:53:08)

Re: Le gambe a Rana

Ciao nuotix,  il principio con il quale ci si sposta in acqua a rana nn è tanto differente dagli altri stili, fondamentalmente per avere un appoggio saldo, bisogna in primis eseguire delle traiettorie giuste (n.b non intento dire che bisogna mimare dei gesti, ma più che altro eseguire una gambata tecnicamente corretta cio che spinge l'acqua dietro e non ai lati delle corsie cosa che capita spesso) in secondo luogo la distribuzione della forza nel tempo, ossia il ritmo della gambata stessa deve essere corretto, e quindi come avviene per lo stile il delfino  il dorso, anche nella rana l'azione deve essere eplosiva una vera e proprio frusta che accelera nella fase finale di spinta dietro.  Eseguendola correttamente andrai a prendere acqua ferma e di conseguenza sentirai acqua "dura". Va da se che la rana è particolare e anche mimando perfettamente un gesto se nn c'è sensibilità nel gesto tecnico si resta fermi come boe, più degli altri stili.

per la seconda domanda, ti basta osservare i ranisti naturali, le loro caviglie a momenti arrivano a toccare il sedere, quest omovimento per gran parte delle persone che fa nuoto è una piccola impresa, per una questione prettamente articolare, nn hanno i requisiti per arrivare a una tale flessione, tuttavia più si carica meglio è, ovviamente senza strafare, l'errore più comune è portare le ginocchia sotto la pancia per cercare di caricare gamba e  il piede troppo dietro, per nn sbagliare devi ricordare la classica posizione a V che devono assumere le gambe con i piedi più larghi delle ginocchia, e queste ultime che puntano verso il fondo vasca.

La tecnica va sempre adattata all'atleta cmq, se c'è un ragazzo molto  rigido e provi a fargli fare una gambata simile lo spezzi in 2.... 

wink

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Re: Le gambe a Rana

Descrizione tecnica perfetta, Thorpe (che poi mi dirai come ti chiami realmente, sti cazzi di nomignoli non li sopporto proprio!)

COSI' come mi chiedo perchè si alzano tanto con le spalle e non avanzare per niente! Vedo tanta gente che curano più la scenografia che l'efficacia!

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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147 (modificato da Thorpe 07-07-2013 12:46:04)

Re: Le gambe a Rana

Marioaversa ha scritto:

Descrizione tecnica perfetta, Thorpe (che poi mi dirai come ti chiami realmente, sti cazzi di nomignoli non li sopporto proprio!)

COSI' come mi chiedo perchè si alzano tanto con le spalle e non avanzare per niente! Vedo tanta gente che curano più la scenografia che l'efficacia!

Mi chiamo Dino smile thorpe è uno dei nuotatori che amo di più, ormai lo uso pure come nik name sulla ps3 ahahah

Per le spalle alte è un pò come il delfino di roul bova no?? ahahah tutto fumo niente arrosto, ricordo quando c'era qualche pezzo di gnocca ad assistere lo facevo pure io con la rana accentuando l'uscita con le spalle.. facevo 25 metri e crepavo ahaha vabbhe...

Dall'avatar si capisce più o meno fino a dove faccio arrivare le spalle, quando provavo a farlo di proposito mi stancavo solo, col tempo allenando molto le braccia e concentrandomi di più si di esse, son riuscito a mantenere un assetto più alto come naturale conseguenza di una bracciata più potente, e anche il cronometro mi ha dato conferma.

cmq per le spalle cerco sempre di far capire ai miei ragazzi che la trazione a rana ha il compito di proiettare le spalle in Avanti, se la bracciata è eslosiva con una buona chiusura dei gomiti si ha anche come conseguenza di nuotare più alti, ma deve essere una conseguenza appunto, e non una cosa che si ricerca artificialmente un pò come quando stefano parlava dell'ondulazione del bacino che è una conseguenza naturale del colpo di gambe e non un movimento volontario.

Chi lo fa di proposito invece nella bracciata a rana nn si muove, perchè spinge con le braccia verso il basso per alzarsi e poi cade come una pera in acqua, in pratica si muove solo grazie alle gambe.

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148

Re: Le gambe a Rana

Thorpe ha scritto:

La tecnica va sempre adattata all'atleta cmq, se c'è un ragazzo molto  rigido e provi a fargli fare una gambata simile lo spezzi in 2.... 
wink

lol vero

tornando alle questioni importanti.....

La particolarità della rana è che nuotarla sottoritmo si fa pochissima strada.
Ovviamente lo stesso discorso vale per il delfino, nel quale però la propulsione è affidata in gran parte alle braccia e non alle gambe come nella rana. Ma siccome le gambe hanno un costo energetico più elevato forse è per questo soffro di più la rana del delfino e questo l’ho notato da quando la rana ho cominciato a nuotarla seriamente. Non so se è un buon segno

Infine ho notato ultimamente che se faccio 2x25 in esercizio  variando appena appena la posizione della testa (fissa) fra la prima e la seconda ripetizione, c’è una differenza abissale di assetto e quindi cambia anche quanto lontano riesco ad agganciare con i piedi.
Avevo sempre percepito che al variare della posizione della testa cambiasse l’assetto, ma mai così. Adesso mi basta anche una minima variazione che percepisco subito le differenze.

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Re: Le gambe a Rana

nella gambata a rana quali sono i muscoli che contribuiscono maggiormente alla propulsione?

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Re: Le gambe a Rana

Addominali,glutei,piriformi,peronei,tibiali e tutti gli ischiocrurali.Primi e ultimi stabilizzano più che altro,gli altri propulsori.

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di marina sito web

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