Nuotando non si forma acido lattico??? (!)

Insomma, al di là di tutto, mi sembra che l'asserto di mio cognato abbia un senso?...

La tesi del cognatino è totalmente campata per aria,e nemmeno di poco;
perchè il piruvato (il lattato è la forma chimica che viene assunta dal Piruvato per riuscire a oltrepassare la membrana cellulare e arrivare al sangue) viene inevitabilmente prodotto ogni volta che la fibra  (cellula) muscolare si contrae per un periodo superiore ai dieci\quindici secondi prosciugando le risorse di ATP di cui dispone al proprio interno.
Quindi,nel nuoto,praticamente sempre !
Però il piruvato viene smaltito all'interno della cellula,nei mitocondri,come carburante aggiunto,perciò nelle lunghe distanze che sono a intensità non superiore all'80% della forza (aerobia) la quantità prodotta viene smaltita facilmente e non si accumula;invece nelle frazioni più corte e intense (potenza aerobica e glicolisi) la produzione eccede lo smaltimento e si accumula,eccome se si accumula,e pregiudica l'efficienza del lavoro muscolare;in questi casi si parla di resistenza alla forza (tolleranza al lattato).

Però Carlo non mi risulta che esista un parametro ics che la misuri oggettivamente,dato che detta capacità (che altro non è che la dimensione del sistema della glicolisi) è la risultante di due aspetti fisiologici molto diversi se non addirittura in antitesi tra loro (per motivi troppo tediosi da spiegare ora):cioè la velocità di smaltimento del lattato (caratteristica primaria dei fondisti) e la possibilità del sistema glicolitico di continuare a sviluppare forza esplosiva e quindi nuovo lattato (velocità di erogazione della forza) anche se sotto stress (caratteristica primaria dei velocisti).

Ciao

il lattato si misura prelevando ua piccola quantitàdi sangue dal lobo dell'orecchio...ma ci son dei test proposti che ti farebbero fare un'idea...