Laura82 ha scritto:sto' leggendo un libro di nuoto, c'è scritto che sia nel dorso che nello stile, le battute di gambe sono 6 per ogni bracciata ( 6 nello stile e 3 per ogni bracciata a dorso ) è vero???
Ai corsi di nuoto si racconta in modo un pò semplicistico (e pericoloso) questa cosa che però origina da un fatto vero.
Cioè che la battuta di gambe deve lavorare in sinergia con le bracciate;da cià consegue che la battuta di gambe,pur dovendo venire eseguita in modo naturale e fluido,per evitare di disturbare la nuotata deve essere coordinata in un modo specifico,cioè ogni colpo di gambe va collocato in un certo momento piuttosto che in un altro.
Ogni volta che il braccio cambia direzione determina uno squilibrio (proporzionale all'intensità) che va compensato con una gambata omologa oppure con una opposta;i punti "critici" sono tre per ogni passata subacquea dunque nella nuotata completa sono sei (sia a dorso sia a stile).
Per questo motivo viene raccontata la storia delle sei battute.
Poi dato che come dicevo sopra ciò è proporzionale alla intensità,allora capita che nelle nuotate meno intense questi punti critici diminuiscono a due o uno per passata,ed ecco spiegato il motivo per cui ai corsi si dice che possono essere anche due oppure quattro.
Però questa è oggettivamente una scemenza per una serie di motivi:
1.
Nella realtà ci sono nuotatori che ne fanno anche molti di più eppure vanno forte lo stesso,perchè tra tutti quei colpi ci sono anche quei sei necessari a rispondere all'esigenza di equilibrio,e quelli in più semplicemente aggiungono propulsione e migliorano ulteriormente l'equilibrio compromesso dalle forti intensità.
2.
Certe sinergie si raggiungono con lavori di tecnica coordinazione e sensibilità,variando le richieste in termini di intensità incrociate tra battuta di gambe e azione di braccia,in mille modi diversi,per creare un requisito percettivo che poi permetterà alle gambe di lavorare in automatico alla ricerca degli equilibri corretti discriminati sulla base di ogni singolo e diverso momento della nuotata.
Il migliore (e primo da provare cronologicamente parlando,richiesto a scuola nuoto) è nuotare con gambe forte e veloci e braccia piano.
3.
Se invece si racconta sta cosa ai propri atleti,nel tentativo di fare coscientemente qualcosa che è possibile fare solo autonomamente e in modo istintivo,di sicuro la battuta perderà naturalezza e si otterrà l'effetto contrario (molto ma molto contrario).
Nuotate senza starci a pensare,che quando le gambe sono belle rilassate e fluide poi vanno a posto da sole.
Se invece fossero rigide allora una tale informazione peggiorerebbe la situazione,che invece si risolve con tanti lavori di ambientamento o di cordinazione dei primi livelli e con esercizi settoriali di gambe.
E se uno si presenta a pretendere le due o le sei battute ditegli che le farete solo se lui vi fornirà una bella calcolatrice subacquea da tenere penzoloni davanti agli occhi.
PS
Avete notato vero che non ho specificato i punti critici da compensare con le gambate ?
L'ho fatto apposta,nuotate in modo naturale.
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