ALDO CAPUTI!

MOLTO PROBABILMENTE QUESTA MIA DISCUSSIONE SI APRIRà E CHIUDERà QUI..MA CI TENEVO A SALUTARE UNO DEI MITI DEL NUOTO ITALIANO MASTER...CIAO ALDO!
E PER CHI NON LO CONOSCEVA..

«Non  ci sono segreti da svelare, si tratta soltanto di impegno, di cercare di arrivare in fondo in tempi buoni. Per me entrare in acqua è un’emozione costante», spiegava Aldo Caputi, campione di nuoto master della società Gabbiano Napoli. L’emozione la trasmetteva agli spettatori e a tutti gli appassionati di questo sport ogni volta che scendeva in vasca. Aldo Caputi se n’è andato ieri, a 95 anni.

L’ultimo record di una lunga serie lo aveva conquistato pochi mesi fa alla Piscina Scandone, a Napoli, e poche settimane fa era stato premiato nella Sala dei Baroni insieme ad altri nuotatori della città partenopea. Un riconoscimento speciale, per una persona speciale. Aldo Caputi sembrava aver scoperto il dono dell’eterna giovinezza ed era diventato la leggenda del nuoto master campano, ma non solo. Già, perché nel 2004 era stato ancora una volta protagonista in occasione del Campionato Mondiale Master, tenutosi a Riccione. Vinse l’oro nei 200 misti e l’argento nei 50 farfalla e 200 rana della categoria 85-89. L’entusiasmo attorno a Caputi era palpabile: alcuni appassionati crearono anche una pagina Fan su Facebook per dimostrare il loro affetto nei confronti del “nonno delle piscine”, come veniva affettuosamente chiamato.

«Da ragazzo ho giocato a pallanuoto nei campionati universitari – raccontava Caputi -. Poi sono andato in guerra, ho lavorato e una volta in pensione sono tornato in piscina. Ho ripreso a nuotare nel 1998 e col trascorrere degli anni è aumentata la passione. Il nuoto è una parte molto importante della mia vita, mi fa star bene e mi regala grandi soddisfazioni». Aldo Caputi era l’atleta più anziano della Federazione Italiana Nuoto. Lello Viscardi della Gabbiano Napoli, sul blog del San Mauro Nuoto Master, lo ha ricordato così: «Aldo lascia in tutti noi un vuoto immenso ma ci ha regalato tante di quelle emozioni e ci ha insegnato, con la sua semplicità, un modo d’intendere la vita che ormai fa parte dello stile che contrassegna il “Gabbiano”, per questo motivo Aldo resterà sempre con noi e guiderà la sua squadra in tantissime altre imprese come solo lui sapeva fare. GRAZIE CAMPIONE!».