Argomento: La stanchezza: pigrizia o campanello d'allarme?
Ciao a tutti,
io sono un pigrone per natura, una di quelle persone che si sentono eternamente stanche.
Sono riuscito a darmi una costanza (per me) sorprendente con il nuoto solo grazie al fatto che quando mi trovo in acqua mi diverto come un bambino, grazie all'impegno di frequentare i corsi, e di condividerli con un gruppo davvero super che non manca mai di motivarmi.
Mi capita quasi sempre che arrivato a sera sono stanco e snervato dalla giornata di lavoro, da altri stress che magari si sono accumulati, magari una notte dormita male, una costipazione stagionale: grazie a non so quale magica ispirazione, fortunatamente quasi sempre finisce che faccio la borsa poi vado in piscina, e mi dico "ah bé, oggi col cavolo che faccio tutto: allenamento super light, giusto per non perdere l'abitudine".
E invece quando poi parto mi bevo giù quasi tutto quello che c'é da fare.
E mi dico "figata: ero stanco e nonstante tutto ho sgobbato abbastanza sodo", e mi sento di aver fatto bene.
Ma e se invece succede così facendo si sottovalutasse la sensazione di spossatezza, e magari si combinasse un guaio?
Intendo dire: so di diversi sportivi, anche molto giovani e seriamente impegnati, che sono rimasti vittime all'improvviso di malori fatali assolutamente inaspettati.
La domanda é questa: come vi regolate di fronte al fatto di sentirsi stanchi? Voglio dire, fino a che punto farsi forza, oppure essere prudenti e capire che é più opportuno riposare?
In the future, swimming isn't going to be optional.