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Argomento: trazione vs spinta

salve a tutti

ecco il mio quesito:

io ho sempre pensato che il momento più propulsivo della bracciata si verificasse durante la spinta.

oggi invece un mio collega se ne esce dicendo che nella bracciata il momento di maggior propulsione avviene durante la trazione e che la fase accellerata di spinta serve solo per aiutare il braccio a liberarsi dall'acqua per effettuare il recupero.

allora cosa mi dite???

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2 (modificato da nuotix 05-04-2012 22:32:32)

Re: trazione vs spinta

che io sappia il momento di maggiore propulsione è l'adduzione del braccio verso l'interno-dietro-alto

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Re: trazione vs spinta

Lulik ha scritto:

.....oggi invece un mio collega se ne esce dicendo che nella bracciata il momento di maggior propulsione avviene durante la trazione e che la fase accellerata di spinta serve solo per aiutare il braccio a liberarsi dall'acqua per effettuare il recupero.
allora cosa mi dite???

Aaaaaaahahahahahahahahaahahahahaaaahahahaha !!!!!!!!

lol lol lol lol lol lol lol lol

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Re: trazione vs spinta

ops, ho scritto una stronzata.
ma ora chiarisco il perché

secondo me per descrivere la passata subacquea è più efficace utilizzare la distinzione in 4 momenti:
- out-sweep: movimento del braccio verso l'esterno e verso il basso nel quale si aggancia l'acqua
- down-sweep: movimento verso il basso-dietro in cui si raggiunge la massima profondità della passata
- in-sweep:  consiste nell'adduzione del braccio verso l'interno-dietro-alto
- up-sweep: movimento di distensione del braccio verso l'alto

le ultime due fasi sono propulsive permettendo quindi l'avanzamento. tuttavia secondo me (e suppongo anche secondo la fonte da cui ho studiato quelle cosine + un post che ho letto recentemente sul forum) ciò che permette di avanzare di più è il momento in cui effettivamente si spinge l'acqua verso dietro.

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Re: trazione vs spinta

Vedo che ti interessi anche degli aspetti teorico-scientifici (che sono l'unica cosa che posso coltivare, data l'età). Ti suggerisco questi articoli dove la forza esercitata sull'acqua è stata misurata:
http://www.aplab.it/it/assets/u/papers/Bottoni%20paddles.pdf
http://www.taiiku.tsukuba.ac.jp/~takagi/en/document/ISEA02.pdf
Ciao
R.

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Re: trazione vs spinta

Ne abbiamo anche in Italia alla scuola dello sport di studi.
Comunque non c'è bisogno di tanta scienza per capire il risultato,è sufficiente un pò di logica.
Se si osserva una analisi cinematica della passata subacquea durante una gara (oppure se si nuota cercando di applicare la forza in modo uniforme) si nota che durante la fase della trazione la mano ha una velocità di spostamento superiore che in fase di spinta;da questo i meno dotati deducono che la propulsione sia in trazione perchè è il punto in cui la mano va più rapidamente.
Invece la velocità della mano rallenta durante la spinta a dispetto del fatto che vi si applichi più forza perchè in quel punto l'acqua è più "dura".
Ebbene secondo voi la propulsione è maggiore quando la mia mano va rapidamente indietro perchè per tirarmi avanti l'ho appoggiata all'aria,o quando la mia mano invece sta ferma perchè per tirarmi avanti mi sto appoggiando ad un muro ?

Dove la mano tende a rallentare,quello è il punto in cui mettere più forza per tirarsi in avanti,ed è la fase di spinta.

Ciao

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7 (modificato da nuotix 06-04-2012 18:34:10)

Re: trazione vs spinta

@ricottina
grazie mille per la segnalazione. li guarderò certamente.
mi piace molto studiare il nuoto da un punto di vista così tecnico anche perché il prossimo anno mi piacerebbe frequentare (università permettendo) il corso di istruttore I.
in ogni caso, quando nuoto per allenarmi, preferisco mettere da parte tutte queste nozioni perché altrimenti se mi metto a pensare cosa deve fare concretamente la mano, il braccio, le dita la mia azione perde in fluidità efficacia e spontaneità. pensa che, dopo aver ripreso dopo un lungo infortunio, per un certo periodo mi trastullavo il cervello su questi dettagli puramente spaziali al fine di recuperare la mia vecchia nuotata. ebbene gli effetti si sono rivelati molto negativi perché ciò mi impediva di concentrarmi sull'unica cosa che conta: spingere acqua. prima dell'infortunio una cosa del genere potevo permettermela perché avevo una più che  buona padronanza della nuotata e quando tiravo l'acqua la sentivo molto dura. dopo l'infortunio questo era un lusso che non potevo permettermi perché avevo perso tanta sensibilità e quindi il più delle volte l'acqua l'accarezzavo.

ora quando nuoto, cerco di essere il più possibile spensierato perché ci penserà la mia sensibilità ad organizzare un'azione efficace. un approccio analitico lo adotto talvolta quando faccio tecnica.
al momento fra l'atleta che ero e l'atleta che sono attualmente c'è ancora un abisso notevole e questo è abbastanza frustrante. purtroppo sia a causa del problema su citato sia a causa di continui problemi fisici che mi perseguitano non riesco nemmeno ad avvicinarmi ai tempi che ero in grado di fare (sui 100m in a2 faccio fra i 7-10 sec in più rispetto a due anni fà). ma spero di essere sulla buona strada wink

ps. ste ti rispondo dopo ché adesso devo andare a nuotare

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Re: trazione vs spinta

@stefano
è ovvio che la mano a velocità uniforme rallenta dove è presente maggiore resistenza e quindi dove l'acqua è più dura.
suppongo che il fraintendimento non consista tanto nell'oggetto bensì nel significato che attribuisco alle parole trazione e spinta (e forse è questo il motivo per cui mi trovo più a mio agio con gli sweep). per spinta intendo solamente gli ultimissimi istanti (10cm circa) di propulsione ovvero quella fase in cui si sfiora la coscia e la mano fuoriesce e va solo verso l'alto per un piccolo tratto. per trazione intendo dal momento dopo in cui si arpiona l'acqua in presa fino al punto in cui si spinge verso dietro sotto la pancia e la si "avvolge".
è errato?

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Re: trazione vs spinta

@stefano 62

quindi da quello che sostieni il momento più propulsivo si ha sicuramente durante la spinta giusto??

e per quanto riguarda il discorso che la fase accellerata di spinta aiuta e prepara il braccio per il recupero cosa puoi dirmi??

grazie

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Re: trazione vs spinta

Non lo sostengo io ma le risultanze degli studi di idrodinamica riconosciuti in tutte le federazioni di nuoto del mondo,che si possono ascoltare ad un qualsiasi convegno.

Quanto alla tesi secondo la quale la spinta non potrebbe creare propulsione perchè deve lanciare il braccio in fuori per il recupero,dimostra che il tuo collega non conosce la biomeccanica della passata subacquea nemmeno nei punti fondamentali (e forse nemmeno il recupero).
Infatti può venire in mente solo a chi pensa che la fine della passata sia eseguita dal basso verso l'alto.
Cosa assurda che determinerebbe un vettore di spinta in senso contrario che oltre a compromettere la propulsione affonderebbe il bacino.
Per questo motivo la parte finale della passata (spinta) deve avvenire verso dietro con traietttoria il più possibile orizzontale.
Facendo così la mano viene proiettata verso dietro e rimbalza in fuori e poi in avanti come una pallina attaccata ad un filo.
Senza bisogno dunque di farla uscire dall'acqua come un missile sparato da un sottomarino,e senza nemmeno bisogno di tagliare a fette l'acqua nella parte finale (come ho sentito incredibilmente dire una volta),compromettendo in entrambi i casi la propulsione.
Per evitare quel vettore contrario che abbassa il bacino,invece che tagliare a fette l'acqua è sufficiente "scaricare" la mano alla fine della spinta (come diceva pure "mattone" in una vecchia discussione sullo stesso tema) rendendo tra l'altro più fluido il recupero,e per facilitare un buon recupero è necessario esattamente dare una bella spinta finale propulsiva,per fare schizzare fuori il braccio in men che non si dica.
Quanto al resto ribadisco la mia grassa e sonora risata.

Ciao

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Re: trazione vs spinta

riguardo all'esercizio in cui si tengono i gomiti quasi appiccicati lungo il corpo e si muovono solamente gli avambracci (mi pare che tu l'abbia chiamato la 'lontra') mi è sorto un dubbio:
se nella spinta bisogna spingere il più a lungo possibile orizzontalmente tenendo quindi i palmi delle mani rivolti verso dietro come se "guardassero" il muro dall'altra parte, si tratta di un è un errore (come faccio io) cercare di spingere fino in fondo verso l'alto, sforzandosi di fare la schiuma e facendo uscire appena appena la mano? nella lontra devo tenere le mani come una paletta e spingere solo ed esclusivamente verso dietro e mai verso l'alto?

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Re: trazione vs spinta

Non si tratta di parzializzare un gesto,ma di sviluppare sensibilità nell'arto.
Quindi devi solo pensare a spingere in un modo o nell'altro senza fissarti sulla forma.

Ciao

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Re: trazione vs spinta

stamattina sono andato in piscina e fatto la lontra. 4x50m.
ho provato prima a spingere verso il soffitto poi verso i piedi.
con la prima soluzione mi sembrava sia di non spingere acqua sia che l'esercizio non mi veniva naturale anzi mi dovevo sforzare a concentrarmi a fare la schiuma. invece avvertivo una forte sensazione di affaticamento spingendo verso i piedi con i palmi rivolti verso dietro soprattutto sul secondo 25. alla fine avevo i tricipiti brachiali molto doloranti dalla fatica, ma è anche vero che l'esecuzione era più spontanea e non dovevo pensare a nulla se non a spingere acqua

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Re: trazione vs spinta

ho appena riletto la discussione. ho scritto un sacco di panzane
tra l'altro mi è venuto in mente quanto la nostra allenatrice ci faceva un testa così sull'importanza della spinta.
pertanto un mesetto fà mi sono stati consegnati i libri fin per la teoria del corso di assistenti bagnanti ed è presente una sezione dedicata alle 4 tecniche. pochi giorni fà l'ho letta tutta ed devo dire è fatta benissimo e ricchissima di nozioni, che però io già conoscevo nella quasi totalità perche le avevo già apprese leggendo il forum big_smile ovviamente sul libro viene scritto che la spinta è la fase più propulsiva.

in ogni caso col senno di poi mi chiedo come su un articolo di solomagazine nuoto (la fonte da cui ho studiato e riportato quelle cose) ci possa essere scritto che il momento più propulsivo della passata sia quello in cui il braccio va in adduzione verso l'interno. eppure è fatto molto bene, scritto da persone competenti e su quelle pagine hanno ospitato le interviste di alcuni fra i migliori tecnici italiani, da rossetto a butini, da rosso al tecnico di origine ungherese che non so come si scrive.

insomma, mi scuso per le sciocchezze che ho detto perché l'ho sparata veramente grossa, troppo grossa.

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