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Argomento: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Salve a tutti, a settembre devo iniziare il corso master e volevo personalizzare il mio allenamento quando non vado in piscina. Ancora non so gli allenamenti come sono al master, mi auguro che siano buoni big_smile.
Dato che non ho molto tempo di dedicare negli altri giorni nemmeno soldi da spendere in palestra, quindi quando non vado in piscina e ho tempo vorrei giusto dedicare una mezzoretta ad esercizi che posso fare in casa.

Lunedì, giovedì e sabato piscina.

Martedì esercizi stretching come indicato in questo topic: https://www.nuotomania.it/nuotovarie3.html e poi esercizi per addominali e con i manubri
Mercoledì esercizi per prevenzione spalla nuotatore come indicato in questo topic: https://www.nuotomania.it/spalla_nuotatore_nuoto.htm + stretching
Venerdì provo a fare tutti gli esercizi prevenzione spalla+stretching e poi con manubri.
Domenica riposo.

Potrebbe andare bene questo allenamento "personalizzato"? O sbaglio qualcosa?
Come fate voi? smile

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...qualunqie cosa va bene ma tieni presente che devi tenerti una ventina di minuti almeno di lavoro aerobico prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro:a temperature corporree basse il muscolo non carbura e si rischia di fare danno!

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3 (modificato da Lawliet 27-08-2012 17:51:51)

Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Grazie per avermi risposto smile Dimmi per cosa intendi di preciso lavoro aerobico? Ho etto questo: https://www.nuotomania.it/attivit%C3%A0_fisica_anaerobica_aerobica.htm

Praticamente devo partire piano per 20 minuti e poi col crescere fino al massimo e poi ritornare al defaticamento? Forse non ho capito nulla.

Edit: pensavo che fare stretching fosse lavoro "aerobico" di riscaldamento!

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...esempio di lavoro aerobico può essere pedalare,correre,nuotare piano o anche semplicemete camminare a basse intensità.Poi fai il lavoro centrale(quello che ti sei prefisso) e poi se hai tempo concludi con altro lavoro aerobico e poi streching!!
aerobico nn vuol dire streching...quest'ultimi serve a rilassare dei muscoli che si sono utilizzati durante l'allenamento:ecco perchè è dannoso farlo prima!Cosa allunghi se nn hai usato nulla?? smile

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5 (modificato da Lawliet 28-08-2012 14:29:55)

Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Giusta riflessione!! big_smile Allora vedrò di fare anche lavoro aerobico prima di fare qualche lavoro!! smile Grazie ancora marina!!!
Non vedo l'ora di iniziare il nuoto!! big_smile

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

facci sapere!grazie a te!!ti aspettiamo!! wink

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Ricordo di aver letto su di un libro di fisiologia, che lo stretching prima di un esercizio ha la funzionalità di far aumentare la circolazione in zone periferiche del corpo, ha funzionalità quindi di prevenire eventuali infortuni, vi risulta?

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Ne abbiamo parlate tempo addietro....lo stretching cui si riferisce Marina è quello standard,e ha ragione lei.
Però esiste anche lo stretching da riscaldamento,che ha diverse modalità di esecuzione dallo stretching da allungamento (e da quello di warm down) e serve a preparare il lavoro successivo senza subire traumi.

Ciao

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...lo streching funziona grazie all'attivazione di particolari recettori che si attivano,in assenza di attività fisica mirata,in caso di nece3ssità:prevenzione di traumi..se stiri il muscolo e quindi attivi senza motivo quei recettori,il muscolo rimane decontartto e quindi facile preda di infortuni e strappi:è una leeggenda metropolitana...l'attvazione per mobilizzare di cui parla stefano è tutt'altro...lo streching come lo intendi tu,che ben venga ma a fine allenamento!

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

aspettate sono in confusione, allora lo stretching che dico io per fare un esempio è quello prima di entrare in acqua, abbassandosi fino a toccare le dita dei piedi  in modo che si sente tirare la parte posteriore delle cosce e gambe non so se ho reso l'idea, ecco quel tipo di stretching è sconsigliato? cosa sarebbe meglio fare prima di nuotare .... ( per quanto mi riguarda farei entrare direttamente in acqua le persone e li farebbero riscaldamento con lavori aerobici di intensità man mano crescente) .... ma nel caso in cui si debbano fare degli esercizi a secco prima dell'attività fisica che sia nuoto corsa o altro cosa consigliate?

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

si,lascia perdere!
ruota le braccia,le spalle,la testa,fai movimenti di flesso estensione di spalle testa e tronco...dopo di che inizia un po'di lavoro con gli elastici e poi entri..considera che i primi 100 metri sono un'attivazione...quindi devi farli davvero ma davvero piano!

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Di stretching se ne parla qui
https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=19824#p19824
e qui
https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=374&p=3
e probabilmente anche su nuoto e palestra:
https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=651&p=3

Comunque per fare chiarezza:
lo stretching serve ad allungare i muscoli,e per farlo occorre lavorare su certe intensità per un certo periodo di tempo.
Quando Marina parla di stretrching si riferisce a questo.
Il lavoro di stretching costituisce un vero e proprio allenamento specifico e non dovrebbe mai essere piazzato in prossimità con allenamenti di altro genere,per evitare di comprometterli,o per evitare di compromettere i muscoli o i tendini.

Se però si modificano le modalità esecutive (tempo e intensità) si possono ottenere effetti diversi dall'allungamento ma molto utili se non necessari,che vengono definiti stretching (da warm up e da warm down) solo per la somiglianza degli esercizi con l'allenamento di stretching vero e proprio,ma che in realtà configurano parte di qualcos'altro (riscaldamento o defaticamento).

Nello specifico si tratta di finalità di scarico,che va fatta una ventina di minuti dopo la fine dell'allenamento e serve a favorire il recupero funzionale e posturale,e di finalità di preparazione al lavoro successivo per evitare traumi (perchè i tendini hanno il brutto vizio di scaldarsi più lentamente dei muscoli).

Esempi pratici:
stretching vero e proprio,ogni posizione va tenuta per circa un paio di minuti

Riscaldamento:
se tieni la posizione,magari intensa,per un paio di minuti,succede quello di cui parlava marina più su.
se non fai nulla e spari una gara velocissima a tendini freddi,ti viene una tendinite.
se invece tieni una posizione blanda e facile per una ventina di secondi,e poi ci metti qualche movimento per scaldare le articolazioni,allora hai fatto un riscaldamento adeguato e non rischi nulla.

Defaticamento
se fai lo stretching vero con posizione intensa di due minuti,su muscoli già frollati dal lavoro precedente,fai pure ciao ciao ai tuoi muscoli
se non fai niente,metterai più tempo a smaltire i cataboliti e a recuperare una postura adeguata
se ci metti un pò di lavoro sciolto e un blando stretching da warm down di una manciata di secondi,avrai i benefici di cui parla Marina in un suo post e un recupero migliore dall'attività fisica.

Non è difficile notare le differenze,basta variare le finalità giocando con le intensità e i tempi.

Ciao

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...questo streching di cui parla giustamente stefano,nn è facile da attuare da soli senza fare guai,quindi meglio evitare o affidarsi ad un esperto:non di quelli che fanno 3 giorni di corso al coni,ma di un vero allenatore.

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14 (modificato da Thorpe 05-09-2012 12:49:36)

Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

grazie ragazzi smile ora è tutto chiaro .... ancora una volta apprendo una cosa utilissima per la mia professione, anche se provo rabbia se penso che queste cose non sono scritte nei libri che ho studiato nel mio corso laurea .... (Scienze motorie) .... piuttosto ci fanno studiare roba che non c'entra na mazza... sad

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Bè io non sottovaluterei in questo modo il corso di Laurea in Scienze Motorie.
Il punto è che quel corso è la base generale indispensabile alla quale poi dovrebbe seguire un approfondimento specifico in uno o più sport.
Approfondimento senza il quale difficilmente ciò che si è imparato al corso serve davvero a qualcosa.
Un pò come fare solo le fondamenta di una casa,e poi accontentarsi di vivere sul pavimento senza anche costruire il resto.
Invece spesso dopo la laurea i più si sentono completi e addio libri e addio studio,e si mettono a fare danni a destra e sinistra.

A questo si aggiunge il fatto che in molti casi si laureano persone oggettivamente ignoranti,come a volte mi racconta sconfortato il mio amico l'esimio Prof. De Pascalis,che combatte contro Rettori e colleghi che credono che l'immagine dell'Ateneo cresca insieme al numero dei laureati,chissenefrega se senza merito,piuttosto che con quello degli ignoranti respinti.
Una volta mi disse di avere incontrato uno in precedenza da lui bocciato,poi laureato da altri,che ancora non sapeva che gli addominali bassi non esistono,e un altro che non sapeva la differenza tra soglia aerobica e anaerobica.

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

Concordo,da laureta in scienze motorie...quella è la base poi c'è l'approfondimento e la pratica in cui ogni allievo ti insegna qualcosa.

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

il mio problema stefano è l'esatto opposto, mi sento ignorante (ho sepre superato gli esami con ottimi voti e studiato con amore quello che facevo) ma  avrei voluto che questo corso fosse stato più specifico magari lasciandoti nei famosi esami opzionali la scelta di approfodimenti tecnici in determinati sport.... ma forse è chiedere troppo chi sa... mi sono laureato in scienze motorie a marzo (triennale) e comincerò la specialistica  tra qualche mese... spero che specializzandomi ci facciano studiare qualcosa di più specifico.....

Cmq si ovviamente concordo con quello che dite, ossia che questo corso è la base sulla quale costruire degli approfondimenti e degli studi successivi, ciò non toglie che un pò di amaro in bocca mi resta per i motivi citati prima....  ci vorrebbe davvero poco.... per renderlo davvero perfetto smile

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...il problema è quello che chi consegue un corso di laurea "a tema"ritiene che al suo compimento saprà tuttp lo sbibile umano su quelle materie...ma è un'aspettativa magica poichè gli stessi professori non sono preparati:a Palermo la metodoologia dell'allenamneto la insegna un biologo!Ora,che allenatore vuoi che ne venga fuori???Io questa cosa l'ho capita subito e ho preso quello che studiavo come base da approfondire(non parlo di questa materia di cui ebbi un prof eccellente):andavo a cercare testi,su internet e...chiedevo a chi lavorasse di farmi assistere e facevo 2 mila domande e nel mentre iniziavo a praticare....non avere grandi aspettative neppure sulla specialistica...

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

come immaginavo smile vorrà dirre che continuerò a fare come sto facendo fino ad ora... approfondendo con altri testi e grazie anche a voi smile

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Re: Personalizzare allenamento fuori dalla piscina.

...se hai bisogno,chiedi pure!!! big_smile

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