Re: è necessario l'uso degli attrezzi- tavoletta pull buoy -?
Gentile Stefano, un rapido sguardo a ciò che emerge da una ricerca sul web è un oceano di pubblicità nel quale esito a tuffarmi. Da qui la mia preferenza a chiedere.
Eccettuata la tavoletta, che ricordo dall'infanzia e che anche oggi impiego quando devo riposar le braccia e non voglio gelare stando ferma, tutto il resto di ciò che elenchi è per me sconosciuto e nemmeno ne comprendo appieno l'utilità. A che scopo (allenante dici) può servire il lavoro separato delle varie parti del corpo? E' come se andassi a correre facendo un chilometro su una gamba sola e un altro chilometro sull'altra..
Pinne e palette. Che senso ha, per gente come me che nuota a livello amatoriale, usarli? Ne vedo un sacco di gente che nuota ben peggio di me usarli, e vederli con questi aggeggi addosso non mi da l'impressione che li aiuti a migliorare. Anzi a volte mi sembra che la sciura che piega le ginocchia, con le pinne le pieghi ancora di più.
Ora devo impegnarmi in 25 m stile pasta all'uovo e una serie di tuffi nella pastella per il pranzo di domani, perciò mi taccio, ringrazio e saluto.
Il senso della varietà delle esercitazioni è nel disturbo degli equilibri.
Lo sviluppo delle capacità motorie avviene in seguito a stimoli,non necessariamente di ordine prettamente metabolico,secondo questo schema.
stimolo-ricerca di ua soluzione-crescita dell'esperienza-assestamento degli equilibri-nuovo stimolo di disturbo equilbri-nuova ricerca-nuova crescita esperienza-nuovo equilibrio di ordine superiore etc.
In pratica il continuo disturbo degli equilibri (esercizi sempre diversi e fantasiosi in ordine crescente di difficoltà) stimola una risposta del sistema nervoso che utilizza le esperienza per svilupparsi.
In questa ottica gli esercizi settoriali e quelli di esclusione migliorano la nuotata globale.
Credimi che gli specialisti della corsa a volte si allenano anche su una gamba sola.
Ciao