Argomento: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Ciao a tutti,

da diversi mesi dedico una delle due sessioni settimanali di nuoto che faccio ad esercizi di tecnica presi da questo sito e dal forum.
Ricordo di aver letto qualche tempo fa un post di Stefano dove mi pare dicesse qualcosa del tipo "fare qualche vasca nello stile per cui si é fatto l'esercizio per trasferire subito i benefici dell'esercitazione".

In linea di massima, mi piace chiudere la mia sessione di tecnica con 1 o 2 * 100 misti: più che altro perché mi piace, dopo la concentrazione degli esercizi, tirare un po' di cannelle in acqua. Insomma per divertirmi un po', ma anche per applicare quel concetto di cui sopra.

Quasi sempre, durante gli esercizi, mi sembra di sentire nuovi stimoli ai miei equilibri, e spessissimo ogni volta che faccio un esercizio sento di migliorare qualche cosa.
Però poi succede che quando arrivo ai misti finali, forse perché sono un po' stanco per il lavoro fatto nel corso delle esercitazioni, riaffiorano i vizi che con gli esercizi sentivo di riuscire a smussare. Penso perché sono un po' stanco; non tanto per la mole di lavoro (quando faccio gli esercizi mi prendo sempre tutto il recupero di cui ho bisogno, e poi non faccio mai tante vasche: circa una quarantina); forse piuttosto per la concentrazione che comincia a venir meno.

Mi sono chiesto se non sia meglio rimanere con le sensibilità parzialmente acquisite (ma non ancora fissate) durante la sessione di esercizi, evitando di rischiare di perderle con qualche vasca fatta maluccio, cosicché alla sessione successiva il mio sistema neuromuscolare avrà avuto il tempo di sedimentare quelle esperienze positive di nuoto, per poi farle riaffiorare in modo più costruttivo sulla nuotata completa "a fresco".
Oppure é senza indugio una buona idea fare qualche vasca di nuoto completo alla fine della sessione?

Grazie, ciao

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Secondo me non cambia niente.
La tecnica la migliori giorno per giorno ogni giorno, facendo esercizi ed esercizi ed esercizi, ovunque tu li metta basta che tu sia concentrato.
Non sarà certo un 100mx fatto male a vanificare i miglioramenti acquisisti in mesi, ma piuttosto tanti allenamenti fatti male in cui ci si dimentica completamente tutti gli accorgimenti de mettere in atto che non sono ancora automatici.
Io mi ricordo che da agonista per modificare la spinta nella bracciata a stile libero ci ho messo una stagione intera.

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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Penso che in effetti tu abbia ragione, Blando: è che ogni volta che sento qualcosa che migliora il mio nuotare, ho subito l'apprensione di non riuscire poi a fissarlo.
Mi vien da dire che la mia acquaticità è ancora indietro con i lavori (chissà mai quanto potrà andare avanti?...), anche perché penso di aver ricevuto un'impostazione mediocre ai corsi, quando ho cominciato, da zero, 6 anni fa.
Per altro, anche se ho smesso di frequentare i corsi per motivi di risparmio, queste sessioni personali di esercizi di ogni tipo secondo me mi stanno dando moltissimo.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Pure io ho ben presente questa sensazione, quando per qualche strano caso parti con il piede giusto ad un allenamento di corso, dopo aver dedicato un po' di tempo a qualche esercizio di tecnica in solitaria qualche giorno prima, e ti rendi conto che qualcosa e' cambiato nella nuotata in modo fortemente percepibile. Pero' appena affiora la stanchezza tutti i vizi vengono a galla e vanno a rovinare la nuotata. Se non sbaglio in un altro post si parlava di cementare determinate sensazioni facendo delle vasche in progressione di lunghezza di nuotata completa con adeguati tempi di recupero proprio per avere tempo e ossigeno per concentrarsi sul movimento allungando la distanza nuotata ( per esempio una lezione fai mezza vasca, la successiva i 25, poi una e mezza, poi un 50ino e cosi via..) Sono un po' sintetico spero di essermi spiegato. Non dovrebbe essere difficile ritrovare il post di Stefano.

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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Come sempre immagino sia ben più facile imparare che correggere.
La ripetizione consapevole del gesto corretto finchè non diventi consolidata è lo sporco lavoro che ci tocca fare.
Presumo sia normale che, in condizioni di stanchezza o di emergenza (inseguimento di squalo?), il calo di concentrazione comporti il momentaneo smarrimento delle capacità ancora non consolidate.
Ma credo anche che siano quelle le situazioni di verifica e controllo utili per monitorare i nostri progressi.
Sempre che lo squalo non ci abbia raggiunti.

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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

Eh eh eh !!!

Appunto, visto che non sono ancora consolidate, ho paura di dimenticarle subito...

The ice caps are melting, Leonard.
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Re: Trasferire sulla nuotata nuove sensibilità acquisite con la tecnica

La verifica ed il controllo dell'acquisizione del gesto tecnico avviene solamente quando si è in grado di nuotare in tutte le condizioni e assetti possibili ed immaginabili ma NON quando si è stanchi. (es: per capire se hai acquisito a modo la gambata a stile, devi saper nuotare di lato, in subacquea, con braccia in alto, con braccia in basso, trascinare un oggetto, ......insomma devi saper "giocare a briscola nuotando" come direbbe il mio Maestro smile

La stanchezza è il "finecorsa PROVVISORIO" della condizione metabolica ( es: se sei stanco dopo 30 vasche, la prossima volta ne fai 31....) misura la condizione fisica.

La tecnica si esegue quando si è belli freschi.

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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