io ho iniziato i master due anni fa, ma avevo delle basi imparate da piccolo (non agonistiche). Il primo anno è stato di assestamento diciamo perchè dopo 15 anni di stop ho dovuto imparare di nuovo da zero, mentre il secondo anno ho aumentato sia la quantità sia la qualità degli allenamenti e i frutti son cominciati ad arrivare da questa estate.
Il concetto di lentezza è relativo, ad esempio io sono una tartaruga in confronto a certi squali ex agonisti della squadra eppure sono uno dei più veloci fra quelli che non hanno mai fatto agonismo, ma cerco comunque di darti dei consigli in base alla mia esperienza:
-lavora tantissimo sulla tecnica, anche e soprattutto a nuoto libero. Esercizi su esercizi, anche in rete ce ne sono una marea ma fai anche quelli che ti propone l'allenatore
-a nuoto libero lavora più che puoi per tabelle di allenamento (anche mentali) in modo da avere un programma da seguire e rispettarlo, mettendo a fuoco gli obiettivi a cui punti...esempio scatti, scivolo a stile libero o rana, spinte e subacquee ecc...
-alterna lavori di tecnica come scritto sopra a lavori di resistenza del tipo serie da 100 o da 50 (poi non so il tuo livello preciso), con i dovuti recuperi...nel nuoto ci vuole velocità ma anche resistenza alla velocità...e non resistenza e basta come fanno molti a nuoto libero che fanno magari vasche su vasche a stile andando lentissimi per poi dire "ho fatto 100 vasca in un'ora!" non serve a una mazza, se uno vuole migliorare...se vuole nuotare come fosse al mare invece va bene...ma è come un ciclista che per allenarsi fa solo passeggiate magari lunghissimie ma a 20 di media anzichè fare ripetute e sparate in salita e pianura alternate a momenti di scarico/carico
tutto questi consigli in merito al nuoto libero, quando invece fai gli allenamenti dipende tutto dall'insegnante, se è bravo o meno a capire dove ogni atleta deve lavorare per migliorare e che lavori fa fare di conseguenza