In una squadra master, ci si allena solamente o si impara anche?

Io sono master da due mesi, ho la fortuna di avere un bravo (forse ottimo, e' ancora presto per giudicare) allenatore che mi segue sia dal punto di vista metabolico, che dal punto di vista tecnico.
Ho anche la fortuna che nei due giorni in cui mi alleno con la squadra siamo pochi (da 3 a 6 generalmente), quindi puo' seguirci bene.
Io prima di unirmi al gruppo avevo chiesto a due master se e come erano seguiti, perche' chiaramente la cosa varia molto da squadra a squadra.

impossibile fare un discorso genralizzato.
tuttavia la mia impressione è che in generale la tecnica venga a dir poco trascurata. poi ovviamente ci saranno le eccezzioni

La tecnica puo' essere trascurata nel senso che magari non se ne fa tanta, per questione principalmente che tutto non si puo' fare.
Pero' ad esempio da quando ho iniziato a nuotare l'allenatore piano piano mi sta levando i difetti della nuotata, a crawl e' partito dalla posizione della testa e dello sguardo (che tenevo troppo basso affondando troppo), fissato questo mi sta facendo lavorare sul recupero (tengo il braccio troppo alto invece di tenere la mano vicina all'acqua), l'ultima seduta mi ha corretto sulla respirazione (che dovrei anticipare un po'), lo prendo come un segno che il recupero e' migliorato...
Il dorso mi viene decisamente meno bene, anche qui e' partito dalla posizione della testa, ora siamo al recupero che devo fare col braccio bello dritto e sulla continuita'...
Poi molto dipende anche da te, sei tu che devi chiedere "ma il recupero va meglio, ma qui, ma li'..."

Ne abbiamo parlato altre volte.

Il nuoto vuole esercitazioni continue di tecnica,quindi devono entrare nella dieta costante di un nuotatore,ed è cosi in tutti i gruppi seri,soprattutto se sono agonisti.
Gli esercizi non caratterizzano la scuola al contrario delle eccellenze,ma caratterizzano tutti.
Quello che cambia è la finalità degli esercizi che nell'eccellenza servono al mantimento e allo sviluppo.

La scuola nuoto è altro,le esercitazioni non sono rivolte al mantenimento bensì alla costruzione ed eventuale probabile correzione,che non è differenza da poco e rappresenta una barriera insormontabile nella scelta di un gruppo.
Traduzione:
l'allenatore non ha tempo di insegnarti,non significa che non deve seguirti,ma solo che deve seguirti con diverse finalità e se gliene chiedi di differenti metti in crisi il suo lavoro con gli altri.

Discorso a parte meritano i gruppi agonistici giovanili per le peculiarità delle loro esigenze.
Le nuotate ancora non sono sviluppate a dovere per motivi antropometrici,e occorre gestirle in modo differente dagli assoluti (vero motivo-invece del carico-per cui assoluti e bambini NON dovrebbero allenarsi insieme) e c'è ancora una elevata presenza di errori marginali di percorso dovuti alle modifiche del fisico.
Nonostante ciò,nemmeno in questo caso si tratta di scuola e di costruzione dove gli errori sono altro che marginali,bensì e come sopra di mantenimento della tecnica di base e dello sviluppo dell'efficienza.

I masters sono un mondo a parte,dove purtroppo accedono persone che ancora non dispongono di nuotate licenziate con merito dalla scuola,nè forse mai ne disporranno,a causa delle magagne delle persone adulte,che spesso si presentano già dopo i 20 anni di età in chi non ha fatto sport in modo adeguato (cioè con tutte le contromisure necessarie ad evitare scompensi e sviluppare requisiti corretti)
Voglio dire che spesso arrivano ex calciatori,ex sciatori ex quello ed ex quell'altro,che sono ex proprio perchè non hanno funzionato spesso a causa di guasti generati proprio dagli sport di origine,gestiti male (gli ex palestra sono i peggiori,veri e propri hanycappati a livello posturale).
E allora via di ginoccha di vetro,caviglie alla panna,schiene di ebano con ossa di latta o a zig zag,addominali al ragù,spalle a banana chiquita o a carcerato e via dicendo.
Le probabilità di ottenere nuotate come si deve sono bassissime,e ci si deve accontentare di quelle decenti o spesso da sufficienza stretta.
Dirgli che accederà ai masters solo quando avrà nuotate perfette è cattiveria sadica.
E allora ecco il perchè l'allenatore dei master,oltre alla funzione propria degli allenatori degli assolluti e dei bambini,deve avere coscienza di un suo ruolo parzialmente scolastico,ed essere capace di gestire l'eccellenza a fianco della sufficienza.
Però questo non significa che ai masters possa accedere chiunque che tanto mi insegnano pure lì.
Grazie tante ma anche no !!
Resta un gruppo para agonistico e chi vuole accedervi potrà farlo solo dopo aver raggiunto il limite di ciò che ai corsi di nuoto può imparare.
Dopodichè l'allenatore gestirà la situazione nella consapevolezza però di non essere costretto a investire il suo tempo solo al tizio perchè deve finire di imparare.
L'allenatore deve poter dare per scontato che tizio ha pochi margini di miglioramento da un punto di visto della costruzione,e necessità primarie di sviluppo e fluidità,come tutti gli altri anche se partendo da un dato peggiore.
Deve però anche rendersi conto che questo non lo esime dal cercare uno sviluppo continuo e marginale come le formichine,e se deve farlo per le eccellenze,figuriamoci per tizio che è appena sufficiente.
O se ne rende conto,oppure farete sempre e solo una gran fatica.

Traduzione:
Il parametro di accesso ai master non è assoluto ma relativo.
Il requisito non è il livello della tecnica raggiunto,ma l'ammontare di gap residuo che ti resta da ottenere a livello individuale.
Ai masters si può accedere solo quando la scuola nuoto non ha più niente da dare.
Nei masters non si deve imparare,per quello c'è la scuola.
I masters servono a migliorarsi,introducendo nell'equazione i parametri metabolici che nella scuola sono concessi solo nella loro versione di base.
La continuazione del lavoro tecico esercizi è semplicemente scontato e sottinteso.

Ciao

ma sai, la mia era più che altro un'impressione dettata da quello che vedo alle gare a da quello che leggo sul forum.
sono contento che tu abbia un bravo allenatore