76

Re: Dimagrire nuotando

Dolphin Kick ha scritto:

naturalmente, qui ha ragione grimbe, è ovvio che se si è magri e li si allena, avranno un aspetto compatto e completo, ma le due cose devono coesistere.

ma infatti è proprio questo che volevo dire io...compatto e completo ma anc he piu' voluminosi(beh ovviamente pompando...)rispetto a chi è si magro ma non li allena.
comunque per rispondere anche a Thorpe e a stefano 62,secondo me stiamo dicendo tutti la stessa cosa...
nel senso che io non ho mai detto di voler dimagrire in modo localizzato con addominali.avevo solo chiesto se un allenamento strutturato cosi' poteva darmi i risultati che volevo:

lun/merc/ven:1h di nuoto(attività aerobica che mi serve per evitare che mi si addensi il grasso nella pancia)
mart/giov/sab:addominali,flessioni e altri esercizi a corpo libero(addominali circa 450: crunch 3x30 - crunch panca 3x30 - crunch libretto 3x30 - crunch inversi 3x30 e ginocchia spalle alternate 3x30)(flessioni per ora solo 100 perchè faccio fatica)
poi volevo aggiungere anche trazioni alla sbarra varie/supine,prone,miste,laterali...per aumentare un po' la massa nella parte dorsale e le braccia.

piu' una dieta equilibrata e controllata(anche perchè non devo dimagrire)per evitare appunto uno strato di grasso che nasconderebbe gli addominali.

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77

Re: Dimagrire nuotando

oltre a influire sul dimagrimento,quanto influisce sulla circolazione il nuoto?

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78

Re: Dimagrire nuotando

è uno dei migliori strumenti di prevenzioni per malattie cardiovascolari e nn solo wink come tutti gli esercizi aerobici, il nuoto ha un valore aggiunto però, già solo stare in acqua fermo porta dei benefici proprio per l'ambiente in cui si è immersi ^^

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Re: Dimagrire nuotando

Leggendo tutto questo interessantissimo post mi sono venute spontaneamente 2 domande alle quali sono convinto potreste darmi finalmente una risposta!!

Se faccio una mezza maratona ad intensità medioalta al mio fisico bastano 2 bicchieri d' acqua, nessuna sensazione di fame, ovvimente escluso il periodo da giugno a fine agosto.
Se faccio 4/5 ore di bici sempre ad intensità medio alta dopo un'ora e mezza devo cominciare ad alimentarmi, mi conosco, e circa ogni ora devo buttare benzina nella pancia anche se dicono che è controproducente perché il sangue deve arrivare allo stomaco per la digestione, altrimenti se non mangio mi si piantano le gambe. Finito il tutto la bici lascia molta fame e soprattutto una sensazione di vuoto totale.
Sono un cultore dell' antico piatto di pasta alle 6 dal mattina e posso affermare che su di me funziona, altro che colazione con caffè e marmellata!!!
Da nuotatore principiante ( 8 mesi, 2 sedute di corso e 1 libera con un massimo di 70 vasche messe assieme ) durante le sedute di tecnica raggiungo picchi molto elevati a livello cardiaco, li paragono a ripetute di corsa sui 1000!!! È cmq vero che dopo una pausa di 30 secondi il recupero "sembra" quasi totale e ho anche pensato che la mia muscolatura dalla cinta in su non ha mai dovuto svolgere lavori del genere....
Le mie domande sono:
Come mai dopo circa 1 ora di nuoto da principiante, quindi con relative pause e il cuore che và a palla, rallenta, palla, rallenta, ecc ecc arrivo a casa con una fame che mangerei il frigo?Un' ora e mezza sostenuta di corsa non mi avvicinano nemmeno a quella sensazione!!
In compenso la stanchezza mi sembra essere meno "profonda" di quella causata dalla bici, sono curioso di vedere quando potrò permettermi nuotate più voluminose e performanti...
Inoltre mi piacerebbe sapere se durante le varie ore in bicicletta la richiesta muscolare di trasformazione dei lipidi per aiutare il glicogeno rimane costante o se cambia col passare del tempo e ultima cosa...come mai quando si è vicini alla "frutta" si comincia a bere come un cavallo??
Scusate se probabilmente vado off topic ma la curiosità è tanta e molti di voi mi sembrano ferrati in materia!!
Saluti e grazie !!!!

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Re: Dimagrire nuotando

Filippo76 ha scritto:

Come mai dopo circa 1 ora di nuoto da principiante, quindi con relative pause e il cuore che và a palla, rallenta, palla, rallenta, ecc ecc arrivo a casa con una fame che mangerei il frigo?Un' ora e mezza sostenuta di corsa non mi avvicinano nemmeno a quella sensazione!!
In compenso la stanchezza mi sembra essere meno "profonda" di quella causata dalla bici, sono curioso di vedere quando potrò permettermi nuotate più voluminose e performanti...
Inoltre mi piacerebbe sapere se durante le varie ore in bicicletta la richiesta muscolare di trasformazione dei lipidi per aiutare il glicogeno rimane costante o se cambia col passare del tempo e ultima cosa...come mai quando si è vicini alla "frutta" si comincia a bere come un cavallo??

Risposta:
la fame è dovuta a due motivi:
il cervello non dispone ancora di validi immagini ideo motorie del gesto da eseguire,quindi spende una esagerazione di risorse nella progettazione del gesto,anche in situazione di scarso stress muscolare.
inoltre la tecnica ancora approssimativa determina un surplus di spesa metabolica,un pò come andare in auto col freno a mano tirato....non ti muovi ma finisci la benzina lo stesso.

Col tempo la tecnica si affinerà e allora la progettazione del gesto a livello sarà automatica e a costo zero a livello del sistema nervoso e a costo ridotto metabolicamente parlando,proprio come nelle attività terrestri di cui hai già completa padronanza.

Mi pareva di averlo spiegato da qualche parte in questa discussione......la richiesta dei lipidi in soccorso al glicogeno cambia nel tempo,dato che è legata da relazione inversamente proporzionale alla disponibilità residua del glicogeno.
Cioè se nella prima ora di bici (o corsa o altro) il rapporto lipidi\glicogeno è (variabile a seconda dell'impegno) intorno a 10\90,dopo 5 ore il rapporto diventa 80\20.

L'acqua è una delle principali risorse della fibra muscolare,la cui attività dunque tende a disidratarla,e quando avviene la cellula si blocca completamente.
Motivo per cui la cellula la richiede (sete) quando si accorge di essere in riserva di acqua.

Filippo76 ha scritto:

Se faccio 4/5 ore di bici sempre ad intensità medio alta dopo un'ora e mezza devo cominciare ad alimentarmi, mi conosco, e circa ogni ora devo buttare benzina nella pancia anche se dicono che è controproducente perché il sangue deve arrivare allo stomaco per la digestione

Chi è che ti ha detto questa stupidaggine......
nel nuoto di fondo c'è una REGOLA:
è NECESSARIO incamerare risorse energetiche la prima volta dopo una ora di lavoro continuato,dopodichè è necessario farlo ogni VENTI MINUTI.
I professionisti tengono delle barrette nel costume...e quando vedi che si fanno un paio di bracciate a dorso significa che le stanno masticando.

E comunque ci sono tanti sistemi per alimentarsi in modo rapido senza appesantirsi,e l'alternativa è fermarsi oppure ralentare mentre gli altri,che hanno ancora benzina disponibile,ti sorpassano e vincono.

Ciao

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Re: Dimagrire nuotando

Grazie Stefano per la risposta,
rileggendo i post effettivamente avevi già parlato del cambiamento della trasformazione nel tempo!!!
Il discorso della fame dopo la piscina sembra una battuta da ridere ma io personalmente devo veramente stare attento, mi sono accorto che dopo mesi di corso, oltre che una crescita muscolare ( sento le giacche e le magliette più strette ), ho notato un' aumento nella zona pancia...non credo siano addominali....e quindi ho cominciato a fare attenzione alla forchetta...ma non è facile!!!
Grazie ancora....ciao!

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82 (modificato da egi78 05-06-2013 08:35:26)

Re: Dimagrire nuotando

discussione veramente interessante e illuminante
dato che in più passaggi si è anche parlato del lavoro con tavoletta, posso chiedervi di darmi il vostro consiglio qui  https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3272

Stefano, volevo anche capire meglio e definitivamente alcuni passaggi nella discussione che mi sono letto da cima a fondo:

stefano '62 ha scritto:

l'unica cosa in grado di distruggere gli strati adiposi addominali sono le catecolamine.
E l'unico modo per scatenare le catecolamine (in particolar modo la Noradrenalina nel sangue) è determinare una situazione di stress psicofisico denominata "fight or flight" (combatti o scappa),e questo avviene solo con ottime dosi di allenamenti aerobici di elevatissima intensità e con debito di ossigeno,sopra alla soglia anaerobica (quindi di Potenza aerobica).

stefano '62 ha scritto:

Dopo un'attività fisica intensa di carattere aerobico si verifica una deplezione di glicogeno molto concreta.
Questo stato di necessità innesca un meccanismo che in fisiologia viene denominato "Fight or flight",cioè combatti o scappa (che è lo stesso stato psicologico che sperimentano i soldati durante un assalto pericoloso).
Questo fenomeno psicofisico innesca la secrezione delle catecolamine,in particolare la Adrenalina e Noradrenalina.
La Noradrenalina in particolare determina la distruzione degli strati adiposi addominali (è l'unica cosa in grado di farlo).
Questo dura fino a che non termina lo stato di necessità.
E lo stato di necessità termina subito nel caso ci si alimenti,ma poi se uno resta troppo senza alimentarsi poi ci sono problemi di ripristino energetico.
Da qui il consiglio di far passare una mezz'oretta ma non di più prima di alimentarsi,per ottenere un buon risultato da quel tipo di lavoro.

stefano '62 ha scritto:

Per consumare i lipidi occorre prima ridurre le macromolecole di lipidi (impossibili da metabolizzare) in micromolecole in modo che possano venire bruciate nei meccanismi metabolici,e questo si ottiene con lavori aerobici sì,ma molto intensi,oltre la soglia anaerobica.

mi è rimasta della confusione riguardo alla tipologia di allenamento che innesca la secrezione delle catecolamine; si parla infatti di "allenamento AEROBICO di elevatissima intensità e con debito di ossigeno, sopra alla soglia ANAEROBICA (quindi di potenza AEROBICA)".....ma allora è un allenamento AEROBICO o ANAEROBICO (A1, A2, B1, B2, C1, C2, VO2MAX....)?
nella sezione "allenamento nuoto dimagrire" ci sono tutti allenamenti che stanno solo sulla A2... ma questa non mi sembra una zona ad alta intensità... cos'è che mi sfugge?

stefano '62 ha scritto:

evitare gli zuccheri ad alto indice glicemico prima dello sport,che invece possono essere assunti tranquillamente dopo.

quindi fare uno spuntino con un paio di fette biscottate e miele un'oretta prima dell'allenamento è sbagliato?

Grazie a tutti!

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83

Re: Dimagrire nuotando

oggi guardando nuovamente gli allenamenti proposti nel sito me lo sono richiesto, come si spiega...?

egi78 ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

l'unica cosa in grado di distruggere gli strati adiposi addominali sono le catecolamine.
E l'unico modo per scatenare le catecolamine (in particolar modo la Noradrenalina nel sangue) è determinare una situazione di stress psicofisico denominata "fight or flight" (combatti o scappa),e questo avviene solo con ottime dosi di allenamenti aerobici di elevatissima intensità e con debito di ossigeno,sopra alla soglia anaerobica (quindi di Potenza aerobica).

stefano '62 ha scritto:

Dopo un'attività fisica intensa di carattere aerobico si verifica una deplezione di glicogeno molto concreta.
Questo stato di necessità innesca un meccanismo che in fisiologia viene denominato "Fight or flight",cioè combatti o scappa (che è lo stesso stato psicologico che sperimentano i soldati durante un assalto pericoloso).
Questo fenomeno psicofisico innesca la secrezione delle catecolamine,in particolare la Adrenalina e Noradrenalina.
La Noradrenalina in particolare determina la distruzione degli strati adiposi addominali (è l'unica cosa in grado di farlo).
Questo dura fino a che non termina lo stato di necessità.
E lo stato di necessità termina subito nel caso ci si alimenti,ma poi se uno resta troppo senza alimentarsi poi ci sono problemi di ripristino energetico.
Da qui il consiglio di far passare una mezz'oretta ma non di più prima di alimentarsi,per ottenere un buon risultato da quel tipo di lavoro.

stefano '62 ha scritto:

Per consumare i lipidi occorre prima ridurre le macromolecole di lipidi (impossibili da metabolizzare) in micromolecole in modo che possano venire bruciate nei meccanismi metabolici,e questo si ottiene con lavori aerobici sì,ma molto intensi,oltre la soglia anaerobica.

mi è rimasta della confusione riguardo alla tipologia di allenamento che innesca la secrezione delle catecolamine; si parla infatti di "allenamento AEROBICO di elevatissima intensità e con debito di ossigeno, sopra alla soglia ANAEROBICA (quindi di potenza AEROBICA)".....ma allora è un allenamento AEROBICO o ANAEROBICO (A1, A2, B1, B2, C1, C2, VO2MAX....)?
nella sezione "allenamento nuoto dimagrire" ci sono tutti allenamenti che stanno solo sulla A2... ma questa non mi sembra una zona ad alta intensità... cos'è che mi sfugge?

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84

Re: Dimagrire nuotando

se pouò essere utile vi racconto brevemente la mia esperienza personale. 45anni 183cm a inizio anno 105,4kg.
Sono sempre stato soggetto a grandissime variazioni di peso da 80kg ad un massimo di 112kg.
Arrivo ad un peso bomba, sclero, m ammazzo di sport e dieta, arrivo sugli ottanta risclero e m lascio andare per poi tornare
piano piano alle tre cifre.
Quest'anno sto cercando, aiutato da mia moglie e da mio figlio,
di fare le cose fatte bene senza esaperare nulla e di mantenere il peso che ho raggiunto 84-85kg.

Posso dire che per prima cosa c'è da riconoscere a se stessi che si ha un problema, io mi dicevo... sono alto ho le ossa grosse, ho le spalle larghe... balle stavo tendendo alla obesità!
Poi c'è la forza di volontà e mangiare con criterio e non con gola, sembra una banalità ma a me ha aiutato moltissimo.
"Mangiare quando si ha fame" come dice giustamente Stefano.
L'impegno nello sport inteso come solo mezzo di dimagrimento dura poco, lo sport inteso come insieme di benefici: dimagrimento, tonificazione, valvola di sfogo, fare amicizie o ritagliarsi dei momenti di riflessione personale, un pò di sana competizione... questo si che alla lunga paga.
Dimagrire non è poi tanto difficile, mantenere il peso questo si problematico. almeno per me.

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Re: Dimagrire nuotando

egi78 ha scritto:

mi è rimasta della confusione riguardo alla tipologia di allenamento che innesca la secrezione delle catecolamine; si parla infatti di "allenamento AEROBICO di elevatissima intensità e con debito di ossigeno, sopra alla soglia ANAEROBICA (quindi di potenza AEROBICA)".....ma allora è un allenamento AEROBICO o ANAEROBICO (A1, A2, B1, B2, C1, C2, VO2MAX....)?
nella sezione "allenamento nuoto dimagrire" ci sono tutti allenamenti che stanno solo sulla A2... ma questa non mi sembra una zona ad alta intensità... cos'è che mi sfugge?

Ti sfugge il fatto che noi dobbiamo stare attenti a non ammazzare la gente,e se postiamo un allenamento di Vo2Max e poi lo fa qualcuno non a posto fisicamente e coi certificati.....quello crepa,nè più né meno.

Altra cosa....a prescindere dalla forma fisica,prima di fare gli allenamenti di B1 e B2 è NECESSARIO farsi un paio di mesi di mazzo così con allenamenti di A2,esattamente quelli proposti dal sito alla voce dimagrimento,che configurano dunque la prima,fondamentale,imprescindibile fase di una programmazione volta al dimagrimento.

Infine....soglia anaerobica non significa lavoro anaerobico,ma il limite di regime al di sotto del quale l'organismo lavora col contributo non dico esclusivo (i sistemi lavorano tutti contemporaneamente) ma quasi,del sistema aerobico.
Al di la di quella soglia il contributo dell'anaerobico comincia ad assumere una certa importanza nell'economia energetica,perciò si chiama soglia anaerobica.
Concludendo,i lavori di potenza aerobica sono la massima espressione del sistema aerobico,ma avvengono grazie ad un sempre crescente contributo dell'anaerobico,configurando dunque i lavori di B2 come la massima sinergia tra i sistemi.
Restano tuttavia lavori aerobici in conseguenza del fatto che sono lavori lunghi e senza l'aerobico non potrebbero venire sostenuti.
Al di la della sinergia massima,si è definitivamente nell'anaerobico.

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86

Re: Dimagrire nuotando

Un saluto a tutti. Dopo un periodo di inattività forzata finalmente rientro in acqua, ma ahimè con qualche chilo e acciacco in più.
Non sono per niente una gran nuotatrice, molto scarsa a dorso e praticamente inesistente a delfino. Sto facendo salti mortali per ritagliarmi un pò di tempo libero per nuotare tra lavoro, casa, famiglia, spesa ecc.., ma mi accorgo che sto meglio, lo sport in generale è un ottimo antistress.
Nei 3 anni precedenti ho nuotato con una squadra master, ora per motivi lavorativi non riesco a partecipare agli allenamenti e alle gare quindi ho deciso di pormi come obbiettivo quello di nuotare per dimagrire e di nuotare semplicemente per il gusto di farlo.
In questo momento sto facendo lunghe sessioni di nuoto fondo per 2 mattine la settimana (dico "lunghe" perchè prima gli allenamenti master erano di 1 ora o poco più, adesso anche 2 ore e oltre) e altre 2 volte durante i canonici 50 min. del corso pomeridiano di mia figlia, ma sembra di essere sugli autoscontri con 8 o 10 persone in corsia che non rispettano le più elementari regole di transito: infatti questi ingressi non so quanto possano contare come allenamento.
Come distribuire al meglio il lavoro aerobico in queste 4 giornate? Può andare bene per il mio scopo il nuoto di fondo (che è sicuramente più "slow" rispetto alle brevi sparate a tutta degli allenamenti master, proprio quello che cerco io)? Magari variando un pò gli stili che sempre il solito crawl, giusto per la globalità della nuotata.
Siccome non ho più  necessità di migliorare i tempi, per una continuità allenante efficace sarebbe meglio che aumentassi i carichi di lavoro nel tempo o l'intensità di alcuni scatti nelle sessioni? Non è che voglio dire che se parto con 2 ore, dopo tot tempo ne devo fare 4, ma se è preferibile fare parti in B1 eB2 oppure qualche sprint in C1, 2 o 3 ?
Ho letto sul sito "allenamento per dimagrire" ma francamente l'ho trovato un pò noioso, sicuramente efficace, non dico di no, ma vorrei nuotare a 360 gradi, non passare metà del tempo facendo gambe con la tavoletta...e lo so che si brucia un casino, però che palle! Anche in nuoto di fondo ci sono tante gambe, ma sicuramente più proporzionato al volume di lavoro totale.

Scusate se ho scritto una cosa un pò lunga, d'altra parte è un bel pezzo che non postavo più niente, così metto tutto in conto qua.
Volevo  ringraziare tutti i moderatori e non, che riescono a dare tanti consigli preziosi spesso ripetendo anche le stesse cose più e più volte, anzi, probabilmente da qualche parte avrete già risposto ad un quesito come il mio, se è così mi scuso e chiedo dove posso trovare queste risposte.

Grazie e a presto.

fai fatica che ti passa!!!

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87

Re: Dimagrire nuotando

Se non hai necessità particolari,scegli gli allenamenti che più ti piacciono,variandoli sempre...

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di marina sito web

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88

Re: Dimagrire nuotando

stefano '62 ha scritto:

Allora butta la tavoletta e inforca le pinne,poi fatti le 8 x 100 di gambe a braccia distese in avanti e sott'acqua.
Prendi aria lateralmente facendo una mezza bracciata laterale con il braccio corrispondente,un pò come fosse una bracciata singola a rana,tenendo l'altro fermo avanti.
In questo modo non stressi la schiena e le gambate sono ugualmente incisive.
Quando ti sei abituata al sistema allora puoi farlo tranquillamente senza le pinne.

Ciao

Quindi é più corretta la bracciata a rana invece di  quella a stile in questo esercizio però senza pinne ?Ciao

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Re: Dimagrire nuotando

Ogni cosa serve a qualcosa di diverso.Non esiste meglio o peggio...

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Re: Dimagrire nuotando

Giusto.
Nello specifico fare la bracciata a rana ha senso nel caso tu voglia lavorare in modo analitico appunto su quella.
Stesso discorso se vuoi analizzare la respirazione laterale su bracciata.
Se invece il tuo obbiettivo è proprio la gambata allora la bracciata a rana crea una verticalizzazione del corpo che altera molto l'equilibrio della gambata e non è molto indicato.
Il risultato migliore si ottiene respirando a braccia tese allargando appena le braccia per cerare un vortice che aiuta il galleggiamento.
Ma a volte può essere utile abbassare la difficoltà dell'esercizio eseguendolo con respirazione laterale su bracciata,che in questo caso funziona come strategia di facilitazione.

L'istruttore deve ragionare,valutare e poi proporre volta a volta gli esercizi più idonei allo scopo che vuole perseguire.

Ciao

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Re: Dimagrire nuotando

stefano '62 ha scritto:

Se tu hai bisogno di proteine perchè le hai usate durante il lavoro,e non le mangi entro 60 minuti dal termine di detto lavoro,il fisico NON prenderà la ciccia per trasformarla in proteine,ma molto semplicemente farà a meno di ricostituire il muscolo,e tu ti ritroverai con la stessa ciccia ma con meno muscolo.Se tu hai bisogno di proteine perchè le hai usate durante il lavoro,e non le mangi entro 60 minuti dal termine di detto lavoro,il fisico NON prenderà la ciccia per trasformarla in proteine,ma molto semplicemente farà a meno di ricostituire il muscolo,e tu ti ritroverai con la stessa ciccia ma con meno muscolo.

Ciao,
volevo sapere se le proteine da reintegrare dopo un allenamento sono intese quelle facenti parte di un normale piano alimentare o come integratori.
Io mi alleno in pausa pranzo e secondo il suggerimento generale cerco di mangiare i carboidrati a pranzo e le proteine alla sera, leggendo i vari post mi trovo giusto in contrapposizione a quello che suggerite.
Grazie e ciao

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Re: Dimagrire nuotando

Non è necessario schematizzare cosi i pasti.
Anche io preferisco proteine di sera e carboidrati di giorno,però non in senso esclusivo bensì di peso specifico,cioè di sera più proteine che carbo e di giorno viceversa.
Poi se uno proprio non assume proteine di giorno vanno bene anche degli integratori che non muore nessuno ed è sempre meglio di niente,ma penso che un panino al prosciutto uno lo possa sempre preferire a una bustina o una pillolina....

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Re: Dimagrire nuotando

stefano '62 ha scritto:

Non è necessario schematizzare cosi i pasti.
Anche io preferisco proteine di sera e carboidrati di giorno,però non in senso esclusivo bensì di peso specifico,cioè di sera più proteine che carbo e di giorno viceversa.
Poi se uno proprio non assume proteine di giorno vanno bene anche degli integratori che non muore nessuno ed è sempre meglio di niente,ma penso che un panino al prosciutto uno lo possa sempre preferire a una bustina o una pillolina....

Grazie Stefano, molto chiaro come sempre.

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