Corretto utilizzo del pull-boy e/o tavoletta

grazie dei suggerimenti!..si in effetti sono alle prime armi dopo qualche anno di inattività (in passato ho fatto nuoto e andavo discretamente ma adesso è come se mi fossi scordato tutto). Sulla rigidità è vero, me l'ha detto pure una istruttrice in palestra, purtroppo è un difetto che mi porto dietro. quindi mi consigli di andare di sole gambe stile con uso della tavoletta, per restare a galla meglio con la parte bassa del corpo?

ps: aggiungo alle domande una osservazione sull'allenamento n 2 per principianti che non ho ben capito

"4 x 25 m dorso "remate". Concentrarsi sulla sola fase di spinta della bracciata. Il recupero deve avvenire al di sotto dell'acqua"

come devo gestire la rotazione del braccio senza far uscire lo stesso dall'acqua??...(specialmodo in partenza..) scusate ancora per l'ignoranza.

mi accordo alla richiesta di andrew

Gli scivolamenti sono mettersi a bordo vasca con braccia distese e piedi appoggiati al muretto,e poi partire come un siluro mantenento la posizione a "siluro" cercando di andare il più lontano possibile per inerzia mantenendo l'equilibrio.
Pancia sotto,pancia sopra,laterale e magari anche al contrario.
Scuola nuoto secondo livello,il fondamentale presupposto di base senza il quale non ha senso insegnare né le gambate né le nuotate.

Continuo ad affondare col le gambe, ho provato a sostituire il pull boy con la tavoletta tra le gambe ma non è che va molto meglio...
Al di la degli scivolamenti, e altri esercizi, ho quasi l'impressione che sia io inabile a posizionare correttamente la tavoletta e/o il pull boy. Per esempio se uso la tavoletta, qual'è l'orientamento giusto?, a che altezza devo inserirla? (tra le cosce, all'altezza delle ginocchia, sulle caviglie??)

Scusate le domande ignobili e stupide, ma almeno su queste cose non vorrei sbagliare...che poi affondo per mancanza di "ambientamento", spero che con tante ripetute la cosa si "livelli" in positivo.

No, è una "forzatura" che serve per imparare a capire che nella gambata a rana non si devono divaricare le ginocchia.

Il dorso a doppia bracciata senza utilizzo delle gambe è il mio forte (assieme alla rana). Io l'ho ribattezzato stile "canoa" perché, mentre il corpo resta sempre a filo dell'acqua, teso ma rilassato al tempo stesso, le braccia girano come due pale senza interferire sull'assetto del corpo e sfruttando al massimo lo scivolamento. Faccio una gran quantità di vasche con questa tecnica virando all'indietro e facendo subacquaee efficaci. Lo considero un'esercizio. Quando non ci sono interferenze in corsia che mi mettono ansia o mi innervosiscono (vedi il 'fenomeno' di turno che va troppo veloce o il pensionato che fa la boa) mi rilassso tantissimo e riesco a raggiungere una concentrazione cosmica in assoluta simbiosi con l'acqua <3

a volte lo uso anch'io, in effetti si possono fare molte vasche quasi senza sforzo in questo modo, però proprio per questo cerco di evitarlo perchè mi pare troppo facile; e suppongo che se una cosa è facile e non fa fatica, non ti alleni no?