Argomento: Ciao sono un nuotatore marmoreo...
...in termini di agilità.
Ero terrorizzato dall'acqua nonostante gli anni scorsi abbia provato più volte ad approcciarmi alla disciplina con dei corsi da principianti.
Tuttavia, dopo due anni sono arrivato a fare un po' di dorso goffamente e qualche vasca da 13 m a stile con un fiatone manco dovessi fare la spirometria.
In aggiunta, la mia paura dell'acqua era rimasta inalterata. La piscina dove frequentavo era profonda quanto una pozzanghera autunnale della valpadana. Non appena mi capitava di avventurami al mare, il solo sentire la mancanza di contatto del mio piede con il suolo, mi irrigidivo pesantemente e battevo miseramente in ritirata verso la riva.
Da questa mia descrizione si potrebbe pensare che io sia molto lontano dallo sport. Niente di più sbAgliato. Pratico podismo anche con buoni ritmi da ormai diversi anni, nonché trekking impegnativo durante l'estate e lunghe sciate durante la stagione invernale.
Quello che si chiama fiato non dovrebbe mancarmi.
Ma ora veniamo alle ultime fasi salienti. Quest'anno, circa due mesi e mezzo fa, ho iniziato un nuovo corso di nuovo in una piscina seria (1.95 per 25 m) con un istruttrice che definirei missionaria per la pazienza e la fiducia che mi sta fornendo . Ebbene si, grazie ad esercizi mirati, sono riuscito a perdere un po' la paura riuscendo a galleggiare senza particolari affanni. E questo lo considero un gran traguardo. In aggiunta, riesco a fare qualche vasca a stile anche se, quando arrivo alla fine, per recuperare un po' di fiato, devo sta fermo quasi un minuto.
Il mio proposito per il nuovo anno è quindi di imparare a respirare in maniera dignitosa onde non esplodere a metà vasca.
Spero di trovare grazie a voi qualche consiglio per vincere questa mia sfida.
Nel frattempo vi faccio i miei più umidi ( per coerenza, visto che parliamo di acqua ) auguri di Buon Natale,
Matteo