Prima di tutto complimenti perché per essere autodidatta non è niente male.
Per prima cosa secondo me hai un deficit di controllo delle gambe nel momento in cui respiri:
si nota che la gamba sinistra esce dall'allineamento e scalcia in modo irrazionale.
probabilmente è dovuto al fatto che in quel momento soffri la modifica dell'equilibrio e la gamba cerca di compensare.
Magari vi si somma anche una piccola carenza di coordinazione,non so,è probabile ma non è certo,occorrerebbe vederti in altre situazioni per capirlo.
Il deficit di equilibrio puoi provare a compensarlo con lavori di sole braccia tendendo il pool buoy non tra le cosce,bensì tra le caviglie.
In questo modo ti sarà impossibile separare i piedi nel momento della respirazione e i muscoli del tronco svilupperanno la capacità di fare il loro lavoro e gestire in modo ottimale gli equilibri e la postura.
L'eventuale deficit di coordinazione lo puoi risolvere con tanti esercizi sfiziosi che solo un istruttore potrà proporti,ma il migliore è concentrarsi in modo analitico cercando di evitare quel calcetto laterale.
E' possibile solo alleggerendo la battuta diminuendo l'energia destinata alle gambate.
In secondo luogo ma non meno importante.....cerca di imparare a respirare anche a sinistra.
La respirazione monolaterale produce storture posturali,difatti il tuo braccio destro lavora in modo leggermente diverso dal sinistro (che è il migliore).
Non è necessario che impari a respirare per forza a tre,ma è necessario che impari a farlo da ambo le parti e poi cerchi di bilanciare il numero delle respirazioni,per esempio respirando dispari,oppure alternando le respirazioni da un lato all'altro magari da una vasca all'altra o in altra maniera.
Ma l'importante è che in qualche modo impari a respirare anche di la e poi fai un po' e un po'.
Esercizio consigliato:nuoto con un braccio solo alternando il lato da una vasca all'altra,col braccio fermo in avanti respirando (ovviamente) dal lato del braccio che si muove.
Variante:braccio fermo in basso e respirare dal lato del braccio che si muove.
Variante difficile (ma è quella che alla lunga risolve il problema) braccio fermo in basso e respirare dal lato del braccio fermo (nel momento in cui quello attivo entra in acqua).
Questo sono le cose principali dalle quali dipendo alcune delle altre che ti sono state notificate,e sulle quali dunque lavorare prima di tutto.
Ci sarebbe qualcos'altro (oltre a quello già sottolineato da altri) ma mi fermo qua perché didatticamente parlando,concentrarsi su troppi elementi contemporaneamente è sempre una pessima idea.
Il mio consiglio finale comunque è quello di prendersi un istruttore.
A volte sembra che si contraddicano ma a volte dipende non dal fatto che uno ha torto e l'altro ragione,ma dal fatto che esistono diverse vie per raggiungere lo stesso obiettivo.
Ciao
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