Argomento: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Vi chiedo questo: non pensate che a volte la spinta dal muretto possa essere una specie di "alibi"?
Per molti aspetti, ho pensato che invece che partire spingendosi dal muretto, può costituire una significativa esperienza di equilibri e di acquaticità evitare di farlo: disporsi in galleggiamento e cominciare a nuotare. Aggiungerei, ancora di più, nelle zone dove non si tocca.
Per altro, ricordo un'istruttrice che esigeva dai suoi allievi che non si aggrappassero al muretto o ai divisori di corsia durante la sosta nella zona fonda.

Cosa ve ne pare? Vi capita di fare una cosa di questo genere con i vostri allievi?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

La spinta dal muretto costituisce un elemento imprescindibile dal resto. Un buon nuotatore passa metà gara (sui metri totali) sott'acqua dopo la spinta. E anzi, la "scuola italiana" trascura questi aspetti tecnici che invece all'estero sono ben radicati fin dalla più tenera età.
Partire senza spinta al massimo può essere un esercizio "una tantum" per sviluppare magari la reattività.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Io a volte parto da fermo a delfino, e' un ottimo esercizio per la coordinazione e soprattutto la forza.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Certo fsol, nell'ottica di "fare nuoto" quello che dici ha senso: nuotare significa tuffarsi, scivolare, fare le subacquee remare e fare le virate senza soluzioni di continuità. In una parola: muoversi nell'acqua in senso lato.

Però io credo che in termini di acquaticità, se avessi un corso e fossi l'istruttore, arrivo a dire che la partenza con la spinta dal muretto dovrebbe essere fatta quando lo dico io, e non che diventi l'abitudine. Anzi, azzardo a dire il vizio.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Non condivido per niente. A parte il fatto che un istruttore ha più spesso a che fare con corsisti che hanno uno scivolamento pari a meno otto, quindi invece che togliere "il vizio" come tu lo definisci, dovrebbero incentivarlo per migliorare in primo luogo proprio la postura mentre si nuota.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

(mi fa ridere lo "scivolamento -8 big_smile )

Eppure penso che ci sia del buono in quello che dico, ma forse mi sono sbilanciato troppo.
Non credo che siano antitetiche le due cose: faccio un passo indietro, e torno a mettere l'accento sull'idea che mettersi a nuotare disponendosi in assetto partendo da fermo possa costituire un'esercizio prezioso.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

L'esercizio, dico esercizio, che propone Ciro si utilizza nella scuola nuoto e nell'agonistica perché porta i benefici che citava, ma come in tutte le cose…..esagerare fa male. Concordo sia con fsol che con Ciro.

Non ammetto e non capisco (cambio argomento) le subacquee lunghe, quello che chiamano 5° stile. E' vero che il Regolamento prevede che si "rompa l'acqua" ai 15 mt, ma quando vedo le gare in vasca da 25 mi domando spesso: " ma che senso ha chiamarlo crawl, butterfly, etc.. se quando riemergono fanno si e no 3 bracciate per poi virare e ripartire con la stessa tiritera?". Oltretutto non vedi un tubo perché hanno il vizio di trasmettere le gare solo con immagini water-off, mentre il nuoto lo si apprezza con immagini water-on.

PS: Paolo, parti da fermo a delfo? Cazzo, mi piacerebbe conoscerti! Avrai sicuramente 2 spallone alla Hulk! smile

Quando parto da fermo a delfo, riesco a finire a mala pena una vaschetta!! lol

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Ma che spalle alla Hulk no...
Ho semplicemente seguito un consiglio di Stefano, che diceva di fare ripetute da 25 partendo da meta' vasca.
Per me e' un lavoro di forza, e difatti recuperi alti.
Comunque non e' che come esercizio sia proprio quella novita', al mare uno mica ha il muretto, e non e' che al mare non si possa nuotare a delfino
wink

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Paolo82 ha scritto:

Ma che spalle alla Hulk no...
Ho semplicemente seguito un consiglio di Stefano, che diceva di fare ripetute da 25 partendo da meta' vasca.
Per me e' un lavoro di forza, e difatti recuperi alti.
Comunque non e' che come esercizio sia proprio quella novita', al mare uno mica ha il muretto, e non e' che al mare non si possa nuotare a delfino
wink

Anche io nei lavori di "forza" parto per un 25 al max  senza spinta, é un esercizio comune

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10 (modificato da Cirone Furioso 21-02-2014 14:38:34)

Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Ma in effetti immaginavo che non avrei detto una cosa nuova: ci pensavo perché anch'io ho desiderato di provare le remate con il pull da fermo (proprio a delfino) per capire se sentivo meglio gli equilibri e l'aggancio con l'acqua.
È stato così, e mi sono anche sorpreso a pensare che nessuno mai mi avesse detto di provare a farlo...

Anzi, mi era anche venuto in mente di fare i 25 da metà vasca a metà vasca (quindi partendo e ritornando allo stesso punto) per avere uno spunto in più per esercitare le virate.


Torno a spiegare meglio quello che ho "buttato lì" prima: con la spinta e senza spinta, mi pare siano due cose diverse, e un apprendista non dovrebbe essere portato a dare per scontato che si parta solo con la spinta. Dovrebbe essere (credo) un'istruzione impartita dall'istruttore.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Cirone Furioso ha scritto:

Vi chiedo questo: non pensate che a volte la spinta dal muretto possa essere una specie di "alibi"?
Per molti aspetti, ho pensato che invece che partire spingendosi dal muretto, può costituire una significativa esperienza di equilibri e di acquaticità evitare di farlo

Quanto a questo partire dal muretto è il sistema migliore per sviluppare esperienza di equilibrio,per il semplice fatto che è un modo per obbligare i ragazzi a fare uno scivolamento corretto per ogni ripetuta....cosa di un valore inestimabile.

Poi chiaro che le variazioni sono indispensabili e sono assolutamente da proporre a più riprese.
Per farti solo un paio di esempio ma ce ne sarebbero almeno una dozzina:
Io insegno ai miei bambini a mettersi dove non toccano,poi andare ad appoggiare i piedi sul fondo,poi spingere in modo da dirigersi verso la superficie in diagonale e allinearsi progressivamente prendendo a nuotare appena in superficie e orizzontali.
Sono gli scivolamenti che si insegnano al mare dove non ci sono muretti.
Inoltre a volte faccio fare ripetute con partenza da fermi in galleggiamento.
Oppure chiedo ai bimbi (proprio ieri l'ultima volta) di fare la virata un metro in anticipo rispetto al solito, in modo da non appoggiare i piedi ma fingere di farlo,e ripartire senza la spinta.

Sono tutte variazioni lecite e da sperimentare,ma non è che sia una buona idea sceglierne solo una da utilizzare sempre,e le altre mai.

Ciao

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

stefano '62 ha scritto:

Inoltre a volte faccio fare ripetute con partenza da fermi in galleggiamento.

oh già.
ad esempio un bel 8x50 in c1 con galleggiamento statico di fronte al muro a testa fuori, poi virata da fermo e 50m a fuoco.

cmq sì ciro, le partenze da fermo sono molto utili, se altro perché aiutano ad ampliare il bagaglio di esperienze in acqua. più cose si è in grado di fare, più il sistema nervoso è indotto ad organizzare risposte diverse alle varie situazioni proposte, è meglio è.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Penso che qualcuno però avrebbe dovuto correggermi, perché recentemente mi sono accorto che punto in piedi un po' in basso, contro il muretto, e quindi quando spingo, spingo non in orizzontale, ma in diagonale.
Ergo, parto, faccio "irruzione" fuori dall'acqua, ed evidentemente ripiombo in acqua.
E questo, mi sembra di poter dire, proprio NO buono.

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Cirone Furioso ha scritto:

Ergo, parto, faccio "irruzione" fuori dall'acqua, ed evidentemente ripiombo in acqua.

oddio...con tutto il rispetto e la massima simpatia...mi sono immaginato quelle orche marine che escono come siluri per poi cascare fragorosamente in mezzo agli spruzzi!! ahaha

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Re: Un'alternativa alla spinta dal muretto.

Eeeeh, lo so, lo so…

Mi considero un nuotatore meno che mediocre, ma ci sto lavorando.

Eppure, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare dopo la mia descrizione di cui sopra, il mio istruttore dice la mia nuotata a stile conta soprattutto su un buon scivolamento, perché a spingere c'è ancora da migliorare parecchio.

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