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Re: Ipossia

domanda sul rapporto fra ipossia ed eliminazione dell'aria.

la regola generale è che mentre si nuota non bisogna mai smettere di espirare.
vale anche per l'ipossia oppure nell'ipossia è lecito trattenere un pochino l'aria?

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Re: Ipossia

Non esiste una regola che stabilisca di non smettere mai di espirare.
E' soltanto una prassi didattica volta a sviluppare uno scambio respiratorio ottimale,che una volta ottenuto poi viene eseguito liberamente.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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53 (modificato da ippocampo 18-02-2013 13:47:40)

Re: Ipossia

Secondo me si può aspettare ad espirare ma quando si comincia, naturalmente, bisogna continuare fino a finire l'aria e riprenderla subito, oppure si può soffiare si dall'inizio molto lentamente fino a finirla. Poi dipende anche da quello che si sta facendo, per esempio, nell'esercizio che facciamo io e mio marito si inizia con 50 mt. respirando ogni due fino ad arrivare a respirare ogni 11, diciamo che da 6 bracciate in poi io mi trovo bene a tenere l'aria e soffiare alle ultime due bracciate, mentre mio marito si trova meglio a soffiare dal naso molto lentamente sin dall'inizio. Alla fine dell'esercizio concludiamo facendo due volte 25 mt. in ipossia e lì l'aria ce la teniamo fino all'ultimo, stessa cosa per i 50 mt. che però io sono riuscita a fare solo una volta, poi ho interrotto questo tipo di esercizi, ma ogni tanto li riprendo perché li trovo molto utili.

P.S. dopo che ho postato ho visto il commento di Stefano che mi ha preceduta ....infatti, come dice lui, noi abbiamo trovato il nostro sistema quindi basta provare e ricercare le sensazioni migliori, come dicevo.... wink

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Re: Ipossia

mi viene un dubbio pero'. Sforzare di trattenere l'aria per un tempo relativamente lungo di 4/5 bracciate non va a creare possibili danni  ai polmoni? Inoltre appurato che l'uso dell'ipossia per la tecnica va fatto con regolarità. su quanti metri? Vale la regola di partire su cambi a 25 e poi salire con negli allenamento successivi con cambi a 50, 75, 100, 150? E infine : a quel senso fastidioso di costrizione che segna il limite a cui si è abituati nelle bracciate in quanta misura si puo' cercare di resistergli.
Dopo molto tempo mi sono trovato in un allenamento un esercizio 4x 100 con respirazione a 5,4,3,2. La prima da 5 e la seconda da 4 sono sembrate un po' troppo dure.

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Re: Ipossia

Non è questione di metri o numero bracciate o di secondi.
E' questione di quanto uno è in grado di fare,e quando scatta la differenza tra ipossia e anossia.
C'è una grandissima differenza tra poco ossigeno e niente ossigeno.
E dipende anche dalle abitudini e dalla propria tecnica.
Quando nuoto in mare la mattina,nei primi 200 metri nuotati blandi respiro a 9 o 11 e nei successivi 300 a 7 o 5,e non ho la minima percezione di ipossia;se invece nuoto in vasca con un certo impegno,con respirazione una o due sole volte per vasca sono in ipossia dopo 100 metri.

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56 (modificato da enjoymike 25-11-2013 11:48:16)

Re: Ipossia

Beh immagino l'anossia sia uno stato che crea un allarme tale da non essere procurabile coscientemente. quindi non c'è rischio di produrla...
L'ipossia è un stato transitorio in cui alleniamo cellule a usare meno ossigeno per un tot di lavoro. Nel mio esempio mi chiedevo come comprendere il segnale che si sta lavorando in ipossia. Senza percorrere sforzi inutili o dannosi.

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57

Re: Ipossia

Beh se non riesci a nuotare + in modo fluido, costante con una buona presa...  viri con fatica, esci subito a cercare aria o rallenti vistosamente ecc... questo sono segnali che dovrebbero aiutarti a rivedere l'esercizio in maniera diversa. Prova a tenere una andatura piu' blanda, fraziona a 25 o 50, scala fino a 4 o 5 e non a 7 o scala fino a 3 * 100m o fino a 4 * 50m le varianti possono essere innumerevoli.

Onestamente non saprei quando arriva il danno ma gli sforzi dovrebbero aiutarti a "gestire" meglio quelle fasi di nuotata dove si e' carenti in mancanza d'aria, tipo arrivi o virate.

Ciao N

Buona bracciata a tutti -__-

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Re: Ipossia

TNKS, piu' o meno avevo seguito questa politica. cercando pero' anche di lavorare per fare un po' di sforzo. Probabilmente pero' era anche tanto che non facevo quell'esercizio e la mia memoria me lo ricordava piu' gestibile. E mi sono un po' irrigidito.

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59 (modificato da allievo 05-01-2014 08:03:01)

Re: Ipossia

ciao stefano'62, premetto che ancora non ho portato a termine il corso allievo 1 livello ma,  ho un po le idee confuse in merito a quest'argomento, qui parli di lavori in ipossia per migliorare la "simmetria degli ecquilibri tra le due meta' del corpo" e in più per sviluppare aggancio e spinta? ma che relazione c'e tra respirare dopo un numero maggiore e crescente di bracciare e i fattori che elencavi? io sinceramente credevo che questo tipo di esercizio servisse ad aumentare la capacita' polmonare e quindi che so, a permettere subacque più lunghe, o meno atti respiratori per esempio a un velocista che in un 50mt respirare 2/3 volte più del dovuto... puoi spiegarmi? grazie .PS: leggevo su questa discussione  il post n 53 di Ippocampo, dove scrive che nei lavori in ipossia ,lei e suo marito impostano la fase d espirazione in modo totalmente diverso, lui espira dal naso lentamente, lei trattiene l aria per le prime bracciate per poi espirare nelle ultime prima dell inspirazione...sono confusissimo hmm ci deve essere una regola su come fare questa benedetta espirazione per rendere questo esercizio efficace anche perché come faccio a dire agli allievi "espirate un po come volete voi.." ..apena, non apnea, espirazione dal naso...boh..non credo sia un esercizio da svolgere nella modalita' a piacere"..chiarimenti in merito?

stefano '62 ha scritto:

L'ipossia è importantissima per sviluppare la simmetria degli equilibri tra le due metà del corpo e per sviluppare la senzazione di aggancio e spinta della passata;inoltre sviluppa il meccanismo di ottimizzazione del rendimento meccanico della nuotata.
Per questo motivo le fasi di braccia andrebbero sempre fatte in ipossia (naturalmente piano).
Non aspettare,comincia subito;io propongo vasche in apnea totale già ai bambini di sei anni ai primi livelli,dunque all'inizio della loro avventura acquatica,perchè crea dei requisiti che stanno alla base del lavoro futuro.

Ciao

PS
A questo scopo è utilissimo lo snorkel frontale.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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60

Re: Ipossia

la scarsità d'ossigeno "costringe" il snc ad organizzare le azioni più efficaci

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61

Re: Ipossia

L ipossia evita la questione respirazione,che altera l equilibrio a danni della continuità!

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di marina sito web

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62

Re: Ipossia

buonasera, ma se e' solo per il motivo che dici tu Marina non basterebbe nuotare con il pool e lo snorkel?

marina ha scritto:

L ipossia evita la questione respirazione,che altera l equilibrio a danni della continuità!

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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63

Re: Ipossia

ciao nuotix, potresti spiegarmi questo concetto in maniera un po piu' esaustiva e con parole che una persona che, come me, e'  agli inizi del percorso formativo? grazie smile

nuotix ha scritto:

la scarsità d'ossigeno "costringe" il snc ad organizzare le azioni più efficaci

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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64

Re: Ipossia

Il pull falsa comunque la linea di galleggiamento e poi le gambe sono ferme.lo snorkel  innesca scambi gassosi che non hanno nulla a che vedere con la nuotata.

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65 (modificato da allievo 06-01-2014 10:35:28)

Re: Ipossia

che il pool alteri la linea di galleggiamento e' fuori da ogni dubbio smile ..ecco perché io non trovo tutto questo beneficio nel proporne l utilizzo anche ai neofiti, credo di  aver giustamente capito che ,ogni supporto didattico  alteri il galleggiamento, percezioni o sensazioni si hanno in acqua, beh per un neofita tutto questo e' dannoso o quantomeno non lo aiuta nella progressione del percorso formativo in acqua,  chiaro che se  parliamo di atleti evoluti ormai  consapevoli del gesto e delle sensazioni acquatiche, beh   la situazione cambia totalmente, ma mi chiedo,  quindi? come "risolviamo" la questione del pool nei neofiti?  smile

marina ha scritto:

Il pull falsa comunque la linea di galleggiamento e poi le gambe sono ferme.lo snorkel  innesca scambi gassosi che non hanno nulla a che vedere con la nuotata.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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66

Re: Ipossia

Del pool ne abbiamo parlato nella discussione apposita...bon esiste una risoluzione di una questione piuttosto che di un'altra :esiste uso e abuso di qualsiasi cosa e devi essere tu a capire cosa usare e cosa no,quando e per quanto tempo!Non ci sono ricette magiche,o almeno,io non le conosco...in questo lavoro oltre che studiare,osservare e riflettere tanto,devi metterci tanto del tuo...puoi fare quello che vuoi purché abbia un senso rispetto all'obbiettivo che hai.

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67

Re: Ipossia

per la serie, l ho gia' ripetuto 100000000 volte big_smile heehheeh! scusa hai ragione, credo che un po tutti abbiamo grosso modo gli stessi o similari dubbi. comunque ancora grazie per le risposte smile

marina ha scritto:

Del pool ne abbiamo parlato nella discussione apposita...bon esiste una risoluzione di una questione piuttosto che di un'altra :esiste uso e abuso di qualsiasi cosa e devi essere tu a capire cosa usare e cosa no,quando e per quanto tempo!Non ci sono ricette magiche,o almeno,io non le conosco...in questo lavoro oltre che studiare,osservare e riflettere tanto,devi metterci tanto del tuo...puoi fare quello che vuoi purché abbia un senso rispetto all'obbiettivo che hai.

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68

Re: Ipossia

Non vorrei essere scortese:diventa tedioso poi per cercare risposte se chi cerca trova scritte le stesse cose!

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69 (modificato da allievo 27-03-2014 21:05:24)

Re: Ipossia

un paio di domande sulla questione smile ..voi mediamente su che distanze lavorate l ipossia (50,75,100..?) e generalmente su quanti metri totali per allenamento ( diciamo un allenamento da 2000mt circa)?
per la finalita' dell esercizio come per esempio una minor sofferenza nelle fasi di virata , c'e differenza tra proporre l esercizio o fare l esercizio in ipossia  iniziandolo  respirando  ogni 5, poi ogni 4, ogni 3 e finire ogni 2, piuttosto che fare il contrario e partire a respirare ogni 2 per arrivare a 5?
grazie

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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70

Re: Ipossia

La respirazione meglio variar.a sempre.
Io alleno l'apnea nei periodi di scarico.
Provo la virata nel l'ingresso e nell uscita:solo per quei metri.

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71

Re: Ipossia

Ciao Marina, io parlavo di quanti metri totali di ipossia (Non apnea)e consigliabile fare in una seduta diciamo da 2000mt e comunque più In generale c e un rapporto tra i metri totali da fare in ipossia e i metri totali della seduta di allenamento? Per capirci, l uso delle  palette se non erro mi sembra di aver letto  non devono superare 1/3 dei metri totali di quello allenamento...

marina ha scritto:

La respirazione meglio variar.a sempre.
Io alleno l'apnea nei periodi di scarico.
Provo la virata nel l'ingresso e nell uscita:solo per quei metri.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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72

Re: Ipossia

Il numero dei metri e in relazione agli obiettivi...per le virate lo spazio di virata,se vuoi allenare l'apnea chiaramente di più.Puoi allenarle in maniera sia statica che dinamica.

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73 (modificato da allievo 29-03-2014 11:17:43)

Re: Ipossia

scusa marina perché non faccia confusione ,apnea  e ipossia non sono la stessa cosa giusto?...perché mi parli di apnea allora? io mi sto riferendo solo all allenamento di ipossia...e ultima cosa, credo ci saranno dei "parametri" minimi perché il lavoro di ipossia dia i sui "frutti" che so magari 300mt ad allenamento e comunqu continuo a chedermi se i mt fatti in ipossia hanno una relazione con i mt totali dell allenamento..e giusto per chiarirmi le idee perché  non riesco a quantificare "chiaramente di più"...
grazie come sempre

marina ha scritto:

Il numero dei metri e in relazione agli obiettivi...per le virate lo spazio di virata,se vuoi allenare l'apnea chiaramente di più.Puoi allenarle in maniera sia statica che dinamica.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: Ipossia

Ma non è che l'ipossia o l'apnea siano obbiettivi tali da doversi costruire delle sedute di allenamento.
Sono solo alcuni dei tanti requisiti che bisogna assicurarsi di sviluppare soprattutto durante il percorso didattico della scuola nuoto dandoci un occhio ogni tanto.
Ci si assicura semplicemente che il proprio allievo sappia trattenere il fiato a sufficienza,e che all'occorrenza sappia gestire nuotate a basso dispendio energetico senza bisogno di prendere aria ogni due secondi.
A scuola nuoto per motivi di rilassamento,nell'agonistica per motivi di strategia di gara (efficienza delle fasi subacquee di virata e partenza)

Ma non ci sono dei parametri tipo tot volte al mese o tot metri o tot minuti.
Valuti l'allievo poi se ritieni che debba sviluppare meglio il requisito gli tagli un lavoro su misura sulla base di quello che è in grado di fare.
Lo abbiamo scritto altre volte ma purtroppo poi le discussioni si allungano e i concetti si perdono sepolti in giro:
non esistono formulette magiche che sia obbligatorio seguire;
il lavoro del tecnico non è imparare a memoria un prontuario,ma è leggere l'allievo,valutare dove è,dove vuoi portarlo,e la strada da seguire.

Ciao

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75

Re: Ipossia

smile recepito grazie!

stefano '62 ha scritto:

Ma non è che l'ipossia o l'apnea siano obbiettivi tali da doversi costruire delle sedute di allenamento.
Sono solo alcuni dei tanti requisiti che bisogna assicurarsi di sviluppare soprattutto durante il percorso didattico della scuola nuoto dandoci un occhio ogni tanto.
Ci si assicura semplicemente che il proprio allievo sappia trattenere il fiato a sufficienza,e che all'occorrenza sappia gestire nuotate a basso dispendio energetico senza bisogno di prendere aria ogni due secondi.
A scuola nuoto per motivi di rilassamento,nell'agonistica per motivi di strategia di gara (efficienza delle fasi subacquee di virata e partenza)

Ma non ci sono dei parametri tipo tot volte al mese o tot metri o tot minuti.
Valuti l'allievo poi se ritieni che debba sviluppare meglio il requisito gli tagli un lavoro su misura sulla base di quello che è in grado di fare.
Lo abbiamo scritto altre volte ma purtroppo poi le discussioni si allungano e i concetti si perdono sepolti in giro:
non esistono formulette magiche che sia obbligatorio seguire;
il lavoro del tecnico non è imparare a memoria un prontuario,ma è leggere l'allievo,valutare dove è,dove vuoi portarlo,e la strada da seguire.

Ciao

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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