Argomento: Come capire quanto si sta andando "forte"
Ho scritto la parola "forte" fra virgolette, perché intendo sia riferirmi alla velocità che si sta tenendo, sia a quanto si sta spingendo.
Questo tema mi è venuto in mente in base a due situazioni che mi sono capitate.
La prima: mi era stata impartita una serie di 8 vasche da 50 a stile libero. Siccome mi sentivo che stavo nuotando meglio del solito, mi dissi che non dovevo farmi prendere dalla frenesia, a costo di andare piano, perché volevo continuare a nuotare bene. Del resto, non mi era stato richiesto di spingere.
E così sono partito pensando che stavo andando piano, ma nel compenso sentivo che tutto filava liscio: scivolavo bene, sentivo bene il ritmo della bracciata ampio e sicuro sull'acqua. "Sto andando piano, ma va bene così, non mi devo distrarre". E poi a un certo punto, prima del muretto, mi sono trovato davanti alle mani le bollicine di quello davanti a me, che fra l'altro è un ragazzino di 17 anni che fila abbastanza, in paragone al nostro gruppo.
Insomma, lo avevo raggiunto senza imprimere particolare sforzo.
La seconda: dovevamo percorrere 200 metri a stile, cercando di mantenere un'andatura sostenuta. Però anche qui cercai di concentrarmi sul fatto che dovevo chiudere i 200 metri senza andare in affanno: gestire una percorrenza di 200 metri mi riesce ancora difficile, tipicamente parto con troppa foga e poi ci resto dentro, nel senso che arrivo a finire le vasche un po' alla bell'e meglio.
Ciononostante, alla fine della corsa, il mio istruttore mi chiese se avevo dato il massimo, e quanto mi sentivo provato, perché mi disse che ero andato più forte del solito. Io ero piuttosto affannato, però mi ero un poco risparmiato, a dire il vero: più che altro perché aveva messo davanti a me un corsista che di solito tiene meglio sulla distanza, e invece poi continuavo a raggiungerlo, e questo mi permetteva anche di riprendere un poco fiato.
Ora, ragiono proprio nell'ottica di un nuotatore che deve affrontare una performance specifica, diciamo pure una gara; come capire quanto sto andando forte?
Perché ho l'impressione che se avessi fatto quei 50 di cui sopra cercando di spingere, la mia nuotata sarebbe stata più disordinata, e forse non sarei andato altrettanto spedito. Sicuramente mi sarei stancato prima!
E se poi invece devo gestire il budget di lavoro su un percorso più lungo? Qui mi pare ancora più cruciale capire quanto sto viaggiando: se devo spingere di più, o dare la priorità alla fluidità dell'azione.
Fra l'altro, sono andato a vedere una gara che hanno fatto alcuni amici: la batteria era composta da nuotatori di età diverse, quindi non si trattava di misurarsi testa a testa con i nuotatori delle altre corsie, perché il tempo sarebbe stato confrontato con quello di altri nuotatori che magari avevano nuotato in una batteria diversa! A dire che levare lo sguardo per vedere in che posizione sei, sarebbe servito a poco...
Potrei chiedere questa cosa al mio istruttore (e probabilmente lo farò), ma sono ragionamenti che per ora ritengo ancora un po' prematuri per me, perché sono ancora concentrato sul miglioramento della mia tecnica; però vorrei cominciare, poco per volta, a ragionare anche questo tipo di tema.
In the future, swimming isn't going to be optional.