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Re: Prima gara in acque libere

Bravo, è lo spirito giusto. wink

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Re: Prima gara in acque libere

bhe, scusate ma non sono daccordo!
domencia gara ad Alassio di gente pizzicata ce n'è stata tanta
io avevo il costumone, ne ho sentite un paio sfilarmi via ma di stecche nessuna!!! è servito!
poi che sia solo un pizzico... non mi spiego perchè 2 sono finite in ambulanza allora!!! tempo fa ne ho beccata una a Lerici e la cicatrice m'è rimasta tutta la stagione... un mio amico ne porta ancora i segni di una presa un paio di anni fa a Bergeggi
poi, si vero, ci sono anche quelle che danno un semplice pizzico o proprio non fanno nulla, ma non ne farei tutto un fascio unico!
mi son trovat a surfare a Sanremo in inverno con una densità di 30 meduse x metro quadro ma solo quelle viola facevano veramente male!!! ed erano poche in proporzione. però da li a dire che muta/costumone sono inutili....

la sconfitta

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Re: Prima gara in acque libere

Porca vacca, the bear….
E ora,che faccio??? hmm

Ma dove vado io ci sarà una fiumana di gente, si insinuerebbero anche nel "gruppone"?

Sono anche un po' timoroso: mai avuto problemi con punture di insetti di nessun genere ( e quando faccio il giardino vi assicuro che formiche, zanzare e ragni mi "spolpano"), ma c'è il rischio di shock anafilattico?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Prima gara in acque libere

Cirone, le incognite del mare sono tante e tra queste ci sono anche le meduse. Chiaro che se ci vai con la fobia delle meduse è meglio che una prima esperienza la faccia con la muta. Poi, in base a quella esperienza ti regolerai per il futuro.

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Re: Prima gara in acque libere

Mi hanno detto che i dentici divorano le meduse: che faccio, mi porto al guinzaglio 3 o 4 dentici da guardia?… smile

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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56

Re: Prima gara in acque libere

E' un pò difficile procurarsele, io mi spalmerei un bella crema all'odore di dentice(anche di tonno, va bene) per spaventarle. wink se non la trovi vai al mercato rionale e ti rigiri nel pesce di scarto puzzolente. Il successo è assicurato e le meduse ti schiveranno(non solo loro......).

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Re: Prima gara in acque libere

@Catullo: mi sembra un'ottima idea... smile
Cirone, se devi fare una gara hai poche scelte: o costumone o slip!!! e speri di non trovarne tenendo gli occhi ben aperti
se ti fai una nuotata libera allora fai come vuoi!!!
so che tipo in Australia utilizzano i collant per evitare le meduse! almeno una parte di corpo te la copri, e pooi vuoi mettere il lato sexy?!?!?! smile)

la sconfitta

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58 (modificato da Cirone Furioso 03-07-2014 14:06:36)

Re: Prima gara in acque libere

Ho capito the bear, hai inserito un tema opportuno: non quello dei collant (che pure sarebbe stato intrigante…) big_smile , ma il fatto che non ho intenzione di fare il tempo.
Non ne sono in grado, non mi sto preparando per farlo.

Al limite, se devo darmi un obbiettivo di performance, è riuscire a gestire questo tipo di sforzo dosando le energie e cercando di non perdere ritmo ed equilibrio nella nuotata, cosa che generalmente in piscina mi mette particolarmente in crisi.

Quindi starò con gli occhi aperti, per quanto possibile.

Poi, se vedo che la cosa che mi piace, considererò i collant o il perizoma…

Condividete anche voi che le mute a mezza gamba di Decathlon sono fatte in modo talmente dozzinale da rendere impaccio e basta?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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59

Re: Prima gara in acque libere

Decathlon vende un pò di tutto; qualche mio amico usa dei jammer da 30 euro negli allenamenti e si trova bene. Chiaro che se fai un investimento sulla muta devi andare sopra i 100 euro(ho trovato un'offerta speedo per una smanicata leggera per quella cifra)e per una invernale sopra i 200. Altrimenti, dopo pochi allenamenti diventa controproducente.

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Re: Prima gara in acque libere

Approfitto ancora di questo topic per chiedervi qualche consiglio, di qualsiasi tipo crediate opportuno per il mio "battesimo del mare".

Ad esempio, ieri parlavo con un altro nuotatore più pratico di queste attività: mi ha suggerito di non tenere la bracciata lunga come quando si è in piscina; dice che è più conveniente cercare di tenere la bracciata un po' più corta e cercare di assecondare l'onda.

Poi, soprattutto, la sicurezza: un'altra donna, che pure è una nuotatrice di lungo corso in piscina, mi ha raccontato che le era capitato un crampo, in mare, e nonostante chiamasse la barca d'appoggio, ci è voluto qualche tempo prima che la notassero, e lei fu presa dallo sconforto.
Al riguardo, penso di procurarmi una cuffia e un costume di un colore ben visibile.

Insomma, qualsiasi cosa vorrete consigliarmi per rendere questa mia prima esperienza il più possibile piacevole ed entusiasmante, sarà molto ben gradita.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Prima gara in acque libere

Per quanto riguarda la bracciata a me hanno consigliato di non fare la bracciata a gomito alto, ma a braccio teso in modo che la mano non vada ad incrociare le onde e venga frenata.
Pongo una domanda banale: Ciro in mare hai già nuotato?

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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Re: Prima gara in acque libere

Sì, ma nel 2009, non nuotavo come adesso; avevo cominciato a praticare il nuoto nel 2007.

Ero a Monterosso: davanti alla spiaggia c'è una barriera di scogli, a circa 150/200 metri, e l'avevo raggiunta a nuoto, appunto.

Poi, a dire il vero, gli altri giorni di quella vacanza, mi divertivo talmente con le pinne e la maschera, che non facevo altro.

La cosa che ricordo era la difficoltà di "mantenere la rotta": ricordo che nel rientrare a riva mi ero messo a nuotare bello sereno, dopo qualche minuto ho alzato lo sguardo per vedere quanta strada avevo fatto, e mi sono ritrovato a puntare verso un promontorio… smile

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Prima gara in acque libere

Non sono un grande esperto ma di tutte le persone con le quali nuoto nessuno pensa di variara la bracciata. Cioè, non è che non cambi ma la cosa, se avviene, va in automatico a seconda del tipo d'onda.
Se ci si incasina mentalmente con la bracciata da adottare non se ne esce più, soprattutto se sei alle prime gare.......
La cuffia(molto colorata)viene data, in genere, dalla organizzazione così come vieni tatuato da tutte le parti con il tuo numero. E' bene assicurarsi che il numero di barche sia adeguato; nelle gare FIN è scontato; nelle altre, bisogna rimettersi alla buona volontà e alla competenza di chi organizza.
Vai sereno, se sei ben allenato andrà tutto bene.

Domani si nuota a Is Arutas, gara veloce: 2,5 km. Tempo previsto, splendido e nuoteremo in una zona protetta(spiaggia e mare splendidi) piena di pesci......
Domenica prossima 8 km........

Oddio sad

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Re: Prima gara in acque libere

8 km cominciano a essere volatili amari...

Penso anch'io che concentrarsi sulla bracciata sia, per come sono messo, un tecnicismo che potrebbe essere insignificante o addirittura poco producente: meglio pensare, credo, a mantenere la calma e non scomporre un galleggiamento che sia il più rilassato possibile.

Non sono allenato per una performance di spicco: mi sono iscritto con l'idea di fare una "scampagnata con gli amici", dicendomi, tanto del risultato non mi importa nulla.

Poi però, fra me e me, ho pensato che fosse un alibi, che fosse in verità paura di faticare e di rimanere deluso. E allora ho deciso di metterci un briciolo di impegno: nell'ultimo mese e mezzo ho intensificato un poco e sono arrivato a provare giusto ieri 2 km in vasca lunga. Per me una roba ciclopica; ma tutto sommato non mi ha neanche provato in misura eccessiva, tant'è che l'ultimissima vasca l'ho fatta in accelerazione.

Anche il nostro percorso dovrebbe essere ben attrezzato e "facile".

Si tratta di una gara UISP, ma nel pomeriggio c'è una gara FIN, credo sullo stesso percorso, quindi forse avranno unito le risorse.

Fino a ieri, prima di provare i 2 km in piscina, avevo un po' paura: paura di "deludermi", di scoprirmi incapace di tener duro. Ci ho messo un sacco di tempo (45', qualche interruzione dovuta ad altri nuotatori, le ultime vasche alternate una a rana e una a stile), ma ci sono arrivato in fondo, al di là di ogni mia aspettativa.

Ho ancora un po' paura, in questo senso: se riesco a mantenere il controllo, la mia gara, un po' l'ho già vinta.

Se riesco anche a non arrivare ultimo, tanto meglio.

The ice caps are melting, Leonard.
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Re: Prima gara in acque libere

Anch'io ho fatto la mia prima gara in mare sabato scorso e gli obiettivi erano questi, in ordine di priorità:
1 - riuscire a fare tutto il percorso  di 3km.
2 - non farmi squalificare
3 - arrivare entro il tempo limite (1 h + il tempo del primo arrivato)

sembrano cose banali, ma non scontate.

VAI CIRO! e non aver paura

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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66

Re: Prima gara in acque libere

Brava Megattera; vai Ciro, sarà una bellissima soddisfazione....... wink Per questa prima gara è importante arrivare e dosare le risorse. Parti rilassato(attento ai calci smile ) e gestisci la gara con tranquillità, magari con uno sprint finale. Se sei in una squadra cerca di nuotare insieme a qualcuno che ha esperienza; altrimenti, occhio alle boe ma sempre lucido. Questa gara serve, principalmente, a fare esperienza.

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Re: Prima gara in acque libere

Piccolo report di com'è andata: tutto ok.

Sono partito e ho nuotato insieme al mio gruppetto, e ho nuotato, in generale, veramente come fosse una passeggiatona.
Credo di poter dire che il mare era veramente molto piatto.

Nuotare in mare è abbastanza divertente: l'unico aspetto frustrante è che non riuscivo proprio a mantenere la rotta.

I primi venti minuti sono filato piuttosto liscio, poi forse mi sono deconcentrato, forse mi ha preso l'euforia, e succedeva che magari facevo un tratto a stile cercando di trovare un passo proficuo; dopo pochi minuti guardavo dov'ero, e mi ritrovavo a diversi metri dal gruppo e fuori rotta. E allora via a raggiungerli; poi riprovavo, ma finivo ancora fuori rotta, e così via...

Per recuperare questi svarioni, facevo dei tratti a rana: sembrerà strano, ma riuscivo comunque a tenere l'andatura dei miei compagni, e pure a recuperare un po' di fiato.

Adirittura, in prossimità dell'arrivo, erano posizionate delle corsie galleggianti, e un tizio da una barca d'appoggio mi ha detto "tieni gli scogli alla sinistra!!".
"Chiaro, mi dico io", e mi appronto a cercare di fare un decoroso ingresso all'arrivo; solo che anche lì continuavo a andare verso destra....

Inoltre ho completamente sottovalutato la distanza finale, e lì mi sono proprio guastato il fiato.

Insomma: avevo tutti i timori del mondo, ma ora sto già pensando a cosa fare per fare meglio la prossima volta.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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68

Re: Prima gara in acque libere

Esperienza, esperienza, esperienza. Nuotare in mare è divertente e stimolante; più che in piscina conta anche l'intelligenza. Seguire la rotta giusta, capire le correnti, adattarsi all'onda, respirare dalla parte corretta, alzare lo sguardo(spesso)per controllare le boe; solo il nuotare in scia ti fa risparmiare un sacco di risorse e il costumone dà un altro ventaggio(ma questo è un altro discorso).

Bravo e continua così.......

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69

Re: Prima gara in acque libere

Io ho apprezzato dei miglioramenti tangibili nel tenere la rotta dopo aver cambiato occhialini. Nelle mie prime uscite in acque libere usavo gli stessi occhialini che uso in piscina, risultato avevo visuale difficile e le lenti tendevano ad appannarsi molto di più di quanto non facessero nell'ambiente "sigillato" di una piscina coperta.
A inizio estate ho comprato degli "occhialoni" da triathlon, specifici per acque libere,  assomigliano più ad una maschera che ad un paio di occhialini normali.. ma mi ci sono trovato davvero benissimo! Visuale ottima, come non averli addosso, e molto molto meno appannamento. Costano una 20ina di euro, e sono un ottimo investimento secondo me big_smile le malizie si imparano facendo ma qualche aiutino tecnologico non è da disdegnare smile. Settimana scorsa ho fatto la traversata del Lario, nonostante il lago un pò increspato e il "gruppo selvaggio" tutto intorno, ho sempre avuto bene sott'occhio il gonfiabile dell'arrivo e credo di aver tenuto una buona navigazione.

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70 (modificato da Catullo 30-07-2014 16:43:22)

Re: Prima gara in acque libere

Storie di ordinaria follia.

Cancello il resoconto di una giornata nata male e finita peggio. Era uno sfogo doloroso ma poco utile a chi legge. Rimane la delusione per una competizione organizzata malissimo e avallata da una FIN assente e corresponsabile dei numerosi errori.
Cià che può tornare utile è il consiglio di arrivare, ad una gara in acque libere, preparatissimi fisicamente e mentalmente; conoscere la propria forza e i propri limiti, confidare nelle proprie forze anche in assenza di appoggi esterni e di indicazioni utili e disposti anche a ritirarsi. Nel caso, non sarà una sconfitta.   

Viva il mare, abbasso gli organizzatori incapaci e improvvisati.......

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Re: Prima gara in acque libere

Ciao Catullo
Avevo letto il tuo sfogo che comunque, almeno a me, era parso utile. Posso dire che anche la gara alla quale ho partecipato io ha avuto le sue lacune, principalmente per chi ha gareggiato nei 5000 (io 3000): dal percorso illustrato "al volo" - ed ho visto gente fermarsi al primo giro per chiedere dove andare! yikes -, alle boe mancanti rispetto a quanto pubblicato sul sito.
Non nascondo che quando ho visto la distanza tra la prima e la seconda boa, ho seriamente pensato che mi sarei persa in mezzo al mare, ma devo riconoscere che c'era sempre qualche mezzo verso il largo che indicava la rotta.
Ad ogni modo ...

Catullo ha scritto:

Viva il mare, abbasso gli organizzatori incapaci e improvvisati.......

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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72

Re: Prima gara in acque libere

Ciao Megattera,
anche a me era capitato, precedentemente, ma mai che una gara passasse da 3,5 km. a 6 e passa........
Se aggiungo l'incidente della classifica e tutti gli altri svarioni la valutazione finale non può essere che quella di una sonora bocciatura. Mi rendo conto che studiare una gara in mare è estremamente difficile e lasciata, spesso, alla buona volontà e alla disponibilità di chi la organizza. Ma a questa deve essere accompagnata la competenza e l'esperienza. Sorvolo sulla responsabilità di chi deve sovrintendere......e dire che in altre competizioni non ho potuto che apprezzare il comportamento della FIN.

Lo prendo come un segnale: mai sottovalutare il mare(o il lago), mai sopravvalutare gli aiuti esterni e le proprie forze. In sintesi, estrema umiltà e grande preparazione.

Domenica traversata storica: so cosa mi aspetta(è stata molto faticosa lo scorso anno) ma al primo segnale serio negativo chiamo la barca e raggiungo mia moglie sotto l'ombrellone. smile

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73

Re: Prima gara in acque libere

Siamo quasi alla fine; sono un pò stanco e tra oggi e domani mi tocca una combinata. Alle 16 di oggi una 5.5 km e domani alle 9 una 4.5 km. Gare Fin, con slippino quindi, nella prima ci troveremo una bel mastrale contrario; sono un pò perplesso perchè non ho mai fatto 2 gare a così poca distanza e mi sento un pò a terra. Sono migliorato, probabilmente: sono passato da essere nell'ultimo quartile a circa metà classifica(forse per esperienza) ma, fondamentalmente, sono scarso. Atleti più lenti in gare corte mi passano agevolmente e do veramente il massimo. Oggi no, mi godrò la nuotata cercando di risparmiare le forze per domani. Vuol dire che tornerò a classificarmi nelle ultime posizioni smile

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74 (modificato da Catullo 13-09-2014 21:45:27)

Re: Prima gara in acque libere

Meravigliosa. Una gara splendida, di quelle che ti riconciliano con la vita e con il mare(dopo la pessima ultima esperienza).
Splendida perchè, nonostante le condizioni proibitive, abbiamo gareggiato insieme agli atleti paralimpici, diversi di loro reduci dalle ultime paralimpiadi a Londra.
Ognuno di loro è stato accompagnato da un lungo applauso all'ingresso in acqua, ognuno di loro ha dato il massimo per onorare questa competizione in Costa Smeralda. Non tutti ce l'hanno fatta: il maestrale fortissimo ha costretto diversi atleti al ritiro ma, stranamente, le lamentele sono arrivate solo dagli atleti FIN e non da quelli FINP. Primo classificato assoluto Sergey Punko, medaglia d'oro nei 400 sl. a Londra(paralimpiadi) che ha commentato così le lamentele degli atleti: "It's open water" e ha aggiunto "no waves, no sun, swim in the pool"....

In realtà la gara, svolta nel pomeriggio, è stata veramente dura: corrente e vento contrario per tutta la gara, soprattutto nella fase finale(2 km.) dove il sole che tramontava abbagliava e impediva ogni visuale del campo gara. Il maestrale, con raffiche fortissime,  era estremamente fastidioso ma ce l'abbiamo fatta. Una bella soddisfazione e una bella esperienza: un amico arrivato ben prima di me, alle mie lamentele per la scarsa visibilità , mi ha chiesto: "ma perchè, tu non sei venuto, prima della gara a vedere l'arrivo(distante 6 km dalla partenza) e la posizione dell'ultima boa? Bastava capire che avremmo avuto il sole opposto a noi e nuotare proprio in direzione del sole che tramontava....". Già, non si finisce mai di imparare.

La gara del giorno successivo è stata quasi una passeggiata; pur avendo dormito malissimo per l'adrenalina e con una bella stanchezza addosso ho nuotato in scioltezza in un campo gara protetto dal vento e per "soli" 4,8 km.
Domani una 7,5 km. Tempo previsto, splendido. Umore, ottimo.

La piscina è bella ma il mare ripaga con sensazioni impagabili. Provare per credere.

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75 (modificato da Catullo 21-09-2014 17:07:13)

Re: Prima gara in acque libere

Bella nuotata; anche qui gli ultimi 2 km. con maestrale contrario ma niente a paragone della gara precedente.

La nuotata in Costa Smeralda mi è rimasta nel cuore.......
Ho trovato un bel servizio sulla penultima gara con gli atleti paralimpici: un pò lungo ma può rendere l'idea di ciò che abbiamo provato. smile

https://www.youtube.com/watch?v=WqsOAwO7gw8

E io, nonostante gli innumerevoli errori dei giudici(nel circuito, non in questa gara organizzata molto bene) e le mancanze degli organizzatori, dopo questa gara, ho imparata e capito qualcosa di più e ho smesso di lamentarmi.

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