Argomento: come funziona il nuoto master?

premesso che raccoglierò le info da chi me lo ha proposto vorrei sapere come funzionano gli allenamenti dei master
C'È un istruttore?

Non ho tempi da gara e la mia tecnica deve ancora molto migliorare, però oggi un nuotatore master mi ha chiesto se volevo nuotare con loro, ho dovuto rifiutare perchè avevo appena finito di nuotare 1 ora e 30 min.

Mi ha detto ak mio rifiuto di provare a settembre.

Il mio dubbio
se sono troppo avanzati rispetto a me forse sono di intralcio a loro e finirei con il soffrire e nuotare male per cercare di tenere il passo, ma non sapendo come funziona non so a cosa andrei incontro.

ps
fosse per me andrei tutti i giorni a nuotsre

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Re: come funziona il nuoto master?

La piscina dove nuoto io propone un "corso master": si nuota tre volte a settimana, sempre con l'allenatore/istruttore.
Avevo anch'io molti dubbi; ne ho ancora, ma mi sono fatto convincere perché il gruppo era gente con cui avevo nuotato parecchio ai corsi, e perché l'allenatore era stato mio istruttore l'anno precedente.
All'inizio è stata durissima: avevo anche pubblicato un post al riguardo.
Gli allenamenti sono tosti, e generalmente non riuscivo a finirli.
Ma comunque, un po' grazie all'affiatamento del gruppo, un po' perché comunque avevo pagato tutto l'anno , ho tenuto botta.
Poco per volta ho cominciato a riuscire a fare gli allenamenti abbastanza bene, e per intero.

Nel nostro gruppo nessuno è uno squalo, però certo c'è chi viaggia di più, e chi meno.
Il nostro allenatore quindi organizza l'attività assegnando ripartenze calibrate sulle capacità di ognuno, e gestisce gli ordini di partenza cercando di fare in modo che ognuno si alleni in maniera decente.
Quasi sempre poi si prende due corsie (se c'è poca gente anche tre), così da suddividere i gruppi in modo omogeneo in base alle capacità dei singoli.

La mia esperienza con le gare: la prima non era particolarmente entusiasmante. Avevo molta soggezione, si trattava degli italiani UISP, e quindi la giornata in piscina è stato un caos infernale.

Poi la seconda gara: regionali UISP a Imola. Mi sono divertito parecchio. Da lì è cambiato un po' tutto, perché ho visto che potevo vivere la giornata di gare come un fatto ricreativo e sociale.

I mesi successivi infatti mi sono divertito un mondo, perché mi allenavo pensando alla gara successiva.

La gara dà un obbiettivo per motivare gli allenamenti; e quando arriva il giorno della gara è molto entusiasmante trovarsi con tanta gente che condivide la passione per il nuoto.

Nel complesso, questa stagione di nuoto è stata una vera e propria esperienza: è stato bellissimo condividere l'impegno degli allenamenti, quel po' di apprensione per le prime gare, e quando sei in piscina per la gara, per quanto io sia un nuotatore meno che mediocre (36" nei 50 a stile), non ho mai recepito nemmeno per un momento atteggiamenti di sufficienza nei miei confronti.
Ho sempre trovato un'atmosfera di grande rispetto reciproco, perché ogni nuotatore sa che per arrivare a fare una gara si è dovuto fare il mazzo.

Quindi, se per caso hai apprensione per cosa succede quando gareggerai, non ce n'è motivo.
Anzi, personalmente mi ha molto gratificato: per uno come me che ha imparato a nuotare a 35 anni, è stata una bella soddisfazione.
A quanto mi consta, per le gare "toste", sono i richiesti dei tempi di iscrizione, quindi non ti ci troveresti a partecipare.

Io credo che dovresti contattare la società che gestisce la piscina dove andresti a nuotare, e sentire cosa propongono loro per il nuoto master.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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