Re: VIRATA
Direi di si, non saranno gli occhialini a far propendere per una virata o per l'altra. Piuttosto, vorrei capire quale è più efficiente tra le 2 virate.
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Direi di si, non saranno gli occhialini a far propendere per una virata o per l'altra. Piuttosto, vorrei capire quale è più efficiente tra le 2 virate.
No, io il fusillo non lo faccio. Per avvitamento io intendo quando si passa da posizione quasi supina, a posizione prona.
Appoggi i piedi al muro in posizione più o meno laterale.
Spingi coi piedi e ti stacchi dal muro.
Solo a questo punto,cioè a gambe totalmente distese e staccate dal muro,puoi avvitarti e raggiungere la posizione prona.
Esci dalla subacquea e riprendi a nuotare.
Questa è una virata che non riesco a fare: con la pancia rivolta verso l'alto. Cioè, riesco a farla ma solo quando è molto lunga; in velocità perdo molto tempo.
Eppure ci è stata raccomandata come la più efficace per evitare disallineamenti tra le gambe.
Non è vero che sia la più efficace.
Basta osservare quanti la usano per rendersene conto.
Occorre considerare che a certi livelli niente (o quasi) risulta difficile o impossibile,quindi se qualcuno fa qualcosa di particolare,significa che ha SCELTO di fare in quel modo invece che in un altro modo.
Quindi se la maggior parte degli atleti fa una scelta,significa che QUELLA cosa,è la migliore;mentre le eccezioni rappresentano puri personalismi.
Nello specifico,l'entità della rotazione è eccessiva e ti impedisce un buon pinneggio che invece è ancora garantito dall'avvitamento laterale.
Diciamo che la si può raccomandare come (ottima) alternativa al fusillo,ma non in alternativa a un cambio di direzione che ti pone in posizione laterale.
Come ci si riesce ?
Molto semplice,a differenza di ciò che pensa la massa (la posizione dei piedi) ciò che invece domina la postura in questo momento è la posizione delle spalle.
Ecco come:
Per prima cosa in virata affonda il capo,senza scatti che riempirebbero le narici,bensi in modo fluido;magari rapido in gara,ma fluido,mai a scatti.
Nel momento in cui il capo affonda,le braccia (che NON devono remare per aiutare la capriola) devono già puntare verso la direzione della ripartenza,come se avessero qualcosa in mano e volessimo portarla dall'altro lato della vasca;quindi rasentano orizzontalmente la pancia e le cosce in direzione opposta;
Nel momento in cui il mento tocca il petto avviene la capriola,in modo rapidissimo e grazie al fatto che le braccia già "tirano" in senso opposto,il corpo si srotola come un tapis roulant e le gambe vengono proiettate automaticamente verso il muro mantenendo l'energia cinetica dunque rimbalzando su di esso garantendo una ottima velocità di ripartenza.
La capriola avviene quindi attorno alle braccia che invece rimangono posizionate sullo stesso piano orizzontale.
Se questa cosa è fatta bene,la faccia resta ferma durante la capriola e si evitano sia le bevute di naso sia i problemi agli occhialini.
Ebbene il segreto del corretto angolo di avvitamento sta tutto nel momento in cui le braccia comincino a tirare verso il punto in cui prima c'erano i piedi,cioè verso la ripartenza.
In questo momento il trucco è ruotare di pochi gradi le spalle verso il lato preferito di ripartenza,cioè mentre le braccia "tirano",le spalle devono ruotare quel tantino che permette alla braccia di passare dal posizionamento destra\sinistra a quello sopra\sotto.
In questo modo i piedi vengono inevitabilmente appoggiati al muro nella stessa posizione,e il corpo si ritrova automaticamente appoggiato in laterale.
E il gioco è fatto,con una semplicissimo e piccolissimo gioco di spalle e senza attorcigliarsi malamente.
Poi spinta forte dal muro,
completare l'avvitamento,
e ricominciare a nuotare.
Ciao
PS
Trucchetto psicologico per riuscirci le prime volte:
quando arrivate a fare la capriola,invece che appoggiare i piedi in linea perfetta come se volessi ripartire a dorso,immaginate (proprio nel senso di "immaginarlo" soltanto) di volere appoggiare i piedi un paio di centimetri fuori dal centro,dal lato su cui preferite girare la pancia per la ripartenza.
A volte è sufficiente questo a produrre l'aggiustamento nella postura delle spalle.
Altre volte no.
PPS
Esercizi propedeutici per chi non ci riesce:
tornare indietro agli scivolamenti (si proprio gli scivolamenti del primo livello)
partite a pancia sotto e a gambe ferme (FERME) fate il girarrosto,cioè pancia sotto poi sopra poi sotto poi sopra in rotazione continua (l'ho fatto giusto ieri per cinque minuti,ogni volta mezza vasca di rotazione,per insegnarlo ai miei bimbi).
Se nonostante tutto riuscite ad andare diritti come un fuso allora siete pronti per le virate perfette.
Finchè non ci riuscite significa che avete scarso controllo sui muscoli del tronco e gli obliqui,ed è veramente difficile riuscire a fare le virate come si deve.
Ciao
Grazie Stefano per l'esauriente risposta.
In riscaldamento non ho problemi ma ci vorrebbe qualcuno che verificasse la posizione dei piedi.
Nelle ripetute veloci e quando sono stanco, invece, la tendenza è ad anticipare la rotazione e ho l'impressione di tornare al fusillo. In ogni caso, mi è proprio impossibile eseguire la rotazione, dopo aver girato in posizione supina, in uno scatto veloce. Ma questo perchè, mentalmente, c'è una fretta spasmodica di ripartire e poca lucidità nel gestire la virata. Tant'è che riemergo troppo presto con i piedi che battono a mille, probabilmente troppo alto mi ritrovo a combattere con il moto ondoso che ho creato. Invece noto che gli atleti evoluti sfruttano la subacquea e le pinnate a delfino senza apparente fretta.
Come ci si riesce ?
Molto semplice,a differenza di ciò che pensa la massa (la posizione dei piedi) ciò che invece domina la postura in questo momento è la posizione delle spalle.
Ecco come:
Per prima cosa in virata affonda il capo,senza scatti che riempirebbero le narici,bensi in modo fluido;magari rapido in gara,ma fluido,mai a scatti.
Nel momento in cui il capo affonda,le braccia (che NON devono remare per aiutare la capriola) devono già puntare verso la direzione della ripartenza,come se avessero qualcosa in mano e volessimo portarla dall'altro lato della vasca;quindi rasentano orizzontalmente la pancia e le cosce in direzione opposta;
Nel momento in cui il mento tocca il petto avviene la capriola,in modo rapidissimo e grazie al fatto che le braccia già "tirano" in senso opposto,il corpo si srotola come un tapis roulant e le gambe vengono proiettate automaticamente verso il muro mantenendo l'energia cinetica dunque rimbalzando su di esso garantendo una ottima velocità di ripartenza.
La capriola avviene quindi attorno alle braccia che invece rimangono posizionate sullo stesso piano orizzontale.
Se questa cosa è fatta bene,la faccia resta ferma durante la capriola e si evitano sia le bevute di naso sia i problemi agli occhialini.Ebbene il segreto del corretto angolo di avvitamento sta tutto nel momento in cui le braccia comincino a tirare verso il punto in cui prima c'erano i piedi,cioè verso la ripartenza.
In questo momento il trucco è ruotare di pochi gradi le spalle verso il lato preferito di ripartenza,cioè mentre le braccia "tirano",le spalle devono ruotare quel tantino che permette alla braccia di passare dal posizionamento destra\sinistra a quello sopra\sotto.
In questo modo i piedi vengono inevitabilmente appoggiati al muro nella stessa posizione,e il corpo si ritrova automaticamente appoggiato in laterale.
E il gioco è fatto,con una semplicissimo e piccolissimo gioco di spalle e senza attorcigliarsi malamente.
Poi spinta forte dal muro,
completare l'avvitamento,
e ricominciare a nuotare.
Quindi anche nella versione ottimale della virata, quella dove ci si spinge che si è già un po' ruotati la capriola va fatta dritta...e solo successivamente ci si storta.
Io vedo delle persone che fanno la virata che quando fanno la capriola hanno il sedere storto...cioè praticamente sono già storte...significa che stanno facendo un errore suppongo...
Significa che non sanno fare la virata e si girano a spannella un pò come gli viene.
Io viro intenzionalmente cosi' quando mi accorgo di essere arrivato troppo vicino al muro e cerco pateticamente di rimediare.
E' comunque sbagliato.
Il girare le spalle da un lato ( lato sinistro o destro che sia) e il successivo movimento dei piedi, avviene dopo la capriola e prima della spinta dal muro, giusto?
Significherebbe che i piedi quando si appoggiano al muro non sono dritti, diciamo a ore 12...bensì indicano le ore 10 o un qualcosa di simile...
Si esatto, poi puoi fare una prima frustata a delfino quando sei sul fianco (io faccio cosi') oppure girarti completamente prima di frustare.
Esempi di virata a "ore 10":
https://www.nuotomania.it/images/tecniche/Virata_stile.gif
https://www.nuotomania.it/images/tecniche/virata_crawl_2.gif
La virata a ore 12 e' tecnicamente valida e usata da alcuni "big", pero' secondo me richiede una tecnica di subaquea migliore perche' ti spingi sul dorso e devi avvitarti di 180 gradi mentre pinneggi, inoltre ha senso se esci molto al di la' delle bandierine, almeno questa e' la mia percezione.
L'errore e' invece quello di girarsi completamente "a pancia sotto" PRIMA di spingere coi piedi, escluso questo c'e' un ventaglio di possibilita' valide.
Tra chi vira a "ore 12" c'e' anche un certo Ryan Lochte, pero' ripeto, secondo me e' piu' difficile impostare poi la subaquea, lui e' il numero 1 al mondo in questo e se lo puo' permettere, anzi magari potrebbe fare anche un altro avvitamentom cosi', per sfregio...
https://www.youtube.com/watch?v=V4Evm1rYDZc
in realta' il piede destro e' a ore 12, il sinistro e' a ore 11, vabbe', nessuno e' perfetto...
Non è il solo, anche Marco Orsi vira così. Anzi, a detta sua, è la virata migliore. Centu concasa, centu berrittas....
Ma prima di fare la virata c'è un punto in cui da lì in poi è meglio non respirare più, oppure si piò respirare anche appena prima della capriola?
Per quanto non sappia fare la virata (o meglio: riuscivo a farla, ma poi mi sono bloccato, vai a sapere...), penso di poterti rispondere che mi capita di vedere qualcuno che prima di fare la capriola fa capolino con la testa per inspirare, ma non mi sembra una buona idea; anzi, credo di ricordare di aver letto che sia proprio da evitare, qui sul forum.
Per altro, anzi, mi viene in mente un amico, un nuotatore con una discreta esperienza, che si crucciava appunto del fatto che ogni tanto gli scappasse fatto di alzare la testa a respirare prima di girarsi.
Un allenatore con cui ho nuotato sostiene che un buon atteggiamento è quello di gestire l'approccio al muretto in scivolamento, qualora il timing della bracciata non sia proprio ottimale.
Mi sembra di poter affermare che tirar su la testa per respirare, a questo punto, comporti un rallentamento abbastanza sensibile.
Non si deve tirare su la testa prima della capriola, cosi' come non si respira la prima braciata dopo la subaquea.
Se proprio non ce la fai piu' puoi respirare a ogni bracciata prima della virata (invece che ogni 2,3,4...), un po' come fa Sun DOPO la virata e subaquea.
E se la mettessimo così: entro la t va bene respirare, dopo la t non si deve farlo....secondo voi è corretto?
Non ci sono assiomi predefiniti, dipende anche dalla velocità di nuotata e dall'altezza della persona; potrebbe essere un riferimento di partenza, così per prendere le misure, ma non ti fissare su piccoli particolari
Mi chiedevo sta cosa perchè comincio a pensare che faccio qualcosa di sbagliato: adesso riesco a fare 100m facendo le virate, poi scoppio. Allora sto pensando che o respiro x l'ultima volta troppo prima della capriola, oppure dopo la spinta dal muretto sto troppo tempo sott'acqua e dovrei tornare prima in superficie...
Ma prima di fare la virata c'è un punto in cui da lì in poi è meglio non respirare più, oppure si piò respirare anche appena prima della capriola?
Se fai capriola subito dopo una respirazione risulta difficilissimo appaiare le braccia sotto pancia e tirare a dovere nel verso opposto;in pratica la respirazione ritardata disturba l'assetto della virata.
Se ti trovi spiazzato ti tocca comunque respirare e cercare di rimediare in qualche modo (a volte mi è capitato in gara) ma se c'è maniera di evitarlo,conviene appunto evitare e respirare prima.
Comunque non è necessario fare l'ultima respirazione a chissà quale distanza dal muretto,basta che dopo la respirazione ci sia anche solo una singola altra bracciata che poi si può già fare la virata in modo egregio.
Ciao a tutti.
Vi metto un video sulla virata che c'è su youtube.
Quella che nel video viene descritta come " mistake 3", errore numero 3, è proprio la mia virata. Io la faccio identica.
Mi date un consiglio su come correggere l'errore.
https://www.youtube.com/watch?v=LaKy8Ox1lKE
Ciao
Leggi bene quanto ha scritto Stefano su questa stessa discussione il 03/04/2015 e troverai tutte le indicazioni per risolvere il tuo problema
Ciao a tutti. Sto facendo dei buoni progressi con sta virata.
Ultimamente mi capita di fare un errore abbastanza di frequente: sbaglio il momento in cui in uscita bisogna ricominciare a dare bracciate. Penso sia una cosa che capita a molti quando sono alle prime armi.
Anticipo la prima bracciata e dato che la faccio quando non sono ancora emerso, il movimento di recupero del braccio avviene sotto la superficie dell' acqua e questo di conseguenza mi rallenta parecchio.
Come correggo quest'errore? Essendo sott'acqua non riesco a capire di quanto sono sotto alla superficie...
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