Argomento: fase trazione

ciao  leggendo qualche discussione mi è venuto un dubbio sulla fase di trazione
oggi con il pull fra le gambe ho provato a cambiare la fase di trazione ma non so se quello che ho fatto è corretto

Praticamente ho fatto questa prova
durante la fase di trazione ho cercato di tenere il braccio più distante dal corpo tipo  rana
facendo in questo modo il braccio era più lontano dal corpo con un'angolo di circa 90° e la mano passava circa sotto la spalla

Ho messo l'angolo del braccio per far capire più o meno il movimento

Facendo in questo modo mi sembrava di prendere più acqua ma il movimento è giusto?

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Re: fase trazione

Se allarghi troppo il gomito generi un angolo eccessivo tra la direzione di avanzamento e il posizionamento della sezione di braccio tra spalla e gomito,quindi ti ritrovi ad aumentare la tua sezione frontale cioè la resistenza all'avanzamento.
Uguale andare più piano.

Vale anche a rana.

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Re: fase trazione

grazie come sempre stefano
gurdando vari video mi è venuto un dubbio sulla fase di prea e trazione
quando ho il braccio che entra in acqua io spingo verso il basso con tutto il braccio mentre da quello che vedo bisogna piegare e spingere con avambraccio verso il basso e non tutto il braccio

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Re: fase trazione

Si l'importante e' che il gomito resti piu' alto della mano, ma il movimento che descrivi varia anche dal tipo di nuotata, se e' piu' in allungo o magari piu' di potenza in uno scatto veloce...io mi soffermerei meno sul cercare una particolare posizione del braccio e porrei maggiore attenzione alla presa in acqua, il movimento poi verra' da solo...per aiutarti nelle sensazioni sulla presa trovo molto utile l'uso delle palette.

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Re: fase trazione

arinaldisub ha scritto:

Si l'importante e' che il gomito resti piu' alto della mano, ma il movimento che descrivi varia anche dal tipo di nuotata, se e' piu' in allungo o magari piu' di potenza in uno scatto veloce...io mi soffermerei meno sul cercare una particolare posizione del braccio e porrei maggiore attenzione alla presa in acqua, il movimento poi verra' da solo...per aiutarti nelle sensazioni sulla presa trovo molto utile l'uso delle palette.

ieri piegando subito l'avambraccio avevo la sensazione di sentire di più l'acqua
Sto provando varie prese voglio aumentare lo scivolamento e velocità in acqua sono troppo lento

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Re: fase trazione

Se stai lì a pensare "devo piegare il braccio così e cosà" campa cavallo... Esempio (non è detto che sia il tuo caso): se la mano ti entra in acqua a bassa velocità d'ingresso in quanto già sei proiettato su come gestire razionalmente l'angolatura del gomito, la sensazione di "sentire più acqua" credo sia fuorviante; non sarebbe altro che il risultato del dover vincere una forza contraria (il muro d'acqua) con un braccio meno carico di energia cinetica di quanto lo sarebbe se tu pensassi solo a tirare / spingere sin dalla fase aerea. A me, amatore da 3/4 volte a settimana, le cose che ripetono più spesso al corso riguardo il crawl sono: ritmo costante e niente rallentamenti del braccio in qualsiasi fase, dal cielo al culo... E ho notato che osservando questi principi ho aumentato sensibilmente la velocità di base in pochi mesi. E mi trovo anche meglio, ora, a lavorare per correggere la "geometria" della passata. Per la presa, invece, remate a manetta!

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Re: fase trazione

bds ha scritto:

Se stai lì a pensare "devo piegare il braccio così e cosà" campa cavallo... Esempio (non è detto che sia il tuo caso): se la mano ti entra in acqua a bassa velocità d'ingresso in quanto già sei proiettato su come gestire razionalmente l'angolatura del gomito, la sensazione di "sentire più acqua" credo sia fuorviante; non sarebbe altro che il risultato del dover vincere una forza contraria (il muro d'acqua) con un braccio meno carico di energia cinetica di quanto lo sarebbe se tu pensassi solo a tirare / spingere sin dalla fase aerea. A me, amatore da 3/4 volte a settimana, le cose che ripetono più spesso al corso riguardo il crawl sono: ritmo costante e niente rallentamenti del braccio in qualsiasi fase, dal cielo al culo... E ho notato che osservando questi principi ho aumentato sensibilmente la velocità di base in pochi mesi. E mi trovo anche meglio, ora, a lavorare per correggere la "geometria" della passata. Per la presa, invece, remate a manetta!

ho capito il senso provo a mettere in oratica il tuo consiglio e ti faccio sapere

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Re: fase trazione

bds ha scritto:

Se stai lì a pensare "devo piegare il braccio così e cosà" campa cavallo... Esempio (non è detto che sia il tuo caso): se la mano ti entra in acqua a bassa velocità d'ingresso in quanto già sei proiettato su come gestire razionalmente l'angolatura del gomito, la sensazione di "sentire più acqua" credo sia fuorviante; non sarebbe altro che il risultato del dover vincere una forza contraria (il muro d'acqua) con un braccio meno carico di energia cinetica di quanto lo sarebbe se tu pensassi solo a tirare / spingere sin dalla fase aerea. A me, amatore da 3/4 volte a settimana, le cose che ripetono più spesso al corso riguardo il crawl sono: ritmo costante e niente rallentamenti del braccio in qualsiasi fase, dal cielo al culo... E ho notato che osservando questi principi ho aumentato sensibilmente la velocità di base in pochi mesi. E mi trovo anche meglio, ora, a lavorare per correggere la "geometria" della passata. Per la presa, invece, remate a manetta!

oggi ho provato a seguire il tuo consiglio
ho nuotato a ritmo costante pensando meno a come mettere il braccio e devo dire molto meglio
Devo correggere qualche cosa perchè alle volte non sento l'acqua ma oggi molto meglio

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Re: fase trazione

Il miglior riscontro è sempre il contasecondi, ma già il fatto che tu abbia avuto buone sensazioni è positivo.
Spesso noi amatori facciamo fatica a esaltare contemporaneamente tutti gli elementi che concorrono a una buona nuotata, come invece avviene naturalmente in chi ha alle spalle una formazione solida. Per noi è importante andare per gradi, lavorando sui difetti in ordine prioritario. E secondo me uno dei più gravi, nell'amatore, è la presenza di tempi morti nel gesto tecnico (in  particolare la fase aerea "riposata" e lo scivolamento passivo, senza presa). Riuscire a eliminarli o limitarli porta sempre notevoli progressi.

P.S. Di contro, ci sono quelli che hanno un ritmo buono ma che non vanno avanti perché non prendono/tirano/spingono/scivolano. Importantissimo è maturare  la capacità di individuare e lavorare sulle proprie lacune principali (o avere il sedere di beccare l'istruttore competente) senza intestardirsi a limare aspetti tendenzialmente già assimilati.

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Re: fase trazione

a qualche mese di distanza voglio aggiornarvi.
In questo mese sono migliorato molto con la fase  presa riesco a tenere il bomito più alto e sento la nuotata migliore.
Oggi ho sentito una srnsazione ancora migliore dopo una frase della mio allenatore quando ruoterai di più le spalle riusciarai a prendere piùacqua perchè porterai il baccio verso il fondo .

Le ultime vasche ho provato a seguire il suo consiglio, pur mantenendo una buona frequenza di bracciata
durante la presa cercavo di ruotare leggermente il tronco in modo da portare il braccio nella fase presa e trazione verso il fondo della vasca e mi sembrava d'andare meglio.

non ho potuto fare molte vasche ma ho avuto ottime sensazioni, domana,2 ma è corretto il movimento?
Io ho avuto ottime sensazioni, non vedo l'ora di riprovare in vasca!

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Re: fase trazione

Beh, l'istruttore ti vede e si presume che abbia le conoscenze per correggere la tua nuotata! Se ti ha dato un determinato consiglio, sicuramente farai bene a seguirlo wink
Poi non sono così sicuro che il prendere più acqua vada inteso come andare più in profondità, quanto piuttosto ad "allungare" la passata subacquea. Se non ruoti la spalla la mano entra più vicina alla testa ed esce all'altezza del fianco, se invece lo fai la mano buca l'acqua più lontano ed esce dopo il sedere.

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Re: fase trazione

ieri ho provato ad utilizzare le palette sono state molto utili e ho notato questa cosa
durante la presa / trazione sentivo  più acqua se spingevo il braccio verso i piedi sentivo lavorare la parte alta del pettorale e del bicipite
di solito non muovo il braccio in quel modo però il mio allenatore mi diceva di spingere l'acqua non so se ho interpretato bene le sue indicazioni

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Re: fase trazione

Ora fornisco qualche indicazione circa la fase della trazione e quello che significa gomito alto e altre cosucce.
Però prima che le leggiate dovete sapere che NON si tratta di un obbligo,anzi il cercare di fare cosi potrebbe peggiorare la vostra passata e che il meglio sarebbe arrivarci mediante esercizi di sensibilità e POI solo in seguito provare a osservare se lo sviluppo della vostra passata assomiglia o meno a quello che scrivo qui.
Traduzione: certe cose NON si possono insegnare (imparare) a bella posta e in modo analitico,ma solo sviluppare.
Meglio una passata un pò diversa da quella ottimale manaturale ed efficace,piuttosto che un disegnino fatto tutto perfetta e caruccio a bella posta che però non vi sposta in avanti.

Dunque:
il punto di attacco in acqua ottimale è grosso modo davanti alla spalla corrispondente,con la mano piatta e a paletta che entra in acqua un millisecondo prima del gomito e in linea con esso (cioè niente angoli verso dentro o fuori) e con la spalla che striscia l'orecchio.
Infine la mano deve essere in linea col braccio,come un prolungamento di esso,cioè niente angolazioni del polso,quindi per entrare (la mano) prima del gomito il braccio deve essere inclinato come un aereo che precipita

La presa avviene subito appena lamano entra in acqua.
Lasciate perdere gli allungamenti a tira molla con mano che fa da locomotiva per trascinare avanti il braccio.
L'allungamento quello vero origina da un avanzamento della spalla.
La mano invece deve andare subito in presa.

La presa.
La mano entra e affonda SUBITO ma lentamente (in base al tipo di ampiezza e frequenza della nuotata) con movimento semicircolare dirigendosi prima per :
basso-fuori dietro (presa)
e subito dopo per :
dentro-alto-dietro (trazione)
Per farla più facile,dovete fingere che la mano voglia passare sotto al suo stesso gomito.
NOTA BENE
in tutto questo la mano deve sempre essere orientata prevalentemente verso dietro.

Una volta che questo movimento non-lineare che però non è nemmeno una esse (lasciate perdere chi straparla di esse subacquee) arriva sotto al petto,spingete con forza verso dietro (spinta) fino a che la mano non arriva a strisciare la coscia e uscire DIETRO alle chiappe.

Ripeto:
prendete con le molle queste indicazioni e affidatevi più all'istinto e alla varietà delle esercitazioni,perchè a nuoto libero ce n'è troppi che nuotano col peso del goniometro nella testa.

Ciao

PS
Le palette sono utili per potenziare,ma hanno la pessima controindicazione di pegiorare la sensibilità e porrtarvi molto lontano dalla passata ottimale.
Usatele con criterio e solo ogni tanto giusto per fare qualcosa di diverso.

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Re: fase trazione

stefano  come sempre sei un grande
terrò ben presente i tuoi consigli ho notato una cosa su di me e chiedo l'ennesimo consiglio
Chiaramente non mi vedete nuotare (meglio così smile ) ma se penso troppo a quello che devo fare nuoto molto contratto, daltro canto se non penso ai nuovi consigli nuoto come prima quindi non progredisco.

ad es se penso a portare il braccio in linea con la spalla cosa che prima non facevo mi dimentico la trazione o viceversa in piu faccio una fatica tremenda perchè sto pensando troppo a quello che sto facendo, in poche parole mi sto perdendo, aiutoooo.

Adesso credo che la cosa più importante sia correggere  in primis la fase di attacco e cercare di fare al meglio le altre fasi sopratutto quella di spinta che tendo a dimenticarmi

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15 (modificato da stefano '62 12-11-2015 23:18:36)

Re: fase trazione

La soluzione è applicare le modifiche in modo analitico con strategie di facilitazione.
Vale a dire non sulla nuotata globale ma con esercizi analitici,cioè con massima attenzione su questo o su quello.
Nel caso specifico si può nuotare con un braccio solo,magari anche con pool,e concentrarsi solo su quello e su uno dei particolari da correggere.
Una volta ottenuto una corretta esecuzione dell'esercizio lo si ripete fino a fare sedimentare le modifiche,magari sulla nuotata in alternato,e poi col tempo diventa possibile provare a trasferire le correzioni alla nuotata completa.

A livello fisiologico funziona cosi.
I nostri muscoli vengono indotti all'azione mediante impulso elettrico proveniente dal nervo.
Il ripetersi di questi impulsi elettrici produce la secrezione di una sostanza chiamata mielina che migliora la conducibilità quindi la risposta del muscolo allo stimolo elettrico,che va a depositarsi nel punto di connessione tra il muscolo e il nervo.
Questo fa si che col tempo alcune fibre vengano mielinizzate in modo maggiore di altre.
Ora,il nostro corpo tende sempre alla economia e alla ottimizzazione,e per questo quando il nostro sistema nervoso decide di dare un input motorio ai nostri segmenti corporei,preferisce mandare gli input elettrici alle fibre più mielinizzate piuttosto che alle altre.
La conseguenza di ciò è che se noi impariamo ad eseguire un compito quale che sia in un certo modo,le fibre deputate a QUEL tipo di esecuzione vengono mielinizzate più delle altre,e col tempo il nostro SNC continuerà a mandare gli input a quelle fibre per ottenere quel movimento,e ogni esecuzione differente risulterà quasi impossibile.
Questo è il modo in cui si formano le abitudini motorie e il motivo per cui è cosi difficile correggerle.
In questi casi quando si vuole correggere una abitudine e riottenere il controllo totale sul nostro movimento c'è una sola cosa da fare:
lavorare in modo lento e controllato sull'azione che vogliamo ottenere,evitando di continuare a ripetere il modo errato.
Con il tempo queste esecuzioni (corrette) depositeranno mielina sulla fibre deputate al movimento corretto,compensando la situazione e rendendo "appetibile" per il sistema nervoso anche l'utilizzo di quelle fibre e di quella esecuzione.
Quindi una volta che noi proveremo a eseguire il compito anche in modo non analitico e controllato,vale a dire senza pensarci troppo,il sitema nervoso NON darà più la preferenza alle esecuzioni errate ma sarà disponibile a discriminare tra le due opzioni,e noi ritorneremo padroni delle nostre scelte.
Poi col tempo sempre grazie alla mielinizzazioni l'esecuzione corretta soppianterà quella scorretta e andrà in automatico al suo posto,e come per magia il gioco è fatto.
Solo che non è magia,è fisiologia.

Dunque sotto con gli esercizi,lenti e controllati,ma senza dimenticarsi che alla fine c'è la spinta,che conta molto di più dei disegnini fatti sott'acqua.

Ciao

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Re: fase trazione

sei un mito, dovresti scrivere un kibro.
Domani massimi domenica provo e agg.
Questi es di perfezionamento purtroppo potrò farli solo a nuoto libero quindi una volta a sett però dopo queste dritte sono molto curioso di provare

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17 (modificato da stefano '62 14-11-2015 18:18:02)

Re: fase trazione

Non scordarti di cercare di mantenere la naturalezza e l'istintività della passata,che restano sempre in cima alla lista.

Comunque esistono già libri su queste cose,è cosi che le ho imparate.
Non sarebbe tanto corretto che mi mettessi a scrivere libri copiando da altri senza aggiungere nulla.

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Re: fase trazione

oggi ho cominciato a seguire i tuoi consigli solo nuotando moooolto lentamente ho cercato di correggere alcune cose
ho provato a portare il braccio più in linea con la spalla e soprattutto la spinta portando la mano fino alla coscia

la grossa differena che ho notato è stata durante la fase della presa, ho provato a puntare il braccio più verso il fondo vasca e poi cominciavo la trazione mi sembrava di scivolare di più
non sono sicuro d'aver eseguito un movimento corretto
tutto sommato sono abbastanza soddisfatto della nuotata

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Re: fase trazione

stefano '62 ha scritto:

Non scordarti di cercare di mantenere la naturalezza e l'istintività della passata,che restano sempre in cima alla lista.

Comunque esistono già libri su queste cose,è cosi che le ho imparate.
Non sarebbe tanto corretto che mi mettessi a scrivere libri copiando da altri senza aggiungere nulla.

Probabilmente è anche così, ma oltre alla competenza, hai la giusta sensibilità per spiegare le cose ai dilettanti come se le spiegassi a un professionista. Cioè, quando spieghi le cose non le fai mai cadere dall'alto.
Senza contare le eccellenti doti da comunicatore, per lo meno per quanto riguarda lo scrivere: non solo individui pochi temi fondamentali su cui concentrarsi in modo da evitare di essere dispersivo, ma esponi poi anche le tue riflessioni con una lucidità lampante e una chiarezza cristallina.
Per altro, permettetemi una piccola digressione, penso che un fatto di grande valore di questo forum, sia il confronto fra principianti, dilettanti e nuotatori esperti; il valore di questa cosa, a mio avviso, scaturisce dal fatto che nella maggior parte dei casi chi nuota fin da bambino stenta a capire, a intuire quali siano i dubbi e le difficoltà di chi invece impara da adulto. Ma in generale, sarebbe forse più giusto dire che insegnare a nuotare è una cosa che mi pare veramente difficile!
Leggere le testimonianze di tanti principianti, quindi, penso che possa essere occasione di arricchimento anche per istruttori e nuotatori esperti, che così hanno un maggior numero di indizi per capire i propri allievi.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: fase trazione

seguendo i consigli di stefano 62 sto sentendo  dei leggerisdimi miglioramenti, chiaramente devo lavorarci ancora su.
Vorrei chiedervi un consiglio su un suggerimento che mi è stato dato e che ho provato ad applicare.
Mi hanno suggerito di spostare il "carico" di più  sulle spalle (cercando di farle puntare più verso il basso) in modo da restare più piatti sull'acqua

provando ho avuto la sensazione d'avere il sedere più alto, ma ho avuto la sensazione di riuscire nella fase della presa/trazione di prendere più acqua,l'unico neo un po' più di fatica sulle spalle ma quando ho provato era fine allenamento.

Vorrei chiedere, se è corretto il suggerimento che mi hanno dato

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Re: fase trazione

ciao a tutti in questo periodo sto affinando molto la tecnica seguendo i consigli che avevo posto.
Avrei un domanda
In questi giorni sto provando un movimento nuovo
Nella primissima fase della trazione quando il braccio comincia ad affondare spingo l'acqua verso il basso con più forza, mano avambraccio e braccio sono più rigidi e credo di prendere più acqua
Mi trovo meglio ma nonnsono certo che sia corretto spingere  dell'acqua verso il basso

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