Ciao.
La tecnica viene prima di tutto.
Detto cio' occorre anche differenziare piscina e acqua libere: ad esempio il gesto di alzare la testa e' proprio della tecnica in acque libere, in quanto serve per tenere la rotta, e' una cosa corretta in questo caso, non lo sarebbe, perche' non necessario e anche peggiorativo ovviamente, in piscina.
Detto cio', qualita' personali come resistenza, forza ed efficacia, pur con tecnica non perfetta, possono sopperire alla mancanza di perfezione della stessa; attezione, ho detto mancanza di perfezione, quindi mangari piccole sbavature: ti faccio un esempio, Paltrinieri, nuota in maniera orrenda tecnicamente parlando, pero' e' uno dei piu' forti del mondo; se avesse una tecnica migliore forse andrebbe ancora piu' forte o magari no perche' non riuscirebbe a sviluppare una nuotata efficace; specie nei nuotatori di elite la tecnica diventa molto personale, perche' sono appunto talmente forti che alcuni difetti possono anche essere trascurabili se ottengono lo stesso i risultati; se pero' parlassi con i loro allenatori, scopriresti la continua ricerca di miglioramento tecnico anche su di loro.
In ambito amatoriale la tecnica assume un ruolo principale perche' permette andature e prestazioni che difficilmente resistenza e forza potrebbero sopperire, specie in eta' un po' piu' avanzata.
Morale, impara il piu' possibile la tecnica corretta, ti permettera' di fare cose che altrimenti rihiederebbero uno sforzo abnorme se non impossibile.