351

Re: delfino

infatti...troppo!!

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di marina sito web

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352

Re: delfino

ma poi non perdi il conto? tongue

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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353

Re: delfino

in quel caso li no avevo allenatore che mi seguiva...a pensarci era veramente troppo 10km in totale con dentro 2x1500 pale  tongue
ho parlato con altro allenatore e mi ha detto che massimo massimo 1000-1500palette oltre è troppo pericoloso e concorda anche lui sul fatto che il delfino con pale è una mezza follia infatti non lo ha mai proposto

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354

Re: delfino

...ma nelle bracciate dove non si respira bisogna lo stesso espirare con la testa sott'acqua o e' preferibile trattenere il respiro fino alla bracciata dove si viene fuori dall'acqua?
Lo chiedo perche' se espiro con la testa sott'acqua dopo 1 bracciata devo prendere nuovamente fiato, mentre se trattengo il respiro riesco a farne anche 3/4 senza prendere fiato.
Saluti

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Re: delfino

La modulazione e la durata delle espirazioni la scegli tu sulla base delle tue esigenze,volendo puoi anche fare un mezzo secondo di apnea,prima di cominciare ad espirare,come faccio io alcune volte,ma devi sapere che eccedere con questo sistema potrebbe causare un accumulo di anidride carbonica che inceppa le fibre muscolari.

Ciao

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356 (modificato da ippocampo 18-02-2010 16:56:21)

Re: delfino

io sapevo che in qualsiasi attività fisica la cosa migliore è inspirare durante il recupero ed espirare durante lo sforzo ...quindi, che ne diresti di questo sistema: trattengo l'aria durante il o i recuperi senza inspirazione, ma soffio sempre durante la passata subacquea?

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Re: delfino

Non è in qualsiasi attività,è solo nelle ripetute massimali in palestra,o in gesti atletici similari.
Nel nuoto (come nella corsa o nel ciclismo) è impossibile trovare un momento in cui ogni muscolo stia recuperando,come capita nelle ripetute in palestra dove il lavoro è ultra-specifico con movimenti a bassissima organizzazione (significa con sincronismo e coordinazione di pochi muscoli).
Mentre un braccio recupera l'altro sta tirando acqua,sincronizzare una cosa del genere è impossibile,soprattutto poi se la nuotata la eseguiamo a intensità elevata come in gara.
Non c'è altra via,si respira quando la biomeccanicca della nuotata lo permette,cioè quando un braccio "apre la porta" e lascia spazio per la fuoriuscita del viso;nel resto del tempo si soffia (al massimo ci può stare quella piccola apnea di cui parlavamo altrove).

Ciao

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Re: delfino

Riporto da una discussione che ho chiuso perchè doppia:

Michele ha scritto:

Ciao, da poco sto iniziando lo stile delfino ed ho alcuni dubbi sul movimento delle gambe. Il mio istruttore mi ha fatto notare che la gambata di questo stile prevede lenti colpi di bacino e le gambe che accompagnano questi movimenti. Questo mi è molto ostico e guardavo alcuni video su youtube per capire meglio:

Trovo questo:

http://www.youtube.com/watch?v=IRdmL8fcdSg

ATTENZIONE! Il titolo riporta "farfalla" ma da come ho letto nei commenti, e dopo essermi informato su wikipedia, questo nel video è il NOSTRO stile delfino, che si differenzia dalla farfalla (che ha le gambe a rana).

In questo video è molto evidente il movimento di bacino.

Tuttavia in questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=2mS_4OBIMwg

Il movimento avviene quasi esclusivamente a livello delle ginocchia ed il bacino sembra quasi fermo.

Quali di questi due video è più corretto?

Grazie!

Secondo me non hai osservato bene,perchè la differenza tra i due video non è nel bacino ma nel movimento del blocco testa spalle.
E non è vero che nel secondo il movimento avvenga a livello del ginocchio.

Nel video della ragazza è volutamente enfatizzato l'allungamento a scopi didattici,si tratta di una nuotata molto lunga a bassa velocità.
La bassa velocità nel delfino significa affondare,e per evitare l'affondamento quando si nuota a delfino in allungamento è necessario spingere un pò a fondo il petto mentre le braccia agganciano acqua,in modo da riuscire a dare una più forte frustata per risollevare il bacino che altrimenti affonderebbe e renderebbe difficile la spinta;inoltre subito dopo il petto viene risospinto verso l'alto dal moto ondoso e dalla turbolenza (secondo la "famosa" teoria dei vortici) generata dalla precedente bracciata in presa d'acqua.

Nel secondo video,il nuotatore viaggia a punte di circa 2,50 metri al secondo,e a più di 1,70 mt\sec. di media,coprendo il 50 in 29 secondi netti (senza tuffo).
Dunque ad alta velocità;la conseguenza è che il bacino pesa di meno e che la frustata riesce ad essere in più larga misura propulsiva;inoltre il petto non ha più bisogno di affondare per mantenere il sedere alto,anzi se si mettesse a fare il cavalluccio a dondolo come la ragazza nel video precedente perderebbe un mucchio di tempo e troverebbe maggiori resistenze all'avanzamento.
A te sembra che le gambe lavorino in modo diverso,ma se guardi bene noterai che la testa procede in modo più lineare (molto più corretto) ed è esattamente  questo che  genera l'illusione che il sedere sia più fermo e di conseguenza che la gambata sia differente e fatta dal piede.

Sono entrambe nuotate corrette,il punto è che al variare della velocità cambiano gli equilibri e di riflesso la tecnica ottimale.

Traduzione:nel delfino a bassa velocità le gambe pesano di più e il bacino affonda di più;bisogna compensare l'affondamento del bacino con una differente tecnica,che nel video era MOLTO enfatizzata.
Con l'aumentare della velocità diventa più facile sostenere il bacino e a tal scopo sono sufficienti le frustate,così la testa può procedere diritta per vincere le gare.

Più sopra dissi che la peculiarità idrodinamica del delfino sta nella modifica del coefficiente di resistenza all'avanzamento con il variare delle velocità;il motivo è esattamente questo.

Ciao

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359

Re: delfino

Ciao e Grazie per la risposta esaustiva (a dir poco).

Guardando meglio i video, e riflettendo su quello che hai detto, capisco la differenza. Purtroppo non essendo un esperto, ed essendo interessato esclusivamente alle gambe, non avevo notato le differenze con la parte alta del corpo.

Io vado in piscina 3 giorni a settimana.

Il lunedì e il giovedì (corso di nuoto con l'istruttore) e nuoto a stile, dorso (completo e doppia bracciata) e stiamo iniziando rana e delfino.

Mercoledì giorno libero, ovvero corsie di nuoto libero senza istruttore. Potrei sfruttare i mercoledì per migliorare le gambe. Il problema si presenta infatti sia con le gambe delfino, sia con le gambe rana. Ti volevo per questo chiedere alcune cose:

1) Quali esercizi fare per migliorare le gambe delfino? Come posizionare perfettamente le gambe (il più unite possibile, oppure solo le punte dei piedi)? Ho sentito che ai bambini si insegna le gambe delfino in subacquea, tu cosa consigli?

2) Vorrei sfruttare il mercoledì anche per migliorare le gambe rana, pensi che 45 minuti (durata dell'allenamento) tutti di esercizi di gambe, facciano male? Consigli di alternare con qualcos'altro?

Ciao.

di Michele sito web

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360 (modificato da ippocampo 19-02-2010 10:20:52)

Re: delfino

stefano '62 ha scritto:

Non è in qualsiasi attività,è solo nelle ripetute massimali in palestra,o in gesti atletici similari.
Nel nuoto (come nella corsa o nel ciclismo) è impossibile trovare un momento in cui ogni muscolo stia recuperando,come capita nelle ripetute in palestra dove il lavoro è ultra-specifico con movimenti a bassissima organizzazione (significa con sincronismo e coordinazione di pochi muscoli).
Mentre un braccio recupera l'altro sta tirando acqua,sincronizzare una cosa del genere è impossibile,soprattutto poi se la nuotata la eseguiamo a intensità elevata come in gara.
Non c'è altra via,si respira quando la biomeccanicca della nuotata lo permette,cioè quando un braccio "apre la porta" e lascia spazio per la fuoriuscita del viso;nel resto del tempo si soffia (al massimo ci può stare quella piccola apnea di cui parlavamo altrove).

Ciao

Hai ragione, scusa tanto, non si può generalizzare ...però parlando del delfino, mi era sembrata un'alterantiva fattibile, sempre per il discorso di sperimentare diverse tipologie di respirazione, poi ognuno trova la sua al momento ..giusto? smile
Però, ora che ci penso, nella bracciata a dorso, mi avevano insegnato a soffiare durante la passata sub del braccio più forte e ad insipirare nel recupero dello stesso braccio.

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Re: delfino

Michele ha scritto:

Ciao e Grazie per la risposta esaustiva (a dir poco).

Guardando meglio i video, e riflettendo su quello che hai detto, capisco la differenza. Purtroppo non essendo un esperto, ed essendo interessato esclusivamente alle gambe, non avevo notato le differenze con la parte alta del corpo.

Io vado in piscina 3 giorni a settimana.

Il lunedì e il giovedì (corso di nuoto con l'istruttore) e nuoto a stile, dorso (completo e doppia bracciata) e stiamo iniziando rana e delfino.

Mercoledì giorno libero, ovvero corsie di nuoto libero senza istruttore. Potrei sfruttare i mercoledì per migliorare le gambe. Il problema si presenta infatti sia con le gambe delfino, sia con le gambe rana. Ti volevo per questo chiedere alcune cose:

1) Quali esercizi fare per migliorare le gambe delfino? Come posizionare perfettamente le gambe (il più unite possibile, oppure solo le punte dei piedi)? Ho sentito che ai bambini si insegna le gambe delfino in subacquea, tu cosa consigli?

2) Vorrei sfruttare il mercoledì anche per migliorare le gambe rana, pensi che 45 minuti (durata dell'allenamento) tutti di esercizi di gambe, facciano male? Consigli di alternare con qualcos'altro?

Ciao.

Non farà male ma 45 minuti sempre la stessa cosa non è così efficace come si pensa,perchè dopo un pò entrano meccanismi di automatizzazione che bypassano la concentrazione sull'esercizio e si rischia di stabilizzare gli errori invece che migliorare.

Riguardo alle gambe a delfino (distese,unite,ma non rigide) leggiti tutta la discussione perchè sono certo di ricordare di averne parlato diffusamente.

Ciao

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Re: delfino

ippocampo ha scritto:

Hai ragione, scusa tanto, non si può generalizzare ...però parlando del delfino, mi era sembrata un'alterantiva fattibile, sempre per il discorso di sperimentare diverse tipologie di respirazione, poi ognuno trova la sua al momento ..giusto? smile
Però, ora che ci penso, nella bracciata a dorso, mi avevano insegnato a soffiare durante la passata sub del braccio più forte e ad insipirare nel recupero dello stesso braccio.

Non avevo capito che parlavi del delfino.
A delfino si respira preferibilmente il più tardi possibile,però è molto difficile e se eseguito da qualcuno meno che ottimo,rischia di disturbare la continuità della nuotata (della nuotata,non della bracciata:cioè si influisce negativamente,disturbandola,sull'alternanza tra le fasi di spinta e quelle inerziali).
La respirazione corretta,va collocata in un punto qualsiasi (a seconda delle prorpie caratteristiche e della velocità di nuotata) della passata subacquea tra il momento in cui le mani arrivano alla linea delle spalle,e il momento in cui escono.

A dorso sono d'accordo,va sempre sincronizzata alle bracciate.

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Re: delfino

ippocampo ha scritto:

io sapevo che in qualsiasi attività fisica la cosa migliore è inspirare durante il recupero ed espirare durante lo sforzo ...quindi, che ne diresti di questo sistema: trattengo l'aria durante il o i recuperi senza inspirazione, ma soffio sempre durante la passata subacquea?

Ora che hai parlato del delfino ho capito,cioè dici di soffiare nella spinta,poi trattenere in apnea durante il recupero a testa sotto e poi soffiare ancora.
Che si scelga di fare una piccola apnea (oppure no) prima di espirare è un conto;che invece si espiri a rate è perniciosissimo.
Appena si comincia ad espirare,bisogna proseguire fino alla fine e uscire subito a bocca aperta per prendere aria.

Ciao

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364

Re: delfino

basta che quando tiri uori la testa la bocca è aperta pronta a prendere aria e chehai espirato tuto per bene wink

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di marina sito web

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365

Re: delfino

Ok, ho capito ...grazie per la dritta!!! smile

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366

Re: delfino

Come già preannuciato alcuni post fa...stamattina all'alba (si,davvero alle 6 e mezzo) il famoso ex-campione italiano di delfino (di cui celo il nome ma che è facilemente riconoscibile vista la mia location)ha cominciato a darmi lezioni (gratis perchè è un amico).Pensavo mi dicesse che il mio delfino fa pena ed invece mi ha detto,bonariamnete,  che c'è da lavorare molto.E' un grande sacrificio che affronto volentieri perchè se dovesse fallire questo estremo tentativo non resterebbe davvero più nessuno che mi possa aiutare.Ovviamente mi sono cancellato dalla gara 50 delfino di seregno perchè non ho voglia di fare ridere i polli.Speravo nel blocco del traffico che invece pare non ci sarà...Cmq nulla....volevo solo dirvi che ho inizato il cammino....speriamo bene....ho i miei soliti dubbi legati all'età al fisico ecc ecc ma vediamo cosa capita.

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: delfino

Benissimo,facci sapere....

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368

Re: delfino

Ciao a tutti! Sono mesi che leggo avidamente i vostri consigli e cerco di applicarli per poter apprendere al meglio le tecniche di nuoto. Non avendo la possibilità di seguire un corso di nuoto (incompatibilità di orari), posso fare solo nuoto libero, 45 minuti per tre volte a settimana, durante i quali ho rispolverato quel poco di tecnica che avevo assimilato molti anni fa, escluso il delfino, per il quale sono praticamente autodidatta. Seguendo le vostre indicazioni sono riuscito a raggiungere il mio personale obiettivo di fare alcune vasche complete (4 x 50 andata delfino ritorno rana con pausa di una ventina di secondi tra gli scatti), non avendo istruttori a cui chiedere informazioni mi sono semplicemente affidato alla "percezione" del movimento, nel senso che un movimento chiaramente errato ritengo di percepirlo abbastanza bene, non fosse altro per il dolore che magari arreca (mal di schiena) o la scarsa fluidità che produce nella nuotata. Modificando quindi i movimenti che ho ritenuto errati, visionando i vostri video e leggendo le discussioni del forum, mi sembra di aver raggiunto almeno la capacità di chiudere qualche vasca senza dover rischiare l'infarto a fine corsia e senza rimanere piegato per il mal di schiena per giorni.
Ma ora vi chiedo ... è consigliabile una cosa del genere?  E' possibile continuare a nuotare senza indicazioni dirette e senza creare danni? Non ho ambizioni di nuotare velocemente o di partecipare a gare (considerate che per fare i 25 metri stile ci impiego almeno 30 secondi...) vorrei solo poter continuare a nuotare tutti gli stili senza avere la preoccupazione di farmi del male fisico! Tra l'altro vi propongo una riflessione: la tecnica assimilata "a distanza" chiamiamola così, mi sembra che sviluppi proprio la capacità di concentrarsi sulla percezione del movimento, una cosa che non mi capitava quando avevo un istruttore a bordo vasca che chiedeva fondamentale di imitare i suoi movimenti; non è che si è creata una nuova forma di didattica? Imparare a nuotare on line! Ovviamente sto estremizzando....però! Secondo me sono molto più utili le indicazioni trovate in queste discussioni che non quelle propinate da molti istruttori (almeno per quello che ricordo io dalla mia passata esperienza)

Scusate la lunghezza del post!

Ciao!

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Re: delfino

Non è sconsigliato,diciamo che se è l'unico modo possibile devi fare di necessità virtù.
Meglio sarebbe farsi seguire da qualcuno,è chiaro.
Ma se per fare una vasca a stile ti servono trenta secondi direi che devi lavorare molto sul nuoto in apnea e ipossia,per migliorare la percezione di avanzamento (non la forza-semplicemente l'efficacia della spinta).

E' sempre stato consigliabile privilegiare le sensazioni e l'azione,piuttosto che le imitazioni astratte;solo che qualcuno,oggi come ieri,ha sempre fatto orecchie da mercante anche se ai corsi per istruttori ci sgoliamo a dirlo agli aspiranti.

Ciao

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370

Re: delfino

Ciao Robur! Inoltre, volendo e se hai i mezzi ...c'è anche la possibilità di mandare un video!!! wink

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371

Re: delfino

Grazie Stefano, sei un riferimento, veramente.
Ne approfitto per chiederti una cosa, ho provato a cercare nelle discussioni ma non ritrovo la tua spiegazione del lavoro in ipossia, significa cercare di fare un numero sempre maggiore di bracciate senza respirare? (con l'obiettivo di arrivare a fare agevolmente una vasca in apnea? parlo del crawl in questo caso).

Ippocampo, grazie mille del suggerimento, però non ho la possibilità di fare un video.

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Re: delfino

Arrivare a fare una vasca in apnea non è un obiettivo,ma un modo per sapere che l'efficacia e il rendimento della propria azione è cresciuta,e il fabbisogno energetico minimo è diminuito.
Il nuoto in ipossia (respirare poche volte) serve a concentrarsi primariamente sull'azione di spostamento senza disturbarla con le respirazioni,dunque il suo scopo è il miglioramento del rendimento a parità di sforzo energetico;a questo scopo è molto utile il boccaglio frontale e\o cercare di chiudere la vasca con meno bracciate possibili,a crawl completo e di sole braccia.
Se progressivamente diverrai in grado di fare un numero sempre maggiore di bracciate (tranquille) senza respirare,a parità di sforzo,ciò significa che la tua efficacia sta migliorando.

Ciao

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373

Re: delfino

ok, grazie mille!

Ciao

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374 (modificato da carlo994 27-02-2010 22:39:38)

Re: delfino

posso dire di aver imparato a nuotare a delfino 2 giorni fa... un ragazzo che fa le gare con me a mare ci stava allenando e ci ha detto "ragazzi a delfino la testa buttatela avanti".. lì mi è scattata la scintilla e adesso faccio molta ma molta fatica in meno a delfino a lanciarmi in avanti con la testa, prima era un corpo morto in alto smile

ps: 4200 metri in 1 ora, che ne dite? big_smile

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375

Re: delfino

ottimo!!prima la testa e poi le spalle smile no so quante volte l'ho scritto!!!
4200 km/h niente male davvero wink

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