Grazie a tutti delle risposte, soprattutto delle testimonianze di chi è afflitto da un problema simile al mio.
Stasera sarò in vasca. Niente rana e spinte dal muretto solo con il ginocchio sano.

E inizierò a fare esercizi per rinforzare il quadricipite: avete suggerimenti per esercizi che si riescano a fare anche a casa, senza l'uso di attrezzi particolari?

In realtà non lo so neanche io sad
Il dolore ha iniziato a presentarsi spontaneamente, non in seguito a un trauma o altro.

Ho anche problemi alla schiena causati probabilmente da cattiva postura (sto facendo fkt specifica per questo), magari la cattiva postura ha portato, negli anni, anche a una degenerazione del menisco. O - viceversa - il problema al ginocchio potrebbe aver causato la cattiva postura e i problemi alla schiena?
Ovviamente attendo di consultare un ortopedico, nel frattempo vorrei solo capire se continuare a nuotare oppure se è meglio interrompere completamente...

Da circa un mese avverto un dolore al ginocchio, ieri ho fatto una risonanza magnetica e dal referto che ho letto mi sembra emergere una iniziale meniscopatia degenerativa e condropatia rotulea (oltre ad altre cose che non ho neanche saputo interpretare).
Visto che credo si tratti di una patologia tutto sommato abbastanza comune, magari qualcuno qui sul forum ne ha sofferto.

In attesa di farmi visitare da un ortopedico, cosa mi consigliate per il nuoto?

Per ora sto evitando di nuotare a rana per non sollecitare troppo il ginocchio, ma mi accorgo che anche le spinte dal muretto e le vasche di sole gambe (stile o dorso) a volte mi causano qualche dolorino.
Mi conviene interrompere del tutto l'attività (in attesa del parere dei medici) oppure posso continuare a nuotare abbastanza tranquillamente?

Grazie

Torno adesso da una nuotata in pausa pranzo, pur da principiante con il mio ritmo tranquillo tranquillo, mi unisco al coro di odio assoluto per l'acqua calda!
Oggi sembrava di nuotare in un minestrone sad

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(9 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie ad entrambi, mi serviva anche solo un conforto e una conferma... mi stava quasi venendo il dubbio che fossimo io e mia moglie i soliti rompiscatole (visto che a quanto pare agli altri genitori quel corso va bene così)

Stefano come sempre dettagliatissimo... mi viene quasi voglia di andare a verificare se ci sono davvero i requisiti di legge per la temperatura dell'acqua e mandare un bel controllo... ih ih ih... in realtà sono buono e non lo farò

Nella piscina dove abbiamo portato la bimba lo scorso anno gli istruttori si prodigavano ad _organizzare_ ogni volta giochi diversi, ad esempio il girotondo in acqua, e al "tutti giù per terra" tutti i bimbi con la testa sott'acqua, oppure gattonamenti su un tappetone galleggiante, canzoncine ed ondeggiamenti vari in acqua, e chi più ne ha più ne metta, e poi istruttori, bambini e genitori erano tutti insieme in acqua. A maggio, per fortuna, ricominciamo lì.

Mia figlia, quando aveva meno di un anno (grazie alla mia mogliettina) è stata abituata all'acqua clorata, avendo frequentato un corso di acquaticità in una piccola piscina di Torino. Era un impianto veramente piccolo, c'è solo la piccola piscina per i bimbi, ma ci siamo trovati veramente bene, i due istruttori stavano in acqua con i bimbi, facendogli fare girotondi, giochi, tuffi, schizzi in acqua, anche immersioni, ecc.

Quest'anno abbiamo deciso di riprovare con un nuovo corso di acquaticità. Ora mia figlia ha due anni e due mesi, l'abbiamo iscritta in un altro impianto, uno di quelli super-fichissimi, nuovissimo, attrezzatissimo (fanno pallanuoto, nuoto sincro, piscine olimpioniche, chi più ne ha più ne metta). Portata alla prima lezione siamo rimasti veramente senza parole, è stata un'esperienza orribile:
- non c'è una piscina per i bimbi di quell'età, ma c'è solo una corsia, nella stessa vasca dove fanno acquagym gli adulti e nuoto i bimbi di 4-5 anni (con conseguente rumore, musica assordante, bimbi che si tuffano da tutte le parti).
- l'acqua è fredda, giustamente per chi nuota, ma mia figlia è uscita con labbra viola e tremando
- non si tocca in nessun punto della piscina, con il risultato che mia moglie ha passato 50 minuti a battere le gambe, affaticandosi a morte, per stare a galla tenendo la bimba
- c'è un solo istruttore per una marea di bimbi (saranno stati una dozzina), che non è mai (e dico mai) sceso in acqua
- mia moglie, essendo la prima lezione, gli ha chiesto "cosa devo fare?" e quello gli ha risposto (testuali parole): "falle prendere confidenza con l'acqua", dopodichè non ha più aperto bocca se non per dire, dopo un po' "certo che è una bimba pigra, non muove le gambe"... giuro che avrei voluto annegarlo
- a tutti i bimbi viene messo il salvagente (nella piscina dove andavamo lo scorso anno, avendo l'acqua bassa, i bimbi erano liberi da orpelli galleggianti, sono i genitori - aiutati dagli istruttori-  a farli stare a galla)
- i bimbi più grandi (4-5 anni) della corsia accanto, per uscire dall'acqua passano nella corsia dei piccolini (2 anni) ovviamente facendo il tipico casino da orda di barbari (com'è giusto che sia) ma senza essere vigilati
- sembra che manchi qualunque orientamento "didattico", in pratica abbiamo pagato per far stare a mollo la bimba senza far niente

Ci siamo subito lamentati con la direzione e, per fortuna, seppur dopo molte insistenze, abbiamo ottenuto il rimborso integrale della quota del corso (per la cronaca, 93 euro per 7 lezioni)

Ora però mi piacerebbe confrontarmi con il forum, chiedo a chi ha magari esperienza di insegnamento in piscina, o ad altri genitori con bimbi piccoli: cosa pensate ci si debba aspettare da un corso di acquaticità per una bimba di due anni? Gli istruttori devono essere istruttori di nuoto qualsiasi o devono avere una formazione specifica? Sono previste (magari anche per legge) attrezzature o dotazioni particolari per piscine frequentate da bimbi sotto i 3 anni? E, infine, conoscete qualche bella struttura in Torino adatta per i bimbi? Nel frattempo l'abbiamo iscritta nuovamente dove andava lo scorso anno, mentre l'anno prossimo credo che la porterò nella piscina che frequento io, dove prendono i bimbi sopra i 3 anni.

P.S. non ho fatto i nomi degli impianti per correttezza, ma - visto quanto mi hanno fatto incavolare - se qualcuno vuol sapere il nome della piscina "superfichissima" dove abbiamo avuto la brutta esperienza lo farò

Il mio primo km!
Per molti sarà un traguardo da niente, ma considerando che ad ottobre sapevo a mala pena stare a galla (https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1901), essere riuscito a completare i miei primi "allenamenti" superando le 40 vasche mi sembra un'impresa non da poco...quando poi ho realizzato che 40x25=1000... ho nuotato per oltre 1 km, che roba!!!
Da un paio di settimane riesco a frequentare 3 volte a settimana: due serate di corso nuoto e una pausa pranzo di nuoto libero. In corsia mi sento già un altro smile

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(17 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Profondità circa 160/170, direi, visto che era poco dopo al limite dove inizio a non toccare. L'istruttrice mi fa "Siediti sul fondo", e io "Impossibile, dubito che Archimede me lo consenta", lei inizia a prendermi in giro (benevolmente) "Sei qui per ascoltare me o per fare lezione di fisica? Soffia e siediti sul fondo"... Insomma, dopo qualche tentativo ce l'ho fatta, prima con l'istruttrice che mi teneva le mani sopra le spalle, poi da solo: iniziando con la schiena appoggiata alla parete della vasca, mi metto in posizione come per sedermi, soffio completamente tutta - ma proprio tutta - l'aria che ho nei polmoni, do un colpetto con le braccia verso l'alto per spingermi sul fondo sempre continuando a soffiare, e mi ritrovo sul fondo.
Torna?

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(17 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Grazie davvero a tutti per accoglienza e consigli.

La mia istruttrice non ci fa fare vasche avanti e indietro, ma ci propone ogni volta esercizi diversi, sia per migliorare la respirazione, sia per la tecnica. Nelle ultime lezioni stiamo facendo molta apnea (giovedi' ho imparato a sedermi sul fondo della vasca svuotando i polmoni, e io che giuravo che fosse impossibile!).

Sono io che "patisco" il fiatone alla fine della prima vasca, trovo personalmente un po' frustrante che bastino 25 metri  per farmi affannare cosi' tanto. Ma se mi dite che all'inizio e' normalissimo per tutti e che basteranno il tempo, i miglioramenti nella tecnica e l'allenamento, mi tranquillizzo e mi concentro sugli esercizi senza preoccuparmi troppo. E' che sono un tipo un po' impaziente smile

Stasera ho lezione, evviva!

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(17 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Quindi il consiglio è nuotare, nuotare e nuotare?
Ma se volessi sfruttare un po' di tempo anche fuori dalla piscina?

Grazie 1000!

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(17 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao a tutti, mi fa enorme piacere presentarmi in questo forum, che seguo come "lurker" da qualche settimana e che trovo ottimo per contenuti e per frequentazioni smile

Ho 33 anni, ho iniziato a frequentare un corso di nuoto da circa un mese e mezzo; come tanti principianti della mia età mi sono avvicinato alla piscina spinto dai consigli dell'ortopedico, a cui mi ero rivolto per problemi alla schiena (e non solo) che mi affliggono da un po' di tempo.
Ho iniziato da principiante quasi assoluto, sapevo galleggiare e muovermi a "cagnolino" e a "stellina"; oggi, dopo una decina di lezioni, riesco a nuotare a (simil) dorso e (simil) crawl.
Una decina di lezioni che mi sono bastate per capire che in me sta nascendo una vera nuova passione. Prima di tutto perché è bello, a 33 anni, rimettersi in gioco per imparare qualcosa da zero, mi sembra di essere tornato a scuola e già questo mi ha fatto sentire di 10 anni più giovane. Poi perché mi diverto un mondo, e ho capito che adoro stare in acqua. E infine perché le due nuotate settimanali mi hanno fatto venir voglia - tutto d'un colpo e dopo anni di vita sedentaria e "sregolata" - di cambiare radicalmente stile di vita: da un mese non tocco più una sigaretta (dopo 15 anni di vizio), ho iniziato a mangiare con regolarità ed equilibrio (perdendo 5 kg di ciccia), faccio orari più regolari, mi impegno a camminare più del solito (magari scendendo 2 fermate prima con il bus) e a muovermi il più possibile in bicicletta. Insomma, sento di poter cominciare una vera nuova fase della mia vita, e lo stimolo iniziale è venuto proprio dal nuoto.

Ne approfitto per chiedere il primo consiglio: l'aspetto che più patisco in piscina è certamente la mancanza di fiato. Mi basta fare una o due vasche per finire affannato e col fiatone. Sicuramente in parte è dovuto alla necessità di fare ancora tanti esercizi di respirazione, ma credo che in generale sia una vera carenza fisica che mi affligge, probabilmente a causa di tutto il fumo che hanno respirato i miei polmoni in passato e alla mancanza di allenamento fisico. Mi piacerebbe fare qualcosa, anche al di fuori della piscina, per poter migliorare decisamente fiato e resistenza. Purtroppo non posso correre perché - tra le altre sfighe - ho anche un problema ancora irrisolto ad un piede (probabile sindrome del tunnel tarsale, o forse solo infiammazioni da sovraccarico dovute a una cattiva postura, non si sa) che mi impedisce di fare attività che sollecitino troppo sui piedi. Quindi non posso neanche - chessò - fare salto con la corda o simili. In bicicletta non riesco ad andare più di tanto perché raramente ho i week-end liberi, inoltre andiamo verso i mesi di strade ghiacciate...
Insomma, c'è qualcosa di alternativo che posso fare per allenare un po' i miei polmoni e la mia capacità di resistenza?