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Ciao.
Guarda io in questa discussione ho sempre criticato i metodi della mia piscina senza farmi problemi e continuo a pensare che siano limitati. Lo dico perché tutti voi a volte dite di fare esercizi a go go ma spesso sono una famiglia di esercizi non lo stesso identico esercizio per un'ora per un mese o due. Credo che un minimo di elasticità per adeguare l'insegnamento ci voglia.

A difesa devo dire che questa ragazza è veramente poco propensa a sperimentare. .rifiuta ogni esercizio lontano dal muretto..cioè siamo al punto che fa una vasca a stile (tecnica inguardabile che mi fa solo desiderare che qualcuno mi faccia un video in modo da accorgermi se faccio così anche io) ma non fa una vasca con tavoletta lontano dal bordo..

vorrei chiedere un paio di consigli:
1) dai commenti dell'istruttore(sempre che comunque a dirmi che devo allungarmi..) credo di aver capito che tengo bacino e gambe troppo basse(sia a stile che a dorso), che esercizi mi consigliate?lui mi ha fatto fare stile con pullbuoy e tavoletta, per il dorso si limita a farmi segno di alzare la gambe o meglio di tenere le ginocchia in acqua e fare uscire il piede scalciando(devo dire che a dorso una buona percentuale di errore è anche dovuta al fatto che lo faccio alla fine e sono molto stanco)

2) c'è un prodotto(tascabile) che mi consigliate di mangiare a metà pomeriggio..io di solito vado di banana per prevenire i crampi ma non sempre è comodo portarsi dietro una banana

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grazie del suggerimento.

venerdì ho avuto un forte crampo quasi alla fine della seduta.
ho tirato un pò il muscolo e sono riuscito a finire però a distanza di giorni sento ancora un dolorino, è normale?

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Tenendo conto che fino a 20gg fa non riuscivo a fare una vasca senza fermarmi.

Secondo voi ora sarebbe meglio fare meno vasche ma con meno pause o più vasche?
Esempio ieri con molta fatica a stile ho fatto 18 vasche però riposando ogni 25mt.
Forse potrei farne 10 riposando ogni 50.
secondo voi cosa è meglio?

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nuotix ha scritto:

se ha paura, allora bisognerebbe tornare molto indietro e fare in modo di debellare la paura, che impedisce un rapporto amichevole con l'acqua e quindi preclude qualsiasi apprendimento.
in poche parole parole: ha disperato bisogno di ambientamento e rilassamento.

ma scusa tabs, ma la ragazza frequenta il corso? cioè è sotto la supervisione e la gestione di un istruttore?

Si si fa parte di quelli della prima corsia che è frequentata più o meno da chi ha iniziato a settembre come me o chi ha fatto il corso l'anno scorso ma non ha prestazioni da seconda corsia in cui vanno molto di più.

L'istruttore è lo stesso che ho io e secondo me varia veramente poco gli esercizi..ci sarà pure un esercizio da farle fare lontano dal bordo..non so, nella vostra esperienza c'è mai stato qualcuno che imparasse lo stile libero ma lo facesse solo vicino al bordo?

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Una curiosità: c'è una ragazza che ha iniziato da zero e sono quasi 4 mesi che viene. La tecnica lascia a desiderare però riesce a fare anche una vasca senza tavoletta o altri sostegni ma solo vicino al bordo.
Ha veramente paura, secondo voi è giusto continuare a farla nuotare vicino al bordo? Non sarebbe il caso di farla nuotare anche dall'altra parte? Magari con tavoletta?
Specifico che la piscina nel punto più alto è 175.
L'altro giorno mi ha detto che prima di pasqua non se ne parla proprio e mi sono chiesto se fare altri 3 mesi assecondando questa paura può essere giusto

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Guarda che si riferiva al fatto che non mi hanno fatto fare cagnolino all'inizio.

Ieri è andata molto bene..per me.
Ho fatto 30 vasche..nnon tutte a stile..e la notizia non è il numero di vasche ma il fatto di aver faticato meno a farle e aver riposato meno tra una e l'altra. Io lo interpreto positivamente nel senso che se ho fatica meno significa che ho fatto meglio il movimento. L'istruttore soddisfazione e incoraggiamento non lo ha dato, ma non lo fa con nessuno, e ha continuato a dirmi di allungarmi. Io in realtà mi sono concentrato su tre cose: cercare di fare con calma e lentamente la bracciata, prendere acqua al momento giusto (il vs suggerimento di farlo quando sento come qualcosa di solido sotto la mano è stato più prezioso di 2 mesi di "allungati") e poi cercare di far tornare il braccio fino in fondo visto che mi viene da farlo uscire troppo presto.

La strada è lunga ma nelle ultime4 o 5 lezioni c'è stata una svolta che mi tira su il morale.

Ho invece la perplessità di non saper fare il galleggiamento verticale (mai insegnato e provato) un pochino provo ma la piscina è bassa e quindi psicologicamente non è la stessa cosa

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Thorpe ha scritto:

Come già hai intuito è un test inutile nel tuo caso, poichè non ci vuole enistein per capire che non scivoli, già a occhio un buon istruttore guardando dove entra e dove esce la mano riesce a capire quando sia efficiente una nuotata... è utile quel test per te magari tra 1 mese per vedere quanto sei migliorato, quello si...

MM una domanda.. il cagnolino lo riesci a fare senza difficoltà?? dovresti avere difficoltà anche ad eseguire il cagnolino, in entrambi i casi fare cagnolino predispone a migliorare la presa d'acqua a stile...

cagnolino..mica ho mai provato!o meglio non so nemmeno esattamente cosa si intenda per cagnolino. quando ho iniziato sapevo muovermi nell'acqua(con le dovute paure) facendo una specie di stile libero ma a testa fuori. se con cagnolino si intende quello ok, se invece si intende quello che ho visto fare ad alcune anziane no, in pratica le loro braccia non escono mai dall'acqua mentre io un minimo di rotazione fuori la facevo.

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grazie. ieri ho provato a fare come dici sul fatto del trovare il punto di "appoggio", diciamo che almeno l'ho sentito..miglioramenti ancora no..però con l'esercizio credo di potercela fare, diciamo che rispetto a due settimane fa ora riesco a sentire di più i vari movimenti e quindi a cercare di eseguirli almeno.

Due cose:
1) la sensazione di scivolamento del dorso e dello stile è la stessa?perchè a dorso la sento proprio mentre a stile per nulla..cioè a dorso sento proprio la spinta delle braccia/mani che mi fanno scorrere e riesco anche a regolare la velocità di bracciata a piacimento avendo questa inerzia

2) so che è molto relativo..ieri mi ha fatto fare un test per dimostrare che non mi allungo..in realtà per me dimostra solo quello che so già cioè che scivolo poco e quindi faccio tante bracciate e fatico il doppio..37 bracciate per 25mt!!!dice che sopra il 25 non va bene...considerazioni?

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Cosa intendi per tira?

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Thorpe ha scritto:

La frase devi allungartvengono la usano solitamente gli istruttori che non capiscono come ca... devono fare per ottenere determinate risultati, e insegnare determinate cose, prima di tutto a stare bene in acqua.

Inoltre può essere estremamente sbagliato chiederlo a persone che poi magari veramente si allungano è sembrano che non stanno in acqua ma su dei cavi elettrici in tensione...

Pare che tu ti riferisca allo stile, LA TECNICA DICE: (e non significa che sia bibbia la tecnica va adattata alle caratteristiche antropometriche del soggetto) che subito dopo la fase di recupero e durante quella di appoggio quando il braccio entra in acqua, la mano taglia l'acqua a braccio quasi disteso... questo implica che si distende sotto il pelo dell'acqua andando IN PRESA (quello che cerca di farti capire il tuo istruttore dicendoti allungati) per poi cominciare a tirare verso la pancia e verso le gambe.....

Tu hai interpretato bene il messaggio ma ovviamente non riesci ad applicarlo, non perchè sei scemo, semplicemente perchè a chi nuota da anni può sembrare facile ma invece per chi impara è una vera conquista come tutte le cose che si fanno in acqua.

La cosa si risolve facendo tanta tecnica ed esercizi di sensibilità utilissimi, e non cercando di coprire 2 vasche, cosa totalmente inutile, ti ammazzi solo di lavoro, e i risultati che ottieni sono cmq scarsi paragonati rispetto a quelli che ottieni migliorando la tecnica della nuotata stessa...

Almeno per quanto mi riguarda prima di chiedere UNA VASCA intera in un determinato stile cerco di migliorare la tecnica al meglio, figurati 2 vasche, nuotate male, non ha davvero alcun senso, se non quello di generare frustrazione.

Molto interessante!
le mie caratteristiche fisiche se può essere utile sono 1,75 per 66kg..spalle strette e un pò incurvate e secondo me questo un pochino influisce sulla nuotata.

Per la doppia vasca..la chiede..anche ad altri, ma almeno du quello sia decisi nel senso che vogliamo imparare a farne una bene prima, cmq lo dice anche lui che per farne due dobbiamo migliorare.

Ora non per essere polemico ma i miglioramenti delle ultime lezioni sono dovuti alla sperimentazione mia e a un pò di ambientamento. Io ad ogni vasca mi sento dire ti devi allungare e stare più rilassato, sto cercando di scivolare di più privilegiando una buona bracciata a tante come mi verrebbe di fare però se mi fossero spiegati gli errori con altre parole magari potrei migliorare. Ad esempio, dalla tua spiegazione mi vengono un paio di domande: 1 dici che il braccio si distende a filo acqua, può essere che io lo distenda troppo sotto?la mano più o meno a che profondità sta? 2 Una volta disteso il braccio parte subito la presa verso la pancia o si inizia quando si ha la sensazione di non scivolare più?
Grazie

Ps dorso: un istruttore ha detto di ruotare leggermente la spalla/busto..l'altro di tenerla ferma..qui cosa dite?

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grazie dei preziosi consigli.
l'istruttore inizia a dirmi che devo riuscire a fare due vasche di fila(fino alla scorsa settimana ne facevo mezza alla volta!) ma fatico ancora troppo nuotando..ho il fiatone ad ogni vasca..manca la leggerezza dello scivolamento.
vorrei chiedervi un consiglio..siccome l'istruttore dice sempre la stessa frase(non solo a me ma a tutti) e io mi sforzo di fare quello che dice ma sembra che non vada bene e più di così non riesco, me lo spieghereste con altre parole o esempi?la frase è "devi allungarti"..io ci provo e tanto ma non va bene.
Per quanto possibile, visto che gli automatismi non ci sono ancora molto, cerco di entrare in acqua con le dita e poi il resto e cerco di scivolare in avanti fin quando non ho quella sensazione che sia necessario prendere acqua portando il braccio indietro.

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Giusto per fare due chiacchere...un pochino meglio va...ieri ho fatto tutta la lezione senza fermate in mezzo alla vasca.
Questo significa poco però mi sento un poco più fiducioso e riesco a concentrarmi sul migliorare i singoli movimenti.
L'istruttore si lamenta che ho paura ma non è paura..sarò poco rilassato ma non impaurito, secondo me se lo capisse potrebbe aiutarmi un pò di più.
Ora dopo un pò di mesi capisco quando chiedete i video..è davvero utile osservare da fuori, lo noto guardando gli altri.
Da dentro acqua una cosa che noto è che mi riesce molto difficile portare il braccio fino in fondo prima di farlo uscire.
Ultima cosa...come diceva qualcuno è utile sperimentare, per un mese e mezzo mi sono state ripetute le solite tre frasi che non riuscivo a mettere in pratica poi ho deciso di provare a modificare qualcosa in quello che facevo ed è andata meglio, nello specifico a tenere più alto il braccio e non farlo sprofondare perché così non riuscivo a scivolare ma solo affondare!
Domanda: il dorso mi viene più o meno bene, ho difficoltà con le gambe perché lo faccio sempre quando sono stanco, però la cosa che mi rende un poco rigido è che non riesco a farlo con gli occhialini, mi sento completamente disorientato, però facendolo senza l'acqua negli occhi crea ugualmente problemi

Scusate ma se a un'ora dalla piscina brontola lo stomaco si può mangiare qualcosa? Se si cosa? Oggi non ho avuto un attimo e ho mangiato solo un pezzo di focaccia e una mela e ora brontola più di un brontosauro.

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enjoymike ha scritto:

secondo me aggiungi una giornata in vasca, io pure vedo che quando la aggiungo si sente molto la differenza, Ti metti nella prima corsia. Li non dai fastidio a nessuno, se qualcuno vuole correre si sposta. Non essere timido, uscire con foglietto in mano degli allenamenti che ci sono qui per iniziare e pensare che senza l'allenatore i ritmi saranno i tuoi, gli obbiettivi i tuoi e quello sopra tutti starci bene. Nessuno ti rimprovererà pause lunghe. Poi a furia di andarci scoprirai che ci sono giornate che le vasche sono quasi deserte.

la mia piscina è piccolina, poche corsie e i giorni che non vado io metà sono occupate per acquagym. però valuterò.
a volte scrivo in fretta e spesso solo quando sono deluso, vorrei solo dire che non penso che il maestro sia incompetente, al massimo un pò antipatico ma è diffusa in tutte le corsie questa cosa su di lui, il punto è che non è detto che le regole generali funzionino con tutti, magari con me potrebbe tentare di lasciarmi fare qualcosa in modo meno "perfetto" e farmi acquisire sicurezza e poi modificare certi errori. E' palese che quando c'è lui penso a troppe cose contemporaneamente e vado in affanno, l'altra sera da solo mi sono concentrato su un paio di cose solo e andavo..sicuramente pieno di errori però esempio sciocco: se riesco a mettere a posto la fase subacquea con la giusta presa d'acqua poi sarà più facile per la mia mente fare attenzione al braccio sinistro che ora non si alza per niente.

comunque si devo trovare il modo di fare ogni tanto per conto mio..giusto per acquisire sicurezza

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Altra risposta veloce..casualità stasera il maestro non c'era..l'altro mi ha detto di fare ciò che faccio di solito.
A livello morale sono uscito molto più contento anche perché alla fine ho voluto rifare una vasca a stile e l'ho fatta senza fermarmi. Non è il fatto di non essermi fermato è che di solito mi fa fare tutto stile e le ultime vasche a dorso però già alla seconda sono morto..invece stasera dopo il dorso ho rifatto una vasca completa anche se in teoria dovevo essere cotto..

Ma se tornassi alle prime lezioni che facevo con l'altro in cui alternavo stile e dorso? No perché è brutto essere morto alla seconda e "fresco" alla 22 esima per uno come me

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Ti rispondo velocemente perché fra poco vado.
Da solo non ce la faccio ad andare..per carattere mi da troppo noia intralciare gli altri e nel nuoto libero non riuscirei a far nulla sapendo che quello dietro mi troverebbero a metà vasca fermo.

Per i compagni di corsia invece ci facciamo tante risate. Il rapporto c'è..anzi fin troppo salotto a volte

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Paolo61 ha scritto:

non so se possa valere come suggerimento: non pensare a fare la bracciata "lentamente per farla bene", ma prova a pensare di fare una bracciata "lunga", prima tirando l'acqua, e poi spingendo l'acqua fino alle coscie...  Lunga da DAVANTI a DIETRO.

Ho provato a farla lentamente proprio perché il maestro mi dice che faccio mezza bracciata e il tutto con frenesia..il problema é che come dicevo cercando di fare il movimento completo a un ritmo normale vado giù a piombo e quindi anche la respirazione é impossibile. Anche il fatto del fiato é chiaro che sia dovuto alla fatica immane che faccio..non a caso sono stanco morto anche dopo la prima vasca.
Se c'é una cosa che vedo in quelli che nuotano in piscina é la leggerezza del movimento che a me manca..e ci provo ad essere più c calmo ma quando non vai avanti ti irrigidisci e inizia a incasinarsi tutto

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A parte i giorni di scoraggiamento in generale ho voglia di andare..ho voglia di imparare.
Divertirmi non so..così senza ragionarci sopra ti direi che se riuscissi a fare un paio di vasche senza fermarmi e il maestro rompesse meno mi divertirei anche(puntualizzo che l'antipatia dell'istruttore é diffusa, me lo ha detto un compagno di corsia senza che io dicessi nulla e un altro si é messo a fare vasche da solo per evitarlo).

Forse traspare ansia dalle mie parole...vi puntualizzo con sincerità che non ho sentimenti di competitività con altri etc..sono un pó scocciato perché dopo 3 mesi e mezzo sono oggettivamente sotto la media e mi paicerebbe godermi di più la nuotata.
Intervengo qui per sentirmi spiegare le cose in modo diverso visto che il maestro dice sempre le stesse cose che non riesco palesemente ad applicare.
Purtroppo non posso farmi fare un video altrimenti potreste essermi molto più utili.

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Quello del braccio teso l'ho notato con una compagna di corso che non flette il gomito..ma cmq meglio di me.

Il rapporto con l'istruttore è che mi ripete per un'ora che devo stare rilassato e mi mostra il movimento.

Purtroppo faccio 10 volte più fatica eseguendo male l'esercizio. Non ho paura, è che non scivolo...sto cercercando di fare la bracciata più lentamente e completa ma mi areno...l'ho detto al maestro,  il braccio lo faccio uscire prima perchè mi sento che mi sto fermando e affondando..magari sará anche che le gambe non spingono ma non credo che la nuotata debba dipendere così tanto dalle gambe...vabbé si va avanti

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Marina non intendo velocità in senso prestazione..intendo velocità di sopravvivenza.
Per fare un esempio in bicicletta puoi andare anche all'1 all'ora ma se vai a zero, salvo equilibriosmo cadi, ecco a me succede di sprofondare

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ciao sono tornato dopo le ferie a rompervi un pò!

prima cosa volevo dire a cirone che ho applicato male il suo consiglio!mi dicevi di fare il vaporetto..l'istruttore mi ha detto che sembro un mulino uffa!!!

passando alle cose serie, sono riuscito a fare una vasca senza fermarmi ma una sola perchè poi nel proseguo della lezione ho sempre avuto problemi, fatica e fiato..il fatto è che non scivolo per nulla.
Quando cerco di applicare i consigli del maestro vado anche peggio..ad esempio mi dice di allungarmi perchè non lo faccio mai e che il braccio sott'acqua deve farlo uscire dopo e invece esce subito..dice che sono agitatissimo. Vi giuro io provo a stare calmo e non ho paura di affogare è che quando provo a fare il movimento lentamente e correttamente è come se mi fermassi e affondassi come un'incudine. Perdo proprio velocità e chiaramente mi viene spontaneo affrettare il movimento.

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ho notato che con tutti viene fatto lo stesso percorso di insegnamento:
respirazioni a candela
tavoletta gambe
tavoletta respirazioni frontali
tavoletta respirazioni laterali
tavoletta dorso
dorso solo gambe
manubrio respirazioni frontali
manubrio respirazioni laterali
manubrio bracciata singola
manubrio bracciata doppia
stile
dorso bracciata

tutti ma tutti i principianti fanno questa percorso nel corso dei mesi, nessun esercizio diverso o e specifico per chi ha difficoltà in un certo movimento o altro.
Sarà giusto o sbagliato non so ma vi volevo chiedere se corrisponde al programma scritto che forniscono:
1 livello
approccio acqua
immersione viso
spostamenti
cadute libere
galleggiamenti
2 livello
apnea cosciente e raccolta oggetti
ritmo respiratorio
scivolamenti
battuta gambe
avvio tuffi

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Mi ritrovo in ciò che avete detto.
Finora non ho mai fatto di testa mia però a volte credo che il metodo sia un pò troppo limitato, intendo dire che passare molte lezioni a fare un esercizio può andar bene ma a un certo punto se l'allievo non riesce devi cercare un'altra strada per arrivare allo stesso risultato.
Senza ripetere cose già dette e annoiarvi io vedo la differenza di me come allievo a dorso e a stile..nel primo sono un normale allievo..nel secondo no. A dorso applico le correzioni che mi vengono indicate, bracciata, gambe, frequenza, bacino etc etc..nello stile è un tentativo di riuscire a far qualche metro. Comunque sto cercando di seguire i  vostri consigli anche se non con grossi risultati.

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Ma è necessario imparare prima a respirare ogni due o tre bracciate? Cioè a me riesce un pò meglio il tutto se faccio ogni 4..ma l'istruttore non vuole.
Diamo per scontato che pee come sono messo respirare da entrambe le parti è troppo difficile

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grazie dei consigli e dell'incoraggiamento.

non so se mi piace..so che mi piacerebbe, so che a volte durante il giorno mi immagino il movimento che devo fare poi entro in acqua faccio 10 metri e mi devo fermare.

il fatto della respirazione me lo porto però sempre dietro dall'inizio. t faccio un esempio: tavoletta e respirazioni frontali...andavo in crisi, poi ho "risolto" ma forse ho risolto male perchè la soluzione è stata prendere meno aria e fare più respirazioni, ora però non posso perchè mi serve più aria..però so che nuotare è coordinazione di vari movimenti e capisco che se fossero tutti sufficienti forse la respirazione mi riuscirebbe meglio. farò ancora due lezioni poi mi devo fermare e riprendere a gennaio..magari mi passa un pò d'ansia anche se fosse per me non staccherei