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Argomento: Mia nuotata : ripresa subacquea

Cosa ne pensate? Non riesco piu a trovare il tread dove avevo gia postato un video da fuori della mia nuotata....La maledizione delle gambe continua. Non riesco a tenerle estese..e caviglie bloccate...qualche difetto nella bracciata c'e'credo.....CRITICATEMI!!!!!!!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=yUUB-iAP-ZQ

24 ore di Nuoto di Bad Radkersburg 2013..... 54,9km nuotati smile

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Allora una cosa che mi è balzata agli occhi è la respirazione, ho la sensazione che nn sia corretto il ritmo respiratorio, e lo scambio non sia efficiente al massimo, si vedono bollicine per un istante è  come se attuassi un ritmo 1:1 invece di 1:3 come dovrebbe essere... vabbhe, il diffetto alle gambe è qualcosa su cui fossilizzarsi, insisti ancora, poichè compromettono tutta la nuotata, la braccita potrebbe essere ancora più efficace, prova ad aumentare gli esercizi di sensibilizzazione delle braccia ad esempio nuotando col pugno chiuso.

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Ciao Andre, ti dico la mia.

Purtroppo come dici anche tu, la gambata è proprio bruttina! Mi spiace. Più che altro è un peccato perché è totalmente sproporzionata rispetto alla parte superiore del corpo che dimostra un livello di maturità ben superiore. I piedi sono a martello, il movimento è scoordinato, scalci quasi solo con la gamba sinistra e la destra immobile. Lavoraci in tutte le salse! Se quello nel video fossi io, da domani farei solo gambe per minimo un mese. Senza fare nessun altra nuotata altrimenti rischi l'irrecuperabile effetto "petto grosso-polpacci piccoli" (scusa il paragone da culturista smile )

Il resto mi sembra globalmente buono, perlomeno ad un livello amatoriale come il nostro. Giri bene la testa durante la respirazione con l'acqua a metà viso, e questo è un ottimo particolare. Noto che hai fatto 100 metri respirando sempre ogni due e sempre a destra, non è che dall'altra non sei capace?

Tu fai accenno alla bracciata, non saprei se qualificarlo un vero e proprio difetto, ma perlomeno secondo i miei gusti di nuotata "ideale", noto una sorta di remata a gomito bloccato, piuttosto che una trazione seguita da una spinta. Le braccia tendono infatti a ruotare un po', piuttosto che ad agganciare l'acqua e spingerla verso dietro, sarei curioso di vedere il tuo recupero. Comunque, ti ripeto, non so se sia un vero difetto, anche perché credo si dibatta sempre sull'efficacia o meno di una bracciata a gomito semi-bloccato.

Ultima annotazione, la testa mi pare troppo alta sul pelo dell'acqua, ovvero con lo sguardo puoi vederti tranquillamente le mani distese in avanti, cosa che ti conferisce una posizione un po' troppo "imbarcata" della schiena, a meno che tu non sia uno sprinter sui 50 metri, meglio rilassare il collo.

Ovviamente, queste sono le cose che "IO" cambierei se la mia nuotata fosse la tua, non sono certo consigli scritti con la penna d'oro! smile La nuotata di base c'è tutta, è ora il momento di "spaccarsi un po' la testa" con i particolari wink

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

ieri sera tardi quando ho visto il video mi sono balzate all'occio due cose:
1) durante la fase subacquea butti l'acqua verso il basso anziché verso dietro compromettendo la propulsione.
invece, dopo che hai preso bene l'acqua in avanti (allungando leggermente la spalla sott'acqua), devi portare l'acqua verso la pancia e poi continuare a tirare fino non sentire più acqua sulla mano.
più o meno così: http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=P31XJ16C4Ag

2) ogni tanto tendi a guardare troppo in avanti in direzione delle mani.
invece la testa deve stare ferma e orientata più o meno dove le mani arrivano in prossimità della pancia. questo riferimento ti sarà utilissimo anche per migliorare quello che dicevo prima.

3) sulle gambe hai ancora da lavorare.
questa era la vecchia discussione dei tuoi video precedenti: https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2565
oltre agli esercizi consigliati da stefano e quelli che puoi trovare nelle discussioni apposite, io ti consiglierei caldamente gli scivolamenti dinamici. eccezionali smile

4) sbaglio o hai cominciato a fare le virate??

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

ragazzi grazie mille...riflettero e migliorero! sta di fatto che le gambe le ho rigide anche a secco! ahime'!!!

24 ore di Nuoto di Bad Radkersburg 2013..... 54,9km nuotati smile

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

dico anche io la mia...
Come mi diceva sempre un mio caro amico e "ex-allenatore": " chiudi sto pollice, la mano bella chiusa a cucchiaio!!! Anche Rosolino nuotava a pollice aperto...però lui era Rosolino!!!"
Devo dire che c'ho l'avorato parecchio, all'inizio mi venivano i crampi a mano e avambraccio, ma adesso è divenuta una cosa naturale...
e come ti hanno già detto in tanti, fossi in te, farei lunghe sessioni di gambge, gambe eancora gambe per comprendere il movimento corretto e fare in modo che diventi naturale.
Ciao

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

spini85 ha scritto:

dico anche io la mia...
... " chiudi sto pollice, la mano bella chiusa a cucchiaio!!! ...

Pensa te, la mia allenatrice si raccomanda il contrario, pollice aperto! Mah...
Mi piacerebbe sapere chi ha ragione e perchè.

Ciao

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8 (modificato da Catullo 31-01-2013 20:02:24)

Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

sydilbradipo ha scritto:
spini85 ha scritto:

dico anche io la mia...
... " chiudi sto pollice, la mano bella chiusa a cucchiaio!!! ...

Pensa te, la mia allenatrice si raccomanda il contrario, pollice aperto! Mah...
Mi piacerebbe sapere chi ha ragione e perchè.

Ciao

Infatti, la questione è controversa; io non riuscirei mai a nuotare con la mano a cucchiaio e le dita completamente serrate. No sono nessuno ma mi è stato detto, apertamente, che può essere controproducente. I moderatori ti spiegheranno perchè........

p.s. : http://www.galileonet.it/articles/5016917fa5717a112a000001

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Uscendo dal campo didattico
e tornando in quello scientifico, negli
anni passati qualche tentativo di studio
era già stato intrapreso, ma sempre e
solo in campo sperimentale. Secondo
Schleihauf, uno dei primi studiosi del
nuoto moderno, la propulsione ottimale
si aveva con le dita chiuse e con il pollice
leggermente abdotto. Verso le fine
degli anni Novanta, altri studiosi
conclusero che una leggera
apertura delle dita della mano
non influenzava in maniera significativa
la velocità di nuotata,
mentre allo stesso tempo altri
scienziati erano convinti che la
mano anche leggermente aperta
producesse più propulsione.
Allo stesso tempo, guardando
sia le gare di nuoto che gli allenamenti,
la dinamica era assai
ampia: chi aveva le dita completamente
ravvicinate e chi le
teneva leggermente (non completamente)
distanti. La verità
è che i nuotatori basano molto
spesso la loro tecnica sulla loro
senso-percezione, che è molto
individuale, soprattutto in questo
aspetto. Insomma nessun vero
riscontro scientifico! In questo
nuovo studio, i parametri introdotti
sono stati i soliti: area del
corpo (la mano in questo caso),
densità del fluido, coefficienti di
lift e di drag, angolo di attacco
della mano e velocità. Il parametro
innovativo presente è stata la
distanza tra le dita che è stata
fatta variare da 0 (mano chiusa)
a pochi millimetri (mano leggermente
aperta). Dunque sono stati
introdotti i diversi casi relativi
alla differente disposizione delle
dita, dopodiché confrontando
i risultati prodotti dalle simulazioni
si è effettuato un confronto
definitivo. A partire da queste
considerazioni, calcolando il
contributo delle due forze propulsive
(lift e drag) esattamente
come negli studi precedenti, si
è giunti a confermare i principi
biomeccanici ormai consolidati
da tempo fornendo delle indicazioni
più precise sul ruolo delle
dita. Infatti per quanto riguarda
l’apporto del drag, per angoli di
attacco ottimali, la soluzione delle
dita leggermente distanziate (intorno
ai 3 millimetri) produce una
maggiore propulsione, anche del
50%. Mentre nel caso del lift i vantaggi
delle dita aperte non sono significativi,
il fenomeno risulta piuttosto
indipendente. La spiegazione
di questi risultati è la seguente: una
leggera apertura della mano porta
all’aumento della resistenza applicata
all’acqua. Un tale aumento del
drag, per piccole distanze non causa
maggiore attrito, ma aumenta la
superficie di presa, e può essere
sfruttata in maniera positiva. Questo
perché le dita sono si distanti,
ma non abbastanza da permettere
all’acqua di fluire liberamente, evitando
così la persistenza dei vortici,
come accadrebbe invece con la
mano leggermente aperta. Mentre
nel caso della portanza, è normale
che l’apporto propulsivo non migliori
o tenda a diminuire, dal momento
che le dita distanziate fanno
diminuire la differenza di pressione
tra i due lati della mano. In definitiva,
questo approccio di studio dei
fenomeni natatori, non deve essere
visto come uno strumento per stabilire
una serie di dogmi, ma come
una possibilità per fornire delle indicazioni
tecniche per espandere il
numero di soluzioni a disposizione
dei nuotatori e degli allenatori. Di
sicuro, prima di qualsiasi forma
di allenamento, la velocità di ogni
nuotatore dipende solo ed esclusivamente
dalle sue caratteristiche
intrinseche, quindi dal suo corpo
e dalla migliore applicazione della
forza disponibile. Per capire questo
concetto emergono sempre
nuovi dettagli, ma che a breve si
riveleranno sempre più dei fondamentali

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Evvaiiiiiiiiii!  il primo che formatta per smartphone!!!!!!!!

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Piscis99 ha scritto:

Evvaiiiiiiiiii!  il primo che formatta per smartphone!!!!!!!!

bene ah?! ahahaha

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Avevo letto qualcosa su questa questione, però...si parla di tenere le dita distanziate di un paio di millimetri l'una dall'altra, cioè semichiuse, non "a pollice aperto".
E poi stiamo parlando di studi fatti su atleti professionisti, cioè gente che ha un'acquaticità fuori dal normale, un'efficacia nella bracciata e nella gambata oltre la media. Gente che "sente" l'acqua su tutto l'avambraccio...
Se parliamo di nuotatori a livello amatoriale, secondo me, è controproducente dire di tenere la mano aperta perchè, non avendo l'esperienza di un Pehelps, un Rosolino o chicchessia, perderà l'unica fonte di propulsione che si ritrova...

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

spini85 ha scritto:

Avevo letto qualcosa su questa questione, però...si parla di tenere le dita distanziate di un paio di millimetri l'una dall'altra, cioè semichiuse, non "a pollice aperto".
E poi stiamo parlando di studi fatti su atleti professionisti, cioè gente che ha un'acquaticità fuori dal normale, un'efficacia nella bracciata e nella gambata oltre la media. Gente che "sente" l'acqua su tutto l'avambraccio...
Se parliamo di nuotatori a livello amatoriale, secondo me, è controproducente dire di tenere la mano aperta perchè, non avendo l'esperienza di un Pehelps, un Rosolino o chicchessia, perderà l'unica fonte di propulsione che si ritrova...

la fluidodinamica è sempre quella però eh, sia per campioni che per scarsi

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

aaah, guarda, stai parlando con un Ingegnere e di esami di meccanica dei fluidi e varie ne ho fatti fino alla nausea...

In sostanza penso di dire quello che ha spiegato mixmaxmaxxx ma forse non mi sono spiegato. Non sto dicendo che lo studio sia una boiata, anzi, sto solo dicendo che bisogna valutare in che modo e a chi possa essere riferito.

Secondo me non tutto ciò che si studia su un professionista può essere riportato direttamente ad un amatore perchè entrano in gioco fattori "umani", "i nuotatori basano la loro tecnica sulla loro senso-percezione" [cit], non siamo macchine programmabili a funzionare nel modo ottimo.

Lo studio dice "...a patto però di mantenere tra le dita una distanza ottimale" e prende in esame una bracciata tecnicamente "perfetta" in ogni suo aspetto. Non dice che in qualunque modo si nuoti è meglio tenere le dita leggermente aperte. Dice posto questo, quello e quell'altro,(cioè posto che hai una nuotata perfetta) si è visto che tenere le dita leggermente aperte ha rendimento maggiore.

Ma chi può dire di rispettare pienamente, con la propria nuotata,  le ipotesi dello studio?

Se ad una persona normale gli si dice di nuotare a mano leggermente aperta, non avendo le capacità che si acquisiscono grazie a 35/40km settimanali per 20 anni di allenamenti di nuoto quali grande acquaticità e tecnica sopraffina, non riuscirà a farlo nel modo ottimo e avrà una spinta inferiore a quella che avrebbe tenendo la mano chiusa.
Secondo me prima bisogna sviluppare al massimo la propria acquaticità e tecnica nuotando nel modo che rende più facile la propulsione, cioè con la mano chiusa, dopodichè avvicinarsi all'ottimo teorico che secondo me non è raggiungibile se non si ha l'esperienza adeguata.

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

La mano e le dita.

Le soluzioni certamente sbagliate sono la mano a cucchiaio, il pollice separato, le dita serrate (cioè le dita vengono irrigidite forzatamente tanto da schiacciarsi fra loro) e le dita troppo divaricate.

La soluzione corretta della mano consiste nel tenere la mano aperta (tipo paletta) con le dita ravvicinate che si devono toccare leggermente.
In questo modo la mano non è né troppo rigida né troppo morbida, ma una sana via di mezzo. Effettivamente tempo fa notai che fra le dita si creano piccolissime fessure, specialmente quando s’impatta acqua dura,attraverso cui l’acqua "fluisce agevolmente”. Penso che lo studio si riferisca a questo quindi niente di nuovo. Di sicuro parlare di mano aperta in modo generico come scritto nell’articolo postato da catullo può risultare molto ambiguo.

Aggiungo infine che:
-    questi sono studi che vengono fatti a posteriori su nuotatori professionisti i quali nuotano basandosi quasi esclusivamente sulle sensazioni
-    la propulsione più concreta viene assicurata dal palmo della mano e che ciò che fa la differenza in questi termini è una cosina che si chiama sensibilità propriocettiva
-    mentre si nuota, secondo me è bene non trastullarsi su quanto tenere aperto/chiusa la mano col righello come può sembrare a leggere gli articoli. Basta invece sforzarsi di far toccare delicatamente le dita fra loro e il gioco è fatto

questo è quello che so io.

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Andre ha scritto:

ragazzi grazie mille...riflettero e migliorero! sta di fatto che le gambe le ho rigide anche a secco! ahime'!!!

Se sei rigido anche fuori dall’acqua, è plausibile ci possano essere ragioni per cui vale la pena indagare i reali motivi e cercare di risolvere il problema (esperienza personale, ahimè)

ps. mi ero scordati dirti che di scivolamenti dinamici (e in misura minore anche classici) dovresti farli in tutte le sedute, in quatità industriale (minimo 20)

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

spini85 ha scritto:

aaah, guarda, stai parlando con un Ingegnere e di esami di meccanica dei fluidi e varie ne ho fatti fino alla nausea...

In sostanza penso di dire quello che ha spiegato mixmaxmaxxx ma forse non mi sono spiegato. Non sto dicendo che lo studio sia una boiata, anzi, sto solo dicendo che bisogna valutare in che modo e a chi possa essere riferito.

Secondo me non tutto ciò che si studia su un professionista può essere riportato direttamente ad un amatore perchè entrano in gioco fattori "umani", "i nuotatori basano la loro tecnica sulla loro senso-percezione" [cit], non siamo macchine programmabili a funzionare nel modo ottimo.

Lo studio dice "...a patto però di mantenere tra le dita una distanza ottimale" e prende in esame una bracciata tecnicamente "perfetta" in ogni suo aspetto. Non dice che in qualunque modo si nuoti è meglio tenere le dita leggermente aperte. Dice posto questo, quello e quell'altro,(cioè posto che hai una nuotata perfetta) si è visto che tenere le dita leggermente aperte ha rendimento maggiore.

Ma chi può dire di rispettare pienamente, con la propria nuotata,  le ipotesi dello studio?

Se ad una persona normale gli si dice di nuotare a mano leggermente aperta, non avendo le capacità che si acquisiscono grazie a 35/40km settimanali per 20 anni di allenamenti di nuoto quali grande acquaticità e tecnica sopraffina, non riuscirà a farlo nel modo ottimo e avrà una spinta inferiore a quella che avrebbe tenendo la mano chiusa.
Secondo me prima bisogna sviluppare al massimo la propria acquaticità e tecnica nuotando nel modo che rende più facile la propulsione, cioè con la mano chiusa, dopodichè avvicinarsi all'ottimo teorico che secondo me non è raggiungibile se non si ha l'esperienza adeguata.

Mmm... sono ingegnere anch'io! comunque forse hai ragione si

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

http://suite101.com/article/fingers-apart-or-together--which-is-best-for-swim-propulsion-a355894


http://www.posetech.com/FORUM/finger_spacing.pdf

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Piscis99 ha scritto:

http://suite101.com/article/fingers-apart-or-together--which-is-best-for-swim-propulsion-a355894


http://www.posetech.com/FORUM/finger_spacing.pdf

Interessante; oggi ho verificato e ho notato che nella velocità tendo, naturalmente, a stringere le dita; contrariamente a quello che faccio normalmente dove le tengo leggermente aperte. Da approfondire.......

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

nuotix ha scritto:
Andre ha scritto:

ragazzi grazie mille...riflettero e migliorero! sta di fatto che le gambe le ho rigide anche a secco! ahime'!!!

Se sei rigido anche fuori dall’acqua, è plausibile ci possano essere ragioni per cui vale la pena indagare i reali motivi e cercare di risolvere il problema (esperienza personale, ahimè)

ps. mi ero scordati dirti che di scivolamenti dinamici (e in misura minore anche classici) dovresti farli in tutte le sedute, in quatità industriale (minimo 20)

scivolamenti dinamici cosa intendi=? Io faccio scivolamente da bordo vasca...con pull e senza...e anche con elastico.....

24 ore di Nuoto di Bad Radkersburg 2013..... 54,9km nuotati smile

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

gli scivolamente dinamici sono come gli scivolamente classici (vedi la guida nella sezione principianti in cui si parla di sciv classici) con la differenza che dopo essersi staccati dal muro di inserisce la battuta di gambe, si fanno le bolle e si continua a fino ad esaurimento aria, finita la quale si ricomincia.

ottimi perché a differenza della tavoletta la postura è la medisima della nuotata completa

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22 (modificato da Thorpe 04-02-2013 13:17:39)

Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

la mano bisogna tenerla rilassata senza farsi troppe pippe mentali, ricordate che nn è la semplice mano a spingere ma è l'intero blocco formato da braccio e avanbraccio + mano = bracciata a stile.

Ed è anche il motivo per cui ti ho suggerito di aumentare gli esercizi di sensibilità della bracciata nuotando a pugno chiuso, proprio per imparare nuove traiettorie sicuramente più propulsive  escludendo appunto la mano, su cui ci si fossilizza.(giustamente nuotix ha notato che spinge troppo verso il basso) è legato proprio a quello, si punta tutto sulla mano, ciò provoca anche il calssico beccheggio , e la posizione del capo troppo  alto rispetto alla linea di galleggiamento (amplificato ancora di più per via della gambata).

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

premesso che, mentre si nuota, guai a pensare a questi particolari perché la propulsione dipende tanto anche dalla sensibilità del palmo e distoglie l'attenzione sull'unico scopo plausibile ovvero andare avanti.....ho letto con molto interesse gli studi postati da piscis nel secondo link.

si dice addirittura che la distanza ottimale sia di ben 8mm. è una distanza comunque considerevole che mi sembra forse in contraddizione con quanto avevo letto sul mio manuale fin.

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Quindi devo battere su esercizi con nuotate a pugno chiuso e mano aperta? Per risolvere il fatto che non spingo bene dietro ma sotto....grazie smile

24 ore di Nuoto di Bad Radkersburg 2013..... 54,9km nuotati smile

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Re: Mia nuotata : ripresa subacquea

Ecco La mia famosa gambata fatta 1 anno e mezzo fa.... http://www.youtube.com/watch?v=Ie09g68qX_4

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