provo a fare due riflessioni e che chiaramente estendo a voi..prima di tutto dico che per nuotare pensando "adesso batto meno le gambe..no aspe' adesso un pochino di piu'.ect ect." serve indubbiamente un ottima globalita' coordiativa nella nuotata e che la stessa sia realmente ben automatizzata e consolidata, cosi' non fosse il cercare di controllare la frequenza di gambata come del resto di ogni altro aspetto o gesto tecnico della nuotata stessa, manderebbe in confusione il neofita, per cui personalmente lo trovo controproducente, tanto più che per cio' che ne so io, in un recente passato i mezzo fondisti o i fondisti limitavano le gambata da 6 per ogni ciclo di bracciata (come nei velocisti) a 4 i addirittura a 2 come nei 1500mt per esempio, cosa che, sempre per quanto ne so io, sta un po scomparendo, anche i mezzo fondisti o fondisti fanno le sue buone 4 gambate per ciclo di bracciata e nel finale passano a 6! ..chiaramente parliamo di atleti evoluti, ora, e' chiaro che per quanto riguarda "noi comun mortali", in 6x400 le gambe non posso battere alla stessa intensità in un 6x50..in questo caso cosi' eclatante vanno un po "gestite", ma ,credo si debba anche lasciar un po di spazio all istinto e alle sensazioni personali del momento,ogni giorno non e' uguale all altro, ci sono giorno in cui hai forza, resistenza e testa per rendere 10, c'e ne sono altri che se provi a far 7 se ko dopo 300mt, ecco perché dico che c'e anche bisogno di un po di personalizzazione e che non mi trova d accordo il dire i maniera assoluta : "devi imparare a battere le gambe di meno o di piu'", chiaramente e sottointeso che se invece parliamo di gare, la gestione della stessa sotto l aspetto tecnico/tattico e tutt altra storia.
Visto che chiedevi un esercizio..se dovessi consigliartene uno per percepire realmente l intensità , la frequenza e l apporto propulsivo o meno della tua gambata...beh direi che la nuotata di sole gambe (alla quale puoi tranquillamente aggiungere in seguito la nuotata di sole braccia e dopo ancora completa)in positivo e negativo potrebbe essere utile, riuscirai a sentire l efficacia della gambata quando "entra" ed il contrario quando rallenti, di li credo proprio che farai tua la consapevolezza di "quanto stai battendo più o meno le gambe"
Seconda riflessione la fare nel dire che, personalmente non credo sia un problema di "gestione" delle gambe, quanto piuttosto di efficacia della fase di passata della bracciata, lo dico perché se con il pull e quindi escludendo le gambe, la tua nuotata non e' più efficace, mi viene da pensare che la tua azione di braccia (nella fase di passata appunto)sia poco produttiva, molto probabilmente avere una gambata efficace e che da quanto scrivi utilizzi in maniera importante durante la nuotata, beh va a sopperire ad un azione delle braccia che non e' cosi' produttiva, da qui il fatto che l esclusione delle gambe fa salire in maniera importante il numero di bracciate sugli stessi metri.
Infine,sempre a mio modesto parere , fare elastico senza pull e' moooolto impegnativo e non so quanto produttivo e efficace possa essere, legare le caviglie provoca un inevitabile affondamento del bacino e delle gambe, andando chiaramente a compromettere e non poco la linea di galleggiamento, tutto cio' si ripercuote anche sul resto della nuotata rendendola molto artificiosa..credo che cercare un paragone in termini prestativi tra una nuotata completa, una con il pull e una con il solo alastico..beh sia davvero poco attendibile, in tutte e tre le nuotate abbiamo assetti diversi, un esercizio settoriale puo' dare delle indicazioni di piu' o meno sull efficacia di un altro aspetto della nuotata, ma sono solo delle indicazioni , tali rimangono.
Aspettiamo gli esperti che oltre a dare utili infomazioni a te, diranno se c'e qualcosa di giusto in cio che ho scritto hheheheeh
ciao
se vuoi puoi tutto il resto sono scuse