Argomento: Resa in allenamento e resa in gara
Ciao a tutti,
una domanda, che forse resta una riflessione fine a sè stessa, ma tant'è:
nel nostro gruppo, ci suddividiamo in due corsie: facciamo sempre gli stessi lavori, ma c'è una corsia più lenta e una con ritmi un po' più sostenuti, in base alle prestazioni dei singoli.
Io mi piazzo nella corsia dei "placidi" , ma in effetti succede che più di uno dei miei compagni di gruppo, per quanto in allenamento viaggino più di me, poi in gara fanno tempi analoghi, per non dire inferiori ai miei.
Ad esempio, ragionando a spanne, c'è una mia amica che se facciamo, per dire, 4 x 100 misti mi lascia tranquillamente indietro di 50 metri, eppure in gara lei ha fatto quasi 1'45", contro il mio 1'41".
Se facciamo dei 200 nuotati piano, di sicuro la perdo dopo la seconda ripetuta, eppure in gara le ho dato più di due secondi.
Sui 50 stile le differenze si fanno più marcate, anche a confronto di altre nuotatrici: 38" secondi in media contro i miei 35" circa (dico circa perché l'ultima mia prova in gara risale a un anno fa: spero di essere migliorato un pochino, lo saprò domenica prossima).
La mia domanda è: a giudicare da questi dati, si potrebbe dire che in allenamento dovrei spingere di più?
Il metodo che mi sono dato io è questo: in linea di principio, mi attengo a quanto dice l'allenatore. Se una serie è prescritta "a velocità di crociera", siccome io mi considero un nuotatore meno che mediocre, preferisco dare la precedenza a cercare di nuotare bene, anche a costo di andare più piano di quanto forse potrei.
Se l'allenatore dice "Pestate l'acceleratore", la mia priorità è darci dentro, anche a scapito di una nuotata ordinata.
Ne ho parlato con l'allenatore, che mi ha detto "Forse potresti provare a seguire i ritmi della corsia più veloce", ma io penso di fare meglio nuotando il più possibile con calma e cercando di nuotare bene, a meno che, come dicevo prima, non sia espressamente richiesto il contrario.
In the future, swimming isn't going to be optional.