Esatto,Marina ha ragione:c'è forza e forza.
Devi vedere il tuo muscolo come se fosse una marionetta con tanto di fili;a seconda di quanti fili ha e dove sono disposti,questa marionetta può essere in grado di fare certe azioni e altre invece no.
Ogni tuo muscolo ha un certo ammontare di risorse (energetiche e strutturali) che lo rendono in grado di sviluppare un certo ammontare di forza secondo vari parametri metabolici (potenza,resistenza etc.),questa è la forza generale del muscolo,la forza disponibile come diveva Marina,cioè il suo potenziale teoricamente esprimibile.
Però il muscolo può compiere efficientemente (al 100%) solo azioni specifiche relative alla sua dotazione nervosa (i fili della marionetta),le altre potranno essere eseguite riuscendo a sviluppare una percentuale minore di efficienza e di forza;infatti il muscolo è formato da fibre muscolari che sono poi connesse al sistema nervoso in gruppi chiamati unità motorie (un nervo più tutte le fibre da esso controllate),più unità motorie ci sono nel muscolo e più vasta è la gamma di variazioni specifiche di ogni singola azione eseguibili da quel muscolo.
La conseguenza è che per alcuni tipi di azione (nel nostro caso quelle acquatiche) potremmo non essere in grado di sviluppare l'intero potenziale di forza di cui parlavamo,bensì potremmo avere a disposizione solo una percentuale di essa,che viene chiamata ancora forza disponibile,però è solo una frazione di quella di partenza teoricamente esprimibile,dato che è riferita allo specifico ambiente acquatico
Scendendo ancora più nello specifico,tra le abilità acquatiche ce ne potrebbero essere alcune per le quali siamo più dotati (sempre a livello nervoso) e altre meno;per esempio gambe a rana invece che a crawl,oppure a dorso (etc. etc.)
Cioè per queste singole azioni potremmo avere addirittura un nuovo calo percentuale della forza esprimibile,ed è questo il concetto di forza relativa,cioè la percentuale di forza disponibile che sia realmente a disposizione per questo o per quell'altro gesto specifico.
Come si fa ad aumentare prima la forza disponibile in acqua (senza dunque aumentare la forza generale) e poi in seguito la forza relativa ?
Traduzione : come si fa ad imparare a nuotare ?
La cosa peggiore sarebbe pensare di aumentare la forza generale,cosa inutile fino a che non disponiamo di una corretta dotazione nervosa.
La cosa migliore è aumentare appunto la dotazione nervosa,cioè eseguire esercitazioni atte a sviluppare nuovi nervi,cioè eseguire gli esercizi SENZA METTERLA SUL PIANO DELLA FORZA.
Alla fine della storia,se vuoi imparare le gambe devi dunque buttare via quella maledetta tavoletta,dato che la sua funzione NON E' quella di insegnare la gambata,bensì aumentare la forza nelle gambe; e metterti a lavorare su gambate in apnea senza alcun tipo di supporto,cercando di coprire una distanza sempre maggiore senza aumentare la forza;alternando questi lavori a variazioni sul tema,per esempio gambe a crawl in verticale,oppure con pinne,provare a farle larghe e lente,oppure veloci e strette,con piede duro e con piede morbido,a gamba dura oppure morbida,a farle in subacquea oppure in superficie,a farle a dorso e stile,oppure a volte in laterale,a farle seduto sul bordo (a dorso) oppure "spiaggiato" sempre sul bordo (a crawl);a farle in mille modi diversi e magari qualche volta (perchè no) anche con la tavoletta (ma sempre pochissimo).
Alla fine un pò alla volta la tua muscolatura svilupperà nuove terminazioni nervose,e magicamente riuscirai a migliorare.
Però servono due cose:la pazienza e la varietà (e relegare la tavoletta in un angolino,dato che è solo uno dei mille modi di fare le gambe).
Ciao
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