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Argomento: la crisi del 3^ anno

Sono una M40 che ha imparato a nuotare tre anni fa, avendo sempre fatto altri sport a buon livello agonistico, mi sono messa in gioco dopo appena sei mesi di allenamenti. Il trend dei  risultati non finisce di stupirmi, sono passata da 650 punti a 812 nei 50 sl e 772 nei 100 sl.
Il mio allenatore comincia a crederci solo ora e per la verità non mi pare del tutto convinto…
Partecipo praticamente a tutte le gare cambiando anche specialità. Mi sento dire che sono una “velocista pura” e se vuol dire che soffro le distanze hanno perfettamente ragione. Tutto bene sembrerebbe. Eppure attraverso un periodo di “crisi”.
Ogni santo allenamento (5 giorni a settimana), specie nelle settimane di carico (3500mt), patisco un’agonia che diventa di giorno in giorno sempre più insopportabile.
Nonostante mi distingua in gara, in allenamento arranco pietosamente dietro TUTTI e per tutti intendo persino dietro l’ultimo degli ultimi (sconsolante).
La prima domanda è: devo insistere con questi carichi per me estenuanti che finiscono per esaurirmi provocandomi spossatezza e contratture, oppure assecondare le mie caratteristiche fisiche e il mio background, ridurre il carico e puntare alla qualità dell’allenamento, magari integrando con la palestra due tre volte a settimana?
La seconda domanda va da se, cosa significa qualità degli allenamenti nel mio caso?
Il mio allenatore è del partito dell’ “adattamento”, prima o poi mi abituerò (se non schiatto in un 20 da 100), ma ho come l’impressione che con me st'adattamento sia una chimera.
Che fare?
michiw

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Re: la crisi del 3^ anno

Carissima Michiw..capisco le tue perplessita'......anch'io come master mi sono reciclata 3 anni fa e mi sono presa delle belle soddisfazioni.
Ti dico cosa penso in merito alle tue "indecisioni" , ma sappi che questo è solo un modesto parere frutto dell'esperienza e della...........fatica.............e non necessariamente ho la pretesa che venga condiviso.
Vengo anch'io da altri sport e ho la testa di chi "si applica " e cerca di ottenere dei risultati (relativi ovviamente...) , in rapporto alle mie  caratteristiche fisiche , psichiche e caratteriali.
Premetto che non ho ancora deciso "cosa fare da grande " se la velocista o la mezzo-fondista ma mi sperimento su tutte le distanze del Libero ( tranne i 1500 .....perchè non li tengo di testa ,solo in acque libere) , con punteggi che non scendono sotto i 900....... ;-) questo non per sentirmi dire che sono brava, ma per dirti che ,pur non avendo il background di esperienze natatorie tipiche dell'ex  agonista che ti permettono di capire e di sfruttare in eta' giovanile le tue  capacita', ...lo si puo'fare  ora con costanza , determinazione, applicazione ma soprattutto tanto divertimento e spirito sano di competizione. 
Semplicemente  mi diverto: mi alleno 3- max 4 volte alla settimana in acqua .......5 volte mi sembrano un po' tante ,significa nuotare tutti i giorni (e poi se fai  3.500 x 5 = 17.500  mt alla settimana??????????????? quasi come gli agonisti.............. )  Ti definisci  una velocista ...dovresti comunque alternare allenamenti aerobici con allenamenti specifici sulla velocita'...mah...
Come tu affermi  ti sembra gia' di nuotare troppo, e stai attenta al sovrallenamento.....non porta risultati e ha delle conseguenze negative su fisico e psiche.( tu parli di AGONIA........mi sembra un termine di per se' pesante ) 
Ben venga l'idea di alternare allenamenti in vasca con allenamenti  in palestra di potenziamento, visto che prediligi la velocita' ,ma cerca di "staccare" , con  un giorno di riposo  (  o recupero attivo)  a meta' settimana.
Sii orgogliosa dei tuoi risultati, perchè la vera gara è quella con se' stessi. Fai quello che il tuo fisico ti permette di fare salvaguardando la tua salute....strafare è un DEBITO che pagherai piu' avanti..........
Ci si puo' allenare tutti i gg, si si, .........molti master(?) lo fanno.......
Io per es. alterno allenamenti in vasca , in palestra , in bici e di corsa. In tal modo cambio scenario , non mi fisso su uno sport, frequento gente diversa che parla " d'altro "....e ricorda  "Il cuore è cieco" nel senso che la resistenza generale è una capacita' motoria trasferibile e puoi acquisirla anche fuori dalla vasca !
Per quanto riguarda la qualita' del lavoro ...beh è un discorso lungo...ne parlero' in altra sede.
Io continuo a fare la master , fin quando questo mi divertira'...non voglio prosciugarmi emotivamente per raggiungere tempi incredibili. Mi diverto, amo l'acqua e  amo stare ed allenarmi  insieme agli altri: ma rispetto me stessa e questo grande sport che mi sta dando molto. Non ne abuso.....a piccole dosi....forse questa è la QUALITA' del mio lavoro!!!!
E comunque, al di la' della filosofia ...chissa' magari ci troveremo a fianco in qualche campionato italiano ................Ti penso nei tuoi 20x 100.............
A proposito ...in che squadra nuoti???     a presto Freew

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Re: la crisi del 3^ anno

Ciao Michiw
sono Marci
in linea di massima la penso come Free w, concordo anche io sul fatto che potresti tranquillamente alternare con la palestra... al di là dell'aspetto psicologico che cmq è fondamentale (Michiw si nuota con la testa e col cuore nn con le braccia) io credo che dovresti parlare con l'allenatore e fare allenamenti specifici...In una squadra di agonisti ci sono prevalentemente tre tipi di allenamenti: velocisti, fondisti e mististi e vengono necessaraimente preparati in modo diverso... se il tuo allenatore ci ha visto giusto e sei una velocista (genetica smile ) gli allenamenti pesanti nn ti servono più di tanto (se nn come lavoro generale di resistenza) e dovresti anche chiedergli di fare gare specifiche adatte alle tue inclinazioni ... e nn tutto quello che c'è giusto per far punti...come disse un gg un grande saggio e come se volessi far diventare uno squalo un branzino  o viceversa smile (chi l'ha detto è un grande sappilo....)
Baci Marci

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Re: la crisi del 3^ anno

Mah, sono d'accordo con quanto dicono marci e Free, è quello che penso anche io.
Per gli allenamenti, esponi il problema al tuo allenatore, chiedigli se, viste le tue attitudini, sia il caso di differenziare un po' la tua preparazione.
Ok per palestra e altri sport alternativi al nuoto.
Per la quantità di allenamenti.... beh, penso che prima di tutto il nuoto debba essere un divertimento personale e anche se si ha l'obiettivo di ottenere dei buoni risultati in gara, bisogna un attimino decidere fino a che punto si è disposti a lavorare e quando questo lavoro diventa appunto... un lavoro.
"come se volessi far diventare uno squalo un branzino  o viceversa "
carina questa!
Ciao
Luigi

Vasche, vasche e vasche.... :-)

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Re: la crisi del 3^ anno

VI ADORO!
Cuore e testa non mi mancano, per le spalle mi suggerireste un programmino per il potenziamento a secco? Peso 53 kg (fisico normolineo) e tendo a mettere immediatamente massa muscolare, ma è tutto fumo e niente arrosto, nel senso che ho muscoli ma poca forza e poca resistenza (in acqua vado soprattutto di gambe).
Pensavo di cominciare con gli elastici, e dopo due settimane integrare con pesi da 1 o 2 kg.
Quali esercizi? Quante serie? Quanto recupero?
Grazie
michiw

PS per Freew
Quale squadra?...quella che difende “il titolo” wink

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Re: la crisi del 3^ anno

Carissima michy .... non ho capito la "battuta " sulla squadra , ( cioè quella che difende il titolo )  ma non importa .sono un po' tarda ....
Per quanto riguarda   il lavoro in palestra ...anche qui non si puo' dire tutto in un post, ma ti consiglierei di affidarti per le prime volte ad un buon preparatore atletico, magari pure laureato in scienze motorie , il che non guasta ...senza nulla togliere agli altri .
Se hai facilita' a mettere su massa sappi che puo' essere una fortuna, ma la massa fine a se' stessa non serve a nulla. L'importante è fare un lavoro di potenziamento che rispetti la fase della stagione di preparazione, i carichi , le serie e le ripetizioni in riferimento al fatto che vuoi costruire forza massima, potenza , forza veloce , resistenza o forza specifica.
In merito  alla preparazione atletica c'è un articolo sul sito del "capo" ( Arles) , che ti da una infarinatura  sulla preparazione a secco del nuotatore .
E poi ..l'avanzamento  nello stile libero avviene fondamentalmente ( non voglio osare  la percentuale...) a carico degli arti superiori e la propulsione a carico delle  gambe è fondamentale  nelle gare veloci , ma sappi che dal punto vista energetico , a causa della muscolatura piu'grossa, le g.  sono  poco "economiche " : nelle gare di fondo  gli arti inferiori hanno la funzione di stabilizzare  la nuotata , perchè se troppo "usate "  rendono la nuotata poco economica e alla lunga faticosa.
In palestra  potenzierei  i maggiori gruppi muscolari  agonisti delle diverse  nuotate ..ma attenzione all'uso dei pesi , a non caricare troppo  per non sovraccaricare l'apparato muscolo-legamentoso, e ad inserire dei lavori di prevenzione  per le spalle per la cuffia dei rotatori ( che non c'entra con quella da bagno....!!!! ) ...senza perdere di vista il mantenimento della mobilita' articolare e l'elasticita' muscolare .
Spero di essere stata chiara ... e di essere stata da stimolo per un buon lavoro . A presto FW

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Re: la crisi del 3^ anno

.. Cara FW il tuo consiglio è molto competente e mi convince a pieno (adesso ho molte e ben confuse idee :-))). Ricapitolando: preparo 50, 100 sl e 100 ds, quindi se ho capito devo costruire potenza e forza massima, soprattutto a carico del distretto superiore (?) Quindi. esercizi a secco contemporaneamente ai cicli di carico in acqua, ma senza esagerare con i pesi. Esercizi di mantenimento nelle fasi di scarico e tapering (?) Molto streching sempre (?) E più di tutto ottimismo e buon umore.
Della faccenda dell'economicità delle gambe mi sono accorta abbastanza in fretta, ma il mezzo fondo e il fondo non fanno per me.
Ho un altro dubbio riguardo all'ossigenazione durante gli esercizi. Premetto che in gara respiro molto poco, non avendo una tecnica sopraffina rallento sensibilmente quando respiro, quindi cerco di farlo il meno possibile, non pensi che abituare il mio organismo a faticare durante brevi attimi di apnea possa in qualche modo tornarmi utile o è un'idea assurda?
grazie ancora
michiw

PS altro aiutino per la squadra.. profondo sud..biancorossa wink

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Re: la crisi del 3^ anno

Ok Michy..ti rispondo con calma .... Buon We
Ho capito la squadra del profondo sud ..W.P.. Complimenti....
A presto Fw

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Re: la crisi del 3^ anno

cara m40,mi ha dato un po'da pensare il fatto che hai scritto la parola agonia!!sei certa che in allenemento non arranchi solo perchè sei stanca fisicamente o mentalmente?a volte staccare3gg chiarisce le idee(veloce,fondo,mezzofondo etc)e può aiutare a recuperare energie perse:se dici di fare praticamente tutte le gare,volere o volare sarai almeno1po'stressata!per il lavoro in pale,sn d'accordissimo con marci sul farti seguire da1chinesiologo...nuota,lavora in pale,fai tutto ma divertiti!!!!altrimenti meglio lasciare perdere secondo il mio modesto parere!!!!ciao master dal profondo sud!!!!!!

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di marina sito web

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Re: la crisi del 3^ anno

Wooowwwww........avvistata Michew sabato mattina all' olimpica di Palermo....Non ci crederete ma...nuotava!!!!!

Facileeeee.....

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