Consigli programma allenamento (Page 1 of 2)

puoi tranquillamente mollarli senza"controindicazioni":è pur sempre un allenamento il nuoto seppure diverso!
puoi eseguirli anche da subito,magari se hai qualcuno che ti corregge è meglio!!leggici stradafacendo e se hai problemi di tecnica consultaci leggi anche nuoto e palestra....insomma...fai un bel giretto!!!! ti aspettiamo!!

Magari, cara Maria Pia! Magari, riuscissi a trovare una piscina in zona che organizzi corsi per adulti in pausa pranzo. Ti propongono solo lezioni individuali dal costo esorbitante! Mi adeguerò alle circostanze e le correzioni le lascerò all'istruttore al sabato pomeriggio. Adesso faccio arrabbiare Stefano'62: poichè, pur vivendo a Reggio Emilia, sono un testardo Lucano, vorrei provare (almeno per un giorno) gli esercizi gambe stile con boccaglio, sono convinto che il mio è un problema di resistenza e poca scioltezza delle gambe, col boccaglio evito di spezzare il ritmo di partenza e completare almeno una vasca a ritmo costante.

Vi ringranzio e, se vi sembro stressante, perdonatemi.

Ciao

Agli ordini signora maestra! La pensi come il mio istruttore ed anche il grande capo Stefano. Ora vado a nuotare e spero di resistere almeno per 25 mt. Come mi fa innervosire sta cosa! Ho autonomia per 2000 mt e mi sfianco dopo 20 mt. Solo gambe!

Ciao

In effetti è un casino,bisogna che stiliamo qualche programmino anche per la vasca lunga.

Non è che non cambia nulla (per non aumentare il volume basta dimezzare le ripetute o le serie),dipende dal tipo di allenamento:a volte non cambia nulla,altre cambia moltissimo.

Ciao

Non è per niente strano......
l'esercizio tecnico presuppone una certa concentrazione che se si aggiunge ad un certo fabbisogno metabolico (come nel caso di quell'esercizio che è veramente difficile e richiede un bell'impegno di gambe) determina un discreto carico;è per questo che nei principianti si tende a prroporli all'inizio degli allenamenti,quando c'è ancora una buona lucidità.

La presenza delle palette nella fase centrale invece,rappresenta una sessione di potenziamento,che andava eseguita con un pò più di impegno;molti si dimenticano che palette e pinne non sono una facilitazione,ma un'aggiunta di carico;certo bisogna metterci della forza,altrimenti tanto valeva nuotare senza accessori.

Ciao

I casi sono due:
o i piedi ti escono dall'acqua e questo fa affondare la testa.....
oppure hai una scarsa efficienza articolare per cui il recupero delle braccia si porta dietro tutto il blocco spalle\testa,in parole povere non riusciresti a far sì che il braccio riesca ad andare dietro alle orecchie,dunque la testa segue il movimento delle spalle.

Ciao

I piedi sono immersi, sento la spinta giusta e gli alluci sono in acqua.
Nel secondo caso, il movimento delle braccia lo controllo abbastanza, forse le rallento troppo  per tenerle giusto giusto poggiate sul pelo d'acqua e questo rallentamento forse mi scompone nel primo secondo, infatti dopo riemergo e mi posiziono bene.
Ma a distanza come te le spiego ste cose? Queste sono le cose che mi fanno girare  i maroni!! Belluno dista 350 km da Reggio. Quando rientri in patria che ti vengo a trovare un fine settimana?

Grazie lo stesso, Maestro !

Quando nuoto a dorso cerco di posizionarmi il più possibile perfettamente orizzontale, le orecchie sono immerse (certo non quando eseguo le bracciate) ma, per farti capire, quando eseguo gli scivolamenti per rilassarmi a fine allenamento, le orecchie sono immerse, ho solo il viso fuori, le gambe le muovo lentamente per sentire l'acqua e sento che non escono mai.

Grazie e bentornata

Allora è proprio quel rallentamento che ti fa immergere la testa.
Devi sapere che (in ogni stile)quando le braccia agganciano acqua e poi la spingono,si sviluppa una energia cinetica di svariati chili;quando poi le braccia escono dall'acqua questa permette un recupero inerziale senza sforzo muscolare,dopodichè se le braccia sono tornate in acqua in modo rilassato (senza forzature e senza rallentamenti) questa energia viene trasferita nuovamente all'acqua (trasferimento di carico) e rappresenta la base solida della successiva presa d'acqua.
Ebbene,se invece forzi l'ingresso dando uno schiaffo concreto,questa energia viene dispersa nell'acqua e determina gli spruzzi (e una pessima presa successiva,su una base cedevole);
se invece rallenti forzosamente l'ingresso (come hai detto) allora questa energia si disperde lungo il braccio e il resto del corpo disturbando gli equilibri della nuotata:a stile,delfino e rana determina l'affondamento del bacino,invece a dorso l'affondamento della testa.

Ciao

PS
Sabato ho l'ultima gara (100 df in vasca lunga)
Il sabato successivo (29) invece sono già in torretta;zona porto di Cervia,lato Nord (Milano Marittima),prima postazione di savataggio.

secondo me il movimento è ancora"a scatti":lavora sulla continuità

procedere con calma è ottimo,ma rilassati pure!!automaticamente il movimento sarà più morbido....