Re: Nuoto e palestra

Ma no,non penso che sia nè un troll nè un inviato della Spectre.
E' semplicemente un ragazzo un pò informato che vuole confrontarsi.
Non penso sia corretto evitarlo,non possiamo chiudere fuori la gente così a piacere.

Ciao

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202

Re: Nuoto e palestra

appunto!siamo quà apposta!

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203

Re: Nuoto e palestra

Caro Marioaversa,
potrei rispondere che l'invidia è la tua perché sicuramente non sapresti discutere un decimo degli argomenti che sono in grado di discutere io, pur non avendo fatto studi in materia.
Probabilmente sei uno di quelli che si accontentano di ricevere la pappa pronta, e non mettendo mai in discussione ciò che sentono dire, non fanno mai passi avanti nella conoscenza e nella crescita personale. Sicuramente queste persone non danno fastidio a nessuno. Anzi, sono piacevoli da frequentare perché rispetto a loro è facile sentirsi pozzi di scienza.
Poi però appena c'è un piccolo diverbio si allarmano perché vedono vacillare le loro certezze ("oddio? a chi devo credere adesso?) e quindi preferiscono mettere a tacere le voci dissenzienti.
Io invece faccio parte di quella minoranza di persone che vogliono capire ciò che studiano, che sanno ragionare con la propria testa e che sono eclettiche: avendo una cultura generale di base, sanno studiare un argomento e sanno confrontare una materia con le altre. Quindi non imparano le cose a memoria e non commettono l'errore di vedere tutto da solo un punto di vista.
Se questo forum mi desse "fastidio", non scriverei certo qui; in ogni caso ti rassicuro: non c'è nessun complotto, io parlo per me stesso e mi prendo le responsabilità di quello che dico.
In ogni caso, visto che evidentemente dò fastidio, scriverò un ultimo post per chiarire la mia posizione sulla forza muscolare e poi toglierò il disturbo.

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204 (modificato da Mirkulus 09-08-2010 18:30:15)

Re: Nuoto e palestra

Stefano

>Ti avevo già risposto che la componente di forza nella maratona non c'è bisogno di calcolarla,perchè è evidente che è il 100 per cento,visto che tutta la gara si fa usando la forza dei muscoli delle gambe.

Ma la componente di forza non si calcola mica rispetto alla gara stessa, altrimenti sarebbe sempre del 100%, anche nel ciclismo, nel nuoto ecc.
La componente di forza si calcola in percentuale rispetto al massimale dell'atleta, oppure si può calcolare in assoluto (esprimendola in forza peso).

>Forza=capacità di vincere una resistenza (nel senso di ostacolo,impedimento)
Resistenza=capacità di durare nel tempo in esercitazioni di forza.
Bastano le due definizioni a stabilire che la resistenza è un parametro della forza.

La definizione che dai è corretta, ma in essa il termine "resistenza" è usato prima come ostacolo, poi come endurance. E questo può dar luogo a confusione.
La resistenza intesa come ostacolo fisico per compiere un lavoro NON è la stessa cosa della resistenza intesa come capacità di prolungare uno sforzo.
Questa confusione deriva probabilmente dal fatto che i testi di riferimento sull'argomento sono in inglese. Ora, in inglese il termine "resistance training" è usato per indicare gli allenamenti di forza (=strength). Invece gli anglofoni per resistenza nel senso di un lavoro che si prolunga parlano di "endurance".
Quindi: la forza NON è definita dalla resistenza. Se fosse come dici, ci troveremmo di fronte ad una definizione circolare (si definisce A partendo da B, e B partendo da A). Dando queste istruzioni, un computer andrebbe in loop.

Se provassimo a quantificare (le grandezze fisiche sono quantificabili) vedremmo ciò facilmente: se la resistenza (intesa come ostacolo) che devo vincere è maggiore, la forza che dovrò utilizzare è maggiore. Per vincere una resistenza di 100 chili ho bisogno di una forza superiore che per vincere una resistenza di 5 chili. O no?
E la componente di forza in una attività sportiva si definisce dalla grandezza della resistenza intesa come resistance, NON dalla resistenza intesa come endurance.

Quindi un ciclista che scala il Tourmalet compie un gesto che una componente di forza ben diversa (cioè maggiore) rispetto a un ciclista che fa una tappa di pianura. Anche se la tappa di pianura è più lunga. Basta misurare quanta forza ci vuole per effettuare una singola pedalata.

>Invece la forza resistente (resistenza aerobica) è la dimensione del sistema aerobico,che avviene nei mitocondri con procedimenti ossidativi.

Ecco, io credo che questa tua definizione dia luogo a ulteriori equivoci, ed è alla base della tua idea che la maratona è uno sport di forza. Infatti qui il termine "forza" fa pensare ad una grandezza derivata della forza (come la potenza, l'esplosività o la resistenza alla forza), mentre in realtà stiamo parlando di una grandezza aerobica! Poi se vuoi puoi anche chiamare "forza resistente" l'attività legata alla resistenza aerobica, purché sia chiaro che qui il termine "forza" non ha nulla a che vedere con la forza fisica!

Infatti, il concetto fisico di forza, come già si capisce dalla definizione che tu stesso avevi dato,  necessariamente è legato alla forza massimale: non a caso, nel libro "Scienza e pratica dell'allenamento della forza", di Zatsiorsky e Kraemer, è detto (pag.27, capitolo intitolato "definizione della forza muscolare"): "La forza (strength) o forza muscolare è la capacità di esprimere una forza massima assoluta esterna. Si rammenti che in meccanica e in fisica, la forza (force) si definisce come la misura istantanea dell'interazione tra due corpi (...). Poiché la forza è una misura istantanea e tutti i movimenti dell'uomo richiedono un certo lasso di tempo, ciò che interessa atleti e allenatori, generalmente, è il continuum globale forza-tempo più che la forza in un dato istante".

Quindi, come vedi, la forza muscolare di per sé, partendo dalla fisica, è la forza massima. E questo non lo dobbiamo mai dimenticare.
Per questo secondo me il concetto di "forza resistente" che usi tu come sinonimo di capacità aerobica è fuorviante.

>Poi non è la percentuale di forza che stabilisce di quale tipo di resistenza si tratti,bensì il meccanismo deputato a produrla.

Questo è un punto di vista da cui si può vedere la faccenda, ma non si può prescindere dalle definizioni che ci dà la fisica (l'importanza di essere eclettici...). Altrimenti si rischia di perdere di vista le basi.
Poiché più un lavoro richiede forza, più è breve il periodo per cui si può prolungare, si possono benissimo usare i meccanismi energetici per applicare il concetto di forza e resistenza al gesto sportivo, perché questi meccanismi appunto hanno una durata diversa (c'è una relazione inversa forza(o meglio potenza)/durata). Ad esempio la massima forza si produce utilizzando il meccanismo del creatin-fosfato, poi gradualmente all'aumentare della durata e al diminuire della forza si utilizzeranno via via gli altri meccanismi: glicolitico, aerobico glucigico, aerobico lipidico. Quindi il meccanismo aerobico è quello che esprime la minor forza e la maggior resistenza.

Quindi possiamo anche partire dai meccanismi energetici, ma dobbiamo stare attenti a non fare confusione! Invece quando si parla delle grandezze aerobiche c'è il rischio di fare ulteriore confusione perché alcune di essere usano termini come la "potenza aerobica" che però non ha niente (o ha ben poco) a che vedere con la potenza muscolare. Infatti la potenza aerobica è la capacità di compiere un gesto prolungato usando l'ossigeno come fonte energetica (semplificando), quindi potremmo definirla come "potenza del sistema cardio-circolatorio", non come la potenza muscolare!

>Dire che un muscolo è debole solo perchè non è voluminoso è una stronzata,e lo sa chiunque abbia preso ceffoni da Bruce Lee.

Entro certi limiti sì, cioè una qualche correlazione tra forza e sezione del muscolo esiste.
I ceffoni di Bruce Lee arrivavano ad alta velocità. Tralasciando il fatto che un ceffone è un movimento esplosivo (cioè che partendo da fermo raggiunge elevate velocità in un tempo brevissimo), ciò che conta qui è il concetto di potenza = forza veloce. Bruce Lee era veloce (=coordinazione inter e intramuscolare) e aveva abbastanza forza da muovere la sua mano ad una elevata velocità (molte donne non ce l'hanno, quindi comunque un po' di forza ci vuole). Il malcapitato che prendeva le botte da lui subiva l'inerzia dei suoi arti che avendo una massa, una volta lanciati a velocità elevata, facevano male.
Poiché l'energia cinetica è data dalla massa per la velocità al quadrato, una manata velocissima data da uno uomo leggero e veloce può fare ancora più male di una manata più pesante ma a velocità inferiore.
Comunque, se Bruce Lee avesse voluto dare botte ancora più potenti (ad esempio trasformandosi in pugile) avrebbe avuto bisogno di aumentare un po' la sua forza massimale. Del resto è anche ciò che fece, nel periodo della sua vita in cui cominciò ad allenarsi con i pesi, e divenne anche abbastanza grosso (famosa la sua schiena "a cobra").

Ciao a tutti.

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Re: Nuoto e palestra

Caro Mirkulus nel vocabolario la parola invidia non esiste perchè un vero sportivo sa accettare anche le sconfitte.
Certamente quando non sono ferrato in qualche materia non mi arrampico sugli specchi con insistenza per cercare di far valere le mie ragioni ma me ne sto buonino in un cantuccio e cerco di entrare in punta di piedi in argomenti che, pur interessandomi, non mastico tutti i giorni. Potrei partecipare a forum di ingegneria sismica, di tennis ma sono qui, come il 99% degli altri utenti appassionati di nuoto e che cercano di migliorare.

E poi sarebbe meglio che leggessi più attentamente i topic perchè ti ho accusato di "troll" e non certo di invidia, l'invidia era riferita a degli addetti ai lavori che conosco e che snobbano Nuotomania.

Stefano e Marina hanno ragione a non sbattere la porta in faccia a nessuno e qui ho sbagliato in pieno, mi limito soltanto a dirti che è da una settimana che non li leggo nemmeno i topic che riguardano questa discussione.

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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206

Re: Nuoto e palestra

ragazzi,please,non trascendiamo perchè non serve agli utenti e nessuno di noi è quì per questioni personali...
"capire quello che si studia"è una gran cosa e anch'io non faccio altro...ma ho l'umiltà di fidarmi di chi mi spiega qualcosa...perchè"ubi major minor cessat":non voglio essere presuntuosa ma tu scrivi su questo forum,moderato da me e stefano perchè in un certo qual modo hai fiducia in quello che scriviamo:se confuti ogni nostra risposta alla quale noi stiamo rispondendo in tutte le salse,non serve a nessuno come confronto...ma è una mia idea!puoi scrivere tutto quello che vuoi e fare ogni domanda e noi isponderemo sempre al meglio delle nostre possibità...

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Re: Nuoto e palestra

Bè allora direi che dato che la maratona si svolge in soglia o in capacità,la componenete è per definizione il 75-80 % del massimale.

Avevo già sottolineato il fatto che nella prima definizione il termine resistenza viene utilizzato in una diversa accezione.
Dunque era chiarissimo che il mio ragionamento si basava sulla seconda definizione,che da sola basta a stabilire che la resistenza e la forza sono indissolubilmente legate come ogni altra capacità fisica (a cominciare da quelle coordinative e quelle condizionali),dato che se non c'è forza non c'è nemmeno resistenza,e viceversa.

ha scritto:

Invece la forza resistente (resistenza aerobica) è la dimensione del sistema aerobico,che avviene nei mitocondri con procedimenti ossidativi.

Ecco, io credo che questa tua definizione dia luogo a ulteriori equivoci, ed è alla base della tua idea che la maratona è uno sport di forza. Infatti qui il termine "forza" fa pensare ad una grandezza derivata della forza (come la potenza, l'esplosività o la resistenza alla forza), mentre in realtà stiamo parlando di una grandezza aerobica! Poi se vuoi puoi anche chiamare "forza resistente" l'attività legata alla resistenza aerobica, purché sia chiaro che qui il termine "forza" non ha nulla a che vedere con la forza fisica!

Non è una "mia" definizione,è la definizione universalmente accettata.
In secondo luogo è impossibile definire esclusivamente un lavoro condizionale come cerchi di fare tu,perchè i sistemi metabolici lavorano in sinergia.
In più non ho detto che la maratona è uno sport di forza,lo hai estrapolato tu maldestramente dalla constatazione che la resistenza è legata alla forza (tra l'altro sappi che la resistenza è il requisito primario per sviluppare tutti gli altri parametri della forza).
Infine non capisco come fa un termine che definisce una capacità condizionale (cioè metabolica) a non avere niente a che vedere con la forza "fisica".
Comunque ti capisco:se dai credito a libri dove sta scritto che la forza muscolare corrisponde esattamente alla forza massimale (senza che si interroghino sul misterioso motivo per cui esisterebbero due termini diversi che la identificano) per forza che dici di queste cose.
Chissà perchè quei testi non erano tra quelli che ci hanno fatto studiare....

ha scritto:

Quindi possiamo anche partire dai meccanismi energetici, ma dobbiamo stare attenti a non fare confusione! Invece quando si parla delle grandezze aerobiche c'è il rischio di fare ulteriore confusione perché alcune di essere usano termini come la "potenza aerobica" che però non ha niente (o ha ben poco) a che vedere con la potenza muscolare. Infatti la potenza aerobica è la capacità di compiere un gesto prolungato usando l'ossigeno come fonte energetica (semplificando), quindi potremmo definirla come "potenza del sistema cardio-circolatorio", non come la potenza muscolare!

La capacità di compiere un gesto prolungato utilizzando ossigeno NON E' la potenza aerobica,bensì la RESISTENZA aerobica.
la potenza aerobica invece corrisponde alla massima velocità del consumo di ossigeno,cioè la POTENZA (massima velocità di erogazione di energia) del sistema aerobico.
E NON si può definire semplicemente come la potenza del sistema cardio-circolatorio,perchè il consumo di ossigeno avviene direttamente nelle cellule muscolari,e la Vo2Max di cui si parla è appunto un sistema energetico di cui dispone la cellula stessa,allo scopo di esprimere la sua forza.
(Ti informo che fu la prima domanda del test scritto di AMMISSIONE al corso per allenatori,che tu considerando la tua affermazione non saresti riuscito a passare)
Costituisce una capacità a metà strada tra l'aerobico ed il glicolitico CHE LAVORANO INSIEME,rappresenta la massima sinergia tra i due sistemi,si rende disponibile solo sui 13 o 14 anni di età (prima c'è solo la soglia),più o meno quando si cominciano a rilevare più elevate dosi di anidride carbonica nel sangue,proprio per il fatto che c'è un rilevantissimo apporto del sistema glicolitico,e avviene in situazione di concreto (ma non troppo) stress da acidosi.
Proprio per questa sinergia massima rappresenta il MASSIMO stress metabolico per l'organismo,ed è il motivo principale per cui si richiedono i certificati medici agonistici.
Direi che in quel libro non è solo la forza ad essere spiegata malino.
Così anche la forza veloce......si tratta di una capacità a metà strada tra le capacità condizionali e quelle coordinative,NON corrisponde alla potenza come dici tu già per la seconda volta,perchè la potenza è la massima velocità di erogazione di energia mediante il sistema glicolitico e produce piruvato (li chiamiamo allenamenti di picco quando lo facciamo apposta,e di potenza se invece lo lasciamo smaltire tra uno e l'altro) ha un picco di risposta per un tempo massimo di 40-50 secondi e una capacità totale effettiva di pochi minuti (3 o 4);invece la forza rapida avviene SEMPRE E SOLO mediante le scorte primarie di fosfati (ATP) e non ha quasi niente di metabolico e non produce un bel niente,e un tetto massimo di risposta di 8 o 9 secondi.
Nel caso invece venisse allenata a carico minimo (impossibile evitarlo) e per un tempo prolungato al punto da produrre un minimo di cataboliti,allora si dovrebbe parlare di "resistenza alla velocità";cosa che faccio non troppo di rado.

Comunque i ceffoni di Bruce facevano male perchè aveva della forza,quella della rapidità è buona per i gonzi.

Ciao

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208

Re: Nuoto e palestra

Ciao a tutti, pratico il nuoto da qualche anno 3 volte alla settimana e adesso visto che la piscina riapre a Settembre mi sono iscritto in palestra. Ho notato che grazie alla palestra riesco a sviluppare più muscoli e quindi vorrei provare a fare nuoto e palestra insieme. Secondo voi fare 2 giorni di nuoto e uno di palestra può aiutarmi a sviluppare un fisico asciutto ma possente oppure un giorno solo di palestra non basta?

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Re: Nuoto e palestra

Devi organizzare il lavoro (la scelta nuoto o palestra) sulla base delle tue esigenze.
Se hai un serio problema di potenziamento allora potresti fare all'inizio due di palestra e uno (o due) di nuoto,e poi in seguito farne solo uno di palestra come mantenimento.
Se invece vuoi semplicemente mantenere un dato di muscolamento di cui già disponi va bene partire da subito con una sola seduta.
Tanto per la cronaca:è vero che i nuotatori di èlite fanno potenziamento in palestra,ma solo un paio di volte a settimana.

Ciao

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Re: Nuoto e palestra

stif_88 ha scritto:

Buongiorno,
Da marzo 2010 ho cominciato nuoto master,e a settembre lo ricomincio con
L ‘allenamento classico di 3 volte a settimana dalla durata di un ora e mezza circa.
Ho notato che se aggiungo a queste anche 2 volte nuoto libero raggiungo i risultati
Piu velocemente,tutto cio perche voglio gareggiare a livello master il piu presto possibile
Annunciandovi che ho da poco 22 anni e cmq so applicare bene tutti gli stili apparte delfino
Che ci devo lavorare!arriviamo al dilemma!
Son alto 1 e 79 per 61 kg..è poco sicuramente e vorrei mettere massa in palestra magari una volta a settimana e faccio nuoto una volta in meno.
Il problema è che nn posso fare esercizi sbagliati perche soffro di scoliosi e cifosi e ho dunque spalle e collo tutto in avanti!e con il nuoto cavolo..di postura son migliorato da morire!e la palestra oltre a farmi faticare a nuoto e quindi farmi andare piu piano mi accentua le spalle in avanti e soprattutto crescendomi il trapezio!consiglio…faccio 5 vlte nuoto a settimana e magari mangio di piu  cosi cmq qualche kilo lo metto(ne bastano 3!) e non comprometto la mia postura
Oppure faccio una volta a settimana palestra per cmq mettere un po piu di forza e faccio una volta in meno nuoto compromettendo pero la mia postura?scusate per la lunghezza del post!!!!piu che altro non vorrei che pesando cosi poco nn acquisisco velocita nel nuoto!a me interessa piu vincere le gare onestamente che la massa!

Prima di tutto la risposta che ho dato sopra va bene anche per te.
Poi attenzione:non è che la palestra accentua la cifosi e il nuoto no,dipende invece dal lavoro che si fa.
Leggi nelle prime pagine finchè non trovi la scheda che ho postato circa il lavoro migliore da fare in palestra per il nuoto,e i relativi consigli riguardo a come impostare una programmazione.
Ti anticipo che (soprattutto se sei cifotico) dovresti limitare il lavoro concentrico dei pettorali (preferendo l'isometria),potenziare i dorsali e rendere efficiente l'articolazione della spalla.

Non prenderla come questione di vita di morte il numero di sedute da fare in vasca o in palestra,in realtà è tutto molto semplice e farne una in più di qua o di la non fa differenza.

"a me interessa piu vincere le gare onestamente che la massa!"
Questa è troppo bella......anche se potenziarsi non è barare,è bellissimo lo spirito che sta alla base del tuo ragionamento.

Ciao

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211

Re: Nuoto e palestra

Ho già una base di palestra perchè prima di avvicinarmi al nuoto facevo sollevamento pesi, poi a causa di una epicondilite e un risentimento al nervo ulnare mi sono dato al nuoto, solo che lasciando completamente la palestra per un paio di anni, un pò di volume e di potenza l' ho persa anche se il nuoto mi ha aiutato ad avere un fisico tonico. Ora ho ripreso da un mese la palestra e avendo già una base i risultati si sono visti subito rispetto a mesi e mesi di nuoto. Tuttavia se prima il nuoto era solo una consolazione a causa del mio infortunio, ora è diventata una passione e non voglio abbandonarlo e quindi ho pensato di lasciare 2 sedute di nuoto e integrare un giorno di palestra dove allenare tutto il corpo per mantenere la massa muscolare. Poi se il lavoro me lo permette potrei aggiungere un' altro giorno di allenamento o in palestra o in piscina ma penso che per il momento farò 2 di nuoto e 1 di palestra. Quindi in base alla tua risposta ho capito che potrebbe essere una buona idea fare così nel mio caso, grazie. Ciao.

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212

Re: Nuoto e palestra

stefano '62 ha scritto:
stif_88 ha scritto:

Buongiorno,
Da marzo 2010 ho cominciato nuoto master,e a settembre lo ricomincio con
L ‘allenamento classico di 3 volte a settimana dalla durata di un ora e mezza circa.
Ho notato che se aggiungo a queste anche 2 volte nuoto libero raggiungo i risultati
Piu velocemente,tutto cio perche voglio gareggiare a livello master il piu presto possibile
Annunciandovi che ho da poco 22 anni e cmq so applicare bene tutti gli stili apparte delfino
Che ci devo lavorare!arriviamo al dilemma!
Son alto 1 e 79 per 61 kg..è poco sicuramente e vorrei mettere massa in palestra magari una volta a settimana e faccio nuoto una volta in meno.
Il problema è che nn posso fare esercizi sbagliati perche soffro di scoliosi e cifosi e ho dunque spalle e collo tutto in avanti!e con il nuoto cavolo..di postura son migliorato da morire!e la palestra oltre a farmi faticare a nuoto e quindi farmi andare piu piano mi accentua le spalle in avanti e soprattutto crescendomi il trapezio!consiglio…faccio 5 vlte nuoto a settimana e magari mangio di piu  cosi cmq qualche kilo lo metto(ne bastano 3!) e non comprometto la mia postura
Oppure faccio una volta a settimana palestra per cmq mettere un po piu di forza e faccio una volta in meno nuoto compromettendo pero la mia postura?scusate per la lunghezza del post!!!!piu che altro non vorrei che pesando cosi poco nn acquisisco velocita nel nuoto!a me interessa piu vincere le gare onestamente che la massa!

Prima di tutto la risposta che ho dato sopra va bene anche per te.
Poi attenzione:non è che la palestra accentua la cifosi e il nuoto no,dipende invece dal lavoro che si fa.
Leggi nelle prime pagine finchè non trovi la scheda che ho postato circa il lavoro migliore da fare in palestra per il nuoto,e i relativi consigli riguardo a come impostare una programmazione.
Ti anticipo che (soprattutto se sei cifotico) dovresti limitare il lavoro concentrico dei pettorali (preferendo l'isometria),potenziare i dorsali e rendere efficiente l'articolazione della spalla.

Non prenderla come questione di vita di morte il numero di sedute da fare in vasca o in palestra,in realtà è tutto molto semplice e farne una in più di qua o di la non fa differenza.

"a me interessa piu vincere le gare onestamente che la massa!"
Questa è troppo bella......anche se potenziarsi non è barare,è bellissimo lo spirito che sta alla base del tuo ragionamento.

Ciao

quindi mi consigli di lavorare su dorso e spalle,ok riferirò al mio istruttore di palestra,semmai comincerò con pochi pesi sennò mentre nuoto sarò distrutto!senti allenare le gambe e gli addominali puo migliorare diciamo l'allungamento in vasca?perche noto che se mi allungo di piu assumo velocita e te lo chiedo appunto perche per me è piu importante velocizzarmi e migliorare la tecnica,cmq sto cercando la tua scheda,ma va bene anche per me che ho cominciato da poco i master?grazie per i consigli!!!!

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Re: Nuoto e palestra

Non è una scheda di quelle solite da palestra,da fare a ripetizione;si tratta di un elenco completo di comportamenti utili,che poi vanno presi per assemblare le singole sedute di allenamento.
A margine c'è anche qualche istruzione su come lavorare (metabolicamente) sui vari esercizi in modo da farli coesistere con le differenti tipologie di allenamento in vasca.
Se quando l'hai letta hai altri dubbi,chiedi pure.

Ciao

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214

Re: Nuoto e palestra

le schede non si usano da anni,o meglio non dovrebbero:l'allenamento è efficace ed efficiente tanto più si varia...

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215 (modificato da stif_88 13-08-2010 15:48:57)

Re: Nuoto e palestra

OK da lunedi comincio con 4 volte nuoto libero e una palestra(in attesa che a settembre ricomincia nuoto master)pero vorrei chiedervi un parere sincero,secondo voi se facessi 5 volte nuoto a settimana anziche fare palestra(tanto per chiedere)quindi comunque si parla di allenamenti da 100 vasche al giorno posso raggiungere prima i risultati in termini di velocita?perche onestamente io punterò sui 50 m e i 100m,lo stile lo deciderò in base ai risultati e alla tecnica se sarò migliorato!tanto quando facevo master l anno passato mangiavo 3 etti di pasta il giorno che mi allenavo tra pranzo e cena!!!!:)quindi non penso di dimagrire o cmq perdere massa muscolare!cioe magari gli addominali e i piegamenti che sto facendo tutt ora continuo a farli!

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Re: Nuoto e palestra

Se devi fare palestra,i volumi maggiori conviene farli nelle fasi iniziali,quando in vasca si aumenta la resistenza.
La palestra però te la consiglio piu che altro in termini di lavori di prevenzione infotunii.

Ciao

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217 (modificato da mattteo 30-08-2010 14:14:31)

Re: Nuoto e palestra

ciao, la discussione lho letta quasi tutta..come ho letto altre in altri forum.
ma forse quel che voglio sapere io è un po' diverso sul rapporto piscina palestra...

premessa fondamentale: non faccio attività fisica avendo come primo obiettivo l'estetica. Mi piace muovermi perchè mi fa stare bene, quando sto fermo sento addosso un fastidio simile a quando ti senti sporco perchè non ti lavi, il motivo principale è questo.

allora: io sono un po' di anni che vado in palestra e sinceramente mi sono un po' stancato, ho voglia di cambiare e ho voglia di provare il nuoto. Mi devo ancora informare sulle piscine nella mia zona (purtroppo poche) e se i prezzi non sono esorbitanti farò sicuramente un periodo in cui palestra e piscina convivono, perchè l'abbonamento della palestra mi scade a gennaio e io voglio iniziare la piscina a settembre, perchè non mi va di rimandare, rischio di perdere la voglia. Per quanto riguarda il tipo di allenamento sono molto motivato, mi piace il contatto con l'acqua (forse col caldo che fa questa voglia di acqua è più presente del normale smile ) e non mi va più di fare corse sul tapis roulant dove più che la fatica è il peso del mio corpo sulle gambe a infastidirmi, su una cosa sono dubbioso. Io sono 65 kg per 175 cm, totalmente normopeso, però vari anni di palestra non sono mai riuscito ad asciugarmi come voglio. NON DEVO DIMAGRIRE, nè diventare grosso o ipermuscoloso ma asciugarmi (avendo un buon fisico naturalmente), come può influire il nuoto su quest'aspetto?
la convivenza con la palestra per 4 mesi è buona? leggo pareri discordanti ma mi sono reso conto che molti di quelli che sconsigliano il nuoto sono bodybuilder che sicuramente hanno obiettivi diversi dal mio, cioè sviluppare massa (che comunque è la base per avere un fisico asciutto..ma dipende naturalmente dalle quantità). Vi ricordo che sarebbe solo da settembre-ottobre a gennaio (questi giorni sono già in palestra, quindi potrei fare anche un allenamento di preparazione)...poi non so se dove andrò a fare piscina avranno anche una sala pesi disponibile dove fare qualcosa...
concludo ripetendo che per me l'aspetto fisico non è l'obiettivo primario ma sicuramente un motivo di soddisfazione personale che arricchirebbe l'esperienza del nuoto (e comunque quei mesi in palestra li devo fare perchè ormai li ho pagati)
grazie!

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Re: Nuoto e palestra

Il nuoto non puo fare che bene.
Se é vero che col nuoto si dimagrisce a patto di fare ottimi volumi e accompagnarlo a lavori di potenziamento,é anche vero che comunque col nuoto di certo non si ingrassa.
E chi lo dice non sa di cosa sta parlando.
Tra l'altro non é vero che la definizione sia legata solamente alla massa,pensa a quei karateka di 60 chili cosi definiti da potergli contare le vene.
Il nuoto e la palestra convivono benissimo,vai tranquillo.

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219

Re: Nuoto e palestra

quindi quale può essere un lavoro adatto in palestra?

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220

Re: Nuoto e palestra

leggi la discussione dall'inzio e troverai ogni risposta che cerchi wink capisco che è lunghetta hmm

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Re: Nuoto e palestra

Pagina due,verso la fine.

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222

Re: Nuoto e palestra

Ciao bella gente.
Ho letto la scheda di stefano postata a pagina 2 e più o meno tutta la discussione.
Vorrei personalizzare una domanda.
Il mio problema è solo un problema estetico.
Guardandomi allo specchio noto che la parte muscolare relativa a dorsali, deltoidi e pettorali è bella tonica, mentre i glutei le gambe e le braccia (bicipite) sono piccole. Piccolissime se rapportate alla schiena alle spalle ed al petto.

La domanda è: la palestra più aiutarmi??
Se, come ne sono convinto, prima o poi smetto di "gonfiare" gambe e braccia poi mi si affievoliscono ancora??

Ciao e grazie
A.

...

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Re: Nuoto e palestra

Si la palestra può aiutarti,però i risultati più duraturi sono anche quelli che si ottengono in maggior tempo.
Dunque ti sgonfi in fretta solo se hai lavorato male e in fretta.

Ciao

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224

Re: Nuoto e palestra

Grazie mille.

...

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Re: Nuoto e palestra

Colombo ha scritto:

Ciao a tutti, volevo provare a potenziare un pò il fisico con dei piegamenti sulle braccia da fare a casa.
Mi chiedo se vada meglio:
- farli prima della sessione di allenamento
- farli dopo la sessione di allenamento
- farle nei giorni dove non faccio allenamento (3 volte nuoto + 1 calcetto)

Grazie!
C

Il lavori di potenziamento si possono mettere praticamente dappertutto perchè per la tipologia del lavoro prendono pochissimo tempo e una dose limitata di risorse.
Però se li metti dopo un allenamento sono meno incisivi perchè le risorse appunto sono limitate dal lavoro precedente.
In compenso se invece li metti PRIMA di un allenamento di resistenza lo rendono più concreto,perchè contribuiscono a incidere sulle scorte di glicogeno rendendo più strettamente "aerobico" il lavoro successivo.

Ciao

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