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Argomento: TUFFO DI PARTENZA

In questi giorni Natalizi stavo ripensando ai vari esercizi di allenamento che mi sono stati proposti nei mesi passati ed ho notato che manca il tuffo di partenza.Diciamoci la verità,sapere tuffarsi in maniera corretta aiuta notevolmente l'andamento della gara ,sopratutto quella dove è richiesta velocità,i 50 metri in primis.
Ho notato anche, che, nelle gare master, fatto salvo i soliti ex agonisti, ben difficilmente ,in partenza, si notano tuffi decenti.Quindi il problema è diffuso e poco preso in considerazione.
Volevo sapere se anche voi avete gli stessi problemi nel tuffarvi bene:per quanto mi riguarda, aumenterò il tempo dedicato allo sviluppo di questo allenamento che assieme alle virate è fondamentale.
Il mio tuffo non fa così schifo ma è da migliorare senz'altro.A volte scendo a prendere le ostriche, a volte spiattello in superficie all'istante....
Ho sperimentato sia ì cosìdetti  grab start e i track start, ossia i tuffi con piedi bene allineati in avanti ,con forte presa sul bordo che quelli con gambe leggermente divaricate con presa tipo atletica leggera.Il track start sembra leggermente meglio ma non mi convince appieno....
Grazie al cielo due delle tre piscine dove mi alleno hanno una profondità di almeno 1,90 m e quindi idonee ad allenare i tuffi di partenza...
Quale è la vostra esperienza?

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: TUFFO DI PARTENZA

Non sò, sarà un caso, ma da quando sono dimagrito riesco a tuffarmi con più elasticità, insomma mi sento più agile nel movimento.
Inizialmente mi prendevo certe "abbronzate"!!! tongue Per non parlare dei commenti dei miei amici.... (ve li risparmio!!)

Cosa dirti Rebutia, sono sempre più convinto che più si è snelli e più il tuffo riesce meglio.
Sentiamo Stefano che dice.

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: TUFFO DI PARTENZA

Può essere un aiuto se non si dispone di buona forza nelle gambe per dare una spinta (e ricordo che la spinta non serve a saltare più lontano,ma a mantenere il bacino e la gambe in aria per più tempo dando così il tempo alla testa e il resto del corpo di trovare il corrretto angolo di ingresso.

Di solito il tuffo viene snobbato perchè si pensa a migliorare la nuotata,salvo poi lavorarci quando si vogliono limare quei decimi per migliorare la prestazione.
Invece il tuffo è molto importante ai fini non solo della prestazione,ma è molto utile addirittura per il miglioramento tecnico delle nuotate,per un motivo che incredibilmente non ho mai visto scritto nemmeno nei migliori testi di tecnica e didatica del nuoto.
Vediamo se qualcuno tra gli utenti riesce a indovinare (o immaginare) il perchè......cioè quale requisito di base permette di perfezionare.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: TUFFO DI PARTENZA

Potrebbe essere il miglioramento  delll'equilibrio e della postura?

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: TUFFO DI PARTENZA

stefano '62 ha scritto:

Vediamo se qualcuno tra gli utenti riesce a indovinare (o immaginare) il perchè......cioè quale requisito di base permette di perfezionare.

io invece direi lo scivolamento

Si fa presto a dire ... NUOTO

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Re: TUFFO DI PARTENZA

tuffo ? perche' ci si tuffa in acqua? pensavo ci fosse solo la scaletta ... hi hi hi tongue scherzi a parte...credo che lo scivolamento la faccia da padrone tra i vantaggi che si guadagnano dal saper fare un buon tuffo..

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Re: TUFFO DI PARTENZA

stefano '62 ha scritto:

Vediamo se qualcuno tra gli utenti riesce a indovinare (o immaginare) il perchè......cioè quale requisito di base permette di perfezionare.

Ciao

Per perfezionare lo streamlining?

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Re: TUFFO DI PARTENZA

Cosa intendi per streamlining ? (mai sentito dire)

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Re: TUFFO DI PARTENZA

mauro65 ha scritto:

io invece direi lo scivolamento

Esattamente lo scivolamento (che tra l'altro significa equilibrio e postura come dice Mario e mi sa che è lo streamlining del post precedente).
Bravi complimenti.
Infatti la velocità data da un buon tuffo (anche 6 o 7 metri secondo) amplifica notevolmente le sensazioni di decelerazione inerziale date da una cattiva postura,rendendone evidente l'inefficacia e le reali differenze tra le diverse soluzioni.
Dunque la ricerca dell'equilibrio in scivolamento subacqueo dopo il tuffo,oltre ad essere un efficace lavoro di coordinazione risulta ottimo per sviluppare requisiti di idrodinamicità e la percezione del proprio corpo nello spazio,che è ciò che serve per controllare gli equilibri,abbattere le resistenze all'avanzamento e dunque migliorare la tecnica degli stili.
Invece sui libri ci si limita a descrivere i tuffi come qualcosa di estraneo al nuoto ma necesario solo a guadagnare due o tre decimi in partenza.
E infatti nelle partenze le prendiamo da tutti.

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Re: TUFFO DI PARTENZA

ecco...cosi per gradire...la mia proprio percezione dell'incontro con l'acqua dopo un tuffo e quello di essermi tuffato in un vasetto di yogurt... mi fermo come una balenottera in spiaggiamento big_smile ...

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Re: TUFFO DI PARTENZA

stefano '62 ha scritto:
mauro65 ha scritto:

io invece direi lo scivolamento

Esattamente lo scivolamento (che tra l'altro significa equilibrio e postura come dice Mario e mi sa che è lo streamlining del post precedente).
Bravi complimenti.
Infatti la velocità data da un buon tuffo amplifica notevolmente le sensazioni di decelerazione inerziale date da una cattiva postura,rendendone evidente l'inefficacia e le reali differenze tra le diverse soluzioni.
Dunque la ricerca dell'equilibrio in scivolamento subacqueo dopo il tuffo,oltre ad essere un efficace lavoro di coordinazione risulta ottimo per sviluppare requisiti di idrodinamicità e la percezione del proprio corpo nello spazio,che è ciò che serve per controllare gli equilibri,abbattere le resistenze all'avanzamento e dunque migliorare la tecnica degli stili.

in parte ci sono cascato e ho scritto "invece" mentre io e Mario alla fine dicevamo la stessa cosa: sono ancora mooolto niubbo  :-)

non ho ancora mai fatto neanche un tuffo, ma la mia trainer mi ha detto spesso che me li fara' fare.
avevo risposto cosi' perche' io dai tuffi MI ASPETTO proprio quelle sensazioni che hai descritto molto bene.

Si fa presto a dire ... NUOTO

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Re: TUFFO DI PARTENZA

stefano '62 ha scritto:

Cosa intendi per streamlining ? (mai sentito dire)

Scusa Stefano,   tongue

ho visto talmente tanti video in inglese che anche in vasca quando ci dicono di fare il recupero a stile strisciandoci con il pollice mi viene in mente "cacchio! lo zipper-drill" wink

qui sotto parlano dello streamline:
http://www.h2oswimming.com.au/swimming-articles/building-blocks-of-swimming.html

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Re: TUFFO DI PARTENZA

Carissimo Stefano, domenica prossima c'è il regionale master in Calabria ed io, nonostante la mia patologia vertebrale e le associate noie muscolari, articolari e scheletriche, mi metterò in discussione con un cinquantino in stile. Ora, a parte la forte emozione, ho seri problemi col tuffo: fermo restando che lo alleno poco (non è il massimo per chi soffre di ernia al disco), rimane un mio grande problema con gli occhialini, ovvero si spostano col tuffo e nuoto "alla cecata". Ho da sempre avuto, "naturalmente", un buon tuffo, nel senso che sollevo poca acqua; sarà comunque che prendo troppa acqua in faccia? io utilizzo occhialini svedesi.
Consigli e dritte?

P.s: Mapi era questo il post giusto?

....da quella parte abita un Cappellaio e da quest'altra una Lepre Marzolina. Va' pure da chi ti pare....sono matti tutti e 2.....

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Re: TUFFO DI PARTENZA

noooooo sad
tuffi,tufi,tuffi si chiama la discussione,mannaggia a me che non vi ci so mandare yikes

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di marina sito web

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