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Argomento: nuotare in mare

Salve a tutti!
Colgo l'occasione per presentarmi: mi sono appena iscritto al forum dopo averlo solo visitato per molto tempo e trovo che sia molto utile e interessante la sua consultazione anche per chi come me non è proprio assiduo frequentatore di piscina. Permetto che ho 41 anni e nuoto un paio di volte a settimana alternando nuoto libero con qualche corso, faccio solo 3 stili (il delfino mi da problemi alla zona lombare).
Vorrei avere qualche consiglio sugli accorgimenti da usare per nuotare efficacemente in mare: vorrei sostituire gli allenamenti in piscina   solo che con la temperatura dell'acqua  più bassa non riesco a "carburare", mi sento molto legato e non rompo il fiato.
Vorrei anche sapere la frequenza degli allenamenti e se è necessario maggiore recupero rispetto all'attività in piscina.

Grazie

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2 (modificato da dirk968 07-07-2009 13:55:36)

Re: nuotare in mare

Ciao Fabio, nonostante la proverbiale maggior galleggiabilità dell'acqua di mare, ho trovato anch'io maggiori difficoltà.
Innanzi tutto(e questo è il mio parere personale) credo dipenda dal movimento del mare, correnti anche se appena percettibili e onde, anche se si tratta di lievi increspature.
Non so se capita anche a te, ma quando nuoti in piscina con magari sei-sette persone per corsia(per sei corsie) l'acqua si agita non poco e non hai più quella fluidità che hai con l'acqua ferma.
Il mare per quanto calmo sia, non è mai come la piscina.
In secondo luogo credo si tratti anche della mancanza di concentrazione: in piscina si eseguono vasche di una dterminata lunghezza, contenuti dalle corsie e guidati sia sul fondo che all'esterno mediante l'apposita segnaletica, a beneficio di una maggior concentrazione sull'atto del noutare stesso, tutte cose che in mare mancano...

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Re: nuotare in mare

Ho iniziato da poco a nuoticchiare al mare, in piscina ci si deve abituare all'acqua "mossa", ma per me questo è venuto con il tempo all'inizio bevevo! Poi in mare, guardavo gli altri nuotare e vedevo che la testa, la sua posizione è il segreto. Se sei un nuotatore discreto in piscina e galleggi bene, nel senso che non affondi con le gambe quando nuoti e ti tieni ben allineato all'acqua, se hai una buona bracciata e una buona gambata puoi iniziare ad approcciarti con il mare. Prima nuota a vista riva, nell'acqua non troppo alta, quando respiri alza un po la testa per non bere, io qs l'ho visto fare ai nuotatori di fondo, prova quando il mare non è troppo mosso anche se è increspato va bene..tenta e dimmi com'è..

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4 (modificato da stefano '62 07-07-2009 20:21:45)

Re: nuotare in mare

Il nuoto in mare é diverso dal nuoto in vasca perché l'acqua salata dá un gslleggiamento migliore;in piú a volte ci sono le onde,che sono una difficoltá aggiuntiva in fase di apprendimento,oppure uno stimolo diverso che puó arricchire.
Direi che non fa male provarlo,io ho imparato prima in mare,per esempio,e ne sono proprio felice perché il nuoto nel mare in tempesta mi ha dato un'acquaticitá straordinaria che mi ha salvato la pelle giá due volte.
Naturalmente ai neofiti consiglio di provare col mare calmo.

Per Fabio,
lo stress lombare nel delfino significa che commetti degli errori,probabilmente esegui una extrarotazione in fase di uscita delle braccia,cioé giri le mani in modo che il pollice guarda in avanti,questo interrompe la continuitá dell'azione e impedisce alle braccia di tornare avanti per inerzia,di conseguenza sei costretto ad attivare i muscoli delle spalle magari con le braccia piegate e la mano che trascina il resto del braccio;se poi nello stresso momento pieghi le gambe per assestare un colpo di gambe esagerato,puoi dire addio alla schiena.
Se tu invece lasci che le braccia vengano proiettate in fuori e poi in avanti in un unico movimrnto,senza girare mani e braccia,lasciando i pollici girati in dentro e in basso,e le braccia belle distese in fuori come a voler strisciare le corsie,e in piú cerchi di stare bene allineato senza piegare troppo le gambe....allora il dolore lombare diventa impossibile.

Ciao

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Re: nuotare in mare

..concordo!!nuotata rotonda,con rcupero con gomiti alti!!!!

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di marina sito web

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Re: nuotare in mare

Intanto grazie per le risposte.
Solo che devo fare una precisazione: non ho chiesto informazioni sulle tecniche di nuotata in mare e non ho assolutamente problemi di acquaticità. L'unico vero problema è la differenza di reazione dei muscoli in acqua fredda: non so se fare riscaldamento prima di entrare in acqua, non so se devo spingere di più o di meno, non so se fare ripetute per simulare le vasche come in piscina o nuotare di continuo...
Quando esco dall'acqua non ho quella sensazione di benessere, di "benefico sfinimento" che ti da l'allenamento in piscina ma mi sento teso
e legato.
Saluti

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Re: nuotare in mare

nuota decontratto!!!!!!

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di marina sito web

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Re: nuotare in mare

marina ha scritto:

nuota decontratto!!!!!!

e come si fa....?  con l'acqua fredda...?

f

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Re: nuotare in mare

Prova a fare un pó di riscaldamento prima di entrare in acqua,qualche circonduzione e un pó di stretching leggero.
Poi entra in acqua spalmando un pó d'acqua sulla pancia,la nuca e le ascelle.
Se ancora non basta riscaldati con un pó di acquagym.

Il nuoto in mare é molto diverso dalla piscina,é normale che ti disorienti un pó,peró di solito é il passaggio inverso che dá problemi di equilibrio della nuotata.
Per quanto riguarda il tipo di lavoro puoi fare tutto quello che vuoi,ma ti consiglio di provare almeno una volta dei long distance,perché la mancanza delle virate dá la possibilitá di equilibrare la nuotata col passare del tempo in un modo che in piscina é impossibile.

Ciao

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Re: nuotare in mare

stefano '62 ha scritto:

Prova a fare un pó di riscaldamento prima di entrare in acqua,qualche circonduzione e un pó di stretching leggero.
Poi entra in acqua spalmando un pó d'acqua sulla pancia,la nuca e le ascelle.
Se ancora non basta riscaldati con un pó di acquagym.

Il nuoto in mare é molto diverso dalla piscina,é normale che ti disorienti un pó,peró di solito é il passaggio inverso che dá problemi di equilibrio della nuotata.
Per quanto riguarda il tipo di lavoro puoi fare tutto quello che vuoi,ma ti consiglio di provare almeno una volta dei long distance,perché la mancanza delle virate dá la possibilitá di equilibrare la nuotata col passare del tempo in un modo che in piscina é impossibile.

Ciao

Ok, questa è la direzione giusta, grazie. Comunque ribadisco che non è la tecnica della nuotata che mi interessa analizzare ma proprio  gli aspetti fisiologici. Continuate così...
Grazie

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Re: nuotare in mare

...devi "acclimatarti"pure in acqua fredda!!!!
nuotare rigido crea preoblemi..

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Re: nuotare in mare

marina ha scritto:

...devi "acclimatarti"pure in acqua fredda!!!!
nuotare rigido crea preoblemi..

ok, ma come?
qualche consiglio su ritmo bracciata e gambata?
non so...

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Re: nuotare in mare

io ho lo stesso problema in piscina perchè con il nuoto libero l'acqua è sempre freddissima.. allora mi faccio un 400 senza mai fermarmi.. in mare ho lo stesso problema e vorrei sapere come fare.. faccio anche un pò di stretching prima delle gare

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: nuotare in mare

iniziate con il riscaldamento fuori dall'acqua...nuotata dal ritmo progressivo...streatchong meglio alla fine ma proprio alla fin!!dopo la  doccia!!!

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Re: nuotare in mare

fabio ha scritto:
marina ha scritto:

nuota decontratto!!!!!!

e come si fa....?  con l'acqua fredda...?

f

scusa ma in che periodo dell'anno nuoti a mare?... è vero cmq che anche in estate ci possono essere delle zone dove l'acqua può essere particolarmente fredda... da noi in Sicilia per esempio è così nel Canale di Sicilia...

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Re: nuotare in mare

Ho appena letto in un'altra discussione "problemi di riscaldamento" che ci possono essere problemi di rendimento in caso di acqua più fredda (la temperatura dell'acqua di mare per quanto possa essere calda in questo periodo non raggiunge mai quella dell'acqua della piscina riscaldata in inverno) in quanto il sangue non affluisce bene ai muscoli. Quindi è anche per questo che faccio tanta fatica.....
Saluti

fabio

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Re: nuotare in mare

sisi...quella è acclimatazione...devi riscaldarti aumentando un po'il ritmo progressivamente e poi prendere il ritmo che vuoi!

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Re: nuotare in mare

secondo me ha dato un buon consiglio dirk968, ci si deve riferire a tutte quelle regole che seguiamo solitamente in piscina !

"La solida delimitazione dei corpi umani

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Re: nuotare in mare

Visto che si parla di nuoto in mare ho una domanda:
l altro giorno stavo nuotando in mare lungo la costa ed il mare era un po mosso non essendo troppo a largo ovviamente le onde le sentivo un po di più perché si scatenano con più violenza presso la riva.Durante la nuotata sono passato in una zona dove c è la spiaggia privata di un hotel che si estende per circa 30 metri sapendo questo ho contato il numero di bracciate per oltrepassare la zona per curiosità....44 bracciate.....
Considerando che in piscina 25 metri a stile li faccio in 18 bracciate è possibile che in mare il numero di bracciate viene stravolto cosi esageratamente???è anche vero che molte bracciate erano annullate dalle onde ma implica questo che sbaglio la nuotata in mare???

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Re: nuotare in mare

Impossibile calcolare l'efficienza delle nuotate in mare,dato che misurare le distanze a spannella è impossibile e le onde le correnti e la spinta di Archimede cambia tantissimo.

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21 (modificato da ippocampo 06-07-2011 17:03:57)

Re: nuotare in mare

Ciao Matteo, io credo che dovrai basarti più sulle tue sensazioni per capire le differenze che non sui numeri! O, almeno, è quello che faccio io: il mare mi disturba un po' con le onde e nel lago, quando è piatto, mi sento un motoscafo! smile

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22 (modificato da .fabioss. 15-07-2011 17:47:05)

Re: nuotare in mare

proprio oggi facevo una considerazione sulla differenza tra il nuoto in mare e in piscina. io da maggio avevo ripreso il nuoto libero in piscina e tornando a mare quest'anno mi sono accorto della differenza visto che la piscina non la facevo da anni.
beh sostanzialmente la differenza che noto è nella mancanza in genere di un supporto come gli occhialini, ma non per chissà quale motivo, cioè la mancanza degli occhialini comunque aumenta il senso di disorientamento che si ha in mare. infatti qualcuno nei post precedenti diceva appunto che in piscina ci si concentra di più sulla nuotata proprio perchè la lunghezza della vasca è comunque limitata e ci sono comunque dei segnali che ti indicano i vari punti della vasca, in mare tutto questo non c'è e quindi è come se si andasse alla cieca. se poi a tutto questo si unisce il fatto che quasi sempre ci sono correnti oppure onde a mio avviso è piuttosto normale trovarsi un po' in difficoltà se si è abituati a nuotare in piscina. premetto che io il nuoto libero nell'ultimo periodo l'ho fatto quando in vasca c'erano almeno 2/3 corsi di bambini quindi vi lascio immaginare il movimento dell'acqua ma comunque per me problemi veramente inesistenti.

dopo questa mia considerazione vorrei chiedervi una cosa. ho letto in qualche post che la nuotata in mare è diversa da quella in piscina e se non ho capito male proprio nella tecnica.
allora la mia domanda è questa. quali sono le differenze tecniche tra una nuotata diciamo a stile libero in piscina e una nuotata a stile libero in mare?

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Re: nuotare in mare

Ciao,
dico qualcosa in base alla mia poca esperienza di nuotate estive in mare.
Fuori Vasto (CH) nuoto da trabucco a trabucco avanti e indietro a favore e contro corrente.
Faccio riscaldamento a secco, entro, eseguo rana subacquea fino al largo e poi parto (in progressione) per circa 60 o 70 minuti.
Dare delle distanze senza riferimenti certi è approssimativo cmq saranno 700-750m boh ! faccio qst percorso tutti i gg  2 o 4 volte, non ci sono bagni e bagnini tutto spiaggia libera anzi scogli e rocce libere per km. Posso dire che nuotare contro corrente a stile mi ha aiutato sull'equilibrio e sulla sensibilità, ma sopratutto, per me, ha aiutato nella gestione della fatica in caso di mancanza d'aria (causa + bracciate senza resp. per non perdere il ritmo e per non bere contro corrente) bisogna nuotare sciolti senza patemi altrimenti non ti muovi per + di 500m e ti spacchi la schiena. Alterno sia do (poco) che st la bracciata deve essere leggermente + reattiva con la testa (non sempre) leggermente + alta in inspirazione per evitare bevute e a volte la fase di espirazione + prolungata, se il mare è agitato o ci sono correnti (come da me) ci vuole tanta concentrazione sul moto ondoso a volte assecondo l'onda per prenderla meglio (respiro appena la passo) insomma la bracciata a volte corta a volte lunga ovviamente a favore di corrente. Qst sono le mie sensazioni !

Altro discorso se nuoti al mattino presto con calma piatta a 20m dalla riva.

Questo posto è un piccolo golfo e molte barche entrano (a motore !!!) per farsi un giro e la gente ti guarda come dire da dove arriva questo !!!
Provo proprio delle belle sensazioni, col mare calmo nuotare in mezzo ai pesci poi è troppo bello, oppure come quelle di affiancare e superare le canoe a remi dei campeggiatori facciamo a gara e difficilmente trovo un Antonio Rossi o Ippocampo (ndr). In una secca, molti sbarcano per cozze e patelle o per pescare polpi e pesci con arpioni ecc... e ti dirò mi fanno + paura loro che le barche. Non ti dico quante volte mi trovo faccia a faccia con i sub (vestono come loro) ARMATI e senza boa...
Scusa sono uscito dal tema.....
Tornando alla domanda sulle differenze fra lo st in piscina e in mare penso che siano due modi di stare in acqua completamente diversi da loro.
Una cosa c'è in comune per me ! costume e occhialini il resto sono io.

Ciao Norberto

Buona bracciata a tutti -__-

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Re: nuotare in mare

I problemi del nuoto in mare derivano da due soli ordini di motivi.
1. psicologico,non c'è nemmeno bisogno di spiegarne il significato.
2. coordinativo,perchè in mare l'acqua non solo ha diversa consistenza ma ci sono onde e correnti,che mandano nel pallone tutti i nostri punti di riferimento tanto confortevoli che abbiamo assimilato in piscina.
In parole povere,in mare le nostre certezze motorie sono disturbate,e questa è la cartina di tornasole per misurarne il grado di disponibilità variabile (adattamento motorio di tipo coordinativo) o al contrario il grado di pura abitudine che contraddistingue le nostre nuotate.

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Re: nuotare in mare

nove ha scritto:

Alterno sia do (poco) che st la bracciata deve essere leggermente + reattiva con la testa (non sempre) leggermente + alta in inspirazione per evitare bevute e a volte la fase di espirazione + prolungata, se il mare è agitato o ci sono correnti (come da me) ci vuole tanta concentrazione sul moto ondoso a volte assecondo l'onda per prenderla meglio (respiro appena la passo) insomma la bracciata a volte corta a volte lunga ovviamente a favore di corrente. Qst sono le mie sensazioni !

cosa intendi esattamente quando parli di testa leggermente più alta in respirazione?

nove ha scritto:

Altro discorso se nuoti al mattino presto con calma piatta a 20m dalla riva.

Questo posto è un piccolo golfo e molte barche entrano (a motore !!!) per farsi un giro e la gente ti guarda come dire da dove arriva questo !!!
Provo proprio delle belle sensazioni, col mare calmo nuotare in mezzo ai pesci poi è troppo bello, oppure come quelle di affiancare e superare le canoe a remi dei campeggiatori facciamo a gara e difficilmente trovo un Antonio Rossi o Ippocampo (ndr).

wow, da come lo descrivi deve essere davvero bello nuotare in quelle condizioni.

stefano '62 ha scritto:

I problemi del nuoto in mare derivano da due soli ordini di motivi.
1. psicologico,non c'è nemmeno bisogno di spiegarne il significato.
2. coordinativo,perchè in mare l'acqua non solo ha diversa consistenza ma ci sono onde e correnti,che mandano nel pallone tutti i nostri punti di riferimento tanto confortevoli che abbiamo assimilato in piscina.
In parole povere,in mare le nostre certezze motorie sono disturbate,e questa è la cartina di tornasole per misurarne il grado di disponibilità variabile (adattamento motorio di tipo coordinativo) o al contrario il grado di pura abitudine che contraddistingue le nostre nuotate.

sono assolutamente d'accordo con te. mi ritrovo perfettamente in quei 2 punti, il motivo psicologico è effettivamente quello più difficile da superare perchè è proprio il tipo di ambiente ad essere totalmente diverso dalla piscina.
il motivo coordinativo può diminuire o aumentare a seconda delle condizioni del mare ma io comunque penso che le correnti, anche a mare completamente piatto, che ci sono appunto in mare non le si può ritrovare in piscina, neanche con 10 persone in vasca. magari mi sbaglio.

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