notswimmer ha scritto:questa sera mi sono presentato al corso con una sorta di pull buoys fatti come una cintura da legare tramite velcro a ciascuna gamba.l'istruttore non mi ha dato tempo di metterli:ha detto che con quelli non mi faceva la lezione.il mio disturbo evitante di personalità si è fatto sentire e gli ho ribattuto che allora me ne andavo,mi ha fermato,ha detto che con quelli non avrei mai imparato a nuotare!!!!gli ho fatto notare che se con 3 anni di corsi di nuoto non ho imparato,ormai non imparerò più e che la cosa che mi interessa è fare un pò di movimento,non imparare una tecnica perfetta.
alla fine ha detto che potevo metterli.ma a questo punto comincio a chiedermi perché mai mi sono intestardito con il nuoto.
Ciao notswimmer.
Mi chiamo Stefano, ho 43 anni e qualche annetto fa ero impegnato nell'insegnamento natatorio.
Mi permetto di darti un piccolo suggerimento...
Ogni qualvolta cambi istruttore, noterai sicuramente delle differenze sul metodo di insegnamento, il che è dato non già dalla diversa preparazione bensì dalla diversa, personalissima esperienza della persona che hai davanti.
Questa premessa per dirti che dovresti sforzarti un pò ed essere più fiducioso delle capacità di insegnamento del tuo istruttore, chiunque sia e qualunque metodo utilizzi.
In base alla mia modesta esperienza, gli ausili per il nuoto hanno due utilizzi principali che vanno dal miglioramento della postura (solo per il tempo necessario a che tu ed il tuo corpo abbiate ben impresso il senso spaziale del movimenti, dopodichè si toglie.... credo fosse l'obbiettivo del tuo primo istruttore) all'esecuzione di esercizi particolari che abbisognano di tali ausili (il pull-buoy, un esempio, fa sì che ti renda conto della cavitazione delle gambe a dorso ed a crawl e favorisca l'allenamento delle sole braccia).
Siamo tutti d'accordo (tuo istruttore compreso) che a 40 anni suonati non si va alle olimpiadi.... però, sai, meglio impari la tecnica e più efficace risulterà la nuotata, anche in termini di benefici per la schiena.
E' un percorso lungo, molte volte noioso ma che, ahimè, è necessario.
Ricordo con piacere una signora anziana, una settantacinquenne per l'esattezza, che prendeva 20 gocce di calmante per venire a fare gli esercizi di ambientamento nella vasca profonda 120 centimetri. Il piacevole ricordo non è certo dato dal fatto che prendeva i calmanti.... piuttosto, dopo due mesi li aveva eliminati ed abbiamo festeggiato assieme.
Ha passato due anni in quella piccola piscina, dopodichè è passata alla "vasca dei grandi"
Il nuoto ben si accorda con la calma e la tranquillità, fisica e mentale.
Spero che, nonostante il tempo trascorso dall'ultimo post, questo messaggio possa ugualmente raggiungerti.
Ciao ed a rileggerci.