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Argomento: Rana e ginocchia

Ho iniziato a nuotare sotto invito dell'ortopedico a causa di un problema di sinovite ad entrambe le ginocchia, fino ad ora nuotavo solo dorso e stile e la situazione era migliorata moltissimo, dolori e fastidi erano diventati assolutamente sporadici e di scarsa intensità. Negli ultimi dieci giorni invece ho iniziato a nuotare anche lo stile rana, e subito ho avvertito fastidi e dolori alle ginocchia, anche di una certa intensità, ciò può essere dovuto alla nuotata a rana?

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Re: Rana e ginocchia

probabile se la esegui in modo errato.
nella gambata a rana corretta le caviglie devono cominciare a spingere solo quando sono all'esterno delle ginocchia o al massimo grosso modo sulla stessa linea.
se invece le caviglie sono più strette delle ginocchia (io la chiamo gambata a rombo)....sono dolori

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Re: Rana e ginocchia

Ma anche in caso di gambata eseguita correttamente, il carico sulle ginocchia può dare problemi a chi magari già soffre?

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Re: Rana e ginocchia

Si Anche eseguita bene la gambata a rana può provocare dolori  a chi ha già degli "acciacchi" alle ginocchia..... indipendentemente da come viene eseguita il carico sui legamenti è elevato....

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Re: Rana e ginocchia

La gambata a rana, così come insegnata alle scuole nuoto, sono l'anticamera di visite ortopediche pagate fior di quattrini. A mia figlia ed ai bambini che seguo NON HO MAI insegnato le rotazioni paraboliche alla Olivia di Braccio di Ferro!! Ai ragazzi ho soltanto spiegato di sentire l'appoggio dell'acqua sotto la pianta del piede e nella parte interna degli stinchi in fase di chiusura della gambata. NON HO MAI fatto utilizzare il pull tra le gambe per far eseguire gli esercizi. Unico strumento in ausilio è l'elastico per correggere l'eccessivo divaricamento delle gambe.
Ho una pena infinita nel vedere i bambini martoriati e doloranti, sono sicurissimo che prima o poi qualche pezzo da novanta metterà mano alla didattica dello stile rana.

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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6 (modificato da Thorpe 26-12-2012 14:13:04)

Re: Rana e ginocchia

Io credo che la gambata rana insegnata con attenzione e senza esagerare non può provocare danni a soggetti sani.... come tutto ciò che si fa del resto, bisogna dar tempo al nostro organismo di sviluppare nuovi adattamenti in modo che sia possibile di eseguire glie esercizi futuri con ancora più sicurezza...

Il pul tra le gambe non preferisci usarlo per quale motivo? credi sia chiedere troppo a un bambino eseguire 50 metri in quel modo? ovviamente nn gli si chiedono 400 metri o mezzo allenamento in quel modo... per l'elastico mai provato mi piacerebbe approfondire la questione in modoc he possa nascerne una bella discussione wink

Il problema è che chiedere di "sentire" a bambini ha senso fino ad un certo punto, o meglio i bambini dovrebbero prima  sviluppare quella capacità di percezione dei loro movimenti nello spazio, e  per farlo devono cmq ricereve degli input che li porteranno poi sulla retta via così che possano "Sentire" determinate sensazioni e movimenti.... eseguendo l'esercizio correttamente.

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Re: Rana e ginocchia

Penso che i bimbi abbiano sensibilità acquatica da vendere, cosa che un adulto fa fatica per ovvi motivi. In genere li lascio fare, senza stressarli troppo sulla posizione X o Z, o copiare la posizione delle gambe del Campione di turno. Ognuno di noi sviluppa i suoi equilibri ed i giusti movimenti man mano che acquisisce esperienza in acqua, poi naturalmente si perfezionerà il tutto per cercare di migliorare i tempi quando si inizia a parlare di pre-agonisti, agonisti, etc..

L'elastico si utilizza posizionato appena sopra le ginocchia e regolato ad una lunghezza pari alle spalle, quindi l'allievo che divarica eccessivamente le gambe, acquisisce con il tempo la giusta posizione. In genere si fanno eseguire 8 vasche con l'elastico e poi altre 4 senza.

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8 (modificato da Thorpe 29-12-2012 09:20:59)

Re: Rana e ginocchia

Marioaversa ha scritto:

Penso che i bimbi abbiano sensibilità acquatica da vendere, cosa che un adulto fa fatica per ovvi motivi. In genere li lascio fare, senza stressarli troppo sulla posizione X o Z, o copiare la posizione delle gambe del Campione di turno. Ognuno di noi sviluppa i suoi equilibri ed i giusti movimenti man mano che acquisisce esperienza in acqua, poi naturalmente si perfezionerà il tutto per cercare di migliorare i tempi quando si inizia a parlare di pre-agonisti, agonisti, etc..

L'elastico si utilizza posizionato appena sopra le ginocchia e regolato ad una lunghezza pari alle spalle, quindi l'allievo che divarica eccessivamente le gambe, acquisisce con il tempo la giusta posizione. In genere si fanno eseguire 8 vasche con l'elastico e poi altre 4 senza.

Ottimo, nn ci avevo mai pensato all'elastico per la gambata  a rana smile

Per quanto riguarda la sensibilità dei bambini sono d'accordo con te, è risaputo durante la crescita le famose fasi sensibili, permettono ai bambini di apprendere uno sport con molta più facilità di quanto un domani possano fare in età adulta, questo è in qualsiasi ambito, basti pensare appunto alla facilità con cui imparano l'inglese e qualsiasi lingua ... ma quello che voglio intendere io è che bisogna guidare con un pò di attenzione in più i meno dotati, è vero hanno sensibilità da vendere ma è anche vero che un determinato gesto non lo "sentono" come tale, non hanno un'immagine di se corretta, acquisiranno quest'immagine ANCHE lasciandoli fare un pò quello che vogliono, ma poi bisognerà anche dare loro l'input giusto in modo che possano rendersi conto della differenza.. in modo che possano andare ad inserire dei tasselli mancanti e costruire un immagine di se corretta che tanto corretta prima non era, se li si lascia nuotare troppo a testa loro, ci sarà il talento che magari non avrà problemi, ma ci saranno appunto i meno fortunati che acquisiranno abitudini scorrette difficili da correggere, l'ideale secondo me è dare loro n enorme bagaglio motorio con esercizi di tecnica e coordinazione in tutte le salse in cui saranno inserite vasche che faranno a testa loro, vasche fatte in modo x vasche fatte in modo y  ecc ecc credo siano gli strumenti per far sviluppare nei bambini la giusta immagine di se e per non standardizzare le nuotate, in modo che anche un domani il nostro agonista di 18 anni sarà in grado di modificare la sua nuotata in base alle proprie esigenze fisiche e di gara.

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Re: Rana e ginocchia

Buonasera, sono a chiedere alcuni chiarimenti sulla rana.

Nell'atto di recuperare/rannicchiare/piegare (come si dice?) le gambe, il mio avanzamento viene frenato e stoppato. E più metto energia nella nuotata e più l'effetto è forte, al punto da darmi la sensazione di spingermi indietro. Ma succede mai?

A volte mi capita di scalciare fuori dall'acqua. Quando succede è quasi sicuro che pure la gambata dopo, o anche due, seguano lo stesso destino, perchè non so che fare per rimediare, non so neanche perchè mi capita. Ultimamente ho adottato il rimedio di dae la gambata successiva pianissimo o di saltarla direttamente, di solito poi torno a posto. Ma non è una gran soluzione.

Ho chiesto all'istruttrice di un corso che ho appena iniziato, di poter fare un po' di esercizi durante le lezioni, e non solo nuotare avanti e indietro. E' stata molto carina e non si è affatto offesa, e questo è buono. E ci ha ucciso di esercizi, ma col sorriso sulle labbra. Però non ha spiegato la loro finalità. Forse a farmi morire di fatica, per punizione del mio ardire. Qualcuno avrebbe voglia di spiegarmi a che cosa servono?
braccia e respiro-due volte gambe-braccia e respiro-due volte gambe - etc
arti opposti:braccio e gamba opposti,, poi l'altra coppia di arti, procedendo per diagonali
gambe rana e braccia stile
braccia rana e gambe stile

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Re: Rana e ginocchia

Il classicco effetto molla... prova a eseguire la sola gambata con la tavoletta con le mani sulla sua punta in modo che è difficile che queste escano fuori, devi imparare a spingere dietro e nn di lato, molro probabilmente quello che fai è allargare troppo le ginocchia e spingere lateralmente a pelo d'acqua invece che dietro e verso il basso, con ginocchia abbastanza strette, anche se è un ipotesi senza vedere ciò che effettivamente fai, nn mollare la gambata rana può essere un osso duro da superare ma ci si riesce col tempoe i buoni consigli wink

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Re: Rana e ginocchia

Erbetta ha scritto:

Buonasera, sono a chiedere alcuni chiarimenti sulla rana.
Nell'atto di recuperare/rannicchiare/piegare (come si dice?) le gambe, il mio avanzamento viene frenato e stoppato. E più metto energia nella nuotata e più l'effetto è forte, al punto da darmi la sensazione di spingermi indietro. Ma succede mai?

capita perchè durante il recupero delle gambe fletti troppo la coscia rispetto alla pancia,mentre dovresti minimizzare quel tanto che basta a NON fare uscire i piedi dall'acqua,e flettere piuttosto più la gamba sulla coscia.
In più probabilmente sempre durante il recupero,tieni già il piede a martello,il quale scava nell'acqua,mentre invece dovrebbe restare supinato (come quando in auto si da gas a tavoletta) fino al momento in cui si flette a martello nell'istante esatto dell'aggancio prima della gambata.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Rana e ginocchia

Grazie Thorpe e grazie Stefano.

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Re: Rana e ginocchia

Scusate ma a me pare che si vada da un estremo all'altro! Prima a Erbetta non fanno fare nessun tipo di esercizio (la sua prima lezione mi ha letteralmente scandalizzata), poi ad una allieva che ancora non sa fare bene le gambe a rana fanno fare addirittura l'esercizio di usare solo un braccio e la gamba opposta (che ho sentito chiamare "ictus" yikes), ma insomma ....a me pare veramente eccessiva come richiesta, oltre che inutile in questa fase di apprendimento ....o no? roll
Erbetta, se te lo fa fare un'altra volta mandala a ca..re da parte mia, grazie! ...E te credo che sei morta di fatica, morivo anche io quando lo facevo agli allenamenti master nel cercare di farlo bene, figurati te!

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