Re: un altro "vecchietto"

Alcune riflessioni:

- nuotare su un fianco, ma solo gambe. Ti metti tipo superman, un braccio su e uno giù, e vai di gambe.
In linea di massima la testa dovrebbe stare fuori, e ti "corichi" sul braccio che sta in alto.
Anche se non tieni la testa fuori, poco male: l'importante di provare a fare questa cosa, è che ti rendi immediatamente conto di quanto puoi distenderti con il corpo.
Se ti può consolare, considera che all'inizio io odiavo questo esercizio, e tutt'ora faccio abbastanza fatica.

- i corsi possono essere bene o male gestiti: proprio quest'anno io, desiderando di migliorare, ho deciso di cambiare piscina. Per farti capire: dov'ero prima, c'erano solo 3 livelli. Dove sono ora i livelli sono 7. È immediatamente evidente che si lavora meglio, perché io mi trovo con persone che sono a un livello analogo al mio. Non solo: prima di iscrivermi, un istruttore mi ha esaminato per indicarmi in quale livello avrei dovuto iscrivermi.
Ora, non sputo sopra i corsi precedenti: fino a uno/due anni fa mi davano ciò di cui avevo bisogno.
Credo che se anche tu avessi il miglior istruttore del mondo, non è che questo ti dice "fai così, fai cosà" e TAC, ti costruisce la nuotata come si monta un mobile dell'IKEA. All'inizio un esercizio non riuscirai mai a farlo con disinvoltura. La frustrazione di faticare nel farlo, all'inizio, è uno scotto che devono pagare tutti.
Ma se ne fai 10, 20, 30 diversi, nell'arco del tempo, insisti insisti, il tuo cervello e il tuo corpo cominciano a costruire quello che gli serve per muoverti nell'acqua con sempre maggior efficienza.

- Mi riallaccio all'ultima riflessione. Quando ti dicevo dei requisiti fisiologici: non è semplicemente un fatto di stanchezza o di forza dei muscoli. In alcuni post che ora non riesco a ritrovare, Stefano spiegava in maniera trasparente questo meccanismo. Te lo riassumo: quando tu devi compiere un movimento nuovo, il tuo cervello si fa un "progettino" mentale per cercare di impartire a nervi e muscoli gli impulsi per svolgerlo. Adopera quello che trova, e se il movimento è nuovo, molto probabilmente il movimento risulterà impacciato. Un po' come dire che magari hai un buco nel radiatore, e giusto per arrivare all'officina lo tappi con del chewing-gum, e tanto ti basta.
Ma se si ripresenta con frequenza la necessità di fare quel movimento, allora il corpo comincerà a dotarsi in modo sempre più specifico di quanto gli serve per compiere quel movimento. E parlo non solo di muscoli, ma anche di flessibilità e di sensibilità (=conduttori di stimoli nervosi, recettori).
Quindi capisci che quando hai il radiatore tappato con un chewing-gum all'officina ci arrivi in una qualche maniera, penando parecchio. Ma se poi devi andare in giro in macchina, allora ti metti il cuore in pace, e metti su un radiatore nuovo.

Comunque, se sei qua a parlarne, la motivazione mi pare che non ti manchi. Ti manca forse di trovare dei momenti di gratificazione in quello che stai facendo. La frase "il mio odio per il nuoto inizia a passare" è emblematica: io non vedo l'ora che arrivi il martedì per andare al corso!! Mi rosico le dita perché ho dovuto accontentarmi del monosettimanale!
E credimi con con il nuovo istruttore la musica è cambiata, cioè anch'io mi ritrovo a confrontarmi con esercizi che faccio fatica a svolgere!

Dacci dentro, tabs, secondo me stai andando bene, vedrai che presto ti sorprenderai di quello che riuscirai a fare e tutti i dubbi che ti attanagliano in questo momento ti sembreranno sciocchezzuole!

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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52

Re: un altro "vecchietto"

Grazie delle attente spiegazioni. Abbiamo già scritto 3 pagine di commenti! Quello che mi dici però conferma i miei dubbi.
Ti faccio un esempio: dorso con le mani lungo il corpo, esercizio che grezzamente mi è riuscito con più facilità rispetto agli altri. Giustamente come dici tu il corpo poco alla volta imparare e acquisisce i vari movimenti. C'è un ma. Come posso sapere se il mio corpo lo esegue bene o per così dire per spirito di sopravvivenza? Prendo dal forum alcune nozioni sulla testa ferma, sulle ginocchia o sul fare le bolle con i piedi però poi usando queste nozioni vado peggio. Credo che sia li che debba intervenire l'istruttore. Mentre faccio l'esercizio dimmi di alzare il bacino o le gambe. Tanto per dire io non riesco a rendermi conto se faccio bolle o schiuma, non lo sento proprio il filo dell'acqua ed è difficile guardarsi da soli. Purtroppo sul cambio piscina per motivi logistici non posso

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Re: un altro "vecchietto"

La risposta è semplice: non puoi... smile
Non è possibile vedere o percepire cosa fai nell'acqua: per questo ci vuole o qualcuno che ti guardi, o al limite ti filmi.
Non solo, ti faccio questo esempio: io con il braccio destro a dorso sembro uno che accarezza un gatto. Non sbraccio con la spalla, e questo credo sia anche successo in relazione al fatto che ho avuto qualche magagna a livello articolare con la spalla.
Quindi non solo non mi sono accorto di questo vizio perché non lo vedevo, ma anche perché il corpo ha compensato come poteva questa mancanza. Cioè, io non avrei potuto impostare il movimento corretto, ma ho insistito nel farlo, e il corpo ha costruito una nuotata alla meno peggio. Un po' come dire che ho insistito ad andare avanti con il radiatore bucato: alla fine il motore si rovina.

E te lo dice uno che ha fatto un anno di nuoto libero sostenendo che praticare in libertà da solo gli è servito parecchio (vedi il mio post e le risposte di Stefano nel thread "ecco i video della mia nuotata").

Se proprio il tuo istruttore magari è avaro di spiegazioni, o perché non le conosce, o per motivi suoi, puoi sempre confrontarti con le numerose dissertazioni di questo forum per cercare di capire meglio certi fatti. L'importante è che però almeno qualcuno ti segnali un vizio.
Mettiamo che il tuo istruttore ti dica che devi tenere le gambe più alte: ci possono essere un milione di motivi a monte per cui uno fa un errore del genere, magari lui non riesce a farti migliorare, ma per lo meno tu hai un'informazione su una cosa che devi correggere. Da solo probabilmente non te ne accorgeresti.

Però non insistere troppo su tutte queste cose: pensa anche a muoverti nell'acqua. Abituati all'idea che tu sei in acqua, e devi muovertici dentro.
Io se dovessi abituare all'ambientamento una persona, tante volte gli direi: raggiungi quel punto della vasca come meglio ti riesce.
Muoviti muoviti muoviti nell'acqua. Azioni globali.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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54

Re: un altro "vecchietto"

Mi ritrovo in ciò che dici e in un certo senso lui fa quello che dici alla fine. Però finito l'esercizio dovrebbe dirmi dove sbaglio invece di dire che faccio anche troppo. Sarà incoraggiamento ma sento che potrei fare di più..anche questa cosa di farmi fare le cose più difficili quando sono stanco..mannaggia abbiamo visto che do il meglio nelle prime 4/ 6 vasche è inutile farmi provare esercizi nuovi comprensivi di resoirazione quando sono già affannato

Se gli esercizi nuovi non mi riescono è giusto cercare di abituarmi ma su quelli che faccio comodamente come il dorso che dicevo è il caso di iniziare a correggere.

Stasera si va...speriamo di finire bene la settimana...

Ps so che critico sempre l'istruttore ma io mi assumerei colpe o ammetterei errori se solo me li evidenziasse..

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55

Re: un altro "vecchietto"

Il caso ha voluto che stasera l'istruttore non ci fosse. C'era il collega. .molto antipatico(tipo alvaro vitali che se la tira come brad Pitt. 20 persone in vasca e nemmeno un sorriso).. però ho avuto la dimostrazione che l'altro non ci sa fare.
Questo mi ha fatto mille appunti.
Anche lui tavoletta a gogo ma almeno commentando gli sbagli.

Purtroppo come sospettavamo il problema è l'ambientamento.  Sono rigido e la respirazione è un problema.
ok so che ce la posso fare come tutti e che ora almeno so alcune cose su cui fare attenzione..però stasera sono proprio giù.
Domani passerà

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Re: un altro "vecchietto"

guarda magari se avessi usato di piu' la tavoletta negli anni non avrei quell'avversione a usare le gambe e a farle faticare. Ma forse anche no. Io quando me la chiede la lascio li in parte se non sono proprio ispirato. Preferisco farmi una vasca a gambe braccia avanti senza tavoletta e stare rilassato che buttare l'esercizio perché oltre il mio livello. E nessun istruttore e' mai sceso in vasca a rimettermela tra le mani.

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57

Re: un altro "vecchietto"

Tavoletta o no devo imparare a respirare quindi candela appena posso.
Tra l'altro il primo istruttore mi fa buttar fuori con la bocca..questo col naso..io qui ho letto che si dovrebbe fare con entrambe

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58

Re: un altro "vecchietto"

Scrivevo si che la tavoletta e'stata bandita dalle linee guide federali...

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

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59 (modificato da Cirone Furioso 19-10-2013 10:13:46)

Re: un altro "vecchietto"

È incredibile come il nuoto ti prenda nelle budella.
Di fronte a tabs che dice "sono proprio giù" uno direbbe: "ma dai, non è mica chissà cosa, imparerai".
Invece anche a me sono capitati momenti di sconforto di fronte alle difficoltà.

Eppure è così, è giocoforza che imparerai anche tu, ma non può essere sempre un martirio!
Devi assolutamente trovare la maniera di rendere divertente il tuo appuntamento periodico con il nuoto: o coinvolgere degli amici, o fartene di nuovi, o pensare alle cose che ti divertono di più in acqua.
Piuttosto guarda le ragazze in costume quando sei sott'acqua, abborda le istruttrici giovani!! smile

La tavoletta, e respira con il naso, e con la bocca e con le orecchie... Non ti fossilizzare troppo!! Non è per queste cose che fai fatica!!!
Fai fatica perché il tuo corpo sta cercando di capire come cavolo ci si muove in acqua!!!
Ripeto: muoviti muoviti muoviti muoviti in acqua prima di tutto, liberamente, è una cosa ultra-ganza, hai presente tipo volare???
È questo lo spirito fondamentale!

The ice caps are melting, Leonard.
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60

Re: un altro "vecchietto"

muoviti muoviti muoviti muoviti in acqua prima di tutto, liberamente, è una cosa ultra-ganza, hai presente tipo volare???
È questo lo spirito fondamentale!



Mitico Ciro!!!!!!!! big_smile

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Re: un altro "vecchietto"

big_smile

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62

Re: un altro "vecchietto"

I primi giorni ero più contento ora ho qualche giorno un pó più grigio.
Il brutto è che è chiaro che non sono sereno ma è inconscio perché io non penso a cose tipo affogare o altro.
Cerco di concentrarmi sui movimenti e basta. La respirazione..la faccio male e metro dopo metro vado in carenza di ossigeno. Tra l'altro per un mese abbiamo avuto corsia vuota dove potevo fare le cose base in tranquillità..ora invece invece è piena e devo  stare attento agli altri

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63

Re: un altro "vecchietto"

Stasera ho provato a dirgli che era il caso che facessi un po'di respirazioni mi ha detto di no che vado bene..ho solo un po'di affanno. Eppure mi guarda mentre nuoto..come fa a vedere che la respirazione non mi riesce?

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64

Re: un altro "vecchietto"

Io lo capisco dalle bolle che fate....

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di marina sito web

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Re: un altro "vecchietto"

Sono convinto che stai andando benissimo, tabs! E poi te lo dice anche il tuo istruttore, che ti vede, quindi che ti preoccupi a fare??
Solo stai... affogando in un bicchier d'acqua!!
Sei un po' disorientato dall'ambiente acqua, è normalissimissimo, lo siamo stati tutti all'inizio!
Ma ci vorrà del tempo, è per questo che devi trovare la maniera di divertirti, altrimenti ti stuferai prima di vedere dei progressi concreti!

Una domanda: pratichi o hai praticato altri sport? Anche a livello da diportista, cioè tipo la corsetta o il giro in bici la domenica?

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66 (modificato da tabs78 22-10-2013 13:54:21)

Re: un altro "vecchietto"

Correvo max 30/35 km a settimana ma da solo. Poi ho smesso per problemi alla schiena.

Io non mi voglio buttar giù ma tutta la parte che riguarda la respirazione non mi convince. Chiaramente da quello dipende la non serenità in acqua che il collega aveva notato vedendomi una volta sola.
Al traguardo arriverò..semplicemente mi chiedo visto che esistono tanti esercizi farmi fare gli stessi che non mi migliorano la respirazione, a questo punto meglio un'ora a fare a candela che 20 vasche così.

Poi ripeto..imparerò come tutti..


edit:

comunque per essere precisi io ho capito che la respirazione deve essere armoniosa e un minimo costante, a me sia a candela che facendo le vasche si crea un affanno, sarà perchè non butto fuori l'aria, sarà perchè non ho acquisito la tecnica ma è così. E tutte le volte provo a cercare di trovare il metodo giusto ma non riesco.
Poi ora l'esercizio che mi fa fare è quello di nuotare a cagnolino e poi con entrambe le braccia in avanti mettere la testa sotto, però non vado bene secondo me perchè non è una cosa tranquilla è più una serie di immersioni con effetto che quando riemergo la gambata perde forza, io devo fare qualche metro per ritrovare l'equilibrio del corpo e del fiato.
Forse c'è uno più o meno al mio livello, gli fa fare gli stessi esercizi, non sono riuscito a vederlo nella fase di respirazione, domani ci farò caso.

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67

Re: un altro "vecchietto"

Non é giusto venire sul forum solo per lamentarsi.
Stasera é andata un pó meglio, mi ha concesso gli occhialini e sarà un caso ma gli esercizi che mi facevano soffrire li ho fatti decisamente meglio.
Vi vorrei chiedere un consiglio, l'esercizio che sto facendo ora é tavoletta con bracciata, mi risulta difficile concentrarmi su respirazione e gambe. Nella respirazione non ho una tecnica sufficiente e mi resta qualche goccia che mi complica la vita; per la gambata invece durante la bracciata sento proprio perdere la forza, é come se mi sprofondassero e gambe e quindi battere diventa un'impresa.

Stasera é arrivato uno che é più o meno ai miei livelli, quando l'istruttore gli ha chiesto di far vedere cosa sa fare io gli ho fatto la battuta dicendo che era come me ma lui ha risposto che io sono partito da zero e quindi é meglio perché invece l'altro era autodidatta e batteva male anche le gambe. Poi mentre nuotavo é venuto da me e mi ha detto di guardarlo intendendo che il tipo con la tavoletta andava indietro e lui alle prime lezioni mi aveva detto che facevo la gambata bene altrimenti sarei andato indietro.
Insomma un pò di morale non fa male. Resto dell'idea che sarebbe stato il caso di dedicare qualche lezione alle respirazioni.
Ma poi é normale che faccio vasche intere a dorso(senza braccia) e "stile"(testa fuori) ma non so galleggiare verticalmente?

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68

Re: un altro "vecchietto"

Il galleggiamento verticale implica gran rilassamento,cosa che ora ti manca.

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di marina sito web

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Re: un altro "vecchietto"

Tutto quello che dici è credo normalissimo per uno che sta imparando a nuotare.
Sono sensazioni che ho provato anch'io e a tratti mi capita di provarle ancora.

La sensazione di non riuscire a galleggiare verticalmente, secondo me, è data anche dal fatto che si tende a voler star fuori dall'acqua come delfini che fanno i salti, e quindi poi si ripiomba giù, e in tutto questo non si fa altro che molta fatica. Credo che galleggiare verticalmente sia guadagnare la sensibilità giusta per fare il minimo sforzo necessario a tenersi a pelo dell'acqua con il viso. Sensibilità giusta che vuol dire anche spostare il minimo indispensabile di acqua.

E qui correggetemi se sbaglio, perché il tema interessa anche me.

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70 (modificato da megattera 26-10-2013 23:00:20)

Re: un altro "vecchietto"

La percezione dell'acqua in galleggiamento verticale è, come dice giustamente Ciro, muoversi appena per rimanere a galla. E' un'abilità che vedo anche generalmente poco applicata, perché molto spesso l'altezza dell'acqua permette alla maggior parte delle persone di appoggiare i piedi e, a meno che non si sia nanerottoli come me, la tendenza è quella di poggiare a terra o attaccarsi alle corsie o al bordo. Credo sia una specie di istinto di sopravvivenza, si fa ciò che si può con le abilità sviluppate fino a quel momento.
Per rimanere a galla verticale, bastano pochi e minimi movimenti delle mani, ma è una sensibilità che si acquisisce col tempo, io non so come spiegarlo, a me viene spontaneo, ma ho imparato da piccola, ciò non toglie che non si possa imparare, solo che prima viene il galleggiamento orizzontale e poi si imparano altre abilità.

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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71

Re: un altro "vecchietto"

Ragazzi inizio a scoraggiarmi..tutto ciò che non riguarda la respirazione migliora ma quella no.
Stasera ero con l'altro istruttore che prova a darmi consigli e ripete mille volte di rilassarmi ma niente da fare.
Sto facendo tavoletta con respirazioni.
Abbiamo tolto la bracciata, abbiamo detto di fermarmi senza fare una vasca ma nulla. Faccio due respirazioni e sono in deficit di ossigeno, in panico e rigido. Smetto di battere le gambe e la mano poggia troppo sulla tavola.
Una tragedia soprattutto perché non miglioro

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Re: un altro "vecchietto"

Se ti scoraggiassi sarebbe un peccato!
La respirazione è la cosa più difficile, se non sbaglio anche qua si è detto che è l'ultima cosa!
Io ci ho messo mesi e mesi, e tutt'ora sulla sinistra tribolo ancora.

The ice caps are melting, Leonard.
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73

Re: un altro "vecchietto"

Mollare non mollo. Salvo che il fisico non mi abbandoni. Il problema è che non miglioro..Non mi sto buttando giù..Non so nemmeno se servirebbero lezioni private in quanto ad ogni vasca ho il commento dell'istruttore.

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Re: un altro "vecchietto"

è passato solo un mese, datti tempo. Da adulti siamo piu' lenti  a imparare.. se la cosa ti fa divertire sarà piu' facile. Alle prestazioni penserai poi. Io mi sento di dirti che la cosa importante per ora è stare bene in acqua. Iniziare ad amare il cloro senza far caso di cosa produci.. smile

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75

Re: un altro "vecchietto"

prossima settimana saranno due mesi.
a parte le perplessità di passare da un istruttore all'altro la respirazione non migliora.
onestamente mi trovo ad avere una confusione che all'inizio non avevo..anche gli esercizi che all'inizio mi riuscivano meglio e senza ansia ora mi creano problemi.

qualcuno mi ricapitola bene la respirazione?sto facendo con tavoletta o pullbuoy solo respirazione laterale senza bracciata.
testa immersa butto fuori tutta l'aria che ho dalla bocca aperta e se riesco anche naso?
poi giro la testa e un poco la spalla ma senza alzare la testa e prendo aria?
in tutto questo la bocca resta sempre aperta?se però mi entra acqua in bocca significa che non ho buttato fuori tutto?

so che la maggior parte dei principianti pensano di avere qualche deficit o stranezza che in realtà non esiste..nel mio caso è che lazo troppo la testa(credo sia così perchè se l'istruttore mi dice non farlo) ma allo stesso tempo la bocca mi resta immersa..

in tutto questo c'è da dire che ero andato in piscina per il mal di schiena e fare gli esercizi male mi ha prodotto un bel mal di collo che mi preoccupa moltissimo

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