Questa ha i campanelli......
due secondi....quattro secondi......(a parte il fatto che inspirare per due secondi è una esagerazione folle che no si fa nemmeno per la spirometria)
Allora facciamo un bell'esempio :
chiedo spesso ai miei bimbi.....se devi restare sott'acqua pochi secondi quanta aria devi prendere......(mi fanno vedere con esempio)
okkey allora diciamo che devi stare sott'acqua il doppio....quanta aria prendi ? (mi fanno vedere bocche aperte che si vede lo stomaco).
Ebbene non importa quanto tempo devi stare sott'acqua...il fatto è che non è possibile stabilire quanta aria mettere nei polmoni,proprio come non è possibile riempire di aria solo per metà una bottiglia sottovuoto aprendo e chiudendo rapidamente il tappo.
Appena apri la bocca (in realtà è la gola)l'aria va a riempire tutto lo spazio disponibile in una frazione di secondo (per motivi di pressione,questo ai bimbi non lo dico per non vederli aggrottare la fronte);e se invece provi a sforzarti il risultato è peggiore perché i polmoni,elastici,cominciano già a comprimersi e farla uscire.
Quindi la cosa migliore da fare è prendere poca aria e in fretta che tanto i volumi sono quelli e non li cambi.
Oltre a ciò,per quanto sia possibile espandere in modo difforme i polmoni tra una respirazione normale e una più profonda,le differenze non sono rilevanti perchè comunque tra gli scostamenti esiste una media stabile nel periodo (variabile sulla base dell'impegno metabolico) dalla quale non è possibile discostarsi,perchè i volumi dei flussi in entrata ed in uscita devono giocoforza mantenersi in equilibrio.
D'altra parte i tempi di inspirazione e quelli di espirazione non sono paragonabili perchè i due meccanismi che compongono l'azione sono diversi,il primo avviene automaticamente in modo passivo e senza intoppi,il secondo invece in modo attivo e tra l'altro c'è da vincere la pressione dell'acqua.
Ma la realtà è che NON si può espellere più aria di quanta ne hai incamerata o quanto meno non lo si può fare a lungo (si parla di pochi secondi) senza che l'elasticità delle pareti polmonari si faccia sentire;che la differenza di tempo dipende da quello che ho appena spiegato,e che se quindi non si espelle una buona quantità di aria sporca (anidride) poi non c'è abbastanza spazio per una buona dose di aria ossigenata e si va in debito.
Quindi è buona regola dire agli allievi di soffiare concretamente e alungo (senza però fornire una quantificazione che li mette in crisi e basta).
Io aggiungo di solito che con le bollicine se ne va via la fatica (l'anidride manda in tilt le cellule muscolari,quindi è vero)
Quindi quello che ti hanno detto al corso non è sbagliato,ma è inesatto e motivato in modo errato.
Resta da stabilire se il motivo sia una certa ignoranza del docente in materia fisiologica,o la scarsa voglia di stare a spiegare le cose come si deve.
Ciao
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