@tabs:
Penso che insegnare la bracciata a stile sia forse più difficile che riuscire a capire come farla: questo perché il farla bene dipende da una serie di sensibilità che solo il nuotatore può costruire.
Prova a fare questa cosa: ti metti in galleggiamento orizzontale a pancia in giù, con le braccia distese in avanti. Evita di tenere le mani una sopra l'altra: meglio tenere le braccia diritte davanti alle spalle e parallele. Non come uno stoccafisso, però: sempre con calma, a sentirle sorrette dall'acqua.
Devi sentirti rilassato, devi essere in grado di stare in galleggiamento con le braccia avanti in sensazione di agio, senza dover sgambettare o sbraccettare per tenerti a galla.
Altrimenti il secondo passo che sto per descriverti non ha molto senso.
Una volta in questa posizione di equilibrio, cerca di fare una remata: affonda il braccio e rema.
Breve ragionamento: l'immagine mentale giusta è esattamente quella di una barca: affondi il remo e lo usi per spingere la barca avanti.
Capisci immediatamente che il tuo remo ha la sola funzione di spingere la barca in avanti: infatti la barca galleggia da sola.
Anzi, capisci anche che se imprimessi la tua remata in malo modo, la barca per esempio potrebbe impennare, per poi ripiombare in acqua.
Se il tuo corpo fosse un pezzo unico, galleggerebbe come la barca. Ma il tuo corpo ha le articolazioni, ed è per questo che è necessario mantenere l'equilibrio.
Torniamo all'esercizio di poc'anzi: se non hai padronanza del tuo assetto, ti sembrerà di "cadere", di inciampare. Non appena proverai ad affondare il braccio, sentirai di perdere l'equilibrio, e non riuscirai a dare la tua remata.
Capirai che devi farlo pianissimo, perché non appena senti di perdere l'equilibrio, stai già sbagliando. Tanto vale interrompere e riprovare.
Se invece insisti a voler dare la tua remata a costo di darla in modo più frenetico, per poterti mantenere a pelo d'acqua nonostante tu perda l'equilibrio, allora succederà che tu imparerai la tua bracciata su un equilibrio inesistente. Il tuo corpo costruirà tutta una serie di movimenti dispendiosissimi per tenerti a galla.
Sarà come se ti accorgessi che la barca sta impennando, e ogni volta che la prua ripiomba in acqua, per evitare che si immerga tu dia una remata vigorosa per farla impennare ancora, e poi ancora, e poi ancora. Ti rendi conto che casino?...
Questo è l'errore fondamentale che è capitato a me cominciando: mi hanno fatto nuotare "in una qualche maniera" senza che avessi sensibilità sull'equilibrio.
Io non so se farai questa prova, e non so come la farai: magari la farai bene da subito, ma secondo me da come ti descrivi probabilmente non hai un buon equilibrio in acqua, e quindi ti sembrerà talmente difficile farlo, da pensare di aver capito male cosa devi fare. E invece il punto è che non è mica facile!
Ma non è mica finita qui!
Perché poi dovrai fare anche la bracciata con l'altro braccio, e poi ancora con il primo, e così via. Sempre mantenendo l'equilibrio.
Sincronizzare entrambe le bracciate senza perdere l'equilibrio.
Dici che ce n'è a basta?
E invece no, perché dovrai poi imparare anche a sentire il ritmo giusto, perché nel mentre in cui cominci a scivolare in avanti, devi infilare la tua bracciata una dopo l'altra con continuità, per non compromettere non solo l'equilibrio, ma, quando sei in movimento, anche la forza di inerzia.
È difficile? Secondo me sì, soprattutto se non parti con gli input giusti, se pensi che fare lo stile libero sia solo seguire una serie di istruzioni, come montare un mobile dell'IKEA.
Però se ci pensi, in teoria, correre è ancora più difficile, perché devi saltare da un piede all'altro senza perdere l'equilibrio, e mantenere in equilibrio tutto il tuo peso del corpo (che è in verticale, quindi tutto il peso concentrato in un punto, e senza il sostegno dell'acqua!) prima su un piede, poi su un altro, e se cadi ti rompi le ossa.
In quest'ottica, correre dovrebbe apparire molto più spaventoso che muoversi in acqua.
Ma c'è di più: le gambe? Non vogliamo mica utilizzarle?
E per respirare? Non abbiamo mica le branchie...
Come mi rimbrotta sempre Mario, mi sono dilungato un po' più del tema centrale, che era quello di cercare di spiegarti come sto provando io a rendere la mia bracciata sempre migliore.
Però, a giudicare dai miei miglioramenti, come si accorge anche il mio istruttore, qualche ragno dal buco comincio a cavarlo...
Spero che la mia esperienza possa risultare utile anche a te (o ad altri frequentatori del forum, evidentemente).
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.