Non è che sia preferibile.....è l'unico modo per ottenere una propulsione invece che tagliare a fette l'acqua restando fermi.
Immagina la tua mano che entra in acqua e procede verso dietro a una determinata velocità (metri al secondo).
Ovviamente lo spostamento della mano determina un pari spostamento di acqua nella stessa direzione e alla stessa velocità della mano.
Ora immagina che la tua mano rallenti progressivamente.
L'acqua che aveva spostato in precedenza invece procede alla stessa velocità spostando a sua volta l'acqua che incontra nel suo cammino.
Questo significa che per l'intero tragitto percorso dalla tua mano,essa non troverà acqua ferma,bensì acqua che è sta già mossa dall'acqua che ha innescato la reazione,quindi la mano sarà sempre in ritardo alla stessa acqua smossa all'inizio della passata e troverà una bassa consistenza,gli appoggi saranno cedevoli e la propulsione sarà bassissima.
Se la mano invece avesse mantenuta una andatura costante allora avrebbe trovato sempre acqua ferma con un appoggio meno cedevole e una propulsione migliore.
Se invece la mano procede in accelerazione,anche leggerissima e infinitesima,l'acqua ferma immediatamente adiacente a quella appena smossa si ritroverà ad essere aggredita sia dallo spostamento dell'acqua limitrofa sia dalla mano che ne ha determinato lo spostamento e che la sta per cosi dire "superando",con l'effetto di determinare su queste masse di acqua un effetto di spostamento superiore a quello precedente,e cosi via con un effetto a valanga ritrovandosi a effettuare la parte finale della spinta su una massa di acqua importante e ferma,ottenendo un appoggio infinitamente più solido rispetto alla progressione zero o alla regressione.
Per ottenere l'effetto non è necessaria una grande forza o una accelerazione importante,basta che ci sia differenza tra la velocità di ingresso e quella finale.
Esempio:uno che applica una forza iniziale di 3 metri secondo e regredisce fino a 1 metro secondo nella fase finale,di sicuro non si muove granchè.
Invece uno che applica una forza iniziale di mezzo metro al secondo e termina con una velocità della mano di un metro secondo,pur avendo applicato una forza di circa sei volte inferiore al precedente,di sicuro sarà andato molto ma molto ma molto più veloce e lontano.
Quando vedi qualcuno fare una vasca in dodici secondi nonostante nuoti piano con bracciate che sembra che stia andando a passeggio,il motivo è quello:una elevata capacità di sentire l'acqua e applicare la forza in modo razionale.
Una elevata sensibilità percettiva abbinata a una elevata capacità di forza,significa riuscire a nuotare veramente forte con poco sforzo.
Riuscirci sembra complicato invece non lo è.
E' sufficiente imparare prima a spingere acqua piano e costantemente come per volerla accompagnare nel suo tragitto,evitando di dare assurde zampate in ingresso.
E poi alla fine della passata dare una leggera spintarella.
Un pò alla volta si impara sulla propria pelle dove e come applicare la forza per andare meglio.
Ciao
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