Le qualità proprio di un 50 sono fondamentalmente c1 c2 e c3 come scritto, nel senso che presa in considerazione la distanza, i primi 5/6 secondi è tutto fosfocreatina che tampona in quel lasso temporale il depauperamento delle riserve di ATP, poi passa tutto in mano alla glicolisi per massimo 45/60 secondi, e guarda i tuoi tempi sui 50 ... questo per farti rendere conto del motivo per cui sono fondamentali quel tipo di esercitazioni, perchè vanno ad intaccare proprio i sistemi metabolici interessati dalla frazione di gara in questione....
Però ovviamente non esiste nessun velocista che fa solo c1 c2 e c3, diventano allenamenti fondamentali e numerosissimi in fase specifica di preparazione, in fase speciale e generale, invece gli atleti anche velocisti allenano anche una buona base aerobica come pilastri su cui costruire poi le qualità metaboliche specifiche.
Con i miei master faccio in questo modo, dato che non sono agonisti anche se parecchi di loro potrebbero tranquillamente nuotare con agonisti di medio/basso livello, non faccio una vera e proprio programmazione, cosa sconsigliata soprattutto con i master che sono altalenanti nelle presenze e nello stesso numero di sedute settimanali, (nel mio caso 4 x 1 ora e mezza ciascuna + 2 di palestra).... il consiglio sarebbe di effettuare periodi di preparazione di una quindicina di giorni per volta, io sfruttanto un leggero quantitativo di tempo in più a disposizione faccio 1 mese, sono anche a me tutti "velocisti" o quasi tutti.... nel primo periodo cerco di insistere un pò di più sulle loro capacità aerobiiche pigiando tanto sul volume e su intensità intorno alla soglia, c3 non manca mai... c1 in modo estensivo, e c2 (picco) un pò qui e li, non allenato in modo specifico quindi, tanto b1 e per qualcuno più capace anche buoni dosi di b2, divido per corsie quindi talvolta faccio pure 2 allenamenti diversi.
avvicinandomi alla gara riduco considerevolmente il volume e quindi le dosi di b1 e b2 che magari utilizzo giusto per attivazione prima di dosi più considerevoli di c1 c2 (potenza), le serie diventano ancora più specifiche e in relazione alla distanza di gara. La differenza si vede subito, nel senso che chi è asfltato bene aerobicamente e fa ottimi b1 e b2 regge più facilmente il maggior quantitativo di c1 e tendea farlo bene, fino agli ultimi metri scoppiando....
il mio consiglio quindi è se sei lontano dalle gare da cmq peso ad esercitazioni di soglia e potenza aerobica, b1 e b2 che sono importanti anche per i velocisti, soprattutto per il 100 metrista e il 200 metristi li il b2 diventa determinante...
in palestra è fondamentale costruire forza massima lontano dalle gare per poi "trasformarla" in forza specifica prima delle competizioni, dipende dalla programmazione.... in linea di massima le ultime 2 settimane prima di una gara dedicati ad esercizi appunto di forza esplosiva, pliometria, core stability, cercando cmq di non esagerare con i pesi, riducendo il carico globale... questo in linea di massima senza andare nello specifico, lontano della gara invece si punta a fare forza, (questo considerando il fatto che tu sia già allenato e abbia una preparazione generale media, non è ovviamente logico appena si mette il piede in palestra cominciare subito a caricare come un matto....) fare forza massima a 10 giorni dalla gara? se intende la forza massima che si intende sui libri credo proprio di no.... non è bello fare le gare sotto effetto DOMS magari....
in linea di massima, che sia un velocista o un fondista, c'è sempre bisogno di una preparazione generale sotto, che vada a a toccare tutti gli ambiti metabolici e che sviluppi l'atleta in modo omogeneo.. e per i masters soprattutto riveste un ruolo ancora più importante.... (poichè mentre per un agonista è scontato nuotare pure mille metriin A2 per un master serie da 200 possono essere già problematiche....)
ciao ^^