Ciao a tutti, riesumo questo vecchio post che mi sono letto dalla prima all'ultima pagina nella speranza di dissolvere alcuni miei dubbi. Purtroppo i dubbi sono rimasti e quindi chiedo la vostra opinione in merito.
Prima però devo fare un passo indietro e presentarmi per evitare di mettervi nelle condizioni di fare quelle che presumo siano le solite domande a chi, come me, chiede consiglio.
(a chi non interessa può saltare a piè pari il prossimo paragrafo)
Ho 40 anni ed ho cominciato a nuotare con regolarità tre anni fa, quando ho smesso di fumare. Sapevo già nuotare, avendo imparato da bambino, ma la tecnica era nulla. Diciamo che stavo a galla in qualsiasi condizione ed avevo l'autonomia di una o due vasche prima di dovermi fermare.
Nuotando con grande frequenza ho in poco tempo trovato piacere nella ricerca di una nuotata efficiente e contemporaneamente acquisivo una forma fisica mai avuta fino ad allora, ma nuotando da solo ero molto limitato e così ho dapprima buttato un occhio ai triatleti che nuotavano nella corsia a fianco per poi unirmi a loro in seguito.
Questo mi ha permesso di crescere ulteriormente ascoltando i loro consigli.
Poco più di un anno fa nuotavo come si può vedere in questo video https://www.youtube.com/watch?v=rI4tPhNKJII (io sono quello a 3'55" e quello che nel resto del video nuota dietro colui che ha il costume giallo). Nel frattempo suppongo di aver migliorato un po' lo stile e sto cercando di togliere quel viziaccio di incrociare il braccio sinistro durante l'estensione.
Siccome non mi reputo un velocista e non ho più l'età per sperare di diventarlo mi sono messo l'anima in pace ed ho cercato di ottenere quanto di meglio riesco dal fondo e così l'anno scorso mi sono prefissato come obiettivo quello di concludere la Coppa Byron (questa estate di 7,8 km). Grazie all'aiuto di un amico, che mi ha curato nella preparazione e mi ha insegnato a nuotare meglio in questi tre anni, ho raggiunto il mio obiettivo terminando la gara con un tempo di 2h04'20".
Dopo tre anni di nuoto mi sono fatto l'idea che il margine di miglioramento che mi conviene cercare stia nella tecnica più che nella ricerca della forma fisica. Preferisco essere "bravo" piuttosto che "in forma" perché la tecnica rimane, la forma si perde in fretta.
Siccome ho preso gusto nelle gare di fondo, al momento non tanto per il gusto di concluderle con tempi fenomenali quanto per il gusto di completare gare "lunghe", sto cercando di affinare la tecnica con questo orientamento.
Dal momento che voglio aumentare le distanze mi stavo informando su internet e mi sono imbattuto anche io imbattuto nel Total Immersion. La tecnica mi ha subito incuriosito perché coincideva con la mia ricerca di una nuotata rilassata e poco dispendiosa, da poter tenere per diverse ore o perlomeno da poter alternare alla tecnica usata finora quando devo nuotare per diverse ore di seguito.
Spero mi perdoniate se esprimo un entusiasmo verso questo metodo, sebbene stiano vendendo cose di dominio pubblico, ma vi spiego subito il perché.
Io non ho molte possibilità di frequentare dei corsi perché nuoto in pausa pranzo invece di mangiare. Nuoto come nuoto perché ho imparato guardando gli altri o perché ho avuto la fortuna di avere un amico che nuotava da diversi anni e si è prestato per insegnarmi pur non essendo ufficialmente un istruttore.
Trovo tuttavia molto comodo avere la possibilità di seguire il videocorso Total Immersion. Come ha detto Stefano '62 si tratta di roba nota ed arcinota, però è roba che grazie a questi video posso vedere, cercare di imparare e farla diventare parte del mio bagaglio.
E' vero che ogni tanto mi filmo e mi faccio guardare da altri amici con cui nuoto, ma mi rimane la paura di introdurre memoria muscolare su dei movimenti sbagliati e di accorgermi di aver preso dei vizi quando ormai il danno è fatto.
Da un paio di settimane sto provando gli esercizi proposti ed il mio iniziale feedback in questo modo di nuotare è positivo. Non vorrei però che la mia sia una sensazione sbagliata, dovuta al fatto che al momento ho la muscolatura già allenata a fare il recupero in un modo più impegnativo rispetto a quello "così corto" che si vede nei video TI.
Inoltre vorrei fare un'altra osservazione. Molte delle vostre spiegazioni tecniche non le ho capite e vanno decisamente oltre la mia capacità di coglierle perché non ho un nuoto così evoluto, però ho notato una caratteristica nella tecnica TI che non mi pare sia stata analizzata da nessuno di voi: vedo che nel Total Immersion tutti nuotano con la testa molto più bassa rispetto al nuoto tradizionale. Se guardo Paltrinieri io vedo la cuffia e vedo tutta la schiena, mentre se guardo Shinji io vedo tutto il corpo sott'acqua ad esclusione della spalla che recupera.
Che ne pensate? Cosa mi consigliate?