Argomento: quanto bisogna pensare

Ciao avrei una domanda stupida da farvi.
Quanto pensate a quello che state facendo mentre nuotate?
Mi spiego meglio, quando faccio i vari stili se penso a quello che sto facendo come ad esempio:
come devo spingere l'acqua durante lo stile e dorso, a tenere i piedi a martello a rana, ad allungarmi bene nello stile, mi accorgo che nuoto molto contratto e faccio molta fatica ma sento l'acqua
se nuoto senza pensare sono più morbido ma la nuotata è meno efficace
Ho notato che se faccio degli esercizi suggetiti in questo forum quando faccio la nuotata completa non riesco a riportarli nella nuotata normale.

Suggerimenti

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Re: quanto bisogna pensare

non sono in grado di risponderti dato che nuoto da soli 2 mesi, ma PER ME meno si pensa meglio è... mi sento più fluido nei movimenti poi.

O meglio, sarebbe opportuno cercare di correggere una cosa per volta, se inizio a pensare a troppe cose (respirazione, braccia, gambe ecc ecc) mi incarto mi irrigidisco e combino guai.

Ma all'inizio fa parte del gioco, prima o poi verrà tutto naturale, come portare la macchina.

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Re: quanto bisogna pensare

L'ultimo quesito ha una risposta ovvia.
Non riesci a trasferire nella nuotata il beneficio di un esercizio perchè l'esercizio non è ancora riuscito a mielinizzare le fibre corrette,quindi il SNC utilizza le fibre della esecuzione scorretta perchè hai nuotato con l'errore per troppo tempo e le relative fibre hanno più mielina,che le rende elettricamente più reattive,motivo per cui il sistema nervoso le preferisce.
Occorre eseguire bene gli esercizi per un tempo sufficiente a neutralizzare questa preferenza del SNC,e ogni tanto eseguir la nuotata completa cerando di elimianre l'errore.

Quanto bisogna stare concentrati ?
Zero zero e ancora zero.
La nuotata deve sopratutto essere fluida,per cui non è sufficiente che sia corretta,ma è necessario che il comportamento corretto sia tanto radicato da venire in automatico.
Per ottenere questo è necessario stare bene concentrati durante gli esercizi,sia quelli tecnici sia quelli coordiantivi sia quelli globali.

Per darti la misura di quanto (poco) si debba stare concentrati,pensa che una volta durante uno dei mie long distance in mare ero talmente rilassato e soprappensiero sui cavoli miei....che ad un certo punto mi sono reso conto che stavo sognando.
Ho rifocalizzato gli occhi e mi sono accorto che ero in un punto diverso da dove stavo prima di perdermi nei miei pensieri,perlomeno qualche centinaio di metri,e stavo nuotando nel mio solo modo standard.
Avevo perso la lucidità ma il mio corpo eseguiva ugualmente in automatico il compito che gli avevo dato fino a quel momento.
Una sensazione di pace e relax meravigliosa.
Senza arrivare a questi eccessi,bisogna essere capaci di nuotare senza starci troppo a pensare,solo che finchè non viene in automatico una buona azione,allora bisogna sbattersi con gli esercizi.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: quanto bisogna pensare

grazie per i consigli, per essere più previsi durante la nuotata completa mi trovo in una fase "ibrida" quando nuoto senza pensare nuoto come di solito anche se ogni tanto mi vengono un paio di bracciate nuovo stilo

Seguendo alcune cose che avevo letto dopo riscaldamento faccio serie da 4 x100 esercizi vari seguiti da nuotata completa cercando di replicare le varie correzioni

Penso sia una cosa soggettiva ma quanto ci vuole per modificare una nuotata?

Quindi quando nuoto sciolto se non penso alle correzioni e nuoto vome il solito non è un po' come fare il gambero?

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Re: quanto bisogna pensare

vorrei farvi un'altra domanda
ogni volta che faccio degli esercizi soprattutto a stile provo a modificare le frasi spresa trazione spinta questo perchè non ho ancora trovato la mia bracciata "ideale" ma anche perchè (nonostante abbia chiesto e visto vari video e pist) non sento ancora bene l'acqua
per farvi capire 50 m ad un passo normale li faccio circa in 45/50 secondi con spinta da muro

il cabiare continuamente bracciata durante gli eservizi leggendo il post di stefano credo mi faccia rallentare ancora di più la mia fase d'prrendimento.

Per farvi un'altro sempio ieri avevo provato a tenere le mani in linea con le spalle durante l'entrata in acqua.
Con questo movimento sentivo il sedere  più alto e la testa  sott'acqua, all'inizio mi trovavo meglio dopo mi sono un po'perso

consigli

nonostante tutto anche sperimentare serve sento che sto migliorando ma non ho ancora trovato la giusta chiave

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Re: quanto bisogna pensare

A leggere le tue domande ogni volta penso ai meccanici della Ferrari che provano e riprovano ravanando in continuazione sui millimetri della collocazione ottimale delle sospensioni dei freni dell'aerodinamica etc. per abbassare due millesimi di secondo.
Sviluppare una nuotata è qualcosa di enormemente diverso.
Devi uscire dal concetto di perfezionare un dato spaziale o geografico ed entrare in un ragionamento "funzionale",bisogna nuotare con scopi di "azione" invece che di disegno astratta e imparare a cambiare le esecuzioni in funzione della migliore riuscita di quella azione.
Fai tutti gli esercizi del mondo perchè ampliano le tue esperienze perchè fa bene fare così,ma non deve essere per mandare al millimetro la posizione del mignolo.
Ti complichi la vita con mille cose che gravano sulla nuotata,ed è inutile e anche nocivo,perchè alla fine la nuotata migliore è sempre la più semplice da eseguire.

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Re: quanto bisogna pensare

Comunque 45 secondi sui 50 a un passo "normale", non e' male.
Il classico riscaldamento per in master ha ripetute in A1 con stile a 55'' e si chiudono sui 45'', 47''.

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Re: quanto bisogna pensare

LittleSte ha scritto:

come devo spingere l'acqua durante lo stile e dorso, a tenere i piedi a martello a rana, ad allungarmi bene nello stile, mi accorgo che nuoto molto contratto e faccio molta fatica ma sento l'acqua

quando avevo iniziato a nuotare (ormai 11 anni fa) io e i miei compagni ponevamo spesso questa domanda all'istruttrice.
lei ci diceva di pensare a una cosa per volta (es.: prima la bracciata), e quando ci sentivamo "sicuri", passare alla successiva (es.: la gambata). Se non riuscivamo a far quadrare il tutto, fermarci e ripartire da capo. Dopo un po' dovresti sviluppare la capacità di renderti conto se qualcosa non va (entro certi limiti... per il resto ci vuole un osservatore esterno) e sistemarla senza fermarti

di SimOwen sito web

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Re: quanto bisogna pensare

SimOwen ha scritto:
LittleSte ha scritto:

come devo spingere l'acqua durante lo stile e dorso, a tenere i piedi a martello a rana, ad allungarmi bene nello stile, mi accorgo che nuoto molto contratto e faccio molta fatica ma sento l'acqua

quando avevo iniziato a nuotare (ormai 11 anni fa) io e i miei compagni ponevamo spesso questa domanda all'istruttrice.
lei ci diceva di pensare a una cosa per volta (es.: prima la bracciata), e quando ci sentivamo "sicuri", passare alla successiva (es.: la gambata). Se non riuscivamo a far quadrare il tutto, fermarci e ripartire da capo. Dopo un po' dovresti sviluppare la capacità di renderti conto se qualcosa non va (entro certi limiti... per il resto ci vuole un osservatore esterno) e sistemarla senza fermarti

in effetti adesso  mi concentro su un dettaglio alla volta quando faccio gli es.
Quando nuoto mi "ascolto" molto per fare un es, in questo periodo ho notato che se cmbio l'ingresso delle bracvia in acqua sento il sedere più alto e le spalle leggermente più basso ( come se avessi spostato di più il carico sulle spalle)

vorrei fare una domanda ho provato le palette utilizzando il pull non per potenziare ma per capire come spingere l'acqua, beh da quando ho provato ( sono solo due volte, utilizzato per 300m) ho capito molte cose su ciò che sbagliavo.

Adesso quando nuoto penso molto meno e mi sento meglio

ma le palette servono per correggere la tecnica?

Esistono degli es specifici?
ho utilizzato poco le palette perchè avevo letto di non esagerare max 400m

da quando ho cambiato la bracciata ad es sento lavorare di più il deltoide posteriore e anteriore

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Re: quanto bisogna pensare

LittleSte ha scritto:
SimOwen ha scritto:
LittleSte ha scritto:

come devo spingere l'acqua durante lo stile e dorso, a tenere i piedi a martello a rana, ad allungarmi bene nello stile, mi accorgo che nuoto molto contratto e faccio molta fatica ma sento l'acqua

quando avevo iniziato a nuotare (ormai 11 anni fa) io e i miei compagni ponevamo spesso questa domanda all'istruttrice.
lei ci diceva di pensare a una cosa per volta (es.: prima la bracciata), e quando ci sentivamo "sicuri", passare alla successiva (es.: la gambata). Se non riuscivamo a far quadrare il tutto, fermarci e ripartire da capo. Dopo un po' dovresti sviluppare la capacità di renderti conto se qualcosa non va (entro certi limiti... per il resto ci vuole un osservatore esterno) e sistemarla senza fermarti

in effetti adesso  mi concentro su un dettaglio alla volta quando faccio gli es.
Quando nuoto mi "ascolto" molto per fare un es, in questo periodo ho notato che se cmbio l'ingresso delle bracvia in acqua sento il sedere più alto e le spalle leggermente più basso ( come se avessi spostato di più il carico sulle spalle)

vorrei fare una domanda ho provato le palette utilizzando il pull non per potenziare ma per capire come spingere l'acqua, beh da quando ho provato ( sono solo due volte, utilizzato per 300m) ho capito molte cose su ciò che sbagliavo.

Adesso quando nuoto penso molto meno e mi sento meglio

ma le palette servono per correggere la tecnica?

Esistono degli es specifici?
ho utilizzato poco le palette perchè avevo letto di non esagerare max 400m

da quando ho cambiato la bracciata ad es sento lavorare di più il deltoide posteriore e anteriore

Le palette sono un ottimo strumento didattico per acquisire sensibilita' alla presa e alla passata; per non sovraccaricare basta no esagerare con le distanze  e i ritmi soprattutto, nel caso usando palette di dimensioni piu' contenute.
E' importante, cosi' come per il pull buoy e in generale per gli ausilii didattici, dopo aver utilizzato le palette, ripetere la nuotata senza niente, in modo da riportare le sensazioni e i movimenti nella nuotata reale.

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11 (modificato da LittleSte 13-07-2016 14:15:09)

Re: quanto bisogna pensare

L'altro giorno ho fatto 300 m palette e pull dopo stile libero senza ausilii
Mi conviene quindi usare le palette senza pull per avere una nuotata più simile a quella senza ausilii o come ho fatto va bene?


posso fare anche 400 m con le palette o sono troppe? vado a nuotare 2/3 volte a settimana diventerebbero 800 o 1200
Per non forzare con le palette di solito dopo 100m mi riposo un minuto

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Re: quanto bisogna pensare

sto sperimentando anche a nuotare a pugni chiusi
10m pugni chiusi
10m normali
10 pugni chiusi
10 normali e così via

quando passo dai pugni alla nuotata normale sento che sto nuotando molto sciolto e bene

Dato che ho trovato pochi post al riguardo mi potreste dire che benefici da olre a irtobustire avambraccio?
Vorrei provare afare 100 a pugni chiusi e 100 normali
Cosa ne pensate?

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13 (modificato da Paolo82 03-08-2016 08:06:18)

Re: quanto bisogna pensare

Il beneficio di nuotare con i pugni chiusi non e' quello di rinforzare l'avambraccio, bensi' quello di acquisire sensibilita' sull'avambraccio, perche' non e' appunto solo la mano che genera la propulsione, ma tutto il braccio.

Il fatto che tu senta l'avambraccio affaticato significa che stai eseguendo in maniera corretta (all'inizio ti sara' sembrato "bucare" l'acqua).

Non serve che fai tutto quel lavoro a pugni chiusi, proprio perche' e' un lavoro di sensibilita' (e non di rinforzo), inseriscilo in una serie di esercizi di sensibilita'/equilibrio/tecnica, ma variando, ad ex:

8 x 50
50 25 solo braccio dx, 25 solo braccio sx
50 pugni chiusi
50 25 max continuita' e ampiezza, 25 max frequenza
50 25 mani aperte, 25 normale

e' un esempio, ci sono 1000 esercizi che si possono fare (streamline, remate, gambe), ti consiglio di farne sui 200-400 m ogni allenamento, ma puoi anche dedicare un intero allenamento.

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Re: quanto bisogna pensare

Per le palette, se ruoti le spalle in maniera corretta 400m di palette a sessione van bene.

Io vedo gente nel nuoto libero che nuota (male) un'ora di fila con pinne e palette, mah...

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Re: quanto bisogna pensare

Sono d'accordo con Paolo

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