Re: Scatti. A cosa servono?
Voglio azzardarmi a spendere anch'io un paio di considerazioni sugli scatti:
premetto che penso a questa cosa come un bambino che, finita la sessione concentrata del corso, si lascia andare a fare una vasca di bracciate scatenandosi, magari sfidando un amico che si è incontrato in vasca.
Sono abbastanza convinto, però, e correggetemi se sbaglio, che la tecnica, il gesto da ricercare nello "scatto", sia da studiare con metodo, consapevolezza, e credo di poter dire lentamente.
Intendo dire proprio studiando il gesto con calma, nelle sue fasi più minimali, in modo da acquisirlo il più perfettamente possibile e compierlo poi in maniera inconscia in velocità.
Mi viene in aiuto ancora una volta il paragone con il correre: chiunque sia in grado di camminare è in grado, in qualche modo, di correre.
Così chiunque sia in grado di nuotare, è probabilmente in grado di fare uno scatto, in qualche maniera.
Ma probabilmente un centometrista ha speso ore e ore di lavoro e allenamento nello studiare e provare il gesto della corsa con avvedimenti di tecnica che non possono essere improvvisati.
Mi sembra logico ritenere che anche nel nuoto questa considerazione abbia un senso.
Concludendo: ancora una volta, mi ritrovo a invidiare non poco voialtri che conoscete così bene il nuoto!
In the future, swimming isn't going to be optional.