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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Marioaversa ha scritto:

Adesso anche le poesie, siamo proprio in un punto di non ritorno smile
....e mi fa enormemente piacere smile

Oggi mia figlia chiedeva: "ma perchè il nuoto non lo trasmettono mai in TV"? e lì mia moglie: "perchè il nuoto è solo fatica e niente soldi a differenza dei parassiti dei calciatori!!"

Ragazzi, se non vogliamo avvelenarci il sangue, consoliamoci con le poesie.

Un saluto affettuoso a tutti smile

Il lunedì mattina è sempre molto critico...ma leggervi è stato una panacea. Complimenti allo scrittore ma anche a Mario per il "punto di non ritorno".  Un abbraccio a tutti!

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(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ippocampo ha scritto:

Anch'io ho dovuto smettere di fare le virate, per via di quel mio vecchio e, purtroppo, ancora presente dolore al fianco. Mi sembra che se non faccio le virate vada un po' meglio, mi fa male proprio il fianco sinistro che è il lato dove mi giro. Alferez, a te dove fa male?
Domani faccio la risonanza magnetica ...spero che si capirà qualcosa! Sono stufa, arcistufa di nuotare così!
Scusate, ogni tanto mi sfogo ...sigh sad

Sarebbe più semplice dirti DOVE NON MI FA MALE! Ho già scritto, se non ricordo male, che la mia lombalgia è a volte unilaterale (destra o sinistra), a volte bilaterale ed a volte arriva sino all'osso sacro. Il bello è che tutto ciò, nell'arco di una stessa giornata, può avere picchi più o meno elevati e può quasi scomparire....per poi ricomparire il giorno dopo!
La risonanza magnetica del tratto lombare è una brutta bestia: più o meno tutti, dopo i trent'anni, hanno schiacciamenti, protrusioni, dislivelli, artrosi, ecc. Ma non farti condizionare dall'esito della stessa, rischieresti di somatizzare la cosa. Poi, se il problema è palese (fai tutti gli scongiuri del caso), allora la musica cambia....

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(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Grazie mitico, ho visto pure il video sulla home. Proverò...a vederlo non sembra difficilissimo!

Sembrerebbe che una delle cause del riacutizzarsi della mia lombalgia sia la virata. Mi chiedevo, esiste una tecnica "giusta" per virare senza capriola nel crawl e nel dorso? E lo scivolamento conseguente, quanto deve durare? A volte mi confronto in qualche 50 o 100 SL o dorso, e mi secca perdere tempo nei confronti del collega che vira con la capriola: esiste un modo, magari perfezionando la tecnica della virata senza capovolta, per perdere il meno possibile?

Egregi web masters
immagino che la cosa sia stata più volte affrontata, ma io la ripropongo anche solo per un attimo, sulla base della mia esperienza.
Ho sempre nuotato col famigerato tappino e credo che ciò, nel dorso, mi abbia sempre indotto a sbagliare la posizione della testa e del mento: la stessa era completamente adagiata sull'acqua, io guardavo il soffitto pependicolarmente al mio viso (spero di essere riuscito a speigarmi).
Le settimane scorse ho provato a togliere lo stringinaso ed ho dovuto, giocoforza (acqua che entrava, ecc), riassettare la testa, assumendo lo sguardo una direzione più obliqua: ho l'impressione di essere più veloce, in quanto forse più idrodinamica la posizione della testa: è giusto?
Ora, a prescindere dall'esperienza fallimentare dell'eliminazione dello stringinaso (riesco a nuotare tranquillamente senza, respiro anche meglio, ma poi scatta una FEROCE ALLERGIA che si protrae per 24/36 ore ed io mi chiedo: "....chi me lo fa fare a toglierlo?...."), quale la posizione giusta della testa nel dorso con o senza stringinaso?

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(6 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

E difatti, per la prima volta, sabato scorso, ho riscontrato l'insofferenza della mia figlioletta di 5 anni e mezzo. Lei adora l'acqua ed andare in piscina la diverte tantissimo ma in quell'occasione aveva le lacrime agli occhi e mi guardava smarrita, aspettando che gli toccasse il turno per fare il suo esercizio. Io ho cercato di rincuorarla ed ho tentato di spiegargli, ma non saprei fare altro. Vedremo....

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(6 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ho notato che l'allenatore di mia figlia, nel mentre i piccoli fanno i loro esercizi in acqua, vengono appositamente "disturbati" dallo stesso con spruzzi di acqua in faccia (magari non direttamente in viso ma a "pioggia"). Posso immaginare il perchè di tale "tecnica didattica", ma mi piacerebbe leggere un parere più competente del mio. Buon inizio settimana a tutti.

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(13 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Un caro saluto, Mario. Sto tentando di convincere la consorte per un trasferimento a Reggio Emilia, ma non ne vuole sapere...magari si poteva nuotare insieme! Stasera torno in squadra master, per l'allenamento "collegiale".....speriamo di non dover stare fermo per altre due settimane! un abbraccio!

Laurablu ha scritto:

Piccola news, se a qualcuno può interessare...
La dottoressa di pneumologia ci ha parlato di uno studio sulle reazioni patologiche respiratorie che manifestano i nuotatori nelle piscine clorate. Intanto ha sottoloneato che ancora non si è capito se le reazioni sono di tipo irritativo o di tipo allergico. I composti tossici sono, come si è già detto, i composti organici che il cloro forma a contatto con urine, sudore, ecc... dei nuotatori. La cosa che mi ha colpito e che volevo condividere è che questi composti sono gassosi. Lo studio ha posto a confronto gli atleti palermitani che nuotano nella vasca esterna dell'olimpica con atleti d'elite norvegesi costretti invece a nuotare sempre al chiuso. Ebbene, i nostri atleti non manifestavano i segni patologici cui invece vanno incontro moltissimi norvegesi (si parla di nuotatori che si allenano anche 8 ore al giorno). Il motivo è che la vasca palermitana è scoperta e quindi questi gas tossici sono diluiti e spazzati via dai normali movimenti dell'aria.

Quindi. Più che cercare una piscina con poco cloro (come avevo suggerito qualche post fa) è più opportuno cercare una piscina ben areata, possibilmente all'aperto. wink

I problemi respiratori dei nuotatori a quanto pare sono emergenti, almeno quì da noi, perchè il nuoto si sta diffondendo molto.

Confermo. Anni fa nuotavo in una piscina piuttosto piccola, con tre corsie e volumetria (intesa come spazio fuori dall'acqua, al coperto) molto ridotta. La sera era quasi asma (io che di asma non ho mai sofferto): evidentemente inalavo grosse quantità di cloro o non so cosa. Cambio piscina, semiolimpionica, con spalti e spazi ampi, quindi più "arieggiata": nessun tipo di problema, anche se non posso fare a meno del tappino.

ippocampo ha scritto:

Ciao Alferez, ti capisco, io ho due discopatie (stesso tuo punto) e sto nuotando da un annetto con dolore ad un fianco, ma non so da cosa dipende di preciso ...mi puoi dire tu che cosa accusi nuotando? Se ti va ....ciao! smile

Quando nuoto, non accuso granchè, a meno che qualche virata sia eseguita in maniera irregolare. Forse, lavorando in assenza di gravità, riduci non solo le sollecitazioni dannose ma anche la percezione del dolore (mettici anche che sei caldo, ma queste sono mie teorie). I miei problemi sono nelle ore e nei giorni successivi: è come se la zona si infiammasse e parte la lombalgia. Quest'ultimo è un dolore difficile da localizzare con precisione e "migrante", nel senso che ora fa male lato destro e dopo un'ora il lato sinistro e così via. Mai avvertito dolore al fianco. Per esperienza personale, ho capito che quando hai una sofferenza vertebrale, svariate sono le zone collegate che possono patire dolore. Prima dell'intervento chirurgico che ho subito due anni fa, avevo, oltre alla lombalgia, dolore in zona "inguinale" sinistra. Gli esami di rito escludevano problemi ai "gioielli di famiglia": era l'ernia al disco che rompeva. Il disturbo,infatti, scompariva dopo l'intervento. Per ora quindi, lombalgia, con assenza di sciatalgia. Fra un paio di ore riscendo in vasca dopo 10 giorni di stop...vedremo. Non sarà facile sconfiggermi. Ora però non vorrei beccarmi una sonora "cazziata" da Stefano, in quanto sono "off topic" cool  Saluti a tutti da Catanzaro!

paolac ha scritto:

A chi dice che ci sono altri problemi più importanti io rispondo che avere la febbre, labbra e occhi gonfi, crisi di asma, congestione naso orecchio gola non è un giochetto, stiamo scherzando vero? La salute è il primo problema non ce ne sono altri di più importanti.

Se il riferimento non era puramente casuale, mi avvalgo del diritto di replica. Conosco bene il problema della congestione del naso, della gola e dell'asma in piscina: l'hai detto anche tu, o tappanaso o farmaci (io ho risolto con tappanaso). Non riesco invece a risolvere il problema di un ernia L4/L5 già operata due anni fa: NON CE LA FACCIO PIU' A NUOTARE. Io, vivendo l'attuale momento con rabbia e depressione, mi riferivo a quello. Certo, se poi pensiamo a problemi di salute ben più seri, allora posso ritenermi fortunato anch'io. Ci siamo capiti, vero?

Io nuoto regolarmente da circa due anni e da quasi subito ho usato il tappanaso. Negli ultimi mesi ho assistito a feroci discussioni in merito, tanto da indurmi, nelle ultime settimane, a provare a toglierlo. Il mio obiettivo era quello di favorire la respirazione, che poteva essere quantomeno ostacolata dall'avere il naso tappato. Ebbene, se nuoto la sera senza tappanaso, tutta la notte sono in crisi "simil rinoallergica". Se nuoto la mattina, sopporto meglio la medesima crisi, in quanto la la affronto di giorno e poi scema pian pianino. E comunque..........fossero questi i problemi!!! sad

stefano '62 ha scritto:

Non so se quando ti hanno congedato dall'ospedale ti hanno dato degli input precisi su cosa fare "dopo",o se ti hanno dato due consigli in croce un buffetto e via,oppure se se ne sono proprio completamente fregati......ma non è che dopo un'operazione del genere si sta bene e basta;bisogna anzi fare dei lavori precisi di riabilitazione per evitare che la situazione che ha creato il problema alle vertebre lo ricrei di nuovo;infatti le operazioni chirurgiche eliminano gli effetti del problema (ernia) non l'origine (accorciamento muscolare).
Dunque il nuoto va benissimo ma da solo non basta e ci vogliono delle bellle sedute in palestra con qualcuno che sappia come restituirti flessibilità muscolare,altrimenti PRIMA O POI il dolore ritorna.
La colpa non è del nuoto,ma di un lavoro di prevenzione poco adeguato.

Continua a nuotare ma lascia stare le sollecitazioni eccessive fino a che non hai creato un buon requisito posturale.

Ciao

Lungi da me imputare qualcosa al nuoto, sport che amo e che sto imparando a conoscere. Anzi, la mia rabbia è proprio quella: non poter nuotare come vorrei (e come saprei). Avere "assaggiato" l'allenamento in gruppo, avere constatato la carica che ti da, il piacere di sentirsi in un gruppo, l'utilità di essere seguito, lo spirito goliardico, ecc. Vedremo.

Operato di ernia al disco l4/l5 due anni fa, ho iniziato a nuotare, dapprima piano e poi, sentendomi sempre meglio, ultimamente facendo qualche seduta di allenamento con la squadra master. E' ricomparso il mal di schiena. Il vostro pensiero credo sia scontato "smetti con i master, stop per due settimane e riprendi il tuo allenamento pre-master". Ma sono incazzato nero. E volevo urlarlo al mondo intero!

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Fatto. Un po' come mi aspettavo ovvero luci ed ombre. In un anno di allenamento ho sviluppato accettabili capacità aerobiche e non ho sofferto la distanza ed i tempi di recupero. Ma i miei limiti sono venuti a galla: non ho la loro velocità, ho virato poco e non ho fatto delfino. E' stata un'esperienza entusiasmante e per la prima volta ho nuotato con altre 5 persone in corsia senza alcun tipo di problema: non era nuoto libero e si vedeva.....

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(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Laura, quoto e straquoto. Certo, quando non riesci a fare qualcosa oppure riesci a farla, ma male, che incazzatura...........;)

stefano '62 ha scritto:

Certo che è quello,anche perchè quello scritto da Mario era ripreso da me (errore di quotatura) smile
L'apnea la migliori semplicemente facendo apnea,da fermo o sulle nuotate,magari sessioni di sole braccia (per il minor dispendio di ossigeno).
Per esempio parti,nuoti senza respirare e poi ti fermi e torni indietro con calma.
Quando riesci a farti almeno otto bracciate  (normali,non velocizzate dall'ansia) allora parti contando le bracciate,poi respiri quando ti tocca,e poi prosegui cercando di nuotare almeno per un numero di bracciate simile a quello precedente,con una tolleranza di solo due bracciate,poi respiri ancora e prosegui così fino a che non ti tocca respirare ogni tre.
Esempio,nuoti in apnea per 9 bracciate,respiri poi prosegui e cerca di respirare non prima della settima,respiri poi prosegui e cerchi di tenere almeno fino alla quinta,dopo la prossima respirazione fino alla quarta,e quanto devi respirare a tre la ripetuta è terminata.
A quel punto ti fermi,riposi,e poi riparti con lo stesso sistema.
Nel tempo devi aumentare il numero di bracciate iniziali tenute in ipossia,e la distanza totale della ripetuta nuotata in questo modo.
Quando riesci a farti una vasca intera senza respirare,direi che il problema è risolto e riuscirai a nuotare con meno dispendio energetico.

Ciao

Grazie Stefano. Il buon Mario, inconsapevole quanto sicuramente divertito usurpatore di titolo, non si offenderà se ti chiedo venia! smile
Dunque, io sono appena uscito dall'acqua:
1. allenamento per una distanza totale di 2550 metri.
2. Non avendo letto il tuo post ed avendo intuito che il problema c'è, ho iniziato ad allenare la tenuta in ipossia in questo modo: durante la fase centrale della seduta tre "piramidi" fatte in questo modo: Prima piramide: 2x25 a due bracciate, 2x25 a tre bracciate, 2x25 a quattro bracciate, 2x25 a cinque bracciate, 2x25 a quattro bracciate, 2x25 a tre bracciate, 2x25 a due bracciate. Poi seconda e terza piramide uguale. Devo dire che nuotare a 5 bracciate è stato davvero faticoso. Andava bene?
3. Le tre piramidi senza virata. I primi 1000 metri della seduta solo stile, con virata: un disastro. Oggi è uno di quei giorni in cui mi passa la voglia di continuare ad allenarmi. Sicuramente non sarà così, ma certamente non mi sembra ancora il caso di propormi alla squadra master in questo modo: viravo puntualmente "storto".   
Ultima parte dell'allenamento: 500 metri dorso. Anche qui, neanche una virata giusta. E da premettere che la virata sul dorso è quella che mi è sempre venuta meglio.
4. Ho tolto il turanaso (l'ho lasciato solo per il dorso) ed ora il naso è un disastro: secondo te (o secondo altri lettori competenti - medici ecc.), mi farà male alla sinusite di cui soffro?

Marioaversa ha scritto:

Chi ha problemi di fiato dopo la virata di solito è chi ha difficoltà a respirare raramente.
Se uno respira sempre e solo ogni due oppure tre bracciate (cioè un paio di secondi) farà sempre fatica a sopportare la virata,che tra spinta e subacquea ti tiene sotto per almeno tre o quattro secondi.
Non è colpa della virata,è pura e semplice mancanza di fiato.

Mi collego alla risposta di Stefano sulla discussione "ritmo e virata" per dire che mi ha aiutato molto l'ipossia per migliorare l'apnea, è vero che il fiato lo si fa col lavoro aerobico ma gli esercizi in ipossia, ho notato, che mi hanno dato una certa padronanza nei momenti in cui agisco in apnea (es.: virata), è un caso o effettivamente l'ipossia aiuta a risolvere i problemi di respirazione?

Ciao

Ciao Mario. Ritengo molto interessante il tuo post. Io credo sia proprio quello il mio problema nella virata: IO RESPIRO OGNI TRE BRACCIATE e spesso riemergo dalla virata con debito di ossigeno (mettici pure che uso il tappino al naso). E mi stanca. E la stanchezza si accumula, se ad esempio fai una serie da 750 metri. E quindi arrivo poco lucido alla virata ed inizio a sbagliarla. E così via. Quali esercizi per migliorare l'apnea? Stefano, che ne pensi, può essere questo il motivo?

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

La settimana prossima "provo" con la squadra master. Diverse cose non mi sono ancora chiare, credo di avere svariati limiti ma in un anno intenso di nuoto credo di avere sviluppato buone capacità aerobiche ed una nuotata piuttosto fluida. La domanda sembrerà banale......consigli per l'esordio?

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

e visto che sono in vena di confessioni, ve ne dico un'altra: USO PURE IL TAPPO PER LE ORECCHIE!!!! ora ammazzatemi pure...........

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

sally ha scritto:

A proposito di stringinaso, mi inserisco anch'io....ho paura a chiedere quello che sto per chiedere, so già che verrò cazziata adeguatamente e radiata dal forum! big_smile
Sarebbe una cosa tanto orribile, vergognosa e vicina ad un anatema se in occasione delle mie primissimissime garette, facessi il dorso con lo stringinaso? Sto lavorando tanto sulle virate e sono migliorata parecchio (non bevo più!), ma una subacquea decente la riesco a fare solo con il tappo. Altrimenti mi sa che per il momento rinuncio alle gare a dorso, ma mi dispiacerebbe, perché secondo il coach sono una futura dorsista, dice che lo nuoto molto bene.

Ok, adesso sono pronta a ricevere consigli, sgridate...e insulti! lol

Ecco, dimenticavo. Mentre per lo stile potrei anche discutere sull'impiego del tappino, sul dorso ritengo (per me) impossibile non usarlo: mi entra acqua da paura!!
Ciao Sally!

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Azzz....ho sollevato un mezzo polverone senza saperlo!
Andiamo per ordine:
1. Mi trovo benissimo col tappo.
2. Iniziai ad usarlo quando un giorno, dopo l'allenamento, iniziai a perdere litri di sostanza liquida giallastra dal naso, sembrava che il cervello si fosse liquefatto e stesse defluendo dalle narici. Consultato il medico, mi disse che il fatto era riconducibile ad una mia forte sinusite (effettivamente accertata con risonanza magnetica). Senza alcun uleriore consulto, decisi per il tappino, anche se il principio dell'aerosol è proprio quello di liberare i setti paranasali ed era quello che quel giorno forse stava succedendo. Usando il tappino, forse ho stoppato l'aerosol al "cloro".
3. Scusami Mario, nel momento in cui stavo scrivendo mi è venuto un terribile lapsus e non mi veniva in mente il nome....:( . Siamo ripartiti col tennis, ma quà piove sempre (alla faccia del meridione sempre soleggiato) e non ci sono strutture coperte: continuità zero.
4. Cercherò di contattarvi uno alla volta su face.....vediamo se ci riesco!

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Io continuo a combattere con la virata, per me purtroppo non vale il teorema della "bicicletta" (ovvero fatta la prima volta, la sai fare sempre). In alcune sessioni domino completamente la situazione, in altre lascio a desiderare. La mia domanda: noto una profonda avversione nei confronti del tappino del naso (che io uso regolarmente). Come mai? Un salutone a tutti, in modo particolare a Stefano, Maria Pia, Aversa e Sally!

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(11 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Pienamente concentrato sul rollio e sulla bracciata a sinistra, ecco il risultato: stamane, con lo stesso sforzo dei giorni precedenti, taglio il traguardo del circuito alla pari con il mio partner, che solitamente mi lasciava una ventina di secondi.....

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(11 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Scusami Stefano, mi dici meglio delle remate e del cagnolino? c'è qualche video?