Buona sera,
giusta osservazione che non tutti si pongono..., ma
partendo dal fatto che ogni parte del corpo in base alla sua dimensione produce più o meno attrito in acqua, ciò ci porta ad affermare che l'inclinazione della testa rispetto al piano orizzontale della piscina, ha una influenza notevole nella propulsione.
La sua doppia descrizione circa l'angolazione (della testa) credo siano le più comuni (oltre a quella troppo raccolta descritta da Marina), se quella perpendicolare al piano della vasca risulta senz'altro la più idrodinamica ma con meno visibilità, è anche vero che la seconda possibilità; quindi con una inclinazione della testa più elevata, risulterà si più agevole per la visibilità ma altrettanto sfavorevole idrodinamicamente.
A mio avviso l'applicazione o meno delle due possibilità sono vincolate da varie circostanze (come ad es. la presenza o meno di altri atleti nella medesima corsia; l'avvicinarsi al muro della piscina in prossimità della virata;ecc.) in cui dovrò prestare più attenzione-prudenza e quindi maggiore visibilità...
Ciò detto e poi concludo, mi porta ad affermare che in acqua l'assetto (in questo caso della testa) che un atleta ricerca non deve essere: rigido-statico-invariato, ma poiché egli è in una continua ricerca di fluidità, l'assetto può variare da momento a momento...
Buona nuotata...